Ieri mattina personale della Squadra Volante della Questura è intervenuto in Piazza Libertà, a seguito di una richiesta di intervento da parte di personale della Trieste Trasporti in difficoltà con una persona straniera sprovvista di titolo di viaggio.
Giunti sul posto, gli operatori venivano informati dai due controllori Atp che, al momento delle verifiche a bordo dell’autobus di Linea urbana 1, un cittadino turco, identificato per A.R. di anni 30, risultava sprovvisto di biglietto. Al momento della redazione del verbale lo stesso forniva una carta d’identità turca inidonea alla stesura dell’atto e risultava in possesso di un coltello a serramanico. Nel frattempo giungeva sul posto il padre del trasgressore, successivamente identificato per A.A., cittadino turco di anni 55, il quale pretendeva che il verbale fosse redatto con i suoi dati essendo in possesso di documento valido. Al diniego dei controllori A.A. visibilmente si alterava e manteneva un atteggiamento aggressivo anche nei confronti degli operatori ivi sopraggiunti. Invitato a fornire il proprio documento, l’uomo reagiva proferendo parole ingiuriose nei confronti degli agenti e colpiva uno di essi con un calcio,causandogli lesioni guaribili in cinque giorni.Veniva pertanto tratto in arresto per resistenza, lesioni, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità e veniva associato presso la locale Casa Circondariale. Il figlio veniva invece indagato in stato di libertà per porto abusivo d’armi.
31 Maggio 2011
Io questi stranieri che si comportano così prima gli processerei, poi in galera, e poi sbatterli fuori dal territorio Italiano e vietato ad entrare per tutta la vita.
E un violento e in Italia non ci servono anzi ne abbiamo già troppi.
Infatti quelli dell’aggressione all’equipaggio dell’ambulanza sono italiani, quindi Mauro come vedi la provenienza non c’entra.
Chiunque deve comportarsi civilmente. Anche gli stranieri. Quindi bisogna essere in regola, anche con i documenti. si paga il biglietto sui bus perchè siu usufruisce di un servizio, altrimenti si va piedi. Non si può infierire sulle persone che, per ragioni del loro lavoro, fanno i controlli! In questi casi scatta la legge. Lasciamo fare alle forze dell’ordine ed alla magistratura. In ogni Paese credo si paga il biglietto del bus.