30 Maggio 2011

Le prime dichiarazioni del neo sindaco di Trieste Roberto Cosolini – il video

Il ringraziamento ai triestini e le primissime dichiarazioni del neo eletto sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, durante i festeggiamenti in piazza Unità.


foto: Lucio Ulian

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84 commenti a Le prime dichiarazioni del neo sindaco di Trieste Roberto Cosolini – il video

  1. alpino ha detto:

    ….sto per soffocare….

  2. ricky ha detto:

    meno uno….

  3. zorko ha detto:

    Speriamo di non fallire come la Pallacanstro Trieste anni fa con Cosolini presidente….

    Ma adesso si può pisciare liberamente di notte in cittavecchia?

  4. Julius Franzot ha detto:

    In base a quale passato ha scelto?

  5. Mauricets ha detto:

    a mi me fa sofocar veder un socialista primo omo dela lega a trieste.

  6. valerio fiandra ha detto:

    Una Galleria ( artigianale, eh ! ) di FotoCosolini, scattate in Piazza Unità.

    http://baotzebao.tumblr.com/post/6007251498

  7. alpino ha detto:

    tiè ricky

  8. Federica ha detto:

    AUGURI!!!! E facciamo politiche di sinistra per favore!

  9. matteo ha detto:

    si vedra in agosto, si sa perche il pdl ha perso e il pd ha vinto, il prg di trieste, se lo rifanno tra 5 anni sara di nuovo votato e senno nulla

    o vogliamo ricordare del ici sui orti voluta dalla destra?

    ma io mi chiedo 10 anni di di piazza cosa ha portato a trieste? io direi nulla, solo desolazione

  10. Rocky ha detto:

    premetto che non son di trieste e voto a sinistra, però trovo che di piazza ha fatto diverse cose buone nei suoi dieci anni. Rive, cavana, grande viabilità, commercio, piazza goldoni porta cd escluso, … insomma, io se fossi stato di trieste forse lo avrei votato al secondo mandato.

  11. fabbss ha detto:

    @Rocky. Di Piazza e’ gia’ stato eletto per due mandati.

  12. marcobuc ha detto:

    mi gavessi messo Dipiazza all’Autorità Portuale inveze de quela crodi@a della Monassi, che, come volevasi dimostrare, la sta za fazendo più danni che altro.

  13. Rocky ha detto:

    @fabbss So perfettamente. Infatti mi riferivo alle scorse amministrative.

    @marcobuc Da straniero non capisco. Mi sembra che tutti o quasi, triestini e non, csx e cdx (vedi roberto “vi libererò dai camber” di piazza ), siano concordi nel ritenere che camber e la monassi vi stanno distruggendo il porto. Ora, a parte i legami con berlusconi, cosa vi impedisce di dare un calcio nel culo a certa gente?

  14. Julius Franzot ha detto:

    @ Rocky
    Ma lo sai la massa di raccomandati incompetenti e leccaculi che quella gente ha messo al posto di cittadini competenti? Lo hanno fatto apposta per impedire la fatale pedata!

  15. Mauricets ha detto:

    la cricca.

  16. massimilianoR ha detto:

    RDP ha fatto bene, nel complesso. ora, spetta a Cosolini.
    Porto e Cultura.
    se il Porto non riparte, Cosolini avrà fallito.
    è la cambiale da pagare.
    RDP c’è andato vicino, fosse stato nominato all’autorità portuale, ora si starebbe meglio.
    ripeto: Trieste=Porto.
    ma Cosolini lo sa già…

  17. marcobuc ha detto:

    @rocky Sto appunto dicendo che avrei messo Dipiazza alla presidenza dell’Autorità Portuale, piuttosto della Monassi. La Monassi?!?! Mi fa venire la pelle d’oca.
    Il porto è già morto, bisogna assicurargli degna sepoltura. Ci penserà Camber. Ecco il perché della Monassi, forse per la passata esperienza a capo di Acegas qualcuno a Roma ha ritenuto avesse esperienza a sufficienza in questo campo. O forse perchè già vicepresidente di Unicredit Corporate (carica poi abbandonata a quanto mi risulta: qualcuno le avrà suggerito che è in leggero conflitto d’interesse visto che Unicredit detiene assieme ad altri players il 60% di TTP…), con tutti i giretti di poltrona che si potevano prospettare: Paoletti alla presidenza di TTP, Gurrieri rinominato segretario generale dell’Authority e via andare. Stessa banda, stessa musica. Triste.

  18. massimiliano ha detto:

    alpino, come disse il buon mastella su napoli ‘mi suicido se vince de magistris’ do it

  19. Marco ha detto:

    E’ quell’osservazione che proprio non si poteva non fare. Banale banale e scontata. Quel “Rovis sì le sparava, però”. Quel “ah cazzo, la lettera di Antonione”.
    …ma quante bandiere rosse di SEL e FdS ci sono in quella piazza per essere la vittoria del centro-sinistra che ha archiviato il suo passato ideologico, etc. etc.?

  20. Sandi Stark ha detto:

    No rivo, no rivo e no rivo a capirve. Di Piazza gaveva ditto, a la notizia che el Governo farà un porto concorrente a Monfalcòn: “Bene, è ora di finirla con i campanilismi”. Tondo inveze gaveva ditto: “son in gioco gli “interessi nazionali” e non è questione di questo o QUEL porto”.

    “Quel porto” xe el vostro, 16 mila persone ghe lavora intorno, primo datore di lavoro de Trieste, più de tutto el settòr pubblico.

    Antonione no se ga mai espresso contro. L’Italia vol costruìr due porti concorrenti, uno a Monfalcòn e uno a Venezia. Forsi Cosolini no riverà a fermarli, ma almeno el suo programma iera contrario.

    Imaginè ‘sto dialogo:
    “Papà, me tocca emigràr, ma Trieste no iera un grande porto?”
    “Si fio”
    “E perchè i ga costruì dei porti concorrenti, perchè i ga fatto posti barca nel porto vecio?”
    “No so fio”
    “Ma iera qualchidùn contrario?”
    “Si fio, ma el iera comunista, e iera pericolo che vegni i ROM e i mussulmani”.
    “Bon grazie papaci, te scriverò, grazie de avèr salvà la città dai comunisti.”

  21. Marco ha detto:

    @ Sandi: Il porto ha bisogno di un trasporto veloce per le merci, meglio se ferroviario.

    SEL propone di potenziare per i trasporti le autovie del mare, con forte contrarietà per infrastrutture di impatto a terra. Capirai che il mare è inutile per smerciare avanti le merci arrivate al porto proprio tramite mare.

    Dubito quindi che i “comunisti” in senso stretto possano essere d’aiuto alla crisi.
    Cosolini, forse, se avrà i numeri per agire sulle infrastrutture e ci sono grossi dubbi.

    Il programma condiviso rischia di fare la fine di quello dell’Unione.

  22. marcobuc ha detto:

    Sandi se go ben capì el megaporto a Monfalcon o a Venezia no va ben, giusto? E dove te vol farlo sto ultraporto? A Trieste? Te vol farghe un do zonte al Molo VII? Piataforma logistica? E dopo? Le scatole come va fora che xe quel clinz de piria (imbuto) a Campo Marzio che za ogi che riva 10 treni sborai noi sa de che parte cominciar? El vero problema no xe el porto, che za gavemo e xe a un quarto dela sua capienza, ma quel che se definisi retroporto, che noi no gavemo e mai gaveremo perchè no xe spazio dove farlo. Per mi Trieste pol proporse solo come Hub per servir Venezia, Ravenna, Ancona. Koper no perché Koper gà fondal come noi, e semo punto e acapo, denovo sto kuraz de Koper che rompi le togne.
    Prima roba secondo mi xe de sbarazarse veloci del punto franco che nisùn sfruta perchè a Roma noi sa nanche cossa che xè e come podessi funzionar, dopo se pol parlar ala pari de Monfalcon e Venezia.
    Ala pari de Koper la vedo dura finchè gaveremo gente in comitato portuale che no sa più se el ghe servi per pisàr o per cagàr.

  23. mario rossi ha detto:

    Da non crederci…. La ‘destrona’ Trieste che vota a sinistraaaaaa….???
    Hazzz…. Alora el Berlusca ghe ne ga combinade…. e forsi anche Bossi…. Che la sia finida? Speremo….

  24. Sandi Stark ha detto:

    No xe mie opinioni, ghe ga lavorà i più grandi esperti de logistica portuale, Boniciolli e La Calamita, ma anche diversi altri.

    El piano prevedi el raddoppio del Molo 7°, el novo Molo 8°, la Piattaforma Logistica in area ex Gaslini, metter a posto la Stazion de Campo Marzio, far 6 km de ferrovia fin a Capodistria.

    I collegamenti ferroviari sarà un problema dopo che el Molo 7° lavorerà al massimo delle sue possibilità, che xe 700 mila TEU. Adesso el xe sui 220 mila, el massimo che el ga fatto xe 350 mila. Se volè ve spiego anche perchè el Molo 7° fa cussì poco traffico ma la sarìa longa.

    Monfalcòn ga i stessi problemi, perchè i colli de bottiglia ferroviari xe sulla Palmanova Udine e a Carnia, no cambia niente.

    Con 6 km de ferrovia tra TS e Koper se pòl evader anche de là.

    Trieste ga i fondài più alti de tutta Europa. Qua dovessi vignìr le navi grandi e doverìa partìr i feeder per Venezia, Ravenna e fin ad Ancona, convièn perchè xe meno strada che passàr per Taranto e mover ogni container 3 volte. A Monfalcòn, Porto Nogaro e Koper, pol andàr le maone. Un solo rimurciadòr pol strassinàr tanti container come una picia nave feeder. Solo con questo, se pòl mover 4-500 mila container all’anno senza impegnàr strade e ferrovie.

    Se i ‘taliàni fa le ferrovie, bòn. Se no i le fà, i porti de TS e KP se dovessi fonder, perchè lori no ga i fondài e i ga ferrovie che funzia. Noi gavemo el porto franco, i fondài e spazio. Xe anche el Porto Vecio con fondài de 12,5 metri, più che a KP. E xe anche el passante ferroviario in galleria tra el Porto vecio el Porto Novo, inaugurà 2 anni fa, a doppio binairo ed elettrificà, slargà per far passàr i carri più grandi.

    TS e KP pol fàr insieme 1,5 milioni de TEU domani mattina. No servi ancora costruìr niente.

    A Monfalcòn no i riverà mai a far niente, i dovessi costruìr una seconda ferrovia e una seconda autostrada. Provè a far i conti: un TEU xe 7 metri e mezzo, i devi farghene 3,5 milioni, che xe 77,7 km al giorno de convogli in partenza, 155 treni, oppur 75 treni e 116 km de TIR. Impossibile, e diseme che confìn xe in grado de smaltìr tutti quei container.

    A Monfalcòn i doverìa dragàr 11 volte el volume de la Grotta Gigante de fanghi, un terzo inquinà dal mercurio e no esisti tenciche de smaltimento. Come i moverìa i fanghi, el mercurio se disperderìa nel màr e dopo xe cazzi nostri perchè xe pochi inquinanti tanto velenosi.

    Anche se i riva a dragàr, i ga l’obbiettivo de 16,5 metri de fondàl. Calcola le maree, le sesse, el pescaggio de sicurezza de 2 metri, a Monfalcòn no poderà sbarcàr le prime 100-150 navi più grandi del mondo. Se no va le navi grandi, no se sparagna e no convièn, i clienti continerà a far el giro de l’europa.

    In altre parole el porto de Monfalcòn xe una bufala, xe solo un lancio de lavori pubblici per motivi che no servi che spiego. Se i lo farà in qualche modo, el costerà più del porto de Gioia Tauro, per el quale tutto el mondo ghe ridi drìo a l’Italia.

    A Venezia no xe sai diverso, i pretendi de fàr un’isola artificiale in mezzo al màr e de sbarcàr 3,5 milioni de TEU via maone. Impossibile, go fatto i calcoli co’ le ore de ciaro che xe in inverno, la velocità e tutto.

    Intanto che ‘sti malandrini se gingillerà con le opere pubbliche, succederà che Fiume, l’unico porto che ga fondài, gaverà finì de farse el suo porto novo. Anche a Koper ghe toccherà dragàr i fondài e spender un ocio de la testa. Ma fatto questo el traffico passerà per Fiume e Koper, e Trieste la ciaperà in tel cul una volta per tutte.

  25. Sandi Stark ha detto:

    Varda che per el Porto Vecio no la xe proprio come che i la conta. Anni fa un spedizionièr diseva che secondo i suoi calcoli, là dentro iera lavoro per duemila persone. Per le rinfuse xe ancora l’ideale, perchè se lavora ancora con el càro sotto bordo.

    Gira vose ne l’ambiente che un Paese che no digo, gaveva fatto un’offerta per doprarlo e metter dentro fabbriche. No conto de più perchè no go le carte in màn.

    In Porto vecio, con el passante ferroviario e con 12,5 metri de fondàl, se pol lavoràr benissimo. Xe città che venderia el de drìo per avèr un porto con quei fondài.

    E mal che la vadi, se te metti dentro i artigiani e le piccole industrie de un per de zone industriali magari inquinade, a lavoràr in porto franco e cioè senza tasse, dime ti se no te rilanci l’economia e i posti de lavoro.

    E sempre meio che regalarlo per 8-9 euro annuali al metro quadrato. Fazzendo edilizia popolare con el canone de IACP, se guadagnava de più. Perchè 4 rotti bori devi impignirse el cul con la speculaziòn edilizia su la roba nostra? Ogni triestìn ga la dentro l’equivalente de un monolocale, con spiaggia privata, vista mare e centrale. Te ga idea de quanto che vàl? Come i se permetti de regalàr la roba nostra?

  26. stefano scarpa ha detto:

    grande sandi, finalmente go capì. te dovessi esser solo un poco più sintetico (soprattutto su FB) perché i tuoi calcoli xè ssai interessanti.

  27. marcobuc ha detto:

    Bona analisi Sandi. Me manca de capir perchè el setimo fa solo quela picoleza. So che xe storia lunga ma saria interesante a capir. Grazie. Per quanto al punto franco me par chiaro che le dogane e chi per lori no ga nisuna intenzion de lassarlo aplicàr per quel che el xe. Uno perchè noi ga idea de come che funzioni, due perché noi ga nisuna intenzion de provar a capir come che funzioni; vedi el casin black-box… Digo ben?

  28. marisa ha detto:

    Non entro nel merito del nuovo sindaco di Trieste.

    Se posso esprimere la mia opinione sul futuro del porto di Trieste, guardate che la partita non si gioca qua in regione, ma a livello nazionale. Quindi, relativamente al porto, è del tutto indifferente il nome del nuovo sindaco. Monfalcone è stata scelta da Unicredit (quindi di chi mette i soldi) perchè è già servita da buoni collegamenti ferroviari e stradali. Certamente da migliorare ma ci sono già. Sono almeno 40 anni che il Friuli sta richiedendo che la tratta Cervignano – Udine venga raddoppiata: richiesta sempre rimasta lettera morta. E non parliamo della circonvallazione ferroviaria di Udine: da moltissimi anni i friulani stanno richiedendo la sua ristrutturazione: invano. Grazie al porto di Monfalcone ora pare che tutto ciò verrà fatto. Tolti questi due problemi che si possono risolvere in pochi anni, non si sarà più alcun problema. Infatti la ferrovia pontebbana (Udine – Tarvisio) è già ad alta velocità.
    E sarebbe sempre ora che la cattedrale nel deserto del centro di smistamento treni di Cervignano iniziasse a funzionare a pieno regime.

    E Trieste deve decidere se accontentarsi delle briciole che le lascierà il porto di Capodistria (e la scelta di questa soluzione mi pare sia forte a Trieste….pur di fare un dispetto a Monfalcone !) o trovare un accordo con il Friuli.

  29. marisa ha detto:

    Ma la partita più importante della nostra regione è questa:

    http://www.estnord.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1484:infrastrutture-il-friuli-venezia-giulia-ridotto-ad-un-corridoio&catid=31:varie&Itemid=29

    Se vince la politica regionale e perdono i comitati e le comunità locali, saremo solo una piattaforma con servitù di passaggio…

  30. Franz Foti ha detto:

    Muli, me sai dispiasi che, esattamente come no gavè mai savù vinzer, no savè perder. Sì, iera le bandiere de SEL, iera le bandiere del PD, iera le bandiere de trieste (xè rosse anche quele, ara ti sti comunisti), iera una bandiera degli istriani. Iera un sacco de persone normali, contente. voi restè pur a casa a rosigar, lavoreremo anche per voi. E xè sai cossa lavorar.

  31. marcobuc ha detto:

    Marisa cosa c’entra l’alta velocità? Stiamo parlando di merci, quindi, bassa velocità. E poi, come analizzava attentamente il buon Sandi mi pare che dragare Monfalcone ai fondali richiesti sia antieconomico oltre che dannoso.

  32. Sandi Stark ha detto:

    @marcobuc Molo 7°:

    xe diversi motivi, dividemoli in quei che riguarda el piccolo cabotaggio, ossia la concorrenza con Koper.

    Costi e tariffe; el stesso rimurciadòr de la Crismanich lavora in entrambi i porti, de là el pòl far una tariffa più bassa del 40%. Manodopera; de là costa ancora un poco de meno de qua, con la differenza che de là se riva a viver con 8-900 euro al mese e qua no.

    Tasse; xe la differenza fondamentale, in Slovenia le tasse alle imprese xe del 35%, in Italia el 68%, esattamente el doppio, perciò tutte le ditte pòl far teoricamente metà prezzo per qualsiasi servizio. Burocrazia; no i sa nianche coss’ che sia.

    Tariffe ferroviare; tutti i Stati del mondo contribuissi alle tariffe, qua de noi dovessi pensarghe la Regiòn, con la sua società Alpe Adria. Ma no i ghe senti de quel’orecia, i finanzia i trasporti de persone su gomma, ferrovia e su aereo, ma no el traffico merci su ferrovia, perchè riguarda praticamente solo el porto de Trieste. I ga fatto mille difficoltà, nei ultimi mesi de Boniciolli i gaveva sospeso i finanziamenti. Ma stà sicuro che se i farà el porto a Monfalcòn i cambierà idea.

    Fin qua, i problemi xe i stessi sia per Trieste che per Monfalcòn, Venezia e tutti quanti. Ma adesso vedemo i problemi “politici”.

    Nel 2001 i gaveva inaugurà el novo scalo container de Taranto, 105 miliardi de euro de lo Stato, el resto gaveva messo Evergreen in società con Maneschi.

    Nel 2004 la Monassi ghe dà in gestiòn el Molo 7° a Maneschi, dopo la storia de la bomba che ne ga ricordà recentemente Rumiz.

    Nel 2005 Taranto supera el traffico del Porto de Trieste, i giornài de Taranto e la città fa festa.

    El scalo de Taranto xe grande 3 volte el Molo 7°. Come i fa, senza ferrovie e senza un entroterra industriale? I se gaveva inventà el “transhipment”: a Taranto sbarca le navi più grandi, scariga i container che vien portadi a destinaziòn dalle navi feeder, cioè picie. Ga durà qualche anno, perchè i spagnoli, maltesi, greghi, egiziani e preso anche i bulgari, i xe capaci de fàr la stessa roba a costi ancora più bassi. Adesso i porti de Transhipment xe finidi, morti e sepolti perchè i clienti no va più. Ma l’Italia li tien in vita costi quel che costi. A Gioia Tauro i ghe sta pagando le tariffe portuali, unico porto in Italia, alla faccia della libera concorrenza e del mercato.

    Nel 2009 Evergreen annuncia che no la fa più la linea diretta con Trieste, una nave de 5.500 TEU ogni settimana. Povereti, no i ga traffico. Quei 286 mila TEU riva lo stesso nel nord adriatico, ma con le navi “feeder”. El costo xe assai più alto: xe 189 miglia in più, el costo per miglio de le navi picie xe più alto, ma sopratutto, xe 3 movimenti contro uno, per ogni container. Fa i conti, un movimento de un container xe circa € 100, 2 movimenti superflui xe circa € 200 che pòl esser anche el 15% del nolo complessivo del container.

    Naturalmente, i clienti preferissi fàr el giro de l’Europa, qua riva solo i container che proprio no pòl sbarcàr altrove, e cioè pochissimi.

    Ma el gruppo Evergreen Maneschi, sparagna le mille miglia da TS a Taranto e ritorno, che volte 52 settimane xe un giro del mondo, e i guadagna de più sul movimento dei container.

    Naturalmente, anche el porto de KP gaveva nel frattempo superà Trieste.

    Xe cassa integraziòn? Paga lo Stato. Dove ghe interessa de avèr traffico? Nel porto più grande dove i ga messo i suoi soldi, perchè a TS i ga speso ben poco, quasi niente.

    Evergreen ga interesse che a Trieste rivi un suo conocorrente più grosso? Diria proprio de no. I ga la concession del Molo 7° ancora per 23 anni. I lo molla? Nianche morti, Maneschi ga dito che el podessi farlo se i lo paga fòra, quando se parlava che Maersk vignissi a Trieste.

    Me sembra che sia tutto. Me dispiasi de esser prolisso ma no xe argomenti semplici.

  33. DaVeTheWaVe ha detto:

    @Sandi: interessanti i tuoi conti. seriamente, scrivili in “stampatello” (ovvero in italian corrente), e mandigheli in redazione (redazione@bora.la). secondo mi se trova un posto sul sito per parlarghene seriamente. ciao DV

  34. mi ha detto:

    Sandi scrive: “Tariffe ferroviare; tutti i Stati del mondo contribuissi alle tariffe, qua de noi dovessi pensarghe la Regiòn, con la sua società Alpe Adria. Ma no i ghe senti de quel’orecia, i finanzia i trasporti de persone su gomma, ferrovia e su aereo, ma no el traffico merci su ferrovia, perchè riguarda praticamente solo el porto de Trieste. I ga fatto mille difficoltà, nei ultimi mesi de Boniciolli i gaveva sospeso i finanziamenti.”

    Stranamente la regione sente solo i bisogni del friuli ma ignora trieste, dove andra’ l’ARPA?
    Il numero verde per la prenotazione sanitaria regionale di dov’e’?
    Queste solo le ultime, ringraziamo pdl/lega regionali…

  35. marisa ha detto:

    MARCOBUC, commento nr. 31

    Ti piaccia o meno, costa meno scavare il canale del porto di Monfalcone che sotto il Carso. E il porto di Monfalcone è già ben collegato sia sul piano autostradale che ferroviario, lungo la direttrice sud-nord che è poi quella che interessa a UNICREDIT. Ora manca solo di implementare queste infrastrutture già esistenti….

    MI, commento 34.
    Per cortesia non incominciare con le solite “lacrime” di campanile: NE GA PORTADO VIA TUTO !

  36. mi ha detto:

    Cara Marisa, non sono lacrime di campanile ma dati di fatto, ci stanno smantellando piano a piano di tutto.
    Fammi un esempio di qualcosa portato dal friuli verso ts negli ultimi anni, io ti faccio una lista del contrario.
    Ma devi essere obbiettiva, non scrivermi “villa di miramare”…

  37. arlon ha detto:

    Concordo con DaveTheWave, Sandi podessi benisimo scriverghene fior de articoli, con sti dati e associazioni.
    E finalmente do parole ciare sul argomento!

  38. capitan alcol ( অধিনায়ক অ্যালকোহল ) ha detto:

    I traghetti, ad esempio, li hanno portati via. Ma non a porto nogaro.
    Li hanno portati via a triestini, friulani, sloveni e austriaci.

  39. marisa ha detto:

    MI, commento 36

    E’ un po’ difficile portare via qualcosa al Friuli per darlo a Trieste….dal momento che Trieste è il luogo ove si centralizza tutto in questa regione. Ogni tanto, cosa vuoi, portroppo, qualcosa va collocato “anche” fuori Trieste…..

  40. marisa ha detto:

    Capitolo “Bandelli”. Sbaglio o le schede bianche (Comune di Trieste) sono state solo 1.500 a fronte del 10% di elettori al primo turno ?

    Perchè non fate un POST su questo tema?
    O è meglio non parlarne?

  41. Tergestin ha detto:

    @ Marisa

    La Savino ha fatto “emigrare” di recente dei reparti di ospedalieri di Cattinara in Friuli, parrebbe per non farli finire in mano alle cooperative sovietiche. Leggiti Rumiz, articolo di un mesetto fa circa.

    Fuori da Trieste ci sono robette che mancano in zona, tipo agricoltura, industrie e imprese. Giusto qualcosina. Ma non ne facciamo una colpa a nessuno, solo rimaniamo perplessi quando il governatore del FVG e’ un Friulano piu’ pagato di Obama e il 70% se non 80% dei politici, industriali e gruppi dirigenti regionali sono di oltre Isonzo, assieme ad almeno l’80% dell’elettorato.
    Trieste ha un misero 5% del territorio regionale e a differenza di Udine ha una popolazione in calo demografico da decenni e tra le piu’ vecchie d’Europa.

    Ora, va bene tutto, ma non spariamo cazzate che Trieste si mangia tutto e il povero Friuli sobrio e laborioso tira la carretta. Non potrebbe essere cosi’ manco volendo, al giorno d’oggi TS ha uno stomaco troppo esile.

  42. Sandi Stark ha detto:

    Me permetto de suggerirve de no perderve in polemiche campanilistiche, xe roba per persone dal basso QI.

    El “Super Porto de Monfalcòn” xe una bufala, con i suoi “bassi” fondài el sarià sempre succube de Taranto. No el riverìa mai a fàr i 3,5 milioni de TEU promessi, no esisti confine in grado de riceverli e no esisti ferrovia in grado de farli passàr. Nianche raddoppiando la UD-Palma.

    El Super Porto de Monfalcòn sarà un’altra Gioia Tauro, per fàr rider tutto el mondo de l’Italia. I clienti continuerà a far el periplo dell’Europa e ghe guadagnerà solo KP e Fiume.

    Capisso che el progetto suscita sensazioni orgasmiche ai furlàni che odia Trieste, solo per el gusto de mandàr a remengo una volta per tutte la città.

    Ma xe come el marì che se taia el pennuto per farghe dispetto a la moglie, o come i camerieri che brusa i tavolini per farghe dispetto al paròn.

    Un’altra cattedrale nel deserto no ghe servi a nissùn. Distrugger l’ecosistema del Golfo no ghe servi a nissùn. I furlàni no gaverà nissun vantaggio de perder uno dei suoi principali mercati. Tutte le ditte de impiantistica e de servizi furlane, le vendi a Trieste, come le concessionarie auto, i grossisti e tanto altro. Le tasse del porto che xe ancora ingenti, le riva tutte alla Regiòn, che dopo le spartissi in maniera no proprio equa.

    No xe vero niente quel che disi tanti furlàni, che TS xe una città parassita. Se lo xe in parte perchè el secondo datore de lavoro de TS dopo el porto xe el “settor pubblico”, no xe sta certo per scelta.

    I furlani dovessi anche ricordarse, che se no iera per TS e i problemi della 2° guerra mondiale, col cazzo che i gavessi mai avù la Regione Autonoma.

    Per mi me sta ben de separarme dal Friul, dove le persone intelligenti xe tantissime ma le sta zite, mentre i mone i ziga fortissimo e i se porta drìo tutti i loro politici, che da Biasutti in poi, no ga più proposto uno che sia uno, che gabbi avù un poco de sal in zucca.

    Per mi sta benissimo separarme da gente come Tondo e Marisa, nemici dichiarati de Trieste. E anche da gente come l’assessor Rinaldi e Ferruccio Saro, nemici meno dichiarati ma efficaci.

    Noi gaveremo perso el porto, lori gaverà perso el Statuto Autonomo e se la saveremo contàr.

  43. Tergestin ha detto:

    “E’ una leggenda metropolitana tutta Triestina, quella della regione autonoma avuta grazie alla provincia di TS!”.

    Za’ imagino.

  44. marisa ha detto:

    Non è il caso di dare inizio ad una polemica chiaramente campanilista (vedi gli ultimi due commenti di Tergestin e di Sandi) ma vorrei “timidamente” ricordare a Sandi che senza la grande battaglia dei friulani questa regione non sarebbe neppure mai nata e ora Trieste sarebbe solo l’oscuro capoluogo di una oscura provincia della Regione Veneto. E di autonomia speciale alla regione Friuli (senza aggiunte) se ne parlava in Costituente già nel 1946/47: ci sono gli atti parlamentari.
    Ma chiudiamo qua questa polemica di stampo meramente campanilista.

    Curiosa comunque questa affermazione del commento di Tergestin (commento nr. 41):

    “Fuori da Trieste ci sono robette che mancano in zona, tipo agricoltura, industrie e imprese. Giusto qualcosina”.

    Scusa Tergestin, vuoi forse dire che i friulani hanno “rubato” a Trieste agricoltura (mai stata a Trieste), industria manifatturiera e imprese? Suvvia….aspetta carnevale per scrivere queste stupidaggini!
    Agricoltura friulana, industria manifatturiera friulana e imprese friulane sono solo il risultato della capacità friulana di fare impresa: e pure senza l’aiuto di alcun FONDO PER IL FRIULI !

  45. arlon ha detto:

    TOP. la disi “basta campanilismi” e dopo la parti un quarta, spetacolo.

  46. capitan alcol ( অধিনায়ক অ্যালকোহল ) ha detto:

    Fondo per il Friuli no.
    Ma le porcherie non sono mancate nemmeno vicino al Tagliamento.

  47. marisa ha detto:

    CAPITAN ALCOL (commento 46): come ovunque, Trieste inclusa !

  48. Sandi Stark ha detto:

    A dir el vero Marisa, el primo che gaveva parlà de autonomia del Friùl iera stà don Luigi Faidutti nel 1918. E Trieste gaveva le sue autonomie dall’anno 1100 circa, mantignùde fin al 1918. Ma cossa c’entra ‘sto discorso? TS xe la provincia più piccola de l’Italia e no per colpa nostra. Gorizia ga problemi simili, e no per colpa dei goriziani.

    L’Italia ga fatto i danni, xe cavoli suoi rimediàr. I ga rimedià mettendone sotto de voi, e quindi dovemo difenderse no solo dai ‘taliàni ma anche dai furlàni, che nella loro maggioranza no xe capaci de pensàr a TS come porto della Regiòn, i vol el suo porto e strano che no i lo vòl a Porto Nogaro. Anche se el progetto de l’Interporto de Cervignàn iera proprio quèl.

    No xe colpa mia se tanti furlani xe miopi e campanilisti, esattamente come tanti triestini. Ma quando no se va d’accordo e no se vòl andàr d’accordo, no resta che el divorzio.

  49. Sandi Stark ha detto:

    @ 33DaVeTheWaVe

    te gaverà notà che posto poco su ‘sto forum, giusto ogni tanto e ultimamente per el Porto. El paròn del Sito no credi nel porto, lo ga scritto ciàro tempo fa, e su FB xe maggiori possibilità tecniche, oltre che un audience maggiore. Sta tranquillo che in altre sedi scrivo in italiàn, go scritto anche in furlàn e per quel poco che conosso, anche in altre lingue.

    Quel che tento de spiegàr xe nei miei video:

    http://www.facebook.com/?ref=logo#!/video/video.php?v=1826470780407

    Questo xe el primo, dopo ghe ne ze altri. Te lo trovi anche su La Voce, sul sito de 5 Stelle e anche altrove. Mi no son partitico, anche se per queste ultime elezioni go appoggià Cosolini, perchè el ga un bon programma per le porto e perchè el se ga interessà, el ga scoltà e la ga anche modificà el programma.

    Idem ga fatto 5 Stelle che go appoggià alla prima tornata e SEL, come anche la Lista Fogar. Un poco più indrìo vien Bandelli, perchè el voleva la Piattaforma Logistica ma no el raddoppio del Molo 7° el Molo 8°.

    Con lui no xe dialogo diretto, ma ghe sta parlando dei miei amici che condividi i stessi obbiettivi de salvataggio del porto.

  50. matteo ha detto:

    e ma sandi, perche no te se ga candida, mi te gavesi vota

  51. Sandi Stark ha detto:

    Te ringrazio Matteo, ma a TS no servi altre liste e altri candidati, e po’ no saveria de che parte voltarme, sinceramente la politica me fa schifo. A TS servi che i cittadini se svei e che i capissi cossa xe più importante per salvàr la città, e che i lo pretendi dai loro partiti e dai loro candidati.

    Se dopo nissun partito difenderà la città, i triestini deciderà da soli cossa fàr, basta avèr le idee ciare de partenza.

  52. Paolo Geri ha detto:

    19#Marco

    “…ma quante bandiere rosse di SEL e FdS ci sono in quella piazza per essere la vittoria del centro-sinistra che ha archiviato il suo passato ideologico, etc. etc.”

    Tu c’ eri in piazza ? Perchè io, che sono un dirigente della FdS di bandiere della Federazione ne ho vista solo una sulle spalle di un nostro iscritto ! Non raccontare balle ! C’ erano tante bandiere di SEL, ma noi di FdS abbiamo evitato di mettere un “timbro” alla festa, festa e vittoria che non è del “centro-sinistra” ma del “centro-sinistra” e della “sinistra”. L’ archiviare o meno il nostro “passato idelogico” non lo decidi certo tu, lo decidiamo noi, quando e se vorremo farlo.
    Comunque se ti danno fastidio le bandiere rosse rassegnati. Nei prossimi cinque anni ne vedrai tante. Perchè questa volta abbiamo vinto anche noi comunisti che troppi davano e speravano oramai per scomparsi.

  53. dimaco ha detto:

    bellissima paolo. quotone

  54. Roberto Ota ha detto:

    Paolo Geri!
    Vorrei parlare con te.
    Chiamami.

  55. DaVeTheWaVe ha detto:

    @Sandi: “El paròn del Sito no credi nel porto, lo ga scritto ciàro tempo fa”
    questo no so, me fa strano, ma te credo. come che credo che un intervento serio come el tuo possi comunque esser un spunto de discussion, anche per chi che nel porto no credi e vol dir la sua. quindi pensighe a scriverghe alla redazion!

    “e su FB xe maggiori possibilità tecniche, oltre che un audience maggiore.”
    anche qua non so… FB ga molta “audience”, ma molto superficiale. con tutte le put***ade che xè scrite, trovo difficile filtrar le robe interessanti. Qua invece la gente che leggi e commenta xè interessada, e spesso anche interessante, per quel che la disi. tranne qualche tandùl, che quei no manca mai de nissuna parte =)

    ciau

  56. marcobuc ha detto:

    @55 super quoto DaVeTheWaVe. Sandi, su FB xe trope monade, anche qua no manca, ma qualche volta qua se riva a discuter serenamente.

  57. bona lama ha detto:

    quella di monfalcone è una stronzata colossale, l’area dovrebbe ripeto dovrebbe essere inquinatissima, roba pesante, i bori i se li fa coi studi preliminari, indagini chimiche disemo ala bona e dove i buta la merda scavada? diria in friul. il porto di trieste è lo sbocco delle vecchie province, con l’italia niente a che spartire, la regione autonoma si è avuta grazie a trieste e basta palle su questo, il divorzio è auspicabile, anche perchè tra monfalcon e pto nogaro certi furlani i ga volu’ spoiar trieste. la provincetta triestina sarebbe infinitamente più importante (per la sua storia cosmopolita) di un paesone rifatto, anche senza regione autonoma. trieste ha perso territorio. La dx tagliamento vada al veneto e che certo friul se c…i!

  58. stefano ha detto:

    per intanto vediamo se il neo sindaco presenzia domani sera a chiarbola per la finale scudetto di hockey,già li si vedrà se è il sindaco di tutti ma sopratutto do Trieste

  59. stefano scarpa ha detto:

    @Sandi, ricapitolando, da quanto ho capito i problemi del porto sono sostanzialmente 3:
    1) Evergreen di fatto ha il monopolio del molo7 (quindi dell’unico terminal container) x 23 anni?
    2) TS x l’Italia è più un impiccio che un vantaggio visto che toglierebbe traffici a Gioia Tauro a costi 0 (in quanto gli investimenti sono stati e sarebbero minimi)?
    3) il portovecchio con la sua zona franca potrebbe attirare investimenti (quali?) mentre ora gli unici paventati sono quelli immobiliari?

    Se la situazione è questa cosa può fare di concreto un sindaco?
    Sbloccare i transiti verso Koper migliorebbe la situazione, ma secondo te quali potrebbero essere i vantaggi x la Slo di aggregare i due porti in un’unità più complessa se all’incremento di traffici “stranieri” si opporrebbe cmq per primo il gestore del molo container?

    (perdona la semplificazione ed eventuali cantonate)

  60. Tergestin ha detto:

    @ Marisa

    “Scusa Tergestin, vuoi forse dire che i friulani hanno “rubato” a Trieste agricoltura (mai stata a Trieste), industria manifatturiera e imprese?”

    No, mai detto perche’ a differenza di te cerco di essere pratico e oggettivo e inoltre non sono ossessionato da quel misto tra Gomorra, Amsterdam e una Chicago anni trenta che tu vedi in quel covo di peccatori e tentatrici chiamato Trieste.

    Il Friuli ha queste risorse perche’ ha spazi. Il Friuli puo’ costruire un capannone qua e un magazzino la’ perche’ non ha nessun problema economico, geografico e quanto altro. Il Friuli ha aumentato il suo PIL e la sua popolazione nel corso degli anni a differenza di Trieste dove siamo tutti lazzaroni e pezzi di merda, ovviamente.

    Mettila come vuoi ma sono dati di fatto semplicissimi e io non ho bisogno di accampare scuse ne’ di tentare colpi bassi come il “fondo per Trieste”, ma se insisti fidati che c’e’ da divertirsi (se mai tu ti sei divertita in vita tua, dubito) e mica poco. Meglio non iniziare e lasciare che la figura da campanilista col fucile a pompa la fai tu. Bora.la e’ bella anche per questi classici.

  61. Marisa ha detto:

    @ TERGESTIN commento nr. 60

    Ti ringrazio per il tuo splendido commento.

    1) Mi precisi le frasi da me scritte in questo Post da cui si desume che io sono ” ossessionato(A) da quel misto tra Gomorra, Amsterdam e una Chicago anni trenta che tu vedi in quel covo di peccatori e tentatrici chiamato Trieste”?

    2) Comunque ti segnalo queste affermazioni di Sandi (commento 42):
    “El “Super Porto de Monfalcòn” xe una bufala, con i suoi “bassi” fondài el sarià sempre succube de Taranto. No el riverìa mai a fàr i 3,5 milioni de TEU promessi, no esisti confine in grado de riceverli e no esisti ferrovia in grado de farli passàr. Nianche raddoppiando la UD-Palma.
    El Super Porto de Monfalcòn sarà un’altra Gioia Tauro, per fàr rider tutto el mondo de l’Italia. I clienti continuerà a far el periplo dell’Europa e ghe guadagnerà solo KP e Fiume.
    Capisso che el progetto suscita sensazioni orgasmiche ai furlàni che odia Trieste, solo per el gusto de mandàr a remengo una volta per tutte la città.
    Ma xe come el marì che se taia el pennuto per farghe dispetto a la moglie, o come i camerieri che brusa i tavolini per farghe dispetto al paròn.”

    A mio giudizio un’orgia di stupidaggini impressionante (che pare aver avuto anche il tuo plauso !) soprattutto perchè pare ignorare che è UNICREDIT ( ossia chi ci metterà i soldini !) ad aver scelto Monfalcone e non i friulani. E se UNICREDIT ha fatto questa scelta (mettere i “suoi” soldini nel porto di Monfalcone!) è molto probabile che abbia fatto bene i suoi conti. Ovviamente quanto affermato da Sandi non ha nulla a che spartire col campanilismo triestinocentrico…

    3) E ti segnalo anche questa affermazione di MI (commento 34):
    “Stranamente la regione sente solo i bisogni del friuli ma ignora trieste, dove andra’ l’ARPA? Il numero verde per la prenotazione sanitaria regionale di dov’e’?
    Queste solo le ultime, ringraziamo pdl/lega regionali…”

    Non pare anche a te TERGESTIN, che siamo davanti al solito piagnisteo triestino “ne ga portado via tuto!”?

    4) E riguardo al tuo commento nr. 41
    “La Savino ha fatto “emigrare” di recente dei reparti di ospedalieri di Cattinara in Friuli, parrebbe per non farli finire in mano alle cooperative sovietiche. Leggiti Rumiz, articolo di un mesetto fa circa.”

    Mi precisi “QUALI” reparti ospedalieri sarebbero stati tolti al Cattinara per darli al Friuli? Perchè vedi, a me proprio non risulta. E lascia perdere Paolo Rumiz, bravissimo a far il campanilista triestino…

    mandi

  62. Sandi Stark ha detto:

    @59 Stefano

    1) Si. Il gestore agisce in sospetto di duplice conflitto di interessi. E’ come se a TA avesse un ristorante da 200 coperti ed a Trieste una trattoria da 60. Agisce anche da “grossista”, perchè tutti i container passano da TA. Se sbarcano a TS benissimo, guadagna 4 movimenti nei due porti. Se sbarcano a KP o altrove, gli va sempre bene perchè fa due movimenti a TA. Evergreen non ha interesse che qualche suo grosso concorrente venga a lavorare a TS, ed è super contenta di risparmiare il tragitto da TA a TS. Questo andazzo durerà per altri 23 anni, se qualcuno non compra la concessione dal gestore.

    2) Non ti so rispondere. Non credo ai complotti, ma alle convergenze di interessi. I porti del sud hanno delle lobby potentissime e tantissimi amici in parlamento, che riescono sempre ad ottenere finanziamenti. Il porto di TS non ha amici a Roma, non ne ha ad Udine, e purtroppo ne ha pochi anche a TS.

    3) In teoria potrebbero lavorarci solo delle industrie che abbiano qualcosa a che fare con il mare e con il porto. Ce ne sono ancora, a Trieste. Pensa alla Sertubi che lavora i prodotti della Ferriera, che trasforma i minerali sbarcati in porto. Oppure pensa alla Potocco, che importa generi alimentari e spezie, li lavora, li confeziona e poi li vende. Se lavorano estero su estero, niente tasse e niente dazi. Se vendono in Italia, le tasse partono solo da quanto la merce viene importata in Italia, ossia da quanto esce dal Porto Franco.

    Se cambiano la destinazione d’uso del Porto Vecchio, tanto vale metterci dentro tutte le industrie ed artigiani delle zone industriali. Avrebbero benefici fiscali enormi ed un tanto rilancerebbe l’occupazione. Ma non è certo che il Porto Vecchio sia “morto” per le attività portuali. Secondo me e secondo degli operatori portuali, potrebbe lavorare ancora come porto. Anni fa il presidente degli imprenditori portuali stimava 2 mila posti di lavoro nel porto vecchio con il traffico rinfuse.

    Non sono tutti qua i problemi del porto di trieste, ovviamente. Secondo me il principale problema è che l’Italia finanzia qualsiasi porto meno il nostro. Questo è super dimostrabile.

  63. Sandi Stark ha detto:

    @ Marisa “UNICREDIT ha fatto questa scelta (mettere i “suoi” soldini nel porto di Monfalcone!) è molto probabile che abbia fatto bene i suoi conti”

    Grazie per “l’orgia di stupidaggini impressionante”. A me sembra poco intelligente la tua argomentazione: “Se lo fa la banca, avrà fatto i suoi conti e quindi conviene”.

    Ti invito a riflettere, su che cosa possa importare ad una banca, dello sviluppo dei traffici e dei territori. Le banche fanno un solo mestiere: prestare soldi ed incassare gli interessi. Se Unicredit riesce a lanciare opere pubbliche per centinaia di miliardi e durevoli fino al 2033, ha già vinto la sua lotteria.

    Ti informo anche, che le banche pagano le provvigioni a chi gli procura i finanziamenti, e che i soldi iniziano a girare già con le presentazioni, le fiere, per non parlare dei progetti di massima, i progetti preliminari e quelli esecutivi.

    Quando poi hai un presidente dell’Autorità Portuale ex dirigente di Unicredit e diversi sostenitori della lobby intimanente legati con essa, direi che andare a vedere le carte, è doveroso.

  64. marisa ha detto:

    @ Sandi

    Diversa, molto diversa, è l’analisi che trovi sulla stampa friulana e anche in Convegni di esperti (docenti universitari e settori economici). Analisi con cui sono d’accordo.

    Ti incollo un articolo del marzo scorso, poi per fortuna superato visto che ora Monfalcone ha avuto l’O.K. da Roma

    Settimanale “ilFRIULI” nr. 9 – 11 marzo 2011 Economia – pagina 11

    LA VERITA’ SUL SUPERPORTO

    Il progetto per rendere Monfalcone la porta d’ingresso delle merci per l’Europa centro-orientale sta affondando nonostante gli sforzi della politica locale: ecco perché.

    di Rossano Cattivello

    LA VERITA’ SUL SUPERPORTO

    Al netto delle beghe politiche, la vicenda del superporto di Monfalcone e del suo affondamento ha una spiegazione industrialmente e drammaticamente lineare, rappresentando alla fine un ulteriore segnale che l’Italia e, quindi, il Friuli hanno imboccato la strada del declino. Tutto nasce dalla volontà della danese Maerks, il primo operatore logistico al mondo e gestore del 50% dei traffici navali del Mediterraneo, di creare una propria base logistica a sud delle Alpi in cui convogliare i traffici merci tra Far East e Centro ed Est Europa. Di fatto, quindi, dirottandoli dagli attuali porti di sbarco del Nord Europa, come Rotterdam, Amburgo e Anversa.

    PALETTI INDUSTRIALI

    Maerks è pronto, ovviamente, a pagare l’affitto per una dotazione infrastrutturale adeguata, sostenuta da un partner finanziario quale il gruppo Unicredit. Fin qui tutto liscio. I problemi sono nati da alcuni paletti fissati dalla stessa Maerks. La base logistica deve essere una sola, individuata a Monfalcone, e non dispersa su più porti: questo ha subito generato diversi malumori di campanile, da Trieste a Venezia. L’operarore ferroviario per il trasporto dei container oltre le alpi, poi, deve essere quello della stessa Maerks, vista la scarsa affidabilità delle ferrovie italiane.
    La bagarre politica degli ultimi mesi non ha fatto che complicare le cose. Da ultimo la palla è stata raccolta dal premier Silvio Berlusconi che ha affidato la soluzione a un tavolo composto da 7 ministri. Quelli espressione del Sud hanno remato contro il progetto in Alto Adriatico, preoccupati per le perdite di traffico che potrebbero subire i moribondi porti di Taranto e Gioia Tauro.

    PONTI D’ORO DALLA SLOVENIA

    A quel punto sono arrivati gli sloveni, che hanno costruito ponti d’oro per l’approdo di Maerks a Capodistria. La loro proposta è quella di fare transitare i convogli ferroviari lungo l’asse Lubiana-Maribor-Graz, bypassando quindi il Friuli e la sua sottoutilizzata linea Pontebbana. Tale soluzione, paradossalmente, vede possibilista la stessa Trieste, che si accontenterebbe delle briciole concesse dal vicino sloveno, agevolate da un collegamento ferroviario lungo la costa, piuttosto che subire la concorrenza di Monfalcone.

    La fine della vicenda non è ancora stata scritta, ma lo sarà a breve. Di certo, salta all’occhio l’ulteriore prova dell’incapacità italiana di una moderna strategia per i traffici mercantili e la logistica. A perderci sarà il Friuli, piccolo punto sulla carta geografica, e la sua vocazione a essere snodo nevralgico del corridoio Baltico-Adriatico.” – FINE ARTICOLO

    SANDI, ti faccio notare questo passaggio dell’articolo: “Tale soluzione, paradossalmente, vede possibilista la stessa Trieste, che si accontenterebbe delle briciole concesse dal vicino sloveno, agevolate da un collegamento ferroviario lungo la costa, piuttosto che subire la concorrenza di Monfalcone”.

    Ti saluto!

  65. stefano scarpa ha detto:

    con tutto il rispetto per il sig. cattivello, ma si tratta di opinioni(infatti poi la scelta è quella di puntare su monfi). E’ ovvio che visti i miei dubbi confermati da sandi TS deve trovare un appiglio esterno per venir trainato fuori dalla palude. Prababilmente, per quanto io conosca poco la situazione ma vado di logica, che Marks e Unicredit vadano a Koper o a monfi poco cambia: primo perché Evergreen avrebbe un concorrente di peso, secondo perché così si attuerebbe parte del piano per il porto diffuso dell’altoadriatico Monfi-TS-Koper.
    I vantaggi dalla scelta in Slo sarebbero quelli di schiudere le tratte verso est (con il famigerato passante di 6km Rabuiese-Bertocchi), i vantaggi di scegliere Monfi sarebbero quelli di dirottare le navi a TS prima di bonificare e scavare, che immagino ci vogliano molti mesi, svelando così che le infrastrutture ferroviarie oggi impegnate sulla linea TS-Monfi per il 52%, con gli interporti di Fernetti e Cervignano, in fondo non sono così mal messe, FORSE sono una leggenda metropolitana che spinge verso la fantomatica TAV/TAC…

  66. Sandi Stark ha detto:

    Del progetto Unicredit ci sono già state 4 versioni: Trieste, Monfalcone, Trieste + Koper, nuovamente Monfalcone. Intanto nessuno lo conosce, si tratta solo di 4 slides proiettate in una sala pubblica. Ed i suoi tempi di realizzazione sono il 2033 per ammissione stessa di Unicredit, figuriamoci quando potrebbe essere realizzato.

    Maersk, prima di schierarsi con il progetto Unicredit voleva il Molo 7° di Trieste, il suo gestore disse: “Forse, se le offerte saranno buone.” Con la concessione per altri 23 anni alla concorrenza, Maersk non ci rimette nulla, anche perchè fino ad ora non è giunta notizia che caccerebbe un euro dei suoi.

    In ogni caso è sbagliato dare in gestione uno scalo ad una Compagnia di navigazione senza clausole di uscita se questa non porta più traffico, l’esperienza di Evergreen a TA e TS non ha insegnato ancora nulla.

    I 3 o i 3,5 milioni di TEU non esistono per nessuno, è solo fumo negli occhi. Non possono uscire da Porto Rosega, bisogna costruire una seconda ferrovia ed una seconda autostrada, ed io mi chiedo fino a dove e fino a quale confine, ma nessuno mi risponde.

    Nemmeno TS può fare i 3,5 milioni di TEU, e tantomeno Venezia può farne i 3 milioni che promette.

    Però TS + KP potrebbero fare 1 e forse 1,5 milioni di TEU domattina. Via Italia ne possono passare almeno 500 mila, il resto via Slovenia. Inoltre, se TS facesse da HUB per l’alto adriatico, potrebbe lavorare altri 500 mila TEU, che consegnati da Venezia a Ravenna fino ad Ancona, costerebbero di meno che facendoli arrivare via Taranto.

    KP da sola non arriverà mai ad 1 milione di TEU perchè non ha i fondali. Di Monfalcone sappiamo, ci sono i fondali, i collegamenti ed il mercurio. Non vi chiedete come mai non girano ancora i disegni dei viadotti della nuova ferrovia e della nuova autostrada che passeranno sopra Monfalcone e Ronchi,come mai non ci sono le simulazioni ambientali?

    Non vi siete chiesti come mai l’ineffabile assessore Riccardi vuole un decreto legge per procedere senza il VIA e tutte le procedure ambientali? Ed infine il porto sarebbe sempre succube di Taranto, perchè se le navi più grandi non riusciranno ad arrivare direttamente in golfo, continueranno a fare il giro dell’Europa.

    Di tutte queste soluzioni l’unica ragionevole è una fusione tra i porti di TS e KP perchè sono assolutamente complementari, ognuno dei due ha delle caratteristiche che mancano all’altro.

    Ma bisognerebbe cacciare il gestore del Molo 7°, bisognerebbe che l’Italia rinunciasse alla sua folle politica del transhipment per i porti del Sud, bisognerebbe che qualcuno usasse il cervello per fare i conti, se conviene costruire un porto ex novo a poche miglia da uno che esiste già e che ha caratteristiche che il secondo non avrà mai (fondali).

    In Italia ci sono poche persone ragionevoli, ed alcuni friulani ed isontini in questo momento sta usando le stesse tecniche del meridione per avere la “loro” cattedrale nel deserto, non importa se è una bufala, non importa se comporta la morte economica della città di Trieste, non importa se costa di più.

  67. Sandi Stark ha detto:

    Ancora una cosa, tra uno-due anni sarà pronto il nuovo porto di Fiume, quello sì con fondali sui 18 metri. Succederà che forse 1,5-2 milioni di TEU passeranno via Fiume e via Koper, che sarà stata costretta a dragarsi i fondali spendendo cifre folli. Il resto del traffico farà il giro dell’Europa come sempre.

    Nel frattempo gli italiani si saranno gingillati con i loro amatissimi “lavori pubblici”, chi avrà avuto le sue tangenti si ritirerà a vita privata, sapendo che bisogna giocarsi le proprie carte fin che si è eletti, perchè i politici in pensione non ricevono tangenti ma solo qualche presidenza nei carrozzoni regionali.

    I nostri figli emigreranno come dopo il 1954, forse lanceranno monetine agli italiani dalle navi che li porteranno via, come facevano i loro zii. I monfalconesi saranno sepolti dal cemento, i gradesi avranno il mare inquinato e verranno i giapponesi a fotografare le cattedrali nel deserto, dall’Interporto di Cervignano al Super Porto di Monfalcone.

  68. stefano scarpa ha detto:

    sandi, te prego, scrivi a Piccolo, Repubblica, La voce di TS, Messaggero V., Gazzettino, Tele4, Telefriuli, FreeTv, Mercatino…

  69. marisa ha detto:

    “l’unica ragionevole è una fusione tra i porti di TS e KP perchè sono assolutamente complementari, ognuno dei due ha delle caratteristiche che mancano all’altro.”: scordatevelo! Gli sloveni non sono così sciocchi di cadere nella rete di Trieste.

    Ogni volta che Trieste non può o non riesce a “dominare”, invoca l’unificazione o l’integrazione, con la segreta speranza di riuscire ad “incastrare” il concorrente. E’ un trucco ormai vecchio….

  70. Mauricets ha detto:

    quando la croazia drenera i finanziamenti europei, assieme alla serbia, vedremo spostarsi i traffici. altro che porto di koper.

  71. Tergestin ha detto:

    “Gli sloveni non sono così sciocchi di cadere nella rete di Trieste”

    “Ogni volta che Trieste non può o non riesce a “dominare”, invoca l’unificazione o l’integrazione, con la segreta speranza di riuscire ad “incastrare” il concorrente. E’ un trucco ormai vecchio…”

    Gave’ capi’ perche’ no ghe rispondo piu’?

    Questa persona tra l’altro ga la gran faccia de bronzo de permeterse de parlar de campanilismo Triestin dopo che da mesi la inveissi con roba del genere. Mai che la gabi amesso de aver esagerado, per altro, come ogni tanto alcuni de noi fa.

  72. Fiora ha detto:

    @71 Tergestin, forsi andassi capovolta la prima affermazion dell’ utente friulana costantemente velenosa nei nostri confronti?
    ” I triestini non sono così sciocchi…” soneria meno inverosimile.

  73. Maurice ts ha detto:

    ormai siamo in concorrenza globale. se qualcuno pensa che da solo puo avere un ruolo egemonico avra amare sorprese.

  74. marisa ha detto:

    Capodistria ha mai richiesto a Trieste di unire i due porti (TS e Koper) o di fare sinergia? Non mi risulta. Come mai?

  75. Sandi Stark ha detto:

    “Ogni volta che Trieste non può o non riesce a dominare”

    Ecco muli, gavè capì perchè posto poco su bora.la? La xe infestada da troll, e me fa strano che no xe ancora capità venziano e tutta l’altra banda.

    FB sarà dispersivo, ma el ga le sue difese antitroll. Inveze qua no ghe ne xe, e più de qualche slogan telegrafico no se pol scriver, perchè basta un solo troll per buttar in vacca qualsiasi ragionamento.

  76. Marisa ha detto:

    @ Sandi

    Hai scritto non so quanti commenti sulla falsariga del commento nr. 42. O si è d’accordo con te o si è un troll?

    Non l’ho scritta io (sulla stampa) l’affermazione: “Tale soluzione, paradossalmente, vede possibilista la stessa Trieste, che si accontenterebbe delle briciole concesse dal vicino sloveno, agevolate da un collegamento ferroviario lungo la costa, piuttosto che subire la concorrenza di Monfalcone”.

    Un troll anche il giornalista del settimanale ilFriuli? Anche lui un nemico viscerale di Trieste?

  77. marcobuc ha detto:

    @74 Marisa, in verità un precedente c’è stato con l’ingresso di Luka Koper in quello che ora si chiama TFT (Terminal Frutta Trieste) – Sandi pls correggi se sbaglio. Parliamo di qualche anno fa. Entrata di capitale, s’intende. Morale della favola: sono stati qui a vedere come si gestisce la catena del freddo (un’altra volta ti spiego cos’è) e poi, come sono entrati così se ne sono andati via. Chiaramente con qualcosa in più: know-how. Infatti oggigiorno se non vuoi interrompere la catena del freddo di un prodotto surgelato il reefer te lo devi portare a Koper che nel frattempo ha costruito i propri magazzini refrigerati (vedi l’affaire banane). I ne ga rubà le banane! Miga mone.
    Ad ogni modo ho avuto modo di approfondire con un rappresentante di una delle maggiori compagnie di navigazione mondiale e che serve anche Trieste. La sua impressione è stata chiara, cito testuali parole: “A Koper sono più client-minded, qui invece degli armatori ve ne sbattete.”
    Per fugare qualsiasi dubbio mi preme sottolineare che in ogni caso il TMT operativamente lavora bene. Le rese sono veramente molto buone, il problema è il conflitto d’interesse che indicava Sandi precedentemente. Va da sè che contrariamente all’operatività, il management del terminal avrebbe davvero bisogno di un rinnovamento radicale.

  78. marcobuc ha detto:

    @76 Marisa, perdonami, ma nulla impedisce ad un giornalista di essere superficiale piuttosto che “poco furbo”. Ritieni che perchè giornalista debba per forza di cose essere intelligente ed autorevole? Di quale testata parliamo? Ah si, Il Friuli! Dico, ci sarà un motivo per cui scrive per il Friuli e non per La Repubblica o il Corriere o qualsivoglia testata a tiratura nazionale, che dici?

  79. marisa ha detto:

    MARBOC, io ho fatto il copia/incolla di quanto avevo sotto mano. Ma ti garantisco, e dovresti saperlo, che fortissima è stata la preoccupazione sia a livello regionale (Trieste esclusa!) che a livello nazionale rispetto a questa fosca prospettiva:
    “PONTI D’ORO DALLA SLOVENIA
    A quel punto sono arrivati gli sloveni, che hanno costruito ponti d’oro per l’approdo di Maerks a Capodistria. La loro proposta è quella di fare transitare i convogli ferroviari lungo l’asse Lubiana-Maribor-Graz, bypassando quindi il Friuli e la sua sottoutilizzata linea Pontebbana. Tale soluzione, paradossalmente, vede possibilista la stessa Trieste, che si accontenterebbe delle briciole concesse dal vicino sloveno, agevolate da un collegamento ferroviario lungo la costa, piuttosto che subire la concorrenza di Monfalcone.”

    Si era davanti alla prospettiva che fosse tagliata fuori tutta la nostra regione dal corridoio sud-nord (via Pontebbana) con la scelta del corridoio sloveno Koper-Lubiana-Austria. Forte è stata anche la pressione slovena sull’UE.

    Davanti a questa fosca prospettiva, a Trieste è risultata maggioritaria la posizione di Sandi: “O.K. a Koper, che tanto lavoremo anche noi con lori.”

    E il Friuli, il Veneto e l’Emilia- Romagna? E la direttrice sud-nord Udine-Tarvisio via Pontebbana con tutto quello che ne consegue (utilizzo della ferrovia Pontebbana; interporto di Cervignano, ecc.)?

    Come vedi il giornalista, di cui ho incollato l’articolo, sposava una tesi ampiamente condivisa a livello nazionale..,

  80. marisa ha detto:

    Scusa: MARCOBUC
    Ho storpiato il tuo nome scrivendo a memoria.

  81. Sandi Stark ha detto:

    “E il Friuli, il Veneto e l’Emilia- Romagna?”

    Con rispetto parlando, no i c’entra un benemerito clinz. Perchè el traffico de cui stemo parlando no li riguarda, se tratta del traffico che adesso sta fazendo el giro de l’Europa e che continuerà a farlo, eccetto quella piccola parte che anderà a Fiume e a Koper.

    Nissun a Trieste se sogna de diventàr la capitale de la sedia o dei mobili, ma certi furlàni se sogna de diventàr capitalisti dei traffici marittimi.

    Se el Friul xe alleado con l’Italia per fàr morìr Trieste portandone via anche l’ultima speranza, ben vegni. Qualcossa succederà.

  82. marisa ha detto:

    “ma certi furlàni se sogna de diventàr capitalisti dei traffici marittimi.”

    Ma cosa ti inventi?

    C’era un problema molto grave: la dorsale sud-nord che rischiava di passare per la Slovenia anzichè per la nostra regione che così veniva totalmente tagliata fuori. Ma a Trieste tutto ciò non interessava e continua a non interessare. Tanto…qualcosa Capodistria vi lascierà (briciole, ma pare che a Trieste bastino). Fondamentale è bloccare l’operazione Monfalcone. Vero ?

  83. Sandi Stark ha detto:

    Basta, me rifiuto, zumbèvela voi, mi passo e chiudo. Se qualchidùn ga voia e tempo de perder, che el provi a spiegarghe che no esisti nissuna dorsale nord-sud e che se sta parlando solo del traffico attuale de TS e quel de KP, più el traffico che attualmente sta fazendo el periplo de l’Europa. Digo tanto per dìr, xe evidente che la parla tanto per parlàr.

  84. marisa ha detto:

    @ Sandi
    visto che fingi di non capire, ti incollo un articolo del Gazzettino.

    IL GAZZETTINO (Udine e Pordenone) 19 aprile 2011 –

    TRASPORTI
    La Slovenia chiede che passi da Vienna a Lubiana anziché attraverso il Nord Est

    BALTICO – ADRIATICO, NO ALLA DEVIAZIONE

    di Antonella Lanfrit

    TRIESTE – «L’insistenza da parte della Slovenia c’è, inutile negarlo. Tuttavia, abbiamo elementi tecnici e politici tali per dire che siamo abbastanza tranquilli, anche a fronte di preoccupazioni giuste». L’europarlamentare Veneto del Pdl, Antonio Cancian, membro effettivo della commissione Trasporti al Parlamento europeo, guarda così alla notizia arrivata a Nordest come un macigno: la Commissione europea intende deviare il Corridoio Baltico-Adriatico, facendolo proseguire da Vienna verso la Slovenia, anziché lungo Carinzia, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna. Il che vorrebbe dire infliggere un colpo mortale per l’economia nordestina e lo sviluppo della portualità dell’Alto Adriatico, tanto che i governatori delle tre regioni italiane interessate hanno già scritto al ministro dei trasporti Altero Matteoli. «Di questo possibile cambio di rotta, al momento non c’è certezza – spiega Cancian – poiché la commissione governativa che sta lavorando al dossier per l’aggiornamento delle reti Ten sta operando in segreto e consegnerà il documento al Parlamento in giugno». Posto comunque che il cambio di direzione fosse vero, Cancian puntualizza: «Quel dossier dovrà arrivare in commissione e in Parlamento e lì noi saremo fermi sul pezzo». Di più di una semplice presa di posizione perché, come ricorda l’europarlamentare, «con il Trattato di Lisbona il Parlamento europeo è diventato colegislatore. In sede di commissione Trasporti, quindi, se fosse necessario – prosegue – è possibile una battaglia vera per cambiare il dossier». Una battaglia, aggiunge, in cui l’Italia non sarebbe da sola. «Confermo che, anche a seguito dei recentissimi contatti che ho avuto a Bruxelles, che resta solido e determinato l’appoggio dell’Austria affinchè il Corridoio Baltico-Adriatico attraversi le Alpi per intersecarsi con il Corridoio 5 nel Nordest italiano: è la via più breve, più utile e in parte già esistente». E questa è la «carta politica» che non è venuta meno. C’è poi il pacchetto dei dati tecnici, che secondo Cancian, continua ad avere la sua validità. «In Friuli Venezia Giulia c’è la ferrovia Pontebbana già fatta e c’è l’Interporto di Cervignano, valorizzabile senza spese aggiuntive».
    ——————

    Come vedi “non parla tanto per parlare”…

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