30 Maggio 2011

Ciò, ala fine ga vinto per bon Cosolini. Cronache dalla Trieste del futuro

Roberto Cosolini è il nuovo Sindaco di Trieste. E se adesso si avverano i 1000 e passa commenti del post-record “se voti Cosolini…“? Orca ciò.
Ecco qua due cronache dal futuro che ci attende, prese proprio dai 1000eciapili commenti. Ocio!
Il primo toco è di sfsn, il secondo di ufo.

Scoperta intanto dai muli de Vile&Vampi la vera identità e il piano segreto di Cosolini: come potete vedere nel pupolo, Cosolino vuole trasformare Barcola nel regno delle pantigane, che canteranno tutte in coro: Cosolin, Cosolin, viva Cosolin!
Questa a sinistra invece la grande vignetta di Valerio Marini, che introduce perfettamente il clima dei due tochi qua de soto.

I nordcoreani almeno erano puntuali. L’ultima volta con i cubani avevo dovuto attendere 2 ore. Solo perchè scendessero dalle loro stanze all’albergo Ljubljanska. Ma con i nordcoreani era diverso. Puntualissimi si presentarono nella hall completamente spoglia dove campeggiava la gigantografia del conducator. Sì, lui, la guida di tutti i triestini. Il compagno Cosolini.
Per fortuna avevo trovato quel lavoro: da quando Cosolini aveva preso il potere tutto era cambiato. Avevo perso il mio posto nel consiglio di amministrazione delle Generali, statalizzate e divenute Generalsecuritate, l’apparato di sicurezza del regime.
I nordcoreani si misero ordinatamente in fila ed iniziai il tour, sventolando la bandierina rossa con la falce e alabarda.
Prima tappa: Piazza Doberdan. Mostrai loro con orgoglio fasullo il gigantesco murales che raffigurava Cosolini mentre stringeva la mano a Fidel, e che nascondeva ancora per poco – visto che se ne preparava la demolizione e la sostituzione con il palazzo dei soviet – il Museo del risorgimento. Mentre percorrevamo la strada i nordcoreani fotografavano stupiti e ammirati qua e là, non consci delle cose terribili che avvenivano in città da due anni. Ricordavo ancora quando Bandelli era stato costretto ad abiurare e a modificare il cognome in Bandelj. Ora quel venduto era soprintendente alle scuole slovene.
Camminando ancora arrivammo ai portici, da dove iniziava la via intitolata a Cesare Battisti, non più patriota e martire, ma latitante in Brasile. Più avanti Piazza Goldoni, ormai divenuta “Piazza dell’amore libero”. Dagli altoparlanti inni rivoluzionari si intervallavano a canzoni popolari, ormai tutte con il testo modificato. In quel momento trasmettevano “Viva la Yu e po bon”… Che schifo. Procedemmo per il Corso: i nordcoreani si fermarono entusiasti e frementi davanti al maxiposter di Cosolini con Kim Jong Il, che copriva la facciata della Lega Nazionale. Poche Zastava percorrevano il Corso in entrambe le direzioni: da quando Omero era diventato assessore al traffico c’erano doppi sensi dappertutto.
Arrivammo finalmente alla grande Piazza dell’Unità e del Delo. Enormi ritratti coprivano i suoi antichi palazzi: Cosolini, Marx, Engels, Tito, Basaglia. La piazza però era ormai spoglia: Solo alcuni granicari giravano un prasec sullo spiedo e armeggiavano con cipolla e ajvar. Alcuni musicisti ambulanti, sicuramente zingari, suonavano fisarmoniche e trombe, mentre tre o quattro drusi e drugarizze ballavano sconciamente un kolo… Per fortuna il giro volgeva al termine. Mostrai loro la corazzata Potemkin che il conducator Cosolini aveva acquistato da Putin e che insieme all’incrociatore Aurora erano ormeggiati a fianco della stazione marittima, trasformata in Museo della rivoluzione.
Ultima tappa fu al ristorante “All’elefante rosso” dove lasciai la comitiva nordcoreana ad assaggiare tipici cibi triestini: jota, cevapcici, pleskavica, pasulj, palacinke, gibanica e per finire brinjevec e slivoviz. Pizza e pasta erano state messe al bando: ormai si trovavano solo di contrabbando e se si veniva beccati a mangiarne un po’ si rischiavano anni di campo di rieducazione a Piscanci.
Andandomene guardai con nostalgia Monte Grisa, fatta esplodere con la dinamite, al cui posto da due anni sorgeva ormai un’enorme stella rossa.
Pensai di passare alla libreria Rosso su bianco di via Vittorio Vidali, per trascorrere la serata leggendo, ma poi lasciai perdere: al massimo potevo trovare il Capitale, il libretto rosso di Mao o qualche libro propagandistico dello storico di regime Purini.
Risalii Viale Undici Settembre. Senegalesi, serbi, cinesi e arabi dovunque. Parlavano tutti in sloveno. Sui manifesti le poche cose che si potevano vedere: quei servi del Pupkin Kabarett al Politeama Rosso, la partita di Champions League dello Zarja contro il Liverpool (la Triestina era stata sciolta subito dopo le elezioni), Brecht, Kosovel, Pahor e Preseren al Teatro Zelen, una conferenza del filosofo collaborazionista Claudio Magris al Circolo Che Guevara.
Il cinema Internazionale proiettava film di Pasolini ed Eizenstejn, di fronte c’era il ritrovo dell’ala dura del regime, il Nàima, dove si ritrovava il circolo dei polpotiani.
Andai ancora avanti. Di fronte al Giardino Pubblico, l’unico luogo che avesse mantenuto il suo nome, assistetti ad una delle scene più frequenti in città da quando era arrivato Cosolini: un vigile vestito di rosso aveva appena dato la multa ad una macchina per divieto di sosta. Era arrivato il proprietario: “Ma l’avevo lasciata solo per 5 minuti!” “ Lei si è macchiato di un reato contro la comunità. La pena è la foiba!” Con una mossa rapidissima il vigile si chinò, aprì un tombino e spinse dentro il malcapitato automobilista. Poi lo richiuse.
Pensieroso camminai ancora un po’. In Piazza Volontari Friulani un tipo strano mi si accostò: “Psss… Son mi, son Robi!”
Rabbrividii: sapevo che Cosolini, nella sua perfida malvagità, si travestiva da uomo comune per mettere alla prova la fedeltà dei cittadini. Dissi: “Robi Cosolini?”
“No, mona! Quel del oposizion!”
“Antonione? Di Piazza? Menia?”
“Poco importa. Savemo che te son contro sti comunisti de merda anche ti. Se sentiremo presto! Forza Unione!”
“Forza Unione!” risposi.
“No – fece Robi – Forza Unione xe la parola d’ordine. La controparola d’ordine xe ‘Bavisela e Sardon Day’ “
“Allora ‘ Bavisela e Sardon Day’, camerata!”
Si allontanò con circospezione. Guardai quell’eroe che mi aveva ridato la speranza e pensai che l’ora della riscossa si avvicinava.

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Interrompiamo le trasmissioni di Al Triesteera per una diretta sensazionale del nostro inviato speciale in Cavana!
“Sta succedendo sotto i nostri occhi! Dopo la vittoria dei rivoluzionari cosolinisti e la spartizione di poltrone, pani, pesci (che ora si possono di nuovo chiamare sardoni) e circenses il popolo in festa sembra avere intenzione di prendere l’iniziativa e rimuovere i simboli dell’oppressione. Vediamo in questa inquadratura le masse di rivoltosi che si dirigono verso la piazza, dove sorge il simbolo stesso dell’arroganza e degli eccessi del passato regime. Molti hanno striscioni e cartelli scritti in inglese, ma sembra almeno a noi un inglese molto sgrammaticato e facciamo fatica a comprendere il significato degli slogan. Malgrado gli sforzi immani del nostro consulente Glauco Chiedimemì, un vero esperto di cose tergestine, non siamo in grado di interpretare frasi ambigue come Monon revoluscion e Più CTF per tuti meno che per un. Sembra inevitabile che anche questa, come tutte le rivoluzioni, finisca per creare un suo linguaggio iniziatico e di conseguenza una casta opposta di accademici dediti a decifrare i linguaggi ed i meccanismi nascosti del potere. Dopo i cremlinologi ed i sinologi è facile prevedere il proliferare di cattedre di sangiustologia – ma questo accadrà in futuro e per ora anche noi siamo purtroppo ridotti a descrivere solo quanto ripreso dalle nostre telecamere ed a girare accompagnati dall’interprete locale, come i giornalisti del Piccolo quando si recano in paesi stranieri come Sottolongera.

In questo preciso momento vediamo che sta succedendo qualcosa: stanno bruciando una bandiera! il nostro consulente Glauco Chiedimemì è sicuro che si tratti di una bandiera dell’Udinese, e sono stati tanto gentili da aspettare che il nostro operatore fosse pronto ad inquadrare prima di dare fuoco al brinjevec di cui era imbevuta. Potrebbe più probabilmente trattarsi di una bandiera della Juventus, sostanzialmente simile e ben più facile da procurarsi a Trieste, dove il possesso di simboli udinesi era punito con frico a colazione pranzo e cena. Poi la nostra telecamera è passata ad inquadrare altro ed ora lo stendardo friulano sembra essere stato dimenticato, è rimasto sul selciato ignorato da tutti. L’oggetto dell’attenzione della folla è ora tutt’altro: una corda, anzi una fune. Da questa distanza non si capisce bene, ma sembra essere una robusta fune metallica di un certo diametro. Stanno forse per linciare qualcuno? La folla è decisamente sovreccitata ed in questi frangenti può succedere di tutto. Lo stesso Consiglio rivoluzionario aveva detto esplicitamente che non si poteva fare la frittata senza rompere qualche uovo, e che la Rivoluzione non era un pranzo di gala, ed altre metafore tutte stranamente relative al cibo, che sembra essere un’idea fissa non solo dei vincitori di questo scontro tra fazioni, ma della città intera. Ma no, ora vediamo che è un altro l’obiettivo della folla: non una persona, ma un manufatto. Il Simbolo stesso della decadenza morale ed artistica del regime appena deposto, l’Obbrobrio stesso. Ecco, vediamo un giovane rivoluzionario arrampicarsi sul monumento con un’estremità della fune, annodarla a circa due terzi dell’altezza e fare segno di vittoria colla sinistra, mentre nella destra tiene il simbolo stesso di questi moti di popolo – un bicchiere di liquido arancione chiamato Spritz Aperol. Ma cos’è quello? Dal lato nord della piazza si sta avvicinando uno strano veicolo, anzi un mezzo blindato di strana fattura. I controrivoluzionari? No, la folla ci sale sopra esultando e l’equipaggio risponde all’entusiasmo della folla suonando un motivetto sincopato col clacson. Ora possiamo inquadrarlo meglio e vediamo che si tratta di un mezzo agricolo coperto di lamiere saldate assieme alla carlona. Un ufficiale munito di megafono invita la folla ad avere rispetto del Cimelio della Rivoluzione, riferendosi sembra al trattore. L’ufficiale continua spiegando che si tratta di una preda di guerra conquistata a caro prezzo nella battaglia del Viale con in nazionalisti, i quali lo avevano sottratto a loro volta alle Camicie verdi travolte in uno scontro tra fazioni reazionarie, e che una commissione d’inchiesta era all’opera per appurare se lo scopo originario del blindato fosse l’assalto al campanile di san Giusto piuttosto che Tor Cucherna o Zampolli. Il mezzo intanto si è posizionato ai piedi del Simbolo e l’altra estremità della fune viene assicurata al gancio di traino. La folla compatta trattiene il respiro mentre le fune si tende e…

Un grido di delusione si alza dalla piazza mentre l’estremità della fune cade dal Simbolo – sembra che il nodo si sia sfilato! L’arrampicatore si allontana schernito e bersagliato da bicchieri vuoti di plastica. Vediamo chiaramente alcuni dei presenti vuotare i bicchieri in fretta e furia prima di lanciarli. Ora è un altro, assai meno giovane, ad arrampicarsi sul Simbolo. Maglietta a righe orizzontali bianche e blu, tatuaggi sui bracci, carnagione abbronzata, sale incitato dalla folla che gli urla “Vai mariner“. Che possa trattarsi veramente di un autentico marinaio, specie che a Trieste risulta estinta almeno da cinquant’anni, da quando le navi hanno smesso di arrivare in porto? Se fosse vero dovrebbe capirne, di nodi. Scienziati autorevoli hanno comunque affermato che la comune credenza che i marinai si nutrissero di navi è falsa, ma la saggezza popolare insiste a correlare la scomparsa delle navi dal porto con la successiva estinzione della sottospecie locale di fauna marinaia. Ecco che di nuovo il blindato mette in tensione la fune appena riannodata, il potente motore rilascia una nuvola di fumo nero e…

E ancora una volta il nodo in cima al Simbolo non regge lo sforzo titanico. Anche il finto marinaio viene scacciato e deriso dalla folla, mentre ora a farsi avanti è un giovanissimo vestito da scout. La folla incita il volenteroso scandendo inviti a far vedere come si annoda una fune, mentre solo una parte di essa rammenta ai presenti che gli scout vanno ora chiamati giovani pionieri. Il nuovo governo ha infatti introdotto numerose novità nel campo delle attività giovanili istituendo le categorie di Zastava, Figli della župa, Giovani Pionieri, tutte distinte per fasce d’età, per poi culminare nelle Brigate di lavoro giovanile, il cui scopo è quello di portare il progresso nelle parti meno sviluppate del territorio su cui il Consiglio rivoluzionario ha stabilito la propria autorità. Almeno secondo le prime indiscrezioni trapelate le brigate verranno impiegate in quei compiti in cui si ritiene che la buona volontà e l’entusiasmo giovanile possano sopperire alla mancanza di specifica esperienza, come il portare la fibra ottica a Botazzo, installare il WiFi municipale a Melara, nutrire i gatti randagi di Cittàvecchia e posizionare i magneti superconduttori del Sincrotrone. Ma torniamo a questo eccezionale spettacolo:la fune è ancora una volta tesa allo spasimo, ma questa volta sembra reggere bene; il pioniere tenta freneticamente di scendere dal Simbolo prima che si spezzi mentre la folla lo applaude. Ecco che vediamo i primi segni di cedimento, la base che sembra piegarsi, la cima che oscilla strattonata dal blindato, e…

La base cede di schianto, l’intero monumento sembra rimanere sospeso a mezz’aria per un solo lunghissimo istante, poi crolla al suolo schiantandosi fragorosamente e spezzandosi in numerosi frammenti.

Finisce così, in diretta mondiale, la breve storia di uno dei monumenti più brutti dello scorso secolo, il simbolo stesso del cattivo gusto applicato allo scontro politico. Facile prevedere che questo resterà un caso unico nella storia e che anche in futuro nessuno avrà il coraggio di costruire un obbrobrio comparabile al portacd di piazza Goldoni. Ora la folla, che già si sta spostando in direzione dei pubblici esercizi che circondano la piazza, scandisce uno slogan nuovo: Ursus, Ursus e ancora Ce lo portiamo noi in spalla, ma ancora una volta non siamo in grado di interpretare l’esatto significato di tali criptiche esclamazioni. Nel frattempo il pubblico banditore, preceduto da un rullo di tamburice, legge un proclama del Consiglio rivoluzionario: dopo la grande vittoria morale dell’abbattimento del Simbolo viene decretato che con grande generosità verrà liberalizzato notevolmente l’ascolto di musica. Purché si utilizzino grammofoni Iskra e 33 giri marcati Yugoton sarà lecito ascoltare musica di un gruppo o artista per ogni lettera dell’alfabeto. L’elenco dettagliato verrà reso noto in breve tempo, ma già si sa che si andrà dalla A di Avsenik alla Z dei Zuf de Žur, e che sarà fatto divieto assoluto di inventare nuove lettere al di fuori degli alfabeti latino e cirillico.

Prima di restituire la linea a Shanghai riportiamo una nota di agenzia appena pervenuta riguardo ai primi decreti del nuovo governo. Come già molti avevano preannunciato gli altoforni della Ferriera di Servola verranno riconvertiti d’autorità in forni da pane, per poter in primo luogo coprire il fabbisogno locale e in seguito, a produzione avviata, esportare il surplus con il marchio di pane di Servola per procurarsi valuta pregiata da destinarsi all’acquisto di altri generi di prima necessità, tra i quali il decreto elenca solamente caffè, Aperol e puntine per giradischi Iskra.

Dal risorto TLT-STO, dal vostro inviato speciale Foresto Conmicrofono è tutto. A voi la linea, Shanghai.”

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49 commenti a Ciò, ala fine ga vinto per bon Cosolini. Cronache dalla Trieste del futuro

  1. ufo ha detto:

    Paint me happy 🙂

  2. Tergestin ha detto:

    Mi me son fato una ridada de gusto: complimenti a sfsn e ufo!

    Altri pero’ i legera’ ‘sto articolo e annuira’ davanti al computer con aria grave sussurrando “Gavevo dito mi…..gavevo dito che sucedeva prima o dopo…..”.

  3. ufo ha detto:

    Infatti ghe xe un motivo ben preciso perché che le votazioni le se fa ala fine del anno de scola: cussì in caso de vitoria dei kkommunissti nesun fa l’apelo in classe e no se se corzi che alcuni dei fioi i xe sparidi dala circolaziòn, che i paserà i prosimi conque anni nascosti zò in cantina come Anna Frank.
    Fra un ano de scola e l’altro basta scriver un toco de carta che il putel gà volù cambiar instituto, o i lo ga mandà in colegio in Svizera, e nissun sospeta de niente. Se inveze iera ancora scola quei che dopo el patatrac no i se presentava iera facili de notar, e i kkommunissti la gaveva facile de andar ciorseli diretamente “dal produtor al consumator” in tela cantina giusta, col tovaiol al colo, el vaseto del ajvar in una man e quel de salsa rosa in tel altra.

  4. Fiora ha detto:

    Che cronista de raza, ara! solo el compianto Ruggero Orlando podeva starghe a pari…
    Parlando bipartisan a mi me vien el nervo che pei tiggi nazionali la nostra città sia minus quam…Rimini!
    Tuti a nominar Milano e Napoli , interviste a Pisapia, “cussì ala man” a DeMagistris “tra l’altro strafigo” ( virgolete perché parer coverto da copyright de …tute noi babe indiferente se de dx o de sin….)e noialtri?
    I ne enumera de straforo e del nostro SINDACONE, (diamo a Roberto… quei venti chili che son di Roberto) no digo una strazza de intervista, ma no dir gnanca el nome…
    Cenerentola d’ Italia, pò!

  5. Tergestin ha detto:

    @ Fiora

    No voio far el pedante ma “mi-te-lo-gavevo-dito”. 😉

  6. valerio fiandra ha detto:

    harasciò dasvidania diegovic mannejievski. Smoghi molti ka balalaika.Gagarin. Perestroyka !

    E prosit !

    Ma l’orrore è già cominciato…

    http://baotzebao.tumblr.com/post/6033779248

  7. sfsn ha detto:

    Ma cossa? Sé mone? el mio toco iera un scenario ipotetico su come realizzar el programma del centrosinistra! Me lo gaveva chiesto Cosolini in persona e ghe gavevo lavorà su mesi, informandome sui piani quinquennali de Stalin e sui appunti personali de Kim Il Sung e de Klement Gottwald, e voi lo pubblichè cussì? Desso tuto el segreto xe perso!
    Bon, doverò legerme qualcossa de Pol Pot e preparar un altro programa… ma stavolta severo sul serio, miga legero come quel prima!!

  8. annalisaturel ha detto:

    Scusate, mi intrometto, ma non sono riuscita a trattenermi: un piccolo aggiornamento, mi è arrivato ora il comunicato stampa da parte del Comune di Capodistria… ga vinto Cosolini e il Milan junior camp lo fa a Capodistria (http://www.koper.si/index.php?page=static&item=2002278)

  9. Fiora ha detto:

    @5 quel indiferente sior Tergestin, xè ‘nda cussì come che ga volesto el popolo sovrano Roberto è ” morto”, viva Roberto-ne e viva l’A. Che signoridio ghe dia salute ,voia de far del ben e pò bon!
    ma ribadisso, del fato che in sta nazion , la ” cara al cuore” conti ormai meno del do’ de piche tanto che nissuna dele pantigane opinioniste nè Mediaset né del novo corso gabi speso per Trieste più de un minuto oltre all’enumerazion dei ” Comuni con il Sindaco di centrosinistra” senza gnanche citarlo per nome, forsi do’ volte in tuto contro un sbrego de nomination per Pisapia e un ininteroto mantra per DeMagistris superstar…
    Me pol o no me pol far rabia? con tuto el rispeto per la ridente citadina, no semo miga Cordenons …

  10. ufo ha detto:

    No ancora, Fiora, ma gabi pazienza – la direzion la xe quela giusta, e po magari podessi anca piaserne, no gaver sempre sto affanno de voler esser chissa cossa, metropoli e capital e lider e pupoli e caput mundi, mentre ogni singolo quartier de Shanghai e de altre docento cità cinesi che nianca savemo el nome ne podessi rider drio – se solo i savessi che esistemo.

    Annalisa, no panic, el xe tuto calcolà! No xe el vero Milan, quel no ga più un, ga dito Silvio che el fator K. lo ga ridoto in miseria. Ala fine del comunicato te trovi l’indizio: i migliori del Junior Camp i li manda in gita a San Siro. No sa ancora nisun, ma xe proprio là che Pisapia prepara la sua grande festa soto forma de magniadora per tuti quei che lo ga votà. De fonti ben informade go savudo che i ga preparà più griglie che in tute le sagre del Carso, ma che no i ga ordinà a nisun niente de poi meter su ste griglie… Chi che vol capir che capissi, e ai putei insegneghè piutosto un altro sport. Torno sto balon i xe un poco tropi i soldi che gira, tuto l’ambiente mi me par pezo cora che la politica.

  11. Radimiro Dragovic ha detto:

    Non mi sembra un thread serio. Secondo me la sinistra attuale porta tutta una serie di problemi che con il passato non c’entrano. Non ci sono eserciti del patto di Varsavia che premono alle nostre porte, non si viene mandati a Goli Otok o altrove per aver manifestato le proprie idee e non c’è possibilità alcuna di esproprio della proprietà privata ecc… La sinistra attuale incentiva invece le coppie di fatto ed i gay pride (impensabile fino a vent’anni fa, vede con benevolenza gli Islamici e tra le due categorie esiste una grandissima incompatibilità,si è allontanata progressivamente dal difendere gli interessi degli operai, visto che per la sinistra attuale sono piu’ importanti i banchieri e gli industriali e quindi per compiacere quest’ultimi piu’ immigrati entrano meglio è (non importa se clandestini). Inoltre la sinistra è diventata pure molto nazionalista, visto che si oppone al federalismo. Come sono lontani i tempi dell’internazionale socialis-
    ta. Come già scritto in un altro thread il comunismo vero e proprio non c’è piu’ e attualmente ci sono solo i suoi lontani parenti, che per me sono solo una pallida copia, che comunque non bisogna sottovalutare, visto che sanno adattarsi alle nuove situazioni come i “camaleonti” !

  12. ufo ha detto:

    Radimiro – questo era un thread serio, finora. Ora se permetti torniamo all’argomento principale. Ajvar o salsa rosa, sui bambini?

  13. Radimiro Dragovic ha detto:

    Contento tu. Io mi preoccuperai se Cosolini voglia fare dei cambiamenti come promesso o continuare con lo status Quo ? Quel tipo di comunisti non ci sono piu’ o probabilmente fanno parte delle leggende metropolitane !

  14. Diego Manna ha detto:

    cmq valerio marini xe un genio!

  15. Mauricets ha detto:

    scusa Radimiro, il tuo pensare della sinistra potrebbe in qualche punto avere fondamento, ma il fatto che queste elezioni amministrative si siano trasformate in un referendum su silvio è sato voluto dal premier. cosa che ha fatto comdo a entrambi gli schieramenti. ma centrano come i cavoli a merenda con le amministrative.

  16. Radimiro Dragovic ha detto:

    @ 15 Mauricets finalmente qualcuno che scrive qualcosa di serio. Quel mondo di cui si scrive tanto non c’è piu’ e Berlusconi lo rievoca per fini elettoralistici. Comunque secondo me queste amministrative si sono trasformate in un referendum pro o contro Berlusconi ed i risultati sono sotto gli occhi di Tutti !

  17. Tergestin ha detto:

    @ Radimiro

    Ma che cugno che te son.

  18. Radimiro Dragovic ha detto:

    Se vi divertite con le schiocchezze fatelo pure !

  19. Mauricets ha detto:

    per quanto mi riguardasono sono andato alle urne solo per questo motivo, altri hanno agito in maniera opposta. difatti astensioni da record.

  20. valerio fiandra ha detto:

    Con Cordo, Diego. La go mostrada a laqualunque. e ieri sera, pecà che no son riuscito a far cantare la folla Ausoniata ” Viva Cosolin ” su la musica de Viva Topolin ( chi fa ridere i bambini grandi e piccoln / su cantiamo tutti in coro VIva… )

    PS Anche ti te te la cavi, anyway.

    Ciao

  21. omo vespa ha detto:

    cio domenica go parchegia la mia vespa davanti casa, ogi la son anda cior e go trova una tomos. se vedi che ga vinto cosolini.

  22. aldo ha detto:

    “L’ultima volta con i cubani avevo dovuto attendere due ore”
    (sfsn)

    Come non abbiamo capito prima cosa sarebbe successo, in che mani stavamo finendo?

    Eppure l’ORRORE si era manifestato già prima del voto, come documentato dal video:
    http://www.youtube.com/watch?v=HvS-DTR-e7w&feature=related
    Nel video: in via San Nicolò, durante la campagna elettorale, agenti segreti di Fidel e Raul Castro costringono un gruppo di passanti a ingurgitare massicce dosi di mojito e a ballare al ritmo della salsa cubana, rinnegando il teran e il valzer…

  23. ufo ha detto:

    Più che la guardo, più la me ispira – la grafica del Valerio Marini. La me ricorda qualcossa: gavè presente quando ve casca qualcossa, una roba che no vole butar via per esempio, in tel candoto o in tela fossa biologica – e la tirè fora con un ganzo o un fil de fero, ciapandola per un angolo e guardando, un poco schifadi, se la se riva refar? Me par una bona metafora: Trieste andada a mal, e la falze che la tira su de un canton per veder se se salva qualcossa…

  24. luftanze ha detto:

    @22: Fidel&Raul…par un brand de alta moda…o deso che ghe xe Cosolin a TS se dira’ “Te son anda’ Fidel e te son torna’ Raul”!

  25. DaVeTheWaVe ha detto:

    @radimiro: non mi sembra un commento serio…
    guarda che le coppie di fatto possono essere fatte anche da uomo e donna. e i vantaggi non sono pochi rispetto all’esiguo sistema del more-uxorio.
    inoltre l’accoglienza è un valore importante, che forse non riesci a capire.

  26. chinaski ha detto:

    @DW

    lascia perdere. di queste cose si e’ discusso ad nauseam qui su bora.la per due anni.

    la xenofobia e’ la chiave di volta dei rapporti di produzione in europa nel ventunesimo secolo. il ciclo e’ questo:

    leggi discriminatorie verso gli immigrati –> creazione di una classe di lavoratori ricattabili –> concorrenza al ribasso sul costo del lavoro –> peggioramento delle condizioni per tutti (compresi gli autoctoni) –> incazzatura degli autoctoni verso gli immigrati –> xenofobia –> leggi discriminatorie verso gli immigrati –> e si ricomincia da capo

    la xenofobia e’ il punto in cui si esercita la spinta che fa ripartire il ciclo. per rafforzare il sentimento xenofobo sono utili sia le campagne mediatiche su casi singoli (uno stupro) o collettivi (i tunisini a lampedusa), sia la cosiddetta “riscoperta delle radici identitarie” (che nel 90% dei casi sono inventate di sana pianta).

    quindi quello che dice radimiro e’ *falso*. comabattere la xenofobia e’ indispensabile per difendere *tutti* i lavoratori.

    quanto ai gay, si da’ il caso che anche i gay lavorino per vivere, quindi e’ *falso* che difendere i diritti dei gay sia in contrasto col difendere i diritti dei lavoratori.

  27. DaVeTheWaVe ha detto:

    @chinaski: analisi corretta

  28. Fiora ha detto:

    @10, Ufo magari no te se lo gnanche ricordi più el tuo post ormai diventà “arcaico”…
    Bon, ma sì dei! ala plausibile frustrazion de no contar gnente come comunità sull’italico scacchiere, al punto ch’el nome del nostro Sindaco sarà sta fato al massimo 2 volte, big Roberto pol opor la considerazion che ” meglio il primo in questo villaggio che il secondo a roma! “

  29. Tergestin ha detto:

    Xe che Chinaski oltre a gaver testa no me sembra un dei tanti che ga fato a comiade per ciapar una carega e quindi no ‘l xe costreto a ripeter a papagal quel che disi i sui capi-partito. Per cui el pol permetterse de dir la verita’ e come la pensa senza tante pare.

  30. aldo ha detto:

    @26 chinaski,
    completamente d’accordo, ma aggiungerei che questa situazione fa parte di un mercato globale nel quale, dal crollo dell’URSS ad oggi, sono già entrati tre miliardi di produttori-consumatori dei paesi emergenti che percepiscono mediamente, a torto o a ragione, un costante miglioramento delle loro condizioni materiali di vita, facendo concorrenza al più costoso-esigente miliardo di produttori-consumatori dei paesi maturi, i quali stanno peggiorando mediamente le proprie condizioni materiali di vita.

    Questo processo, chiamato CONVERGENZA GLOBALE tra paesi maturi e paesi emergenti, è nell’interesse oggettivo del capitale globale e dei produttori-consumatori dei paesi emergenti e ha una vittima designata: i produttori-consumatori dei paesi maturi che vedono davanti a loro una prospettiva di costante peggioramento, alla quale nessuno sa opporre una proposta di governo capace di invertire la tendenza. Per questo quasi sempre i governi perdono le elezioni successive, come è sempre successo in Italia nella seconda repubblica. Ogni volta i produttori-consumatori, delusi dalla continuazione del declino delle loro potere d’acquisto, cambiano voto, passando dalla destra (liberista o identitaria) alla sinistra (liberal o socialdemocratica) e viceversa. Questo è il motivo che porterà Berlusconi alla sconfitta anche alle prossime politiche, come ha perso tutte le elezioni dopo aver governato. Ma lo stesso vale per il centro-sinistra.
    Nessuno sa cosa fare per impedire che il processo di convergenza globale riduca continuamente il reddito reale medio dei produttori-consumatori di un paese maturo come l’Italia…

  31. Fiora ha detto:

    Aldo sembra quasi che all’uomo non sia dato di raggiungere “dio” , come ai tempi della torre di Babele…e scherzo fino ad un certo punto…

  32. Bibliotopa ha detto:

    A me più che convergenza globale sempre il principio dei vasi comunicanti

  33. Bibliotopa ha detto:

    “sembra”, non “sempre”!

  34. chinaski ha detto:

    @aldo

    nessuno sa cosa fare perche’ forse non c’e’ niente da fare. prendila come una battuta, ironica ma anche no: si tratta della caduta tendenziale del saggio di profitto.

    http://www.unita.it/commenti/lorettanapoleoni/sorpresa-egrave-tornato-carlo-marx-1.49270

  35. aldo ha detto:

    @32 bibliotopa
    La convergenza globale è il principio dei vasi comunicanti applicato all’economia.
    Perchè non “sempre”? i governi hanno perso le elezioni successive nella seconda repubblica

    @34 chinaski
    Sono d’accordo: è la caduta tendenziale del saggio di profitto…ma mentre fino a vent’anni fa si è coniugata con un aumento generale dei salari, adesso si sta coniugando con un aumento dei salari nei paesi emergenti e una diminuzione nei paesi maturi.

  36. Riccardo ha detto:

    Ma Radimiro no ridi mai? Ridi miro! 😀

  37. bernydj ha detto:

    xkè te ga votà quel dindio con le clanfe detto big antony ???

  38. DaVeTheWaVe ha detto:

    @36: Ridi miro! fantastico!
    xè che leghisti e forzitalioti, a furia de volerghe far ciapar paura alla gente dei ghei, dei comunisti, delle toghe rosse, dei neri, dei arbitri cornuti, dei cetrioli infetadi su pel QL, del babau…. insoma, Ridi-miro ghe xè cascado e adesso el ghe credi anche lù. no’l ridi perchè el ga paura.

    e te sa cossa: Radimiroooo…. BU’.
    te ga ciapà paura, ah! =D

  39. valerio fiandra ha detto:

    Quelli di SPINOZA ci citano…

    (gò zontà qualcossa mi, CARRAMBA CHE SORPRESA ! )

    http://baotzebao.tumblr.com/post/6073275725

  40. sfsn ha detto:

    Orpo, bon che el vizzosissimo radimiro me ga fato capir che el mio toco iera tuto sbaglià e che bisogna aver paura dei comunisti per altri motivi (vedi commento n. 11)
    Perciò go fato un altro toco sul futuro de Trieste tegnindo de conto i preziosi consigli de Radimiro:

    Avevo chiesto la concessione di un fido bancario quando c’era ancora la giunta Di Piazza, ma la risposta era giunta tardi: ormai governava il centrosinistra.
    Entrai nella Cassa di risparmio: i metal detector non c’erano più, proprio per facilitare gli attacchi di Al-Qaida, mentre la guardia giurata era stata sostituita da due militanti di Hamas avvolti nella kefiah.
    Avevo appuntamento con il vicedirettore, al secondo piano. Avviandomi verso l’ascensore passai davanti ad una porta ostentatamente aperta: due impiegati – maschi – stavano facendo sesso sulla scrivania, senza alcun riguardo a chi passava. Anzi, quello che lo stava prendendo mi strizzò l’occhio e con orgoglio mi invitò a prendere parte all’orgia.
    Affrettai il passo: nell’ufficio successivo impiegati di colore stavano trattando mutui a tasso stracciato con alcuni clienti, anch’essi di colore.
    Un’altra porta aperta: un uomo e una donna parlavano con un funzionario. “Io e mia moglie abbiamo pensato di comprare casa…” “Moglie? Mmh… non ci siamo… Mi dispiace, i prestiti possiamo concederli solo alle coppie di fatto, forse se vi separate o divorziate…” “Ma abbiamo dei figli!” “Beh, trascurarli, o ancora meglio abbandonarli o indirizzarli alla prostituzione potrebbe essere un titolo preferenziale…”
    Arrivai finalmente nell’ufficio del vicedirettore: mi accolse avvolto nel tricolore e canticchiando l’Inno di Mameli. “Prego si accomodi: in cosa posso esserle utile?”
    “Sono qui per un fido”
    “Qual’è la sua professione?”
    “Lavoro in un’industria!”
    “Bene, in questo caso le concediamo subito il fido bancario! Complimenti! Mi dica: quanti operai extracomunitari ha la sua ditta? Perchè, sa, i tassi di interesse sono sicuramente migliori per le imprese che non impiegano lavoratori italiani! Se poi sono clandestini il tasso potrebbe essere inferiore all’1%”
    “Veramente non sono il proprietario, sono un operaio.”
    “Un operaio? E viene a chiedere un fido a noi? – e sprezzantemente aggiunse – Vada a chiederlo in Germania: lì sono federalisti e di centrodestra”. Con sufficienza mi indicò la porta, si rimboccò il tricolore e voltandomi le mentre uscivo riprese “…ché schiava di Roma Iddio la creò.”

  41. maja ha detto:

    Rubrica fissa a ufo e sfns.
    Bravo, fantje!

  42. maja ha detto:

    (oooops… sfsn)

  43. chinaski ha detto:

    oviamente davanti la banca ghe iera un bengalese senta’ su una panchina che se netava i pie

  44. Fiora ha detto:

    @35 Mentre ascolto il telegiornale penso alle tue parole , Aldo e all’ineluttabilità dell’avvicendamento, con le convincenti motivazioni che hai esposto, un po’ sorrido dei funambolici esperimenti che sto ascoltando, esposti dal Presidente del Consiglio per attuare il restyling del partito di maggioranza…Alfano alla segreteria, Bondi ” congelato” i responsabili tenuti come rose al naso…una ridda di esperimenti, di mea culpa e di buoni propositi…
    Leggessero con filosofica rassegnazione il tuo post potrebbero evitarsi tanto lavorìo cominciando piuttosto a prepararsi all’idea…di preparare le valige entro non oltre il 2012… se non prima!

  45. Fiora ha detto:

    sfn, tignù conto che questo te lo ga butà zò praticamente “a braccio” te cocedo un handicap e te superi la prova con onor, ma te sa no, ch’el primo iera inarrivabile… almeno finora.
    ma el momento politico, locale e nazionale xè propizio. Vai e crea….

  46. sfsn ha detto:

    no xe propizio per niente: el meo comico de trieste ghe ga tocà tornar a taiar salumi…

  47. Fiora ha detto:

    efetivamente xè sta dito che ” comunisti non ridono mai e stanno empre incazz”
    slarghite in campo nazional ‘lora e son sicura che tra nani buffoni e ballerine no te mancherà material

  48. dimaco ha detto:

    dacci tempo radimiro. vedrai che prima o poi vedrai esaudito il tuo desiderio sugli espropri.

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