24 Maggio 2011

“Borgo fasuli” e la Fondazione Formica

Giambattista Formica (1726-1794), benemerito e facoltoso cittadino goriziano, è conosciuto perchè legò il suo nome ad una fondazione benefica. Nell’atto testamentario egli nominò erede universale delle sue cospicue sostanze l’unico figlio Carlo ed usufruttuaria la moglie, inserendo la clausola che, nel caso di morte dell’erede senza avere a sua volta eredi legittimi, tutta l’eredità doveva essere convertita in una pia fondazione a favore di orfani di entrambi i sessi, figli di poveri goriziani. La clausola ebbe seguito perchè il figlio Carlo morì senza aver raggiunto la maggior età e senza figli e tre anni dopo morì anche la madre. Ebbe così inizio la “Fondazione Formica” e tantissimi giovani goriziani ne furono beneficiati con un breve intervallo durante l’occupazione francese quando le rendite furono destinate all’ospedale dei Fatebenefratelli.

La via intitolata nella seconda metà dell’Ottocento a Giambattista Formica, partendo da piazza de Amicis raggiunge via Corsica, un tempo via del Torrente.
Volgarmente un tempo era semplicemente “Borgo fasuli”, sembra perchè ogni anno il Comune assegnava la dote, presa dal lascito Formica, a due donzelle estratte a sorte mediante la pesca da un sacchetto di due palline nere che la fantasia popolare aveva trasformato in fagioli.
Al civico 5 della via il 13 novembre 1904 fu murata una lapide in ricordo del pittore Antonio Rotta che lì ebbe i natali il 25 febbraio 1828.

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2 commenti a “Borgo fasuli” e la Fondazione Formica

  1. Paolo ha detto:

    per anni ho sentito parlare di borgo fasuli e mi sono sempre chiesto da dove nascesse questa denominazione… grazie per avermi fatto scoprire un pezzo di storia goriziana

  2. zingopiombo tacomaco ha detto:

    l’avrò percorsa centomila volte, chiedendomi di questo formica…ora so! Grazie!

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