22 Maggio 2011

Accordo tra Cisint e Blasig: “Via libera alla città comune”

“E’ nata una nuova coalizione, una sorta di ‘Laboratorio per Monfalcone’ che vuole aiutare la città a riprendere la sua crescita”. Con queste parole, oggi, Anna Maria Cisint ha preso la parola nel corso della conferenza stampa congiunta convocata insieme a Luigi Blasig per annunciare la nuova sinergia che unisce le due realtà in vista del ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco di Monfalcone.

“Il nostro accordo ha una valenza fondamentale in quanto progetto dedicato al futuro della città. Un accordo – ha aggiunto Cisint – raggiunto non sulla logica dell’assegnazione delle poltrone e della spartizione dei voti, ma esclusivamente sulla base della totale condivisione degli aspetti di valenza regionale e infrastrutturale. Si tratta – ha continuato – di un nuovo modo di fare politica valorizzando esclusivamente i punti programmatici in difesa dei cittadini, contando anche sulla fondamentale azione sinergica della Regione. Questa nuova coalizione – ha concluso – rappresenta una concreta e doverosa reazione alla politica avvilente che ha caratterizzato Monfalcone negli ultimi quattro mandati: vent’anni sono tanti, troppi…”.

“Stiamo costruendo una preziosa ‘alleanza’ per Monfalcone, un progetto comune per la città. Abbiamo numerose e concrete opportunità di spuntarla – queste le parole d’esordio di Luigi Blasig – Circa settemila cittadini non si sono recati ai seggi in occasione della prima tornata elettorale perché non hanno più fiducia nella politica. E allora, io dico a tutte queste persone, ‘provateci per cinque anni’ e poi capirete quanto e cosa si può fare. Questo patto, un nuovo patto, nasce sulla condivisione delle proposte. Ne siamo convinti e grazie a questo riusciremo a essere vincenti. Il futuro delle genti locali non può prescindere inoltre dalla nascita di una Città comune, attraverso la fusione dei tre comuni: in questo senso – ha precisato Blasig – abbiamo ottenuto l’impegno del presidente della Regione Renzo Tondo e della sua maggioranza per sostenerci in questo progetto. Insieme ad Anna Maria Cisint – questa la battuta conclusiva prima della stretta di mano che ha sancito l’accordo – abbiamo già cominciato a lavorare per il rilancio di questa città ormai degradata e trasformata quasi in un dormitorio con gli attuali rioni-museo da recuperare, regalando loro nuova vita”.

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18 commenti a Accordo tra Cisint e Blasig: “Via libera alla città comune”

  1. Giovanni Menon ha detto:

    Si va all’ultimo voto,per lo meno i candidati hanno capito che rimettere gli stessi,dopo tutti i danni che hanno fatto,sarebbe come lasciare Monfalcone alla deriva.Così il sig.gherghetta imparerà che gli avversari si rispettano,non si denigrano malamente….come sempre fatto dai tuoi,enrico,dovrete ridisotterrare le falci e i martelli per far quadrare i pallottolieri….ecco il nuovo del partito democratico!!

  2. Gorizian ha detto:

    Oddio denigrare l’avversario è uno sport abbastanza comune anche in altri schieramenti politici, vedere al riguardo quello che scriveva sul blog Gorizia Oggi nel 2007 il figlio di Romoli sul candidato Andrea Bellavite…

  3. Gorizian ha detto:

    “Il futuro delle genti locali non può prescindere inoltre dalla nascita di una Città comune, attraverso la fusione dei tre comuni”

    Sembra che su questo aspetto Maurizio Volpato, neoeletto consigliere comunale a Ronchi dei Legionari ed appartenente al suo stesso partito si sia rifiutato di dire come la pensa. Chissà se nei prossimi giorni ci è dato sapere cosa ne pensano sul progetto i sindaci di Ronchi dei Legioari (12.000 abitanti, mica un comune polvere) e Staranzano (7.000 abitanzti) E se magari questi due comuni avessero voglia di fondersi invece che con monfalcone solo tra di loro o magari con San Canzian invece che con Monfalcone?

  4. Giovanni Menon ha detto:

    Una simile fusione significherebbe che dovrei avere un lasciapassare per entrarvi….

  5. Gorizian ha detto:

    😀

  6. kaiokasin ha detto:

    Dele 3 liste che sosteneva Blasig una a favore del’aparentamento, una contro e una astenuta. Meno mal che iera solo 3.

  7. Paolo Persino ha detto:

    Credo che sia ora che Monfalcone cambi guida. La sinistra ha avuto meriti e demeriti. Pizzolitto ha fatto molto male nell’ultimo mandato ed è stato lontano dalla gente soprattutto dopo la riconferma nel secondo mandato. Per una questione democratica sarebbe ora di cambiare potenti locali anche perchè, dopo un ventennio (!!!) si creano delle consorterie pericolose…in fin dei conti era quello che il pci rimproverava alla dc, no?

  8. Paolo Persino ha detto:

    Comunque non credo che i monfalconesi siano così maturi politicamente da far il ragionamento di cui sopra. Troppa gente deve curare i suoi interessi e troppi sanno di poter succhiare qualcosa dal seno della sinistra locale.In ogni caso, così come sono ormai stufo di Berlusca al governo da troppo tempo (anche se almeno lì l’alternanza c’è stata), così sono stufo di questi signorotti della sinistra di paese.

  9. Giovanni Menon ha detto:

    Hai ragione Paolo;ma a parte gli interessi di parte,tanti individui votano la sinistra,ma il perchè non lo sanno neanche loro!Sembra obbediscano a antichi ordini patriarcali,usanze ormai da museo delle cere…secondo me,che sia di qualsiasi colore,chi fallisce o non fa il suo deve andarsene senza mezze misure;è un mistero la seconda riconferma di Pizzolitto,dopo tutti i danni e sperperi che ha compiuto,che erano già ampiamente visibili…personalità deboli,senza dubbio,lo hanno riconfermato.

  10. Gorizian ha detto:

    Sarà magari colpa della presenza dei cantieri?

  11. kaiokasin ha detto:

    Anch’io credo che continueranno a votare a sinistra, almeno per questa volta, anche perchè l’alternativa è assai debole. Si riparla di Cittàcomune, dopo il fallimento del Piano intercomunale di Piccinato, ma per fare cosa? Per costruire anche quel poco che è rimasto tra un centro e l’altro? E poi le altre due amministrazioni di centro-sinistra – Ronchi e Staranzano – perchè dovrebbero correre a mettersi nelle mani del Comune più forte guidato dalla destra? Improbabile, no? Quindi è la solita boutade elettorale senza grandi prospettive, siamo realisti!

  12. Giovanni Menon ha detto:

    Staranzano,sarebbe un peccato rovinarla,già secondo me si è costruito troppo,e non credo che questa giunta voglia accontentarsi,quindi su questo magari si accorderebbero…ma a parte questo,se eletta,la Altran l’unica cosa che potrebbe fare di utile,sarebbe di non far nulla….i danni li hanno già fatti,e non pochi..quindi non vedo con che proposito si voti per lei,se non con la fatidica frase:”Abbiamo battuto la destra!” perchè nelle menti di molti di sinistra,se vince la destra,centro destra,la III° guerra mondiale è inevitabile….

  13. Giovanni Menon ha detto:

    Errori nel 13:”Non si è degnato”…

  14. Giovanni Menon ha detto:

    Devo dire che il 13 è fortunato….

  15. Mattei Gilberto ha detto:

    Questo nuovo espediente definisce una discreta intelligenza politica, ma poi ai fatti??

  16. Gorizian ha detto:

    Non si tratta di un nuovo espediente, di Città Comune si parla almeno da 20 anni

  17. Giovanni Menon ha detto:

    Anche di abolire le giunte provinciali se ne parla da tempo,ma poi il Grisbì pingue,cancella i propositi….servono a qualcosa secondo voi,le giunte provinciali come sono?

  18. Gorizian ha detto:

    D’accordo per abolirle, partendo però dalle province più grandi, non dalle più piccole come volevano fare. Se c’è reale volontà di cancellarle non ci dovrebbero essere problemi, se invece ci fossero solo volontà di annessione da parte di qualcuno le vedo già le galline starnazzanti a gridare alla indispensabilità di questi enti per aree vaste pur di garantire poltrone agli amici degli amici.

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