18 Maggio 2011

Un’altra Trieste: “Il Pdl pensi alle sue grane. Nessun accordo con il centrosinistra”

Nuova presa di posizione di Un’altra Trieste. Il movimento guidato da Franco Bandelli è al centro dell’attenzione per quanto riguarda il possibile accordo con Antonione, in vista del ballottaggio, auspicato in particolare dalla Lega Nord.

“E’ giustificabile che l’esito di questo primo turno delle elezioni abbia lasciato molto smarrimento tra le fila del Pdl: una batosta che difficilmente potrà essere dimenticata. Per questo ci stupiamo – sottolinea Andrea Pellarini – che il Vice della Savino, Tononi, anziché occuparsi di come risollevare le sorti mai così basse del suo partito, trovi il tempo di pensare a ciò che accade in casa altrui e in particolar modo a cosa possa pensare il sottoscritto”.

“Senza dover smentire ciò che non può essere smentito – prosegue Pellarini – perché non esiste nemmeno in ipotesi un accordo fra un’Altra Trieste e la sinistra, invito Tononi a leccarsi le molte ferite che gli sono state cagionate in questi ultimi mesi: la sua bocciatura come candidato sindaco del Pdl da parte del suo stesso partito, nonostante l’ammirevole impegno profuso nell’inventare quegli indimenticabili manifesti contro Antonione, che rimarranno nella memoria dei triestini come esempio di “brillante” comunicazione politica. (Ricordate il mitico 23-2?);il tonfo clamoroso del partito che guida e che è crollato al 18% dopo che alle ultime regionali aveva ottenuto il 40%; lo smacco di dover fare campagna elettorale per un candidato che ha fortemente osteggiato e che gli è stato imposto da Roma dimostrando che il suo peso politico è pari allo zero”.

“Continui pure ad occuparsi del suo partito e gliene saremo grati – commenta Arturo Governa – certi di poter conquistare ancora ampi consensi tra le fila di un Pdl che grazie ad una gestione suicida a livello locale, è vittima di un’inarrestabile emorragia elettorale. Intanto, a proposito di eventuali accordi con il centro-sinistra e giusto per mettere le cose in chiaro – conclude Governa – sarà il Pdl a dover fare un accordo con il partito di Cosolini, se vorrà eleggere un suo presidente nelle circoscrizioni cittadine, visto che senza i voti di Un’Altra Trieste, non avranno i numeri per farcela da soli”.

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