14 Maggio 2011

Silenzio elettorale, il caso Facebook

Dalla mezzanotte di ieri è scattato il silenzio elettorale. Accedo a Facebook e ritrovo almeno cinque inserzioni a pagamento che mi invitano a votare l’uno o l’altro candidato. In tutti i casi si tratta di candidati al consiglio comunale di Trieste, appartenenti a diversi schieramenti politici. Senza contare i vari appelli al voto proposti questa mattina di candidati e non.

La normativa a riguardo, che risale al 1956 e che riporto qui di seguito, ovviamente non può andare a regolamentare il caso specifico. Quindi…?

In base all’articolo 9 della legge 212 del 1956 “nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda. Nei giorni destinati alla votazione altresì è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali. È consentita la nuova affissione di giornali quotidiani o periodici nelle bacheche previste all’art. 1 della presente legge. Chiunque contravviene alle norme di cui al presente articolo è punito con la reclusione fino ad un anno e con la multa da lire 100.000 a lire 1.000.000 (Articolo così modificato da ultimo dall’art. 113, legge 24 novembre 1981, n. 689. Successivamente l’art. 15, legge 10 dicembre 1993, n. 515, ha disposto che in caso di violazione delle disposizioni contenute nel presente articolo si applichi, in luogo delle sanzioni penali, la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 103 a euro 1032)”.

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45 commenti a Silenzio elettorale, il caso Facebook

  1. arlon ha detto:

    Quel che i simpatici candidati no sembra capir (specialmente i “giovani”) che più che se vien marteladi, specialmente in ambiti semi-privati come FB, meno voia vien de votarli.

  2. Giorgio ha detto:

    Senza contare nemmeno Twitter dove gli stessi candidati continuano impunemente a twittare indicazioni di voto e video di comizi.

    Secondo me se li condannano tutti riappianiamo il debito statale di quest’anno.

    Sperem.

  3. Paolo Geri ha detto:

    Definire ambito “semi-privato” il web mi sembra del tutto fuori luogo. Il web è per sua stessa natura “libero” e non può. ne deve essere disciplinato salvo che suo tramite si commettano reati. Poniamo che oggi io invii SMS con indicazione di voto (belusconi docet) o valanghe di mail ai miei contatti. Non violo alcuna legge. Nè la violo se scrivo sul “mio” sito o sul “mio” blog, E nessuna legge potrebbe vietarmelo perchè interferirebbe con la mia libertà personale.

  4. Giorgio ha detto:

    Paolo, certo ma se lo scrivi su Twitter che e’ ad accesso pubblico o posti un nuovo video su youtube con le indicazioni di voto.

    I contenuti sono accessibili a tutti anche se non sottoscrittori. Quindi de facto violo la legge e come tale DEVO essere punito.

    Non fa una grinza.

  5. annalisaturel ha detto:

    @Paolo: no, certamente. Il punto è che continuano a comparire inserzioni a pagamento. Sia su Facebook che, aggiungo, si siti di informazione.
    Per quanto riguarda la pubblicazione sulla propria bacheca o sul proprio profilo davvero non saprei, potrebbe rientrare in quel “contatto diretto” che è invece lecito.

  6. Pierpaolo ha detto:

    Avete pienamente ragione, e mi girano un pò sapendo di essere uno dei pochi che ha fatto terminare le inserzioni a pagamento alle 23.59 di venerdì 13 maggio.

    Curioso però che troviate scorretta la pubblicazione di un’inserzione a pagamento e poi giro per città, guardo il mio ex gazebo completamente spogliato di ogni manifesto, giro l’angolo e vedo un faccione di Cosolini in mezzo a piazza della Borsa.
    Questo è regolare? Non l’avete notato?

  7. Pierpaolo ha detto:

    E visto che si parla di questo, potreste togliere la pubblicità della lista Lauria Libera che continua a comparirmi qui a lato?

  8. annalisaturel ha detto:

    E’ un annuncio di Google AdSense, evidentemente esiste lo stesso problema con gli annunci su Google. Non sono io a ritenerla scorretta, mi chiedo come vadano considerate questo genere di inserzioni, visto che ovviamente la normativa non prevede nulla di specifico.
    Fra l’altro sto ricevendo varie segnalazioni di volantinaggio, annunci, manifesti…

  9. Annalisa Cozzarini ha detto:

    Ciao a tutti! 2 cose:
    la prima riguarda le inserzioni a pagamento. Temo che una volta selezionato il periodo in cui devono apparire questo non possa più venir modificato (non avendone mai messe non sono sicura al 100% ma mi sembra proprio sia così). Alcuni candidati alle prime armi forse hanno selezionato la durata non sapendo/non ricordandosi del silenzio elettorale.
    Inoltre la normativa citata non menziona il web. (Tra l’altra mi hanno telefonato stamattina avvisandomi che alla radio è stato detto che le comunicazioni via web sono ammesse).
    Ricordo infine che internet è un campo molto complicato se parliamo di normative poiché essendo “internazionale” non sottostà alle leggi italiane o comunitarie (cosa che crea non pochi problemi in diversi campi).

  10. Antonello ha detto:

    “In tutti i casi si tratta di candidati al consiglio comunale di Trieste, appartenenti a diversi schieramenti politici.” In tutti i casi, semplicemente perchè la modalità di tali inserzioni è creata per essere vista da chi ha nelle proprie impostazioni TRIESTE come città, o molte amicizie (credo minimo un 40% per essere considerati di area pubblicitaria interessata) sono di tale città. Cambia la impostazione su Pordenone e avrai solo pubblicità di quel luogo per le elezioni. Mia nipote che ora lavora a Barcellona e ha tale impostazione come luogo, non ha alcuna pubblicità elettorale, ad esempio.
    Per quanto concerne invece tale legge, lo stesso problema era stato sollevato per le europee, e tutto era stato trovato in regola, motivando il fatto che è una tua scelta sia andare in un profilo che parla privatamente di campagna elettorale (considerandola ad personam), sia è tua scelta avere la tua home impostata per vedere le bacheche del soggetto X che pubblica tali cose.

  11. Pierpaolo ha detto:

    Mentre per il mega gazebo di Cosolini? Tutto regolare?

  12. Pierpaolo ha detto:

    Annalisa censurata?

  13. annalisaturel ha detto:

    @Antonello: mi riferivo agli annunci comparsi sul mio profilo. E’ evidente che per altre realtà vengono selezionati altri annunci, volevo solo sottolineare che, invece, per quanto riguarda i candidati al consiglio provinciale di Trieste e di Gorizia non ho visto (parlo sempre della mia esperienza) alcun annuncio.
    Non mi riferivo però alle bacheche o ai profili privati, bensì agli annunci a pagamento.

  14. Pierpaolo ha detto:

    Niente risposte, Cosolini pol!

  15. annalisaturel ha detto:

    Beh, ovvio che no pol!

  16. Paolo Geri ha detto:

    Riprendo il testo della legge e aggiungo che sono stato presidente di seggio per oltre 20 anni (oggi faccio il rappresentante di lista), per per cui le leggi elettorali le conosco piuttosto bene come conosco l’ interpretzione che la giurisprudenza ne da.

    “In base all’articolo 9 della legge 212 del 1956 “nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda. Nei giorni destinati alla votazione altresì è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali”.

    Questo significa che a distanza di 201 metri dal seggio io sono libero di distribuire volantini elettorali e “santini” che non sono nè i comizi nè i manifesti di cui parla la legge. In anni passati candidati che questo hanno fatto sono stati denunciati e successivamente sempre tutti regolarmente assolti. Se questo è consentito e lo è, a maggior ragione può essere consentito un uso -anche indiscriminato – del web in tutte le sue forme. Che esista un vuoto normativo rispetto alle nuove forme di comunicazione è evidente, ma è anche opinabile che queste forme possano essere disciplinate e comunque in modo tale da ottenere risultati tangibili.

  17. Pierpaolo ha detto:

    Paolo non sono d’accordo, la tua campagna a 201 metri dal seggio la puoi fare fino a lunedì, ma “silenziosa” quindi ok al volantino dato a mano, ok al post in bacheca perché viene visto solo dagli amici, sicuramente no al gazebo col faccione e sicuramente no all’inserzione a pagamento perché tu paghi proprio per far comparire l’annuncio a chi non è tra i tuoi contatti.

  18. Pierpaolo ha detto:

    Se è vero quello che mi hanno detto ora, vi dico con estrema gioia che stanno multando il gazebo di Cosolini..

  19. Pierpaolo ha detto:

    Chissà se si metterà ad inveire ai vigili alla Bandelli!

  20. Paolo Geri ha detto:

    #17 Pierpaolo.
    Il responsabile dell’ inserzione a pagamento (di tutti i tipi: giornale, radio, web) è di chi la pubblica, non del committente. E’ cioè “Il Piccolo”, “Radio Company”, Facebook ecc. a dover interrompere la pubblicità alle 24 del venerdì. Diverso è per i manifesti (o i volantini) dove il responsabile è invece il committente e non ad esempio chi fa l’ attacchinaggio. Quando al gazebo di Cosolini, se espone una indicazione di voto, ma è a 201 metri dal primo seggio elettorale e qui dovremmo misurare perchè mi risulta un seggio vicino alla Questura, è in regola, altrimenti no. Ma se è chiuso non si può dire nulla.

  21. Pierpaolo ha detto:

    Paolo

    Sbagli: l’inserzione a pagamento di facebook viene programmata dal committente il quale si assume la piena responsabilità della stessa. Io ho programmato la fine delle visualizzazione alle 23.59 di venerdì sera.
    Per il gazebo sbagli ancora: il gazebo col faccione di Cosolini è pubblico ed equivale al comizio col megafono, se fosse come dici potrei premeremo un camion vela e girare per il centro individuando un percorso che eviti le vicinanze dei seggi, mentre sai che non è così. E lo sanno pure i vigili..

  22. Paolo Geri ha detto:

    #17. Pierpaolo
    E comunque non è questione di essere d’ accordo fra di noi. Sulla disciplina elettorale ci sono state tante di quelle sentenze in quarant’ anni che fanno giurisprudenza, al di là di ogni nostra interpretazione. Poi uno può anche denunciare comportamenti che ritiene violino la legge ma se non gli da ragione l amagistratura oltre alla beffa, subisce anche il danno di pagare le spese processuali. Quello che è certo è che l alegge non dice nulla sul web, nè sulle inserzioni a pagamento e che tutto quanto non è espressamente vietato, è consentito.

  23. Pierpaolo ha detto:

    Dimenticavo: lo so perché ieri ho chiesto all’ufficio elettorale. Fai i complimenti al tuo candidato sindaco!

  24. Paolo Geri ha detto:

    Ancora una curiosità. Negli anni Settanta la Corte Costituzionale respinse una denuncia della Democrazia Cristiana rivolta verso alcuni attivisti del P.C.I. sentenziando che i 200 metri di distanza dal seggio “non vanno intesi in linea d’ aria, bensì come percorso al suolo fruibile dall’ elettore che si reca al seggio”.

  25. Paolo Geri ha detto:

    #23. Pierpaolo
    Guarda che a decidere non è l’ Ufficio Elettorale del Comune di Trieste nè il Comitato Tregua ma è la Corte d’ Appello di Trieste, la stessa che cdecide sui voti contestati. E il Comune di Trieste di “errori” – su input del segretario Terranova – ne fece parecchi anche alle passate elezioni. Solo che nessuno parlò delle denunce archiviate e dei ricorsi vinti.

  26. Paolo Geri ha detto:

    # 21. pierpaolo

    Non ti vengo a raccontare le mie competenze in ambito di leggi elettorali perchè ne ho a sufficienza e datano anche a tempi lontani, oltre che attuali. Su tutto decide come ti ho già scritto la Corte d’ Appello, non il Comune di Trieste, nè tantomeno i vigili.
    E a proposito di vigili e di loro “competenza ” o meglio della loro totale ignoranza di leggi elettorali, nel 2006 due attiviste del P.d.C.I. furono fermate da una pattuglia di vigili che pretese di identificarle mentre attaccavano manifesti. Le due ovviamente si rifiutarono. Furono accompagnate al comando e rilasciate solo ore dopo tramite avvocato. Pochi mesi fa quei due vigili sono stati condannati per abuso d’ ufficio.

  27. Antonello ha detto:

    Sulla destra di questa pagina c’è una pubblicità elettorale. E’ reato o no? E nel caso di reato, è bora.la a infrangere il silenzio? Non mi è chiaro questo.

  28. Annalisa Cozzarini ha detto:

    @Paolo Geri: Posso davvero volantinare a più di 200 metri dal seggio?

  29. annalisaturel ha detto:

    Non è Bora.La a gestire gli annunci di Google Adsense

  30. dimaco ha detto:

    beh annalisa con tutto il rispetto, mi sembra una dichiarazione alla ponzio pilato.

  31. Davide ha detto:

    chiunque abbia un sito con pubblicità gugle sa benissimo che vengono in automatico e non ci si può fare nulla, la colpa è di chi fa la pubblicità non certamente del sito.
    segnalo piuttosto qua: http://triesteprima.it/, questo non sono googleadsense.

  32. annalisaturel ha detto:

    @dimaco: non è questione di lavarsene le mani, semplicemente funziona così, non siamo noi ad avere la gestione degli annunci.

  33. capitan alcol ha detto:

    Ma se io vado sul monte davanti a Gorizia in territorio sloveno e con dei sassi opportunamente posizionati scrivo ‘Vota Antonio La Trippa’ cosa succede? 😉

  34. Milost ha detto:

    Che mi sicuro voto Antonio La TRippa!!!

  35. maurizio di lorenzo ha detto:

    beato chi ha potuto allestire gazebi. A Salerno , città amministrata dal centro-sinistra, non è stato possibile allestire gazebo in centro. FORZA COMPAGNI… in difesa della libertà! Fate ridere…

  36. Lucia ha detto:

    @Pierpaolo: sbaglio o l’articolo citato dice che è vietata la nuova affissione di manifesti? il faccione di Cosolini è là da più di un mese, e ci è rimasto esattamente come rimangono sui muri della città i manifesti elettorali (non vengono mica staccati tutti a mezzanotte di venerdì…)

  37. Paolo Geri ha detto:

    #35. Lucia.
    Infatti, la legge vieta l’ affissione di NUOVI manifesti. Ma aproposito di irregolarità – e molto più gravi – c’ è da segnalare quanto riportato dalle “istruzioni per il voto della Regione” affisse nei seggi elettorali che sono, a dir poco, inessatte. Io le reputo truffaldine. Si spiega come votare solo il sindaco (modo 1) come votare il sindaco e una lista (voto2) e come votare un sindaco, una lista e un consigliere (voto 3). NON si spiega che esiste anche una quarta modalità di voto – espressamente prevista dalla legge – che è il voto disgiunto. Segnalare la èpossibilità del voto disgiunto dava evidentemente fastidio ai partiti di centro-destra !

  38. giorgio (no events) ha detto:

    @Lucia: evidentemente Pierpaolo ha sentito parlare il faccione di Cosolini, il chè è chiaramente vietato.

  39. Pierpaolo ha detto:

    Lucia

    Non è affissione di manifesto quella, se lo fosse sarebbe palesemente un’affissione fuori dagli spazi consentiti, e quindi sanzionabile.

  40. triestino giuliano ha detto:

    Ma perche ci si perde in queste sciochezze, e non si pone l’attenzione verso problemi piú interessanti e urgenti riguardanti la città a cui la prossima giunta, il prossimo sindaco dovrá seriamente gestire.

  41. Pierpaolo ha detto:

    Triestino Giuliano

    Hai perfettamente ragione, ma io pongo la questione del gazebo di Cosolini perché mi infastidisce che si faccia un articolo su qualche povero Cristo che ha sbagliato una misera campagna pubblicitarià su facebook (tra cui Budicin dell’Italia dei valori – secondo mi diptero lo metterà dentro) e poi ci si scorda di un mega gazebo in piazza della Borsa..

  42. DaVeTheWaVe ha detto:

    io ieri mattina alle 830 ho ricevuto un messaggio sms da qualcuno che comunque non voterò mai… lo devo segnalare?

  43. ilaria ha detto:

    Ieri quando sono andata a votare al mio seggio, via Svevo a Gorizia, ho potuto notare la mancanza di cartelloni con le indicazioni delle modalità di voto, c’erano solamente le liste con i nomi da votare che poi ritrovavi nella scheda elettorale. Secondo me molto scorretto!!

  44. Paolo S ha detto:

    Et voila! Sono passate le 15.00 e a urne chiuse FB continua a dirmi vota questo, vota quello. Ottimo!

  45. ridicolo ha detto:

    Peccato che ogni anno di infrazioni sulla propaganda elettorale ce ne sono tante, vengono elevate contravvenzioni ai partiti e poi dopo le elezioni scatta una qualche forma di sanatoria che di fatto permette di non pagare le multe o di pagarle paurosamente ridotte.
    Cmq il mio voto e’ andato a chi non mi ha rotto le scatole a casa con volantini, non mi ha riempito la macchina con volantini (cosa altamente illegale) e non ha disturbato il mio riposo nel weekend con giri di auto con megafoni.

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