12 Maggio 2011

Monfalcone: i candidati sindaco rispondono alle domande del Wwf

L’Associazione WWF Isontino “Eugenio Rosmann” ha inviato ai sei candidati alla carica di Sindaco del Comune di Monfalcone 10 domande sul futuro della città. “Hanno risposto soltanto in quattro, Altran, Iacono, Perrone e Pizzamiglio. Speriamo – riferisce il Wwf – che le mancate risposte di Blasig e Cisint dipendano dagli impegni della campagna elettorale e non da disinteresse verso le tematiche ambientali”.

PRIMA EMERGENZA: LA CENTRALE A CARBONE E OLIO COMBUSTIBILE

– Intende finalmente attivare l’”Osservatorio”, istituito nel 2004 con un accordo tra Regione, Comune e proprietà, convocandolo a scadenze prefissate (per es. 3 mesi)?
– Chiederà all’Arpa di attivare un monitoraggio della diossina in continuo sui camini della centrale (come già avviene per altri inquinanti)?
– Si impegnerà per la dismissione (già prevista da tempo) dei due vecchi e inquinanti gruppi a olio combustibile?

Tutti i candidati si sono detti disponibili ad attivare l’Osservatorio, a chiedere all’Arpa di attivare un monitoraggio della diossina in continuo sui camini della centrale e accelerare la dismissione (già prevista da tempo) dei due vecchi e inquinanti gruppi a olio combustibile. Iacono aspica un passaggio totale al gas anche dei gruppi a carbone e auspica un cambio di gestione dell’impianto. Altran si attiverà perchè l’osservatorio sia composto da tecnici con precise competenze e non si riduca a un tavolo soltanto istituzionale e proporrà l’interramento dei due elettrodotti (non soltanto uno); inoltre è interessata a valutare le ipotesi di teleriscaldamento, almeno di edifici pubblici e impianti sportivi. Sia Iacono sia Altran hanno in programma un Piano Energetico Comunale, che rilanci con decisione le energie alternative, preoccupazione che è anche molto presente nel programma di Pizzamiglio.

STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO E TUTELA DELLE AREE AGRICOLE
– Intende limitare o bloccare del tutto l’urbanizzazione del poco suolo agricolo o naturale ancora esistente nel Comune?
– Favorirà quindi il recupero abitativo del patrimonio edilizio esistente (in particolare in centro) evitando nuove urbanizzazioni?
– E’ disponibile a modificare il regolamento edilizio per introdurre norme contro la dispersione termica negli edifici nuovi e ristrutturati e altri accorgimenti eco-friendly (es. tetti in erba, cornicioni per le rondini, ecc.)?
– Ha delle idee per gli edifici abbandonati quali la fabbrica del ghiaccio, il “nuovo” mercato di via della Resistenza o l’ex Cassa Ammalati di V.le Verdi?

Un centro storico che si svuota e sempre nuove urbanizzazioni nelle aree verdi del circondario, che comporta il degrado del centro e il consumo di territorio nelle periferie. Pizzamiglio è il più deciso nell’affermare lo stop al consumo del suolo e la crescita zero dell’urbanizzazione. Un Piano Regolatore a crescita zero è obiettivo condiviso da Silvia Altran (che punta a aree verdi da dedicare ai ragazzi per sporto e gioco) e Iacono, che propone un concorso di idee per il restyling del centro. Solo Perrone lascia spazio all’ipotesi di nuovi insediamenti – se ve ne fosse la necessità – sui terreni incolti da tempo.
Su alcuni edifici sfitti da moltissimi anni Perrone propone un museo dell’archeologia industriale nell’ex-fabbrica del ghiaccio (che però è proprietà di privati), una casa delle associazioni nell’ex-cassa malati di viale Verdi e una destinazione commerciale per il “nuovo” mercato di via della Resistenza. D’accordo sulla vendita a privati del mercato di via Resistenza, magari in due lotti, anche Altran, che però non sa come superare l’impasse sull’ex-cassa malati, edificio vincolato dalla Soprintendenza. Pizzamiglio si affida ai processi partecipativi, per decidere insieme alla popolazione e aggiunge l’edificio
ex-ufficio postale all’elenco degli stabili sfitti da riutilizzare. Infine Iacono propone di destinare alcuni edifici inutilizzati a sedi universitarie e centri di sperimentazione cinematografica.

UN PARCO COMUNALE DELLE COLLINE DEL CARSO MONFALCONESE
L’amministrazione uscente ha avviato le procedure per l’istituzione di un Parco Comunale per il territorio carsico compreso tra la ferrovia e l’autostrada e tra lo Zochet e Sablici.
– Intende giungere all’istituzione di tale area protetta e in che tempi?
– Ritiene di seguire le linee guida presentate dal WWF per evitare nuove inutili strutture (parcheggi, centri visite…) per concentrarsi piuttosto sulla gestione del bosco, la tutela degli ambiti prativi, la lotta alle specie infestanti, la pulizia e le corrette regole di fruizione?
– Quali iniziative intende prendere per valorizzare il Centro visite Conver, all’interno della Riserva regionale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa?

L’amministrazione uscente ha avviato le procedure per l’istituzione di un Parco Comunale delle Colline carsiche monfalconesi.
Come amministratore della precedente Giunta, Silvia Altran conosce bene il progetto e lo condivide, ma per la gestione futura punta molto alla disponibilità del volontariato (CAI, speleo, associazioni ambientaliste), soprattutto per un recupero dei castellieri. Perrone propone il coinvolgimento nel Progetto Carso 2014 e punta sul marketing territoriale, mentre Iacono considera l’area già tutelata (ma la Riserva naturale inizia solo oltre l’autostrada) e punta su un ruolo attivo del Centro Conver, da poco re-inaugurato. Pizzamiglio propone di migliorare gli accessi al Carso per avvicinarlo alla città. Tutti condividono il fatto che non ci sia bisogno di nuove infrastrutture (parcheggi, centri visite) e vada valorizzato il Centro Conver.

LISERT: porto, industria, terme, diporto… TUTTO ASSIEME?
Un’area di grande pregio naturalistico è costituita dal Lisert. Fino ad oggi questo territorio è stato vissuto come sfogo per ogni iniziativa del Comune, dall’ecopiazzola per i rifiuti alla nautica di lusso, dalle terme romane agli impianti industriali, il porto e i centri commerciali.
– Tra la Cassa di Colmata (in parte inserita in un Sito d’Importanza Comunitaria/Zona di Protezione Speciale), le foci del Timavo e il Carso, si susseguono una serie di ambienti molto pregiati: un canneto con nidificazioni di estremo interesse, uno stagno artificiale perfettamente rinaturalizzato, un’area di risorgiva che ospita un grillo rarissimo a livello mondiale. Intende dare a quest’area delle norme di salvaguardia, anche per mantenere un prezioso corridoio ecologico tra Carso e mare?
– In questa modesta fascia di territorio pensa sia possibile emettere un’Ordinanza comunale per inibire l’attività venatoria e attivare una vigilanza contro utilizzi impropri quali il motocross?
– Pensa che le Terme romane e la nautica da diporto (che auspicabilmente interesserà anche utenza straniera, in particolare tedesca) potrebbero trarre vantaggio dalla presenza di un’area naturalistica al Lisert?
– Ritiene che eventuali nuovi sviluppi del Porto di Monfalcone e del Consorzio Industriale possano comunque concedere una ‘fascia di rispetto’ (area buffer) per conservare questi ambienti naturalistici di pregio?

Il Lisert è un’area di grande pregio naturalistico, ma è poco nota e per nulla valorizzata.
Tutti concordano sulla necessità di tutela. Per Perrone è comunque importante mantenerla accessibile (ad esempio per i pescasportivi), mentre un drastico no alla caccia nell’area (e in tutto il territorio comunale) arriva da Pizzamiglio. Iacono anche in questo caso sopravvaluta la tutela esistente (solo una parte della cassa di colmata è Sito d’Importanza Comunitaria, ma l’area delle risorgive e il canneto non hanno particolari tutele), ma concorda sullo stop alla caccia nell’area e la necessità di tutela naturalistica.

MARINA JULIA E SCHIAVETTI BRANCOLO
Come al Lisert, anche l’area alle spalle di Marina Julia alterna aree di grande pregio ambientale (con i biotopi regionali del Cavana e delle risorgive di Schiavetti) e zone industriali-artigianali-commerciali.
– Intende valorizzare i biotopi delle risorgive Schiavetti e della palude del fiume Cavana con interventi puntuali di pulizia e manutenzione?
– Pensa che mantenere l’integrità dell’area verde compresa tra Marina Julia e il Canale Fiumisino, magari creando nell’area dei percorsi naturalistici, possa contribuire alla valorizzazione di Marina Julia come sito balneare?
– Ritiene opportuno prevedere delle aree buffer – anche dedicate all’attività agricola – attorno ai biotopi di Cavana e Schiavetti, per evitarne il degrado e mantenerne le funzionalità ecologiche?
– In particolare sarebbe disponibile a prevedere una fascia di rispetto a prato stabile a Ovest della olla di risorgiva posta a monte di via delle Risorgive e tutelare la zona umida stessa, anche con la rimozione dei rifiuti che regolarmente vi vengono abbandonati?

Marina Julia è un problema irrisolto e le aree verdi alle sue spalle accendono appetiti. Inoltre ci sono due Biotopi regionali poco valorizzati e trascurati.
Evitare nuove urbanizzazioni tra Marina Julia e il canale Fiumisino è un obiettivo condiviso da Altran, che aggiunge la tutela dei prati umidi. Anche Pizzamiglio punta innanzitutto a rigettare “demenziali progetti di utilizzo dell’area presenti nei programmi delle altre liste” e sul lungo periodo propone l’acquisizione di nuove aree per migliorare e ampliare la tutela delle aree umide e delle risorgive presenti nell’area. Perrone propone una pista ciclabile tra Marina Julia e l’Isola della Cona

TAV E CORRIDOIO 5
Il WWF ha presentato delle osservazioni al progetto ferroviario AV/AC, che l’Amministrazione comunale uscente ha in parte fatto proprie.
– Quale atteggiamento terrà di fronte ai proponenti del progetto TAV-TAC, in considerazione dei pesanti impatti attesi sia sulle aree urbanizzate sia sugli ambienti carsici?
– Non ritiene che sarebbe preferibile procedere a un adeguamento delle linee esistenti, con costi e tempi molto ridotti, in modo da garantire ai Porti di Monfalcone e Trieste dei collegamenti efficienti in pochi anni e non tra molti decenni?
– Ritiene interessanti gli studi delle Province di Trieste e Gorizia di collegamento ferroviario metropolitano circolare tra Capodistria, Trieste, Monfalcone, Ronchi, Gorizia, Nova Gorica, Aidussina, Divaccia, che utilizzerebbe in gran parte linee esistenti?
– Pensa che la sistemazione – probabilmente opportuna – del nodo ferroviario di Bivio S.Polo – debba essere eseguita secondo il progetto presentato da RFI o siano possibili e vadano studiate ipotesi meno impattanti sul territorio?

Il no alla TAV è unanime, ma vi sono diverse posizioni su questioni collegate. Per Silvia Altran è importante l’interlocuzione con Rete Ferroviaria Italiana per migliorare la linea storica, razionalizzare Bivio San Polo e raddoppiare la linea sul sedime esistente tra S.Polo e la stazione di Monfalcone. Perrone vuole ridurre gli impatti sul territorio della sistemazione di Bivio San Polo ed è interessato al recupero dei collegamenti ferroviari transfrontalieri con Gorizia-Nova Gorica e con Trieste-Capodistria. Il recupero di questi collegamenti transfrontalieri è invece troppo costoso e inutile per Pizzamiglio. No a mega-opere e sì a collegamenti transfrontalieri ma anche e soprattutto al recupero della linea di Fincantieri, per lavoratori, studenti, pendolari nel programma di Giovanni Iacono, che punta molto sul trasporto pubblico per ridurre quello privato; d’accordo con la necessità di rimodernare Bivio S.Polo, Stazione di Monfalcone e bretella per il Porto, con attenzione agli impatti.

RACCOLTA E RIDUZIONE DEI RIFIUTI
La Provincia di Gorizia ha deciso di rifiutare gli inceneritori e chiudere l’unica discarica ancora attiva, promuovendo un sistema di raccolta dei rifiuti urbani porta a porta, ottenendo buone percentuali di raccolta differenziata.
– Intende confermare questa gestione virtuosa della raccolta dei rifiuti, magari sensibilizzando maggiormente la popolazione del nostro Comune, per migliorare ancora le percentuali di raccolta differenziata?
– Metterà in campo delle azioni per ridurre la produzione alla fonte di rifiuti urbani (es. accordi con i commercianti per ridurre gli imballaggi; sostegno alle produzioni locali, promozione di distributori automatici di detersivo, latte, ecc.)?

Ampia condivisione della scelta della Provincia di Gorizia di rifiutare gli inceneritori e chiudere la discarica: ma il sistema del porta a porta ha bisogno di una continua sensibilizzazione dell’utenza, che invece è mancata.
Iacono vuole migliorare l’efficienza del sistema con l’introduzione della tariffa puntuale (più immondizia produci più paghi), meccanismo già attuato in zone virtuose del Veneto e Trentino-Alto Adige. Ri-sensibilizzazione dei cittadini sul porta a porta e riduzione dei rifiuti alla fonte, la ricetta di Perrone. Più deciso Pizzamiglio, che ha dedicato due documenti specifici alla proposta Rifiuti Zero. Sì alla tariffa puntuale e alle campagne di sensibilizzazione (plurilingue) anche per Altran, ma dopo l’informazione devono arrivare anche gli appostamenti per scovare i maleducati, con le relative multe.

REGOLAMENTO DEL VERDE
Riprendendo le esperienze positive di altre città, il WWF Isontino ha proposto da tempo all’Amministrazione comunale un “Regolamento del Verde” che norma la gestione del patrimonio arboreo e le aree verdi in città.
– Intende adottare un regolamento che tuteli il patrimonio verde sia pubblico sia privato (anche nel caso di cantieri, lavori pubblici, ecc), che preveda degli standard nei nuovi parcheggi e nelle nuove urbanizzazioni, che contempli delle sanzioni per le inosservanze, ecc.;
– Intende incrementare il patrimonio arboreo in città, anche come forma di compensazione per l’inquinamento industriale, incentivando i privati che intendessero piantare alberi e siepi nei propri giardini o nelle aree condominiali?
– Conosce l’esperienza degli orti urbani e potrebbe introdurla anche a Monfalcone?

Un “Regolamento del Verde” e più impegno per il verde pubblico e anche privato.
Tutti molto d’accordo e ricchi di idee. Spazi verdi per i ragazzi per Altran, giardini tematici per Giovanni Iacono (giardino del mare, giardino dell’energia pulita, giardino del lavoro migrante, roseti, etc.), con coinvolgimento della popolazione e dei commercianti nella gestione, orti urbani e nuove piantumazioni di essenze autoctone, anche nei parcheggi e nelle aree commerciali. Per Perrone si deve rafforzare la squadra dei giardinieri comunali, da inserire nel settore ambiente e non più lavori pubblici, rafforzando il comparto. Più verde urbano e più partecipazione nella gestione degli spazi verdi negli intenti di Pizzamiglio.

PISTE CICLABILI, PEDONALIZZAZIONE, PARCHEGGI
– Favorirà il completamento di una rete ciclabile, anche in accordo con i Comuni limitrofi, per limitare l’utilizzo di auto e moto?
– Ha intenzione di realizzare nuove aree pedonali e se sì dove?
– Proporrà delle migliorie nel sistema dei parcheggi?

Ridurre il traffico in centro e completare la rete ciclabile tra i Comuni del Mandamento è un altro obiettivo a cui i 4 candidati aderiscono senza esitazioni. Trova consensi anche la pedonalizzazione di Corso del Popolo, con sfumature diverse dai più decisi Perrone e Pizzamiglio ad Altran, che vuole valutare tale ipotesi in un un progetto più ampio. Parcheggi fuori dal centro per favorire una vivibilità della città, per Iacono, che è l’unico a proporre car-sharing (automobili in proprietà condivisa) e car-pooling (più passeggeri per auto ad es. per andare al lavoro o a scuola); inoltre “zone 30” in centro (per ridurre rumore, smog e incidenti) e bus-navetta durante le feste. Oltre a confermare e ampliare l’esperienza dei Pedibus, Altran propone zone a “traffico zero” negli orari di entrata/uscita dalle scuole e una campagna motivazionale pro-bici nelle scuole. Altran però non disdegna l’ipotesi di un parcheggio multipiano nel piazzale-parcheggio a fianco del liceo. Per Pizzamiglio , al contrario, i parcheggi vanno insediati oltre la linea del Canale Valentinis e non in centro, come ad esempio si intende fare in via Nino Bixio, dove vorrebbe piuttosto un’area verde.

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4 commenti a Monfalcone: i candidati sindaco rispondono alle domande del Wwf

  1. bruno ha detto:

    Bravi non avete nominato UNA volta la CISINT…. par condicio la conoscete?

  2. Dario Predonzan ha detto:

    @ Bruno

    Leggiti la premessa dell’articolo. C’è scritto che Cisint e Blasig non hanno risposto alle domande del WWF.

  3. WWF Isontino ha detto:

    Purtroppo le risposte della candidata Cisint sono giunte un po’ tardi. Stamattina è stato rispedito un comunicato corretto comprendente anche il suo punto di vista disponibile qui
    http://www.wwf.it/client/news_regionali.aspx?root=28095&parent=1105&content=1 .
    Ci dispiace.
    In sintesi la candidata Anna Cisint aderisce convintamente alle nostre richieste sulla Centrale termoelettrica, sullo stop al consumo del suolo, sul regolamento del verde e sul completamento delle piste ciclabili (anche tra comuni del mandamento). Invece è l’unica a dirsi favorevole alla TAV-TAC, anche se giudica il progetto presentato da RFI approssimativo e troppo impattante. Concorda sulla necessità di aumentare la percentuale della raccolta differenziata ma non con il sistema di raccolta porta a porta. Sul Parco del Carso propone di mettere l’accento sulla fruizione e non sui divieti. Ci scusiamo con la candidata per il disguido (temiamo sia dipeso anche da ritardo nei server di posta elettronica) e assicuriamo che non c’era nessuna volontà di favorire l’uno o l’altro dei candidati. Ovviamente nessuna responsabilità nemmeno di Bora.la. Infine Blasig non ci ha dato nessun cenno di riscontro.

  4. WWF Isontino ha detto:

    Le risposte della candidata Anna Cisint sono giunte un po’ tardi, non c’era nessuna volontà di esclusione.
    Le pubblichiamo di seguito per completezza e correttezza:

    GLI INTERROGATIVI DEL WWF: LE RISPOSTE DI ANNA MARIA CISINT
    Il Comune intende avviare l’Osservatorio istituito nel 2004 con un accordo tra Regione, Comune e proprietà, convocandolo a scadenze prefissate?
    Su questo argomento mi pare di essermi espressa più che chiaramente nel corso di queste settimane di campagna elettorale. Comunque la risposta è ovviamente si e sarà una delle prime cose che farò se eletta Sindaco di Monfalcone. La salute dei cittadini è una priorità di ogni primo cittadino. L’Osservatorio che sarà certamente convocato con scadenze prefissate è il luogo dove saranno individuate le “azioni” per mettere in sicurezza il problema ambientale connesso al funzionamento della Centrale di Monfalcone. Al tavolo presenterò tecnici competenti e preparati.

    Consumo del territorio e tutela delle aree agricole contro inutili colate di cemento
    Come affermazione di principio è assolutamente condivisibile e la perseguirò attraverso la nuova progettazione urbanistica della città. La stella polare che seguirò è il completamento e la ristrutturazione urbanistica di qualità (con l’impiego preferenziale ove possibile dei professionisti locali) del patrimonio edilizio esistente nelle aree urbane di Monfalcone. No al sacrificio delle ormai residue aree agricole cittadine relegate peraltro in piccole zone poste lungo la direttrice Monfalcone – Grado.

    Istituzione di un parco comunale delle colline del Carso monfalconese
    Credo ci si stia riferendo al progetto (Concorso di Progettazione bandito dalla Amministrazione Provinciale di Gorizia) di costituzione sulle colline carsiche di Monfalcone (nella porzione di territorio compresa tra la ferrovia e l’autostrada) di un Parco comunale di fruizione storico-ambientale già peraltro in fase avanzata di avanzamento. Dalle informazioni in mio possesso si tratta di un modo di concepire la tutela dell’ambiente non come divieto ma come fruizione che non posso che condividere. Mi riserverò di approfondire il progetto e le linee guida già suggerite dall’attuale Consiglio Comunale.

    Pensa che le Terme Romane e la nautica da diporto potrebbero trarre vantaggio dalla presenza di un’area naturalistica al Lisert?
    Il Lisert è un’area la cui vocazione ormai è chiaramente industriale e portuale ed è dominata dalla presenza ingombrante della centrale elettrica. Il Canale Est-Ovest è interessato dagli insediamenti a supporto della nautica da diporto ed il Canale dei Tavoloni ospita la omonima società velica. La cassa di colmata (ipotizzato sito di stoccaggio dei fanghi del dragaggio del canale di accesso al porto di Monfalcone) è posta in adiacenza alle vulnerabili aree delle foci del Timavo e vicino all’area delle risorgive che alimentano il Canale dei Tavoloni.
    La ristrutturazione dell’edificio delle Terme Romane in un area così chiaramente caratterizzata non rappresenta certamente la scelta migliore per la rivitalizzazione del settore turistico monfalconese (bassissima attrattiva in area ad elevati impatti). Gli elevati costi della bonifica delle aree circostanti l’edificio termale rende difficilmente completabile il progetto.
    Io avrei preferito esplorare la fattibilità tecnica ed economica dello spostamento della risorsa geotermica in area a vocazione turistica (Marina Julia).
    In questo panorama non credo onestamente che la presenza di un’area naturalistica possa portare beneficio alle Terme Romane. Nulla in contrario comunque alla istituzione di questo ipotizzato biotopo per la tutela di una specie rarissima di grillo nell’area compresa tra il canale Tavoloni ed il Locavaz.

    La TAV
    Sono favorevole alla TAV ed alla TAC. Ho analizzato il progetto proposto da RFI che nella sua attuale versione risulta effettivamente molto carente ed impattante. Condivido le perplessità enunciate dal WWF nel documento “Osservazioni a quattro Studi di Impatto Ambientale” redatto sul Progetto preliminare denominato “Nuova Linea AV/AC Venezia-Trieste” – Procedura di VIA ai sensi del D.lgs 163/2006 per una
    infrastruttura strategica di interesse nazionale.

    La Raccolta e la riduzione dei rifiuti
    Sono favorevole alla raccolta differenziata che andrà potenziata (aumento delle percentuali di raccolta) attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti. Non sono convintissima dell’attuale sistema di raccolta porta a porta peraltro praticato non da tutta la popolazione (vi sono alcune esclusioni).
    La rinuncia agli inceneritori e la chiusura dell’unica Discarica in attività (Pecol dei Lupi) sono questioni che afferiscono alla politica provinciale della gestione dei rifiuti. Andrà rivisitato il Piano provinciale dei Rifiuti che attualmente è stato bocciato.

    Il Regolamento del Verde
    Sono favorevole all’adozione del Regolamento comunale del verde.

    Completamento delle piste ciclabili
    Sono favorevole al completamento della rete ciclabile del Comune di Monfalcone.

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