10 Maggio 2011

Il borsino del gelato nell’Euroregione: da un euro la pallina in su

Bora.La torna, a distanza di un anno, nel dolce e cremoso mondo dei gelati. Ci siamo intrufolati in alcune gelaterie di Trieste e Gorizia per rilevare i prezzi del gelato. Fortunatamente in molti casi non sono variati rispetto al 2010 ed è ancora attuale il prezzo di un euro per una pallina. Per un cono o una coppetta, rigorosamente al banco, si arrivano però a spendere anche 1,30 euro.

Ecco alcuni dei prezzi rilevati. Attendiamo i vostri commenti su prezzi, qualità e servizio nelle gelaterie dell’Euroregione.
I prezzi si riferiscono a una pallina al banco, senza tenere conto delle promozioni attuate dalle gelaterie.

Udevalla – strada di Rozzol – Trieste: 1 euro

De Martino – viale XX Settembre – Trieste: 1 euro

Gelateria Siciliana – capo di Piazza – Trieste: 1,10 euro

Zampolli – via Ghega – Trieste: 1,30 euro

Grom – via San Nicolò – Trieste: 2,20 euro (cono piccolo)

La Girandola – corso Italia – Gorizia: 1 euro

L’artigiano del gelato – corso Italia – Gorizia: 1,10 euro

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50 commenti a Il borsino del gelato nell’Euroregione: da un euro la pallina in su

  1. ilaria ha detto:

    Gelatiere e Gelatopoli a Gorizia € 1,20 a pallina! Me par un furto!

  2. alpino ha detto:

    l’Euroregione ahahahahahaha

  3. capitan alcol ha detto:

    Fiore di latte a Gradisca è il migliore e sta a 1,10. Provare per credere.

    Grom l’ho provato una volta a Udine ed è veramente una schifezza.

  4. ilaria ha detto:

    Verissimo capitan alcol…è fantastico il Fior di Latte! Slurp che vogliaaaaaa…

  5. digei ha detto:

    non potete dire di aver mangiato un buon gelato 😀 se non avete provato quello di Marco in centro a TS dietro il municipio, sta a 1€

  6. EdTv ha detto:

    Muli dimenticate Gelato Marco a Trieste, pallina a 1 euro.

    e Jazzin che mi pare sia a 1 euro e 20

  7. guido de beden ha detto:

    gelateria Marco Trieste VIA MALCANTON 16/A
    (quelli che una volta avevano De Martin che ora si chiama De MartinO!!) 1€

  8. Dailan ha detto:

    Mi piace il gelato da Marco, non mi piace il tipo dietro al banco che protesta se gli chiedo 2 gusti che secondo lui non vanno insieme oppure glieli dico in ordine sbagliato. Uff.

  9. Pieri ha detto:

    A Udine si viaggia sull’1.20 a pallina…piacevole sorpresa: a Lignano Riviera, in una gelateria artigianale molto buona, ancora 1 euro a pallina!

  10. EdTv ha detto:

    Secondo me il Gelato Marco ha esaurito il suo potere primitivo: cioé uccidere il monopolio di Zampolli.
    Ora Trieste è davvero un paradiso del gelato con dei gusti uno più buono dell’altro:
    – la meringa di yogurt e mirtilli di zampolli
    – la nocciola di Jazzin
    – la stracciatella di grom
    – il torroncino di sicilia di toni lampon

    in tutto questo Gelato Marco è rimasto un po’ indietro

  11. era ha detto:

    Dov’è Toni Lamponi?

  12. Luciana ha detto:

    Gelateria italiana Pinocchio Feldkirch Vorarlberg. Panna fresca della latteria locale, latte idem. Pallina (piccola ma buona) € 0.80. Viva l’A.

    http://maps.google.it/maps?q=47.237822,9.59652&num=1&t=h&sll=41.442726,12.392578&sspn=8.563192,14.941406&ie=UTF8&ll=47.237861,9.596609&spn=0.001431,0.002411&z=19

  13. chuketti ha detto:

    dimenticate chocolat che in estate fa gelato al cioccolato ed è pure bbono cioccolato + pera.

  14. digei ha detto:

    nonono non ci sto! e il monchery di Marco dove lo mettemo?!?!?! gusto impareggiabile anceh al sacher e le pere williams? no dimenticarse de i fighi mori de caneva co sarà settembre che i xe no boni de +!!! e poi il semifreddo tiramisu della nonna? e la fragola assolutamente fersca splendida straripante de gusto e no de zucchero? che i se gabi dado de far per raggiungerlo ok ma superado no… 😉

  15. dimaco ha detto:

    “il gelatiere” se non vado errato (a gorizia) 1.20 controllerò di persona sto pomeriggio 😛

    ai longobardi a romans d’isonzo 1 euro la pallina bella abbondante e gelato molto buono.

  16. Sara Matijacic ha detto:

    cara “redazione”, ma sta foto cusi invitante in home page.. fa venir voia de gelato 🙂

  17. Srečko ha detto:

    Di Marco non conosco i gelati. Devo pero’ dire che si e’ organizzato molto bene ed e’ riuscito a postare 5 o 6 commenti “pro domo sua” in pochi minuti. Marketing eccellente…

  18. Stefano (l'altro). ha detto:

    Monfalcone, “da Oria” una pallina 1€ e 10, 2 palline 2€.
    Gusto buono.

  19. capitan alcol ha detto:

    Srecko almeno lui ha centrato la mappa meglio di quella signora che vorrebe farmi andare nel Lichtenstein. 🙂

  20. digei ha detto:

    Srecko, xe colpa mia se Marco fa boni gelati? a mi me piasi e me par no solo a mi, quindi se pol dir che el pol vantar una bella schiera de fun, va sagiar e te vedi se te piasi el xe difronte la copacabana 😀

  21. Rupel ha detto:

    a Monaco di Baviera pallina tra € 0,80 a € 1,00

  22. fabbss ha detto:

    Marco, Grom e per chi vien da ste parti, Luciano a Wassenaar…vinzi ogni anno el premio de miglior gelato d’Olanda e la pallina xe 0.90!!!

  23. Alessandro Duiz ha detto:

    Jazzin fa balete come s’cinche.
    Zampolli xe fora bolla a 1,30.
    Marco e DeMartin xè justi.

  24. Luigi (veneziano) ha detto:

    Qui dalle mie parti anche il più incapace che ha aperto una gelateria in zona di passaggio turistico ha fatto la grana a cappellate.

    Un’unica eccezione: la multinazionale USA Häagen-Dazs, che sparava prezzi allucinanti e aveva avuto l’idea di imporsi in Italia con quei gusti molto particolari, creme con praline, cioccolata, canditi, uvette eccetera. Oltre a ciò, aveva aperto un mega-punto vendita proprio di fronte ad una gelateria storicissima veneziana.

    In due anni hanno chiuso baracca e burattini, così come hanno chiuso tutti gli altri punti vendita in Italia.

    Li ho ritrovati in giro per il mondo, sempre con prezzi altissimi e gusti mediamente impraticabili per i nostri palati italioti.

    L.

  25. massimo p ha detto:

    ehi vi ricordate in slovenia dieci anni fa? si trovavano anche a 50 tolarjev…

  26. alpino ha detto:

    si e te se ricordi che schifo?!

  27. isabella ha detto:

    Quello alla frutta di gelatopoli lo trovo orrendo.
    Il migliore nell’isontino (ma non conosco tutte le gelaterie) rimane il fior di latte a Gradisca.

  28. Max ha detto:

    Prezzi di vendita: quale futuro, quale strategia

    La gestione della politica dei prezzi di vendita sta diventando più che mai un aspetto tanto delicato quanto strategico anche per una gelateria artigianale…

    di Federico Maronati

    Esistono alcuni indicatori, anche economici, che ci portano a pensare sia sufficiente vendere a prezzi bassi per essere competitivi sul mercato. All’opposto esistono case – history (esempi pratici) di gelaterie anche in piccoli comuni d’Italia, che applicano politiche di prezzi di vendita medio alti o alti e riescono ad essere più competitive delle loro concorrenti dirette con prezzi bassi, come si spiega questo fenomeno?
    Si deve inoltre considerare che la politica dei prezzi di vendita, è determinante ai fini della redditività dell’impresa, in quanto i costi (diretti e indiretti) sono notevolmente aumentati negli ultimi tempi e tenderanno ad aumentare nel corso del prossimo futuro, (dalle quotazioni delle materie prime, ai costi fiscali come ad esempio gli studi di settore che adeguano automaticamente l’imponibile minimo per il calcolo delle imposte, ai costi di energia, costi del personale, ecc.).
    Nella definizione dei prezzi di vendita, è importante essere consapevoli della propria struttura di costi e dei potenziali volumi di vendita che stimiamo di sviluppare, al fine di applicare prezzi coerenti ed adeguati, oltre che con la concorrenza, anche con la nostra struttura di costi aziendali.
    La Qualità totale (prodotto + servizio + locale + prezzo) che un’impresa come la gelateria artigianale offre ai propri clienti, economicamente rappresenta la sintesi di quelle risorse (costi), che l’im–prenditore mette a disposizione a tale fine; per questo motivo, può diventare economicamente rischioso determinare a priori la propria politica dei prezzi di vendita sulla base di soli indicatori esterni, quali ad esempio i prezzi della concorrenza, senza valutare attentamente e correttamente quante risorse dobbiamo mettere a disposizione per garantire al nostro cliente lo standard di qualità che ci siamo prefissi di offrirgli e che probabilmente è ciò che ci caratterizza e ci distingue rispetto la concorrenza.
    È quindi consigliabile tenere presente a questo punto alcune precisazioni, che possono sembrare ovvie ma che spesso non lo sono: le materie prime di alta qualità costano sensibilmente di più, rispetto alle materie prime di qualità inferiore. Anche il personale qualificato per garantire un servizio di alta qualità, costa mediamente di più rispetto a personale poco qualificato.
    Un locale oggi invecchia molto più velocemente che in passato, quindi i costi ammortamento sono destinati a crescere notevolmente.

    La struttura generale dei costi diretti ed indiretti si è progressivamente trasformata in un rapporto di cambio 1 a 1 fra Lira ed Euro.
    Il prezzo di vendita del gelato artigianale, con l’introduzione dell’Euro, ha subito il cambio corretto, ossia il gelato era venduto mediamente a lire 16.000 al kg. ed è stato convertito al tempo, in circa euro 10,00 al kg. (+ o -).
    Ecco perché un prezzo non coerente con la propria struttura di costi reali, nel medio periodo, può essere pericoloso come un prezzo percepito troppo alto dal cliente.
    Per valutare in modo corretto quale sia la politica dei prezzi di vendita corretta, è necessario fare un’analisi dettagliata delle direttrici strategiche della propria attività, rispetto alla concorrenza diretta, indiretta e del territorio in cui si opera. È possibile competere con la concorrenza senza confrontarsi direttamente sul prezzo di vendita?
    Come sappiamo il concorrente del gelato artigianale, non è solo la gelateria artigianale della strada accanto, ma i consumi di gelato sono contesi fra due filiere, quella del gelato artigianale e quella del gelato industriale. Gli elementi differenziali fra i due tipi, sono sempre stati tali, da essere percepiti anche dal consumatore medio.
    Fra i differenziali, del gelato industriale rispetto a quello artigianale il prezzo ha sempre rappresentato un elemento importante, la percezione del consumatore medio è che il gelato industriale costava/costa meno rispetto all’artigianale.
    Siamo certi che oggi sia ancora così per tutto il gelato industriale? Come possiamo difenderci da questo fenomeno?
    Oggi l’industria grazie ad una segmentazione dell’offerta mirata, al lancio di nuovi prodotti sviluppati in funzione dei diversi target ed a politiche di prezzi segmentati per target e per prodotto (vedi magnum temptation chocolate) è in grado di offrire un gelato industriale che a seconda della marca, del formato e del prodotto, può variare dai 5,00 euro al kg. (vendita prevalentemente c/o GDO), ai 20,00 euro al kg.
    Riesce così a farsi percepire dal consumatore medio, con uno standard di qualità che nel corso del tempo è migliorato, ma che rimane comunque meno caro del gelato artigianale. Se analizziamo però correttamente l’offerta dei prodotti e relativa politica dei prezzi non è così per tutti i prodotti.
    Possiamo competere solo se individuiamo i nostri punti di forza e li valorizziamo, attraverso una strategia orientata al valore, capace di essere percepita dal consumatore medio.
    Non basta più solo fare un gelato buono, dobbiamo mettere in atto degli strumenti di analisi per capire se lo stesso concetto di buono che abbiamo noi del nostro gelato è uguale a quello dei nostri clienti.
    Per ragioni di spazio proseguiremo questa analisi sul prossimo numero, dove parleremo tra l’altro dell’impatto che genera nella politica dei prezzi l’omologazione fra gelaterie artigianali e di cosa possiamo fare per risolvere le diverse problematiche.

  29. brancovig ha detto:

    Questa la mia personale classifica

    1) Arnoldo in viale miramare ottimi tutti i gusti di frutta 1.10 euri
    2) Zampolli
    3) gelateria da Viti
    4) Gelateria da Marco

  30. Max ha detto:

    @isabella
    giustamente ciascuno di noi ha delle sensazioni che si trasformano in giudizi critici più o meno positivi, definire “orrendo” un alimento senza conoscerne la realtà mi pare alquanto azzardato e poichè sò per certo che la ricetta dei sorbetti alla frutta (sorbetto è chiamato un gelato che ha nella sua totalità più del 30% di frutta fresca e/o congelata) è esposta ,mi piacerebbe conoscere i dettagli di questo “orrendo” al fine di poter ” eventualmente ” capire se si tratta di un caso o di altro…
    Per migliorare ,ovvio,sia ben chiaro.
    Il gelataio di ” gelatopoli ” e non solo. Max

  31. isabella ha detto:

    Non lo so perchè, tanti lo adorano, io non sono una schizzinosa, ma c’è qualcosa in quel gelato che non convince le mie papille, un gusto sintetico, che sa di finto, non so se rendo l’idea.
    Non voleva assolutamente essere un’offesa.

  32. dimaco ha detto:

    non posodarti torto isabella.l’ultima volta cheh visitato un laboratorio dove si fa ilgelato sono rimasto perplesso dalla quantità di concentrati e polverine che c’erano. ai miei tempi (20 anni fa) ogni laboratorio che si rispetti aveva ibollitori per la cotta di vaniglia e neutro(cioè la base per alcuni gelati come la cioccolato, malaga bacio ecc). Io miricordo benissimo ancora oggi a distanza di tatni anni la ricetta della cotta di vaniglia e ilnumero distanghedi vaniglia che bisognava tagliare e mettere a bolire insieme a latte, panna uov ecc. oggituttviaggia con i concentrati della pregel o di artegelato. basta mixare il tutto e buttare nel robot8il macchinario moderno per preparare ilgelato) io usavolecarpigiani verticali. e ti garantisco che era un’arte riuscire a togliere il gelato senza sporcare con la pala di legno. io credo e sono sicuro che max mi darà ragione chelevecchiemacchineda gelato sono le migliori.

  33. Manuel Ikeya ha detto:

    ma nissun ga ancora parlà del tiramisù de Nicola?

  34. digei ha detto:

    si xe bon el tiramisu de nicola, anche i bigne al tiramisu xe boni, ma stonfa subito.. preferiso un semifreddo al mojto, xe bon e fa digerir….

  35. Max ha detto:

    @isabella
    …no komment
    @dimaco
    non solo ti dò ragione ma io stesso solo per i variegati uso ancora una sed lc40, anche se il discorso tecnico da affrontare sarebbe lungo e tedioso per i non addetti ai lavori.Quando puoi e se vuoi passa in piazza San Rocco ,è bello confrontarsi con persone competenti,io ho una scuola prettamente zoldana nella preparazione di basi e gelato e dato che c è sempre da imparare mi farebbe molto piacere conoscerti. Nel frattempo buon proseguimento… Max

  36. DaVeTheWaVe ha detto:

    TONI LAMPONI xè meio de tuti! podè guardar coi vostri oci el laboratorio e le cassette de frutti VERI, a km 0 (o quasi) che el compera da produttori de qua intorno (Ita e Slo).
    però el ga aumentado a 1,20…
    de Marco son andado ieri, go ciolto Cioccolatofondentearancio, trooooooppo dolce… no me ga soddisfado.
    ciau
    DV

  37. DaVeTheWaVe ha detto:

    Ah, Toni xè in piazzetta belvedere (alias via udine), di fronte al silos
    ciau, vado ciorme un gelato de torrone siciliano e cioccolata de modica!

  38. dimaco ha detto:

    @max se capito a trieste farò una fermata per un cono. 🙂

  39. Mauricets ha detto:

    lo chiedo a dimaco: come è finita la storia delle case in slo? o tanto casin per niente? te sa qualcosa? se xe qualchedun che sa che parli!

  40. dimaco ha detto:

    ninte di nuovo sul fronte orientale mauri. per quello che ne so io tanto fumo e niente arrosto.purtroppo aggiungo.
    cmq qua se parla de gelati e non de politica 🙂

  41. digei ha detto:

    restemo sui gelati che cusi el clima resta fresco 😀

  42. Max ha detto:

    @dimaco, io quando mi chiamano sono anche a Trieste ma principalmente sono a Gorizia, in piazza San Rocco presso ” gelatopoli “, a presto … Max

  43. dimaco ha detto:

    pensavo fossi a trieste. visita imminente allora. 🙂

  44. Max ha detto:

    mr.dimaco è stato un piacere averti conosciuto e come hai potuto verificare io tengo ancora fede ad alcune regole che sono state scritte sul tuo post nr. 34. alla prox… Max

  45. dimaco ha detto:

    beh alla prossima coppa di gelato max. il gusto rosa di gorizia è semplicemente stupendo.

  46. boris ha detto:

    a Gorizia al City Caffè vicino al municipio hanno iniziato in questi giorni a fare gelato artigianale e devo dire decisamente buono… 1,10 a pallina ma per asporto mezzo chilo costa 6 euro e li val tutti 😉

  47. din don ha detto:

    el meio xè udevalla altrochè ciacole!

  48. Federico ha detto:

    Ma sapete che a Cagliari una pallina di gelato la vendono a 2 euro!!! Mi pare troppo… maledetti!

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