4 Maggio 2011

Dal Pil al buon vivere, percorsi di decrescita nell’Isontino

Attesa la serata che la band storica friulana del Canzoniere di Aiello propone al Teatro di Monfalcone il prossimo venerdì 6 maggio, con inizio alle 20.30 (ingresso libero): una proposta insolita, inserita nell’importante palinsesto provinciale Dal PIL al buon vivere. Percorsi di decrescita nell’isontino, sui temi della decrescita e dell’economia solidale promosso dal Crelp e dall’Assessorato alla Pace della Provincia di Gorizia, in partenariato tecnico con GAS – Gruppo di Acquisto Solidale “Il Ponte” di Gorizia.
Il progetto, che si sviluppa in rete con significative organizzazioni della società civile regionale, con gli Enti Locali e con i principali network pacifisti (il Comune di Monfalcone, Benkadì, Equacormons, RES – Rete di Economia Solidale FVG) vede partecipare anche l’Associazione Culturale Onde Mediterranee, ben conosciuta in regione per le sue attività musicali di alto livello e unanime gradimento (Basti ricordare, tra tutte, la notte bianca monfalconese del 2008 che con Caparezza e la PFM ha riempito la piazza di decine di migliaia di persone).

E proprio sotto l’egida di Onde Mediterranee si propone il Canzoniere di Aiello, che con “Esuberi” (un nuovo progetto prodotto dall’Associazione Culturale Euritmica di Udine) spazia tra una serie di canzoni realizzate e riarrangiate recentemente, che si addentrano nel repertorio in friulano del gruppo e presentano anche brani originali in italiano, composti da uno dei fondatori del Canzoniere, Giancarlo Velliscig.

Le canzoni, per lo più ballate tipiche dello stile dei cantautori che caratterizzarono un’epoca di grande partecipazione post sessantottino e delle loro rivendicazioni sociali e culturali, particolarmente radicate in una terra di confine quale la nostra regione, disegnano un percorso attraverso la società di oggi, le sue contraddizioni e i suoi rinnovati aspetti: lo sfruttamento, la discriminazione, le ingiustizie sociali.

Tra i brani in repertorio, oltre ad “Esuberi” che da il titolo al progetto e “Sera in Cantiere”, cantata dalla monfalconese di Panzano Alessandra Kersevan, in omaggio alle vittime dell’amianto e a quanti hanno sacrificato la loro vita per il loro lavoro: un segno di rispetto alla città che ospita l’operazione, dunque, con la volontà di portare una volta di più l’attenzione su una ferita ancora scoperta.

È con rinnovato impegno e passione che il Canzoniere di Aiello dunque rilancia temi e aspetti della vita sociale di cui non si parla mai abbastanza: una voce forte si leva per scuotere una società intontita dai media che sempre più diffondono un “nulla mentale” e allontanano il cittadino dalla partecipazione, sola condizione per la nascita di uno spirito critico.

Il Canzoniere di Aiello è composto da quattro membri storici della prima formazione, ovvero dalla monfalconese Alessandra Kersevan (voce), dal goriziano Paolo Del Ponte (voce e basso elettrico) e dai friulani Viviana Gallet (voce) e Giancarlo Velliscig (voce e chitarra), a cui si sono aggiunti i giovanissimi Alessio Velliscig (chitarre, voce e arrangiamenti), Alberto Pezzetta (tastiere), Antonio Merici (violoncello) e Alessio Benedetti (batteria).

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