3 Maggio 2011

Dietro la Transalpina il nuovo quartiere di Majske Poljane: pronta la prima delle tre torri

Stanno giungendo al termine i lavori di realizzazione della prima delle tre torri che caratterizzeranno il nuovo quartiere residenziale e commerciale dietro piazza della Transalpina.

Undici piani, 69 appartamenti e 9 locali commerciali, la torre fa parte del nuovo complesso “Majske poljane”, che diventerà in sostanza un nuovo quartiere di Nova Gorica, a pochi passi dalla Transalpina.

E’ conclusa dunque la prima fase, ma dopo la torre “Cedra, ne verranno costruite altre due (Pinija e Tisa), con garage interrati, aree verdi. Secondo i progetti, inoltre, nell’area sorgerà anche un cinema multisala e un centro commerciale Supernova.

Nel frattempo sono in vendita appartamenti e spazi commerciali, a prezzi che partono da 1.000 euro al metro quadrato. Qui tutti i dettagli.

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98 commenti a Dietro la Transalpina il nuovo quartiere di Majske Poljane: pronta la prima delle tre torri

  1. capitan alcol ha detto:

    1000 euro al metro quadro? Sogno o son desto?

  2. Milost ha detto:

    Brutta, e dal vivo è ancora più brutta! Simbolo dell’instabilità dell’uomo contemporaneo, della sua mancanza di equilibrio, delle dissonanze interiori, degli tsunami sociologici e storici che spazzano via e deturpano: vabbè un quadro, un’installazione, un’opera musicale,ci ragioniamo su e poi ognuno torna a casa un po’ più ricco o un po’ più povero, ma ‘sto monumento è ineludibile, non gli si sfugge proprio!Con nessun altro risultato che un profondo fastidio estetico. E sì che dall’altra parte della strada, poco prima della torraccia sbilenca, un architetto si è sbizzarrito su un complesso abitativo con risultati molto interessanti!

  3. barba jata ha detto:

    Ma perchè continuano a costruire? Vogliono nuovi italiani che vanno a vivere in Slo? Eh eh. Qualcuno sa quanti italiani risiedono nel Comune di Nova Gorica ad oggi?

  4. isabella ha detto:

    E’ davvero tanto brutta.

  5. Lorenzo ha detto:

    Secondo me è talmente brutta che chi ha la casa con vista verso questo mostro dovrebbe essere risarcito per deprezzamento del proprio immobile.

  6. Franz ha detto:

    Mancava proprio un altro orrido dopo i casermoni stile socialismo reale.

  7. alpino ha detto:

    @Milost
    o forse semplicemente simbolo che i sloveni de architettura capissi come mi capisso lo sloveno? ovvero un caxxo? me sa de si…a vederla sembra un tipico pastrocio dell’era comunista..
    Demoghe tempo no i saveva far la pizza ma i ga imparà
    No i saveva cusinar spaghetti ma i ga imparà pian pianin cuccando qua e la su qualche giornal i riverà anche a far un palazzo decente..forse..tuto quel che ga piu de do piani a nova gorica fa schifo…

  8. Jack ha detto:

    A me piace! E’ interessante!!

  9. capitan alcol ha detto:

    #7 Perchè a Gorizia non ci sono esempi di alveari o casermoni?

  10. isabella ha detto:

    Ma questo non è un casermone, esteticamente è tremendo, anche nella scelta dei colori.

  11. Gorizian ha detto:

    Il palazzo fa schifo, però vicin gà una pista ciclabile. Vera.

  12. alpino ha detto:

    Si caro capitan ma ci sono anche altri stili e comunque costruzioni tutte gia in piedi da qualche decennio mentre questa in foto è fresca fresca..potevano impegnarsi di più!
    Comunque l’architettura slovena gode dei pregressi italia/austria/veneta ciò che hanno prodotto loro in seguito non è proprio proprio il top dello stile…ma non gliene faccio una colpa piano piano impareranno lo ripeto..Anche a Gorizia le novità impiegano tempo ad essere assorbite, i goriziani non sanno ancora usare le rotonde..

  13. capitan alcol ha detto:

    L’autore del piano regolatore di nova Gorica è un architetto minore del 900 europeo: le Corbusier. Non credo fosse neanche sloveno.

  14. marco ha detto:

    è cosi brutto che sembra bello

  15. Servolier ha detto:

    ‘ara che roba cio’….me par de veder un palazzo resta’ miracolosamente in pie dopo chel xe passa’ terremoto, tsunami e disastro nucleare de Fukushima

  16. capitan alcol ha detto:

    non era le corbusier ma un suo allievo (sloveno)
    Mannaggia a me, la prossima volta è meglio se guardo con più attenzione.

    http://old.osservatoriobalcani.org/article/articleview/9050/1/385/

    http://books.google.it/books?id=eRXUEOwLCdUC&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false

  17. Tergestin ha detto:

    Orenda pachianada da demolir.

    @ Alpino

    A Trieste gavemo Rozzol-Melara, le case dei Puffi, el rion de Altura, el casermon de campo Metastasio, quel de via Valmaura, el porta cd de piazza Goldoni, la nova piaza dela posta, el mercato coperto, la questura centrale e tanti altri esempi de fulgida architettura a cui el genio italico ga da’ l’ok. Che dopo sia un cesso quel che i ga fato la a Gorizia son d’acordo pero’ insoma te sa, el deto dela paiuza eccetera.

  18. kaiokasin ha detto:

    Non era Edo Ravnikar ad aver pianificato Nova Gorica (non sono sicuro, ma mi pare di ricordare così)? Forse era allievo di Le Corbusier. Comunque sia non saranno stati loro a prevedere queste torri, che, ne convengo, sono assai brutte. (quoto comunque Jack #8 per il coraggio).

  19. kaiokasin ha detto:

    #16 el mercato coperto de Barriera a mi me piasi, cossa el gà che no va?!

  20. massimo ha detto:

    architettura moderna molto accattiavante ed inserita in un contesto consono ( può piacere o meno, a me piace molto.Di fronte ci sono delle residenze molto ben strutturate e moderne con aree verdi ben attrezzate, dietro c’è un altro palazzo dai colori effettivamente un pò bizzarri, e dietro ancora il palazzo di vetro che ospita la società dell’acqua o simile. a fianco oltre ad altri due palazzi simili verrà costruito il nuovo mercator , che ora è a Kromberg ceh affiancherà la OBi già esistente. In più ci sarà il recupero dell’ex officina della ferrovia.
    Spazi moderni ben serviti, piste ciclabili e posteggi garantiti. Credo che abbia tutte le credenziali per un opera di recupero urbano totale di un area degradata.
    Mi fanno più impressione i nostri palazzi degli anni 70 vedi ( vedi parco rimembranza,corso, via vittorio veneto.

  21. capitan alcol ha detto:

    Kaio hai ragione, mi ri-scuso per l’errore. E’ che avevo letto su un sito evidentemente sbagliato

    L’autore del piano regolatore della città fu il famoso architetto Le Corbusier.

    http://www.visitljubljana.si/it/visite-e-gite/attrattive-slovenia/7291/detail.html

    PS. alpino ti trovi più a tuo agio con architetture come Torviscosa?

  22. alpino ha detto:

    ma diciamo che architetture come quelle nate durante il ventennio a me non dispiacciono per nulla anzi alcune sono imponenti e belle oltre che durature, ma questo non ha niente a che vedere con il cubo di Rubik sloveno 🙂

  23. chiara ha detto:

    nessun tipo di ragionamento (anche il più basico) sull’inserimento nel paesaggio deve esser stato fatto. è tremendo. e lo si capisce – aldilà di ogni ragionevole dubbio – guardando il mostro da qualche km di distanza -zona via dei campi per intenderci-. invito gli studenti della nuova facoltà di arch. di GO di prendere questo esempio come qualcosa da evitare sempre. E poi, pensare di citare le Corbusier in riferimento a quest’opera lo trovo come minimo naif.

  24. capitan alcol ha detto:

    uh lo citavo per alpino che gli fa schifo il razionalismo socialista, ma trova fantastico quello fascista (chi mi spiega la differenza?)

  25. alpino ha detto:

    la differenza? la differenza è nell’estetica e nel concetto di “bello” che è del tutto soggettivo ad esempio trovo stupenda l’università di Trieste e un obrobrio il palazzone dove ha sede la biblioteca di nova Gorica…
    Caro Capitan mi insegni a leggere tra le righe sai ..ci ho provato ma non trovo in ciò che ho scritto la parola “fantastico” forse ho usato dell’inchiostro simapatico ed ora non si vede..
    L’architettura socialista metteva in piedi semplici scatole contenitive per esseri umani, l’architettura fascista condizionata anche dalla corrente futurista cercava a suo modo (de gustibus..) di dare forma ad un’idea e di lasciare oltre che un segno anche un messaggio ai posteri (messaggio positivo o negativo non importa in questa discussione).
    Serve altro?

  26. gropajaco ha detto:

    prendetevela con gropius e malevič. in fondo non e’ colpa di le corbusier o di ravnikar.

    ( alpino, evidentemente questo non e’ un argomento alla tua portata. limitati a discutere di pizze e spaghetti.)

  27. alpino ha detto:

    Hai ragione gropajaco mi ritiro e mestamente ascolterò i tuoi pensieri, le tue idee il tuo sapere..adoro ritagliarmi dei momenti di vero silenzio.

  28. boris ha detto:

    @capitan alcol
    1000 euri al metro costano i locali commerciali al piano terra… gli appartamenti partono dai 1500 in su come si può notare dalla tabellina dei prezzi a questo link http://www.nepremicnine.primorje.si/index.php?act=sssTlr&pod=7&sssId=2009070808461694 … e sinceramente dal mio punto di vista bisogna aver abbastanza coraggio per darglieli…

    …e ancora più coraggio ce ne vuole per farne altri 2 probabilmente uguali…come da planimetria dello stesso link…

  29. Milost ha detto:

    E ne arrivano altre due, signori miei, di torri apocalittiche!
    Caro Alpino, qua il problema è che anche con questo tipo di edifici qualcuno ha voluto dire qualcosa: una nuova e rampante Slovenia che si inerpica verso il cielo e la pienezza di una società post qualcosa su gradoni simil piramidi? Una sfida agli equilibri stantii della vecchia Europa? Comunque sono d’accordo con te sull’Università di TRieste e molti altri edifici ( ad esempio la Posta d Gorizia): evidentemente la proclamazione degli intenti del regime fascista in forme architettoniche veniva interpretata ( spesso ma non sempre) da gente che aveva un reale retroterra culturale e una ispirazione non scevra da sentimenti d’arte, e non la tecnica del ” vi sbalordirò anche a costo di farvi inorridire” che adesso guida tanti progettisti ( volutamente non uso la parola architetti).

  30. gropajaco ha detto:

    alpino, siediti ascolta questa:

    l’architettura E’ diventata socialista(che paura) abbattendo deliberatamente “il bello” +o-con la prima esposizione universale.

    “il bello” nell’estetica non esiste piu’ da allora. non lo sapevi?

    non c’entrano ne’ il comunismo ne’ gli sloveni, che tra l’altro hanno un’ architettura parecchio in forma. spiacente, non te ne va bene una.

  31. alpino ha detto:

    @Milost non posso che quotarti vedo che tu al contrario del gropado sopra hai capito ciò che volevo dire.
    La politica non ha nulla a che vedere in questo contesto ovvero l’architettura fascista, bella o brutta che sia ( mi rifaccio al concetto di bello soggettivo) non creava con il solo intento di dare vita ad un edificio o altro ma voleva altresì autoproclamarsi anche attraverso questa forma d’arte, l’architettura per l’appunto, così come fece con il cinema e la musica. Tale ispirazione artistica del ventennio ebbe e subì quasi in commistione anche gli influssi del futurismoè risaputo.
    L’architettura socialista spesso invece non andava oltre il semplice “costruire” un edificio utile che doveva esistere in quanto tale e privo di ulteriori messaggi intrinsechi, per farla breve ritengo che la differenza tra le due architetture di regime sia l’autocelebrazione fortemente presente in quella fascista e poco presente in quella socialista ma se vogliamo anche in quella nazista.
    Autocelebrazione che se vogliamo ora ritorna in auge con connotati diversi e moderni nei paesi arabi.
    Dimenticavo, possiamo annoverare in parte tra le eccezioni la Romania.

    @gropajaco non ti preoccupare se nonn hai capito appeno ho finito di stendere la pasta per la pizza ti rispiego per bene.

  32. alpino ha detto:

    il “bello” è un concetto lo ripeto perchè te son duro e cugno, soggettivo che nessuno farà mai sparire, io non parlo di bello assoluto nell’estetica o nell’arte in se, ma parlavo e parlo di bello come percezione di un qualcosa da parte di un soggetto qualsiasi.
    A te un’auto piace oppure ti affidi a delle guide dove ti dicono se è BELLA oppure NO.
    Che fadiga omo…

  33. gropajaco ha detto:

    ascolta, puoi dire semplicemente che un palazzo non ti piace perche’ non assomiglia ad una pizza margherita. comprensibile. quello di kazuyo sejima probabilmente ti piacerebbe di piu’.

    http://3.bp.blogspot.com/_tmKspxklBG0/S7Im7Ari8JI/AAAAAAAAAVM/8pIWiJXAiFY/s1600/museum-contemporary-art-kazuyo-sejima-ryue-nishizawa-sanaa2.jpg

  34. alpino ha detto:

    el me fa cagar come quel sloven paro paro

  35. dimaco ha detto:

    devo dire che sono d’accordo con alpino. il palazzo è un pugno nell’occhio, sarà che preferisco lo stile liberty. i casermonio socialisti avevano una sola e unica funzione, quella abitativa e per nesun modo estetica. se non ti piacciono quelli yugoslavi avresti dovuto vedere quelli della ex DDR quelli erano casermoni.

    Tornando al palazzo forse bisognerà aspettare che il tutto venga completato per vedere cpme si inserisce nel contesto. Pwersonalmente speravo che la vecchia officina dei treni fosse trasformata in un auditorium con il palco che girava su se stesso.

  36. Mentat ha detto:

    Io per punizione costringerei l’architetto ad abitare in quell’obbrobrio che ha progettato.

  37. zavata ha detto:

    a mi no me dispiaxi esteticamente anche se no ghe andassi a viver lì

  38. pianoinclinato ha detto:

    a me piace

  39. chiara ha detto:

    una certa cultura di massa evidentemente ha portato alla diseducazione al bello…
    chiunque progetta ha a che fare con i “volumi” e con i rapporti tra pieni e vuoti inseriti in un contesto. come non si fa a vedere che in questo caso non c’è alcun rapporto con il paesaggio? Disarmonia senza un perchè. SPECULAZIONE su un patrimonio paesaggistico che poteva essere di pregio. Caro pianoinclinato non xe che te pica l’ocio?

  40. Milost ha detto:

    Dimaco, secondo me non è che il casermone socialista non avesse un intento estetico, è che quella del casermone socialista era l’estetica di un regime, l’espressione opprimente e monolitica di una visione sociale, culturale e antropologica. Per la quale la bellezza ed i sentimenti mutevoli e imprevedibili che essa ispira all’individuo sono il primo grande nemico dell’ordine, della pianificazione, della razionalità, del controllo.

  41. capitan alcol ha detto:

    Ah si? E le vele di Scampia cos’erano? L’espressione leggera e liberale della visione democristiana della società?

  42. Denis Furlan ha detto:

    A Lubiana ce ne sono decine di nuove costruzioni come questa, eppure nessuno sembra essersi lamentato, tantomeno le frotte di italiani che la assalgono ogni weekend, che anzi dicono “però, non pensavo che lubiana fosse così bella!”

  43. Milost ha detto:

    Mah, mi metti veramente in difficoltà.Secondo me era un progetto geniale, ma utopico visto che il contesto era il meno adatto.

  44. capitan alcol ha detto:

    Milost in fondo credo che io e te pensiamo la stessa cosa. Prova a leggere qui

    http://fattoadarte.corriere.it/2011/03/salvare_o_abbattere_le_vele_di.html

  45. chiara ha detto:

    @42 lubiana viene visitata per altro e non certo per vedere questo tipo di opere – che tra l’altro se ne vedono a paccate in giro per l’intero mondo. l’edificio in se non merita una riga o un pensiero, visto che non presenta niente di innovativo dal punto di vista architettonico o ingegneristico. l’opera è devastante per come e dove è stata inserita nel paesaggio. se te metti uno chalet svizzero nel bel mezzo del waterfront triestin te son un progettista ebete uguale

  46. alpino ha detto:

    scampia come altri casermoni (se non ricordo male, è passato un po’ di tempo dall’univ) rientrano nel concetto di spazio abitativo/riecreativo/d’aggregazione varato con il piano INA CASA quel piano casa che coinvolse tutt’Italia con la costruzioni di grandi quartieri e caseggiati di stampo popolare. In alcune realtà nonostante l’estetica pessima il progetto riuscì in molte altre NO ad esempio Scampia o periferia di Milano, il motivo è il solito all’italiana ovvero la mancanza del collante ossia i servizi, questi progetti se non ricordo male dovevano vedere la luce come vere e proprie cittadelle autosufficienti quindi con annessi servizi demografici, farmacia, suepermercati ecc ecc spesso e volentieri non vennero attivati questi servizi e ancora più spesso gli spazi verdi obbligatoriamente creati per lo svogo di grandi e piccini vennero laciati incolti ed abbandonati, Scampia è l’edsempio peggiore ma sconta anche il terremoto e l’affollamento dovuto all’assalto subito dai terremotati che in molte casi sfondarono le porte e occuparono sino ad oggi gli appartamenti (se così possiamo chiamarli).
    Il casermone di Nova Gorica non dista assolutamente dal centro quanto Scampia dista da Napoli, non c’è alcun isolamento e il paragone tra le due architetture non trova assolutamente ragion d’esistere, l’unica cosa che si può dire di quel palazzone è che è brutto, tutto qui nient’altro.

  47. alpino ha detto:

    ah e non dimentichiamoci che fu proprio il tanto vituperato Le Courbusier il padre di questi concetti abitativi stile casermone, io non lo osannerei più di tanto..

  48. dimaco ha detto:

    forse, anzi si dovrebbe definirli essenziali i casermoni socialisti. costruiti per durare e per dare un tetto alla gente. sinceramente detto persino un bambino di 4 anni é capace di disegnare un cubo o paralelepippedo

  49. alpino ha detto:

    Infatti dimaco come si diceva sopra i caseggiati socialisti avevano poche pretese ma precise: funzionali, essenziali, utili.
    Esteticamente il nulla, ma intrinsecamente era lo sforzo del regime socialista di dare comunque a tutti una casa (non di proprietà) che fosse uguale ad ogni altra (abbattimento delle differenze sociali e di classe)

  50. capitan alcol ha detto:

    La differenza è che la funzione di un casermone socialista era farci vivere i prolet.
    La funzione di un casermone ‘democratico’ era far guadagnare lo speculatore di turno e portare voti al politico che tagliava il nastro.

  51. chiara ha detto:

    incredibile che associè ‘sto palazzo alle vele. ma cossa centra? ma nianche melara, ne le case dei puffi se pol paragonar a questo edificio. saria come paragonar villa coronini con el castel de versailles. gave visto el toco solo nella foto in cima all articolo evidentemente. mi capisso che se da un perchè alla propria vita a parlar de massimi sistemi…ma spesso il problema xe solo osservar -banalmente- osservar la realtà delle cose. i ga fatto una menada poco ragionada e brutta, decontestualizzada totalmente per ciapar qualche euro sulla vendita e stoj. scomodar le corbusier, le vele, il razionalismo…mah

  52. capitan alcol ha detto:

    chiara tanto per capirse… qual sarìa per ti villa coronini e qual versailles?

  53. chiara ha detto:

    secondo ti? me riferiso a ordini de grandezze non estetiche ovvio

  54. ilaria ha detto:

    …orrendo!

  55. chiara ha detto:

    comunque le vostre discussioni “sui massimi sistemi” xe comunque generalmente piacevoli da legger. in questo caso però me vegniva de dir cussì.
    p.s. autocad ga un comando “esplodi” e saria bel – con certi progetti – che el fossi vero ed efficace in senso letterale.

  56. viceversa ha detto:

    Bravo Dimaco n.35: l’officina dei treni circolare!!
    E’ dai primi anni ’90 che ho un debole per qulla srtuttura. Esteticamente è proprio piacevole e armoniosa; penso sia architettura inizio ‘900?? O sbaglio? In effetti una sua riqulificazione in sala polifunzionale sarebbe proprio una bella cosa, nonchè di pubblica utilità. mah, speranze…
    Riguardo il cubo di rubik in salsa slovena, lo trovo agghiacciante: vederlo dalla stazione transalpina provoca un effetto drammatico. Quest’unione di elementi sovrapposti e mal colorati si staglia nel nostro cielo comune come un grido di chi cerca uno spazio troppo grande per poterlo riempire. Progresso-regresso.
    D’altra parte noto come sempre di più i nostri vicini stiano scimmiottando con risultati discutibili un certo stile moderno dell’area austriaco-germanica. Che sia un caso?? Maliziosamente potrei trovare una certa attinenza in tutto ciò sottoforma di sudditanza (non solo stilistica) nei confronti di quei paesi??

  57. gropajaco ha detto:

    hmm, anche questa sembra essere diventata una diatriba etnica boraliana: pronti a difendere a spada tratta “le vele”, pur di sconfiggere il nemico. ma per il valoroso frontmen alpino ( che e’ un esempio dello stato i cui si trova l’universita’ italiana…) neanche arabbattarsi con mestre sarebbe un problema LOL!

  58. chiara ha detto:

    @57 pronti a chi? perchè usi il plurale? neanche alpino difende le vele mi sembra. segnalava le differenze tra due modi (oggi lo sappiamo…)malati di edificare

  59. Servolier ha detto:

    piu’ vardo ‘sta foto e piu’ me torna in mente el sergente Hartman…….’sto palazzo el xe talmente bruto chel par un capolavoro de arte moderna

  60. alpino ha detto:

    Esatto Chiara.
    Infatti chiara ora e milost prima hanno tranquillamente capito il senso dei messaggi.
    Gropaiazzo vedo che hai deciso di prendermi di mira e divertirti ad insultarmi, bene, ognuno si ritaglia una propria identità anche nei blog, questa sarà la tua buono a sapersi almeno possiamo evitarci di leggere i tuoi pseudocommenti e passare al successivo.
    PS ti ringrazio per il FRONTMAN piccolo appunto si scrive come l’ho scritto io non come lo scrivi tu (men è plurale) o a casa tua guardi SuperMen HeMEN batMen…studia invece de far tanto el figon

  61. gropajaco ha detto:

    @a caso

    seh, insomma, sparate un po’ cosi’ alla cazzo senza ne’ capo ne’ coda.
    nova gorica, per esempio, per via di com’e’ nata e per essere il risultato di una distorsione dei progetti iniziali di edo ravnikar, non ha un “contesto” e dunque si presta al ruolo interessante di laboratorio urbano/architettonico. poi se ci possa riuscire o meno e ‘ un’altro paio di maniche. ma avanzare critiche estetiche o funzionali in questo caso basandosi sull’argomento “contesto” c’e’ da mettersi le mani nei capelli.

    (alpino, noup, al contrario. non prendo di mira nessuno. e che mi ha particolarmente affascinato la tua orgogliosa esibizione del pressapochismo mista al furore dannunziano)

  62. LkY ha detto:

    eheheh.. 😀

    http://i212.photobucket.com/albums/cc207/LoKeY84/me026Large.jpg

    non e’ poi cosi’ male… vorrei sapere che ne pensate del intero progetto… }:)

    http://nepremicnine.primorje.si/npr_bin.php?id=2009072709292418&src=sss

  63. viceversa ha detto:

    @ gropajaco:
    “si presta al ruolo interessante di laboratorio urbano/architettonico”… Te ricordo che in quei laboratori ga de ‘ndar a viver dela gente.
    Vergognite, col tuo linguagio spocchioso te me sembri un de quei burocrati de regime che tanto i se riempiva la boca de idealismi ma che i gaveva la villa co tanto de piscina mentre la gente abitava in quei simpatici “laboratori” che tanto i te piasi.
    Te dovria provar a viver in un de quei “block” de NG… Dopo ghe ne riparlemo.
    Cordiali saluti

  64. chiara ha detto:

    @61 cocolo, sempre e comunque nella vita in ogni campo te se misuri con un contesto a prescindere dal tema e laboratorio non vol dir piazzar la prima menada che capita come i sembra aver fatto alle spalle della transalpina. oppur per ti non esisti (per chiunque se occupi de madoni e zemento) rapporto tra urbanistica progettuale (per usar paroloni) con le situazioni territoriali esistenti e pre-esistenti in generale? ma cossa vol dir non esisti un contesto? ma te par che el piffero de cui stemo parlando el sta fluttuando nel vuoto fisico assoluto? l’assoluto ghe lo metto mi perchè in fisica non centra

  65. chiara ha detto:

    @62 i rendering xe boni per vender. cel azzurro e prati verdi no i manca mai…e l’ocio xe contento. prova andar là

  66. gropajaco ha detto:

    sessantaquattro

    l’ho messo tra virgolette proprio per evitare risposte paralogistiche(per riusar paroloni). speranza vana.

    @LkY

    vuoi sapere cosa ne pensano? uno pensa che sono sudditi, l’altro pensa che sono meglio le pizze e spaghetti e un altro ancora che il contesto sia un mosaico. questo pensano.

  67. capitan alcol ha detto:

    E un ascensore verso un castello non dovrebbe misurarsi con il contesto?
    A me l’effetto piffero di quello spaventa molto più.

  68. chiara ha detto:

    e comunque gropajaco, forsi proprio perchè in italia de schifi compagni (laboratori?)se ghe ne ga visti anche troppi, el comun de gorizia ga fatto un regolamento edilizio che prevedi che per nella “zona” transalpina non se pol andar – con nuove costruzioni – oltre al secondo pian. a mi me par che in questo caso i xe stadi più che saggi.

  69. alpino ha detto:

    xe inutile lavarghe la testa al mus

  70. chiara ha detto:

    non so capitan alcol, pol esser che te gabi ragion. mi go intravisto solo un pupolo de progetto. se come nel pupolo sembra, i ghe piazzerà intorno la quantità giusta de alberi e arbusti, forsi, quel piffero non darà troppo fastidio

  71. viceversa ha detto:

    @ 66: sei proprio spocchioso. Zero contenuti e spari a zero su chi ti fa delle critiche (condivisibili o meno) che possono essere costruttive o quantomeno oggetto di dibattito: rinchiuditi nella tua torre di cristallo, oops nel “cubo di rubik transalpino” dove noi, tuoi devoti ed umili sudditi, faremo da cavie per i tuoi laboratori urbano/architettonici…
    Ma magnime el …

  72. Lorenzo ha detto:

    Nelle foto da vicino può anche dare l’idea di qualche cosa di nuovo o artistico, ma visto un po’ più da lontano ti vien da dire “Cos’è ‘sto coso” ? Per intenderci basta guardarlo dall’ex valico di Salcano. Non sono contrario alle cose nuove, ma forse non era il caso di farle con qualche piano in meno?

    Di seguito un video degli studi strutturali del palazzo 🙂
    http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/34/Jenga.gif/130px-Jenga.gif

  73. Luigi (veneziano) ha detto:

    Volevo solo segnalare un’architettura contemporanea che “de visu” m’ha mozzato il fiato. Fantastica.

  74. chiara ha detto:

    giusto venesian, ma vien a veder “de visu” quel che i ga fato drio la transalpina e te mori sofigà

  75. alpino ha detto:

    quoto 71
    ma andiamo oltre, forse pensandoci sopra, brutto o bello che sia la municipalità di Nova Gorica ha voluto comunque dare vita a qualcosa che possa essere una sorta di simbolo nuovo e di riconoscimento della città e che la faccia uscire dall’attuale anonimato architettonico, Gorizia ha il castello Nova Gorica le 3 torri…al di là dell’apparenza può essere un ragionamento, comunque tutti lo notiamo ed ora tutti ne parliano quindi il primo obiettivo sarebbe tecnicamente centrato.

  76. marco ha detto:

    @veneziano: praga?

  77. chiara ha detto:

    anche l’opera più famosa di Piero manzoni centra tecnicamente l’obiettivo, ma non ne farei punto d’orgoglio per l’arte contemporanea italiana o estera. anzi è il presupposto per dire mancanza d’idee per non dire altro…

  78. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ chiara

    A dire il vero, tutte le volte che sono stato a Nova Gorica avevo notato quello che dice alpino: città urbanisticamente molto organizzata, ma architettonicamente anonima. Strano che non abbiano voluto creare una sorta di “vetrina del socialismo jugoslavo”, cercando di mettere in moto i migliori architetti della Federativa per questa new town.

    L.

  79. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marco

    Praga. Un capolavoro di Frank Gehry.

    Postilla: da anni Gehry ha progettato la nuova porta d’acqua per Venezia, vicino all’aeroporto: http://temi.repubblica.it/UserFiles/casa/Image/esterni/venice630.jpg

    Spero vivamente che la facciano: il progetto è mostruosamente affascinante e – congiuntamente a tutti gli altri interventi previsti nell’area – dovrebbe cambiare radicalmente tutta la terraferma veneziana.

    L.

  80. LkY ha detto:

    @79

    Quella era l’idea finche c’erano i soldi. E quelli sono spariti dopo un paio di anni nel inizio anni 50. Poi Tito ha trovato un altro parco giochi.

  81. chiara ha detto:

    NG con questa opera rimane nell’anonimato. l’opera contiene tutti gli stilemi di un’architettura contemporanea anonima. il compendio assoluto del “non vol dir un c…” però…però xe ssai granda, se la vedi da ogni dove, la impera sul paesaggio. caspita che pride!

  82. capitan alcol ha detto:

    Un grattacielo a forma di supposta come quelli di Barcellona e Londrasarebbe stato meglio?

  83. chiara ha detto:

    che de rider però…gavè scomodà un mucio de archistar sia vivi che morti fazendo el giro del mondo rivando fin al japan e indrio per parlar de tre catafalchi. ahahahahaha

  84. LkY ha detto:

    cmq vengono costruiti per necessità non per fare un impronta sul’architettura mondiale.

  85. chiara ha detto:

    @81 l’eda centre non me entusiasma, ma il resto (a parte i catafalchi, ovvio) xe dignitoso ed in alcuni casi me sento de dir bel. i tre catafalchi xe e i sarà brutti come quelle “quattro stecche” blu (me par)che xe sempre a ng nord (disemo nord)

  86. capitan alcol ha detto:

    Boh. Bravo chi ve capissi.

  87. biancoalbanco ha detto:

    che schifezza di edificio…
    viene il voltastomaco solo a gurdarlo!
    ma come possono fare un’atrocità simile mi chiedo…?

  88. Nick Carter ha detto:

    Nova Gorica è una città moderna nata dal nulla nei primi anni 50 (a parte Salcano che conserva edifici pù vecchi).Io ci vado abbastanza spesso e noto le seguenti cose:le stade sono messe molto meglio che da noi,ci sono tantissime piste ciclabili,il verde pubblico è ben curato,i servizi pubblici funzionano e costano meno che a Gorizia,c’è molto più spirito di imprenditorialiatà rispetto a quà anche perchè in Slovenia chi apre un’attività commerciale non viene divorato da tasse e balzelli vari.Insomma Nova Gorica è una città europea a tutti gli effetti ed è senz’altro amministrata meglio di Gorizia(peraltro non ci vuole molto)

  89. chinaski ha detto:

    questo e’ ad anversa:

    http://www.flickr.com/photos/vdb-vdb/3059344650/

    puo’ piacere o non piacere, ma sembra che sia all’ avanguardia. sembra che a mahnattan costruiranno un vero e proprio grattacielo “cubo di rubik”.

    comunque tra gorizia e nova gorica le schifezze non mancano. non e’ che i palazzoni neri di via faiti siano una meraviglia, e nemmeno il “grattacielo” in corso e’ da sbregamutande. a nova gorica ci sono i palazzoni grigi che guardano verso il san gabriele che fanno piuttosto schifo. eccetera.

  90. Diego Manna ha detto:

    per mi xe robe da incubo!
    incubo in cubo!!!

  91. Milost ha detto:

    Che ci piaccia o meno, la torre in questione, direi che comunque “fa acqua”. Passateci sotto,lungo la strada, e guardate in su gli evidenti segni delle infiltrazioni sul primo “sbalzo”.

  92. Lorenzo Linthout ha detto:

    Quoto Alpino su concetto della differenza fra l’architettura socialista e quella fascista.
    Il palazzo in questione di voler essere originale, ma non lo è, lo trovo scontato in un contesto errato. La settimana prossima passerò da Nova Gorica, voglio passare a vederlo dal vivo, penso sia un ottimo soggetto da fotografare.
    Ciao!

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