2 Maggio 2011

Sciopero della fame e della sete di Pizzamiglio: “La stampa privilegia i grandi partiti”

Tiziano Pizzamiglio, candidato sindaco della lista Cittadini per Monfalcone, ha dato il via a uno sciopero della fame e della sete che porterà avanti fino al ballottaggio. E’ lo stesso Pizzamiglio a illustrarne, con un comunicato, le motivazioni:

Le ragioni di questa protesta che coinvolge solo la mia persona sono le seguenti:

1. ripristinare la legalità affinché ad ogni candidato sia assicurata la stessa visibilità, cosa che attualmente non avviene, in quanto la stampa assicura la possibilità di comunicare soprattutto ai candidati dei maggiori poli del regime partitocratico.

2. garantire a tutta la comunità di Monfalcone e del suo territorio la possibilità di ricevere informazione e notizie da tutti i candidati e le liste.

3. che cessino immediatamente da parte de “Il Piccolo” le rappresaglie sotto forma di censura che scattano inesorabilmente se qualcuno, come ho fatto io, esprime il proprio pensiero critico nei confronti della redazione monfalconese del medesimo. In dettaglio e a scanso di fraintendimenti confermo di aver dichiarato queste testuali parole: “non si è mai visto durante l’intera storia repubblicana, che una redazione, sia pur locale di un quotidiano regionale, sia parte integrante della coalizione di centro destra che sostiene la candidata del sindaco di Gorizia Ettore Romoli e del consigliere regionale Marin, entrambi del Pdl”.
Spero che questo comunicato stampa sia pubblicato integralmente, senza censure e, come d’uso, senza commenti volti a svilire l’iniziativa di impegno civile a cui mi accingo per assicurare alla comunità monfalconese giungano senza disparità e censure notizie e informazioni da tutti i candidati, da ogni lista e che nessuno subisca censure a causa delle sue idee e per come le esprime.

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2 commenti a Sciopero della fame e della sete di Pizzamiglio: “La stampa privilegia i grandi partiti”

  1. abbasso el picolo ha detto:

    Povero, lui là che digiuna e gnanche un commento no ghe gavè fato.
    Fasso mi, dei, ABBASSO EL PICCOLO, e ‘dess vado a pranso!

  2. abbasso el picolo ha detto:

    4° giorno di digiuno: tutti zitti…

    Da quattro giorni digiuno, non è esattamente uno sciopero della fame, è un digiuno alla maniera buddista. Mi astengo anche dal bere. Ma, in verità, siccome devo prendere un sacco di farmaci (solubili e in gocce) per una patologia pregressa, qualche centilitro d’acqua me lo concedo. Fin’ora ho perso 3,5kg, le mie condizione di salute sono buone, tranne qualche capogiro che non mi preoccupa.

    Continuo a lavorare, durante la campagna elettorale e dunque durante il digiuno. Non comprendo icome facciano gli altri candidati a starsene tutto il giorno fuori casa, ma sempre nei pressi di un giornalista e di un fotografo de il Piccolo.

    Stiamo vivendo una crisi importante, che coinvolge molte famiglie e a molte famiglie ha già tolto il destino per il quale vivevano. Eppure, lo stesso, questi candidati con cui compete, tranne Sandro, strafogano i loro accoliti di cibo e prosecchini, noleggiano camper, camion con la vela, stampano tonnellate di carta e non si sognano neanche di protestare per l’informazione drogata e faziosa che fornisce il Piccolo alla comunità monfolconese e del territorio, naturalmente tutta a loro vantaggio. Il neoliberismo ha insegnato che il successo risiede nella competitività e che la quantità d’ambizione è sempre adeguata ai soldi che la partitocrazia investe (non spende) nella campagna elettorale. Loro spendono e sputano in faccia a chi ha perso il lavoro, la casa e sta ritirando i figli da scuola, è indecente.

    Continuerò a digiunare, voglio proprio vedere se le persone rette della società, delle istituzioni e dei partiti (se ce n’è), interverranno per ripristinare la legalità.

    È necessario che qualcuno informi l’ordine dei giornalisti e gli altri enti preposti al rispetto della Legge 22 del 2000.

    Non posso fare anche questo.

    ‎4° GIORNO SENZA CIBO E SENZA ACQUA PER:

    1. ripristinare la legalità affinché ad ogni candidato sia assicurata la stessa visibilità, cosa che attualmente non avviene, in quanto il Piccolo assicura la possibilità di comunicare soprattutto ai candidati dei maggiori poli del regime partitocratico.

    2. garantire a tutta la comunità di Monfalcone e del suo Territorio la possibilità di ricevere informazione e notizie da tutti i candidati e le liste.

    3. che cessino immediatamente da parte de “il Piccolo” le rappresaglie sotto forma di censura cha scattano inesorabilmente se qualcuno, come ho fatto io, esprime il proprio pensiero critico nei confronti della redazione monfalconese del medesimo. In dettaglio e a scanso di fraintendimenti confermo di aver dichiarato queste testuali parole: non si è mai visto durante l’intera storia repubblicana, che una redazione, sia pur locale di un quotidiano regionale, sia parte integrante della coalizione di centro destra che sostiene la candidata del sindaco di Gorizia Ettore Romoli e del consigliere regionale Marin, entrambi del pdl.

    È questo il punto, la censura a cui mi ha sottoposto la redazione de il piccolo di Gorizia, responsabile anche di quella di Monfalcone è deliberata e serve a nascondere il progetto che gli uomini forti del PDL goriziano hanno pianificato con l’appoggio di Roberto Covaz, direttore della redazione de il Piccolo di Gorizia. Il tentativo di questi signori e di colonizzare il comune di Monfalcone con un sindaco, Anna Cisint, che loro stessi hanno designato. La lega ha accettato in cambio dei voti goriziani per Federico Razzini alle prossime consultazioni regionali. Siamo nella normalità partitocratica? Ebbene, io inorridisco, digiuno e protesto perché è giunto il tempo di dire basta!

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