30 Aprile 2011

Pedalata con Gherghetta, banchetto dell’Udc in Corso, Vecchi dai sindacati

In vista delle elezioni provinciali proseguono a Gorizia gli incontri elettorali dei candidati. La lista dell’Unione di Centro, che sostiene per la presidenza il candidato del Terzo polo Stefano Cosma allestirà questa mattina uno stand ai Giardini Pubblici di corso Verdi, dalle 9.30 alle 12.30, mentre nel pomeriggio, dalle 17 alle 19.30, i candidati dell’Udc incontreranno la cittadinanza sotto la galleria della Cassa di Risparmio. Confermato per ogni venerdì mattina, poi, l’appuntamento ormai consueto di via Catterini, dove Silvia Paoletti, candidata consigliere nel collegio di Gorizia III, si confronta con gli elettori dalle 9.30 alle 12.

Sempre oggi, con ritrovo alle 14.30 in piazza Vittoria a Gorizia, si terrà la “Cammina e pedala – Pohod in kolesarjenje”
passeggiata transfrontaliera a sostegno della rielezione di Enrico Gherghetta. Il programma della giornata prevede la partenza alle 15, con arrivo al Parco Piuma alle 16. Il percorso è di circa 5 chilometri e si snoderà attraverso il valico del Rafut, lungo le piste ciclabili, passando poi per la piazza Transalpina e il valico di via degli Scogli; infine l’arrivo al Parco di Piuma. Ci sarà anche una visita guidata al Parco Viatori, in località Bellaveduta – Piuma.

La crisi economica, la difficile situazione occupazionale, la necessità di investire sulla formazione, in particolare su quella tecnica. Sono stati alcuni degli argomenti che hanno caratterizzato l’incontro tra Simonetta Vecchi e i segretari provinciali della Cgil, Paolo Liva, della Cisl, Umberto Brusciano, e della Uil, Giacinto Menis.
La discussione con il sindaco uscente di Villesse non poteva che muovere dal ”miracolo” Ikea: «La speranza è che la creazione del nuovo parco commerciale possa implicare positivi risvolti occupazionali», ha rimarcato Simonetta Vecchi. «L’approdo di Ikea sul nostro territorio provinciale è stato un grande risultato, reso possibile grazie alla capacità di fare sistema messa in campo da istituzioni, rappresentanze sindacali e privati», ha detto Brusciano (Cisl).

Come si esce da una crisi che in alcuni casi ha compromesso radicalmente il tessuto produttivo e imprenditoriale della provincia? «Anzitutto procedendo con una mappatura delle aziende, fornendo alle tante realtà produttive intenzionate a insediarsi nel nostro territorio gli strumenti necessari a spingerli nella nostra direzione», ha spiegato la candidata alla presidenza della Provincia. «La crisi si è fatta sentire: parlo con cognizione di causa quando dico che moltissime famiglie si sono viste costrette ad avvalersi della sospensione del mutuo», ha detto Vecchi, che nella vita di tutti i giorni è impiegata in un istituto creditizio. «Per questo è necessario investire nella formazione, creando momenti di approfondimento con il coinvolgimento delle famiglie, che devono essere informate su quelle che sono le reali richieste del mercato del lavoro: va rivalutato soprattutto il ruolo degli istituti tecnici. Magari – ha detto – facciamo qualche rotonda in meno e destiniamo maggiori risorse all’istruzione».

Secondo Menis (Uil), «l’onda lunga della crisi non si è placata: i contraccolpi sono stati pesanti soprattutto nella nostra provincia, dove da una disoccupazione quasi fisiologica del 3% siamo passati a raddoppiare l’incidenza, con gli ammortizzatori sociali che stanno progressivamente perdendo d’efficacia. Diventa fondamentale elaborare un nuovo modello di sviluppo, che non sia mirato a realtà produttive monovocate». Per Liva (Cgil), «la Provincia può recitare un ruolo da protagonista proprio nelle politiche del lavoro, dove ha competenze a tutto tondo, dal collocamento alla formazione. La nostra realtà è quella che nel nordest ha il più elevato numero di ore di cassa integrazione e, contemporaneamente, il minor numero di ingressi in mobilità. Per il futuro servirà trovare una regolamentazione nei rapporti transfrontalieri, anche nell’ambito del Patto per lo sviluppo». Proprio sul ruolo del tavolo di confronto provinciale è tornata Simonetta Vecchi: «Va rivisto e ripensato secondo un approccio più concreto – ha detto la candidata del centrodestra -, cercando di creare occasioni adeguate per favorire l’insediamento di nuove realtà produttive».

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