29 Aprile 2011

Negozi aperti il 1° maggio: favorevoli o contrari? Il sondaggio di Bora.La

Dibattito aperto sull’apertura dei negozi nella giornata di domenica 1° maggio: è una giornata festiva – e quindi prevede la chiusura degli esercizi commerciali – oppure è una “normale” domenica e quindi, seppur festiva, consente l’apertura?
Pare prevarrà la seconda interpretazione, quindi i commercianti avranno la facoltà di alzare le saracinesche. Ma voi cosa ne pensate?

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Per quanto riguarda i centri commerciali, le Torri d’Europa fanno sapere che osserveranno una giornata di apertura straordinaria, chiuso, invece, il Montedoro Freetime. Serrande abbassate anche al Palmanova Outlet Village e al Qlandia di Nova Gorica, negozi chiusi ma cinema e esercizi di ristorazione aperti al Planet Tus di Capodistria.

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61 commenti a Negozi aperti il 1° maggio: favorevoli o contrari? Il sondaggio di Bora.La

  1. gigi ha detto:

    Sono assolutamente contrario all’apertura festiva dei negozi, sarei favorevole se fossero aperti anche gi uffici pubblici, poste e banche.

  2. Roberto Zolia ha detto:

    Contrario alle aperture festive, fatte salve le località turistiche.

  3. fabry ha detto:

    E’ festa, andatevi a fare una passeggiata in un prato, e non in un centro commerciale.

  4. Roberto ha detto:

    Sono commerciante e sono d’accordo con le chiusure nei giorni festivi: mi da fastidio solamente che si faccia tanto clamore solo per il I° maggio ( non e’ che sia muna questione politica?) e non per le altre domeniche dove decine di commessi sono oggligati a turni incredibili; a questo punto essendio io impegnato nella mia attivita’ che mi si aprano uffuci postali banche uffici comunali e quant’altro il sabato la domenica e in orari serali…..

  5. denis furlan ha detto:

    Finché i lavoratori dei centri commerciali saranno considerati “cittadini di classe b” non cambierà molto. Perché questa è la verità: laddove un operaio od un impiegato hanno il sacrosanto diritto di trascorrere il fine settimana con la loro famiglia unita, chi lavora nei centri commerciali è sempre soggetto alla roulette russa delle aperture festive. Non si venga poi a dire che questo è un male necessario e che i centri commerciali meno male che ci sono perché danno lavoro, lì le domeniche vengono pagate come un qualsiasi altro giorno settimanale e le famose “rotazioni” sono una pura illusione dato che tutte le strutture lavorano sotto-organico.

  6. gigi ha detto:

    d’accordissimo con Roberto (e non sono un commerciante)

  7. santapazienza ha detto:

    ci sono un sacco di categorie di lavoratori che per le peculiarità produttiva fanno turni lavorando sabato, domenica, notti e feste civili e religiose. Credo che peculiarità produttiva del commercio sia quella di lavorare quando gli altri sono liberi e più disponibili per usufruirne dei servizi.
    La cosa fondamentale è che questa modalità di impiego venga retribuita in maniera adeguata!

  8. isabella ha detto:

    Contraria, si può fare tranquillamente a meno e lasciare le persone a casa con le famiglie.

  9. Maximilian ha detto:

    Sta gente a maggio invece di andare a fare una gita, al mare o trovarsi con gli amici in osmiza sente il bisogno di chiudersi in un centro commerciale??
    Che vita triste.

  10. Riccardo ha detto:

    Assolutamente d’accordo con la chiusura.
    Mia moglie lavora in un cento commerciale due domeniche al mese e vi posso dire che è pesante per una coppia o per una famiglia.

  11. Cirry ha detto:

    In pratica un tizio investe i SUOI soldi ed apre un SUO negozio, vivendo del SUO lavoro. Questo tizio il 1° maggio decide SUA SPONTE di non oziare, ma di lavorare nel SUO negozio, coi SUOI orari. Perché non dovrebbe poterlo fare? L’italia è l’ultima repubblica socialista sovietica.

  12. mutante ha detto:

    contrario: se sei per negozi il primo maggio, sei così sfigato che neanche con tutti i soldi del mondo puoi uscirne.

  13. isabella ha detto:

    Si Cirry, ma lui solo, non con i SUOI dipendenti.

  14. mutante ha detto:

    @cirry: sono d’accordo. il titolare apre il suo negozio e ci sta tutto il giorno. sai come funziona di solito: i dipendenti si cuccano la giornata in negozio. il titolare, chiama bello bello a metà mattina per sapere se va tutto bene mentre lui va in gita. naturalmente poi, le ore lavorate vanno nel monte ore che non verranno recuperate e non verranno pagate. ti dicono: tanto poi le ricuperi. ma sai bene, che vedrai i soldi (forse) solo se ti licenzi. e allora, meglio stare chiusi.

  15. isabella ha detto:

    hai ragione mutante con la differenza che difficilmente vedi i soldi anche se ti licenzi, al limite ti fanno recuperare le ore prima della chiusura del rapporto.

  16. gigi ha detto:

    mutante hai centrato in pieno, mia moglie fa la commessa e quando lavora i festivi, può recuperare la giornata in settimana, non è retribuita con straordinari festivi e se obbietta le indicano la porta pur facendo questo lavoro da 18 anni. Quando ha iniziato nel 1993 non c’erano queste aperture, ma soltanto nel mese di dicembre e la gente viveva lo stesso. Non si vende di più tenendo aperto sempre, anzi aumentano i costi di elettricità ecc. Per aumentare le vendite bisogna aumentare i soldi in tasca ai cittadini!!!!!

  17. Alessandro Duiz ha detto:

    Bravo Gigi.
    Comprare il 30 aprile o il 2 maggio fa lo stesso, tanto sono i soldi che mancano.
    Tutti a casa il 1 maggio, se i padroni vogliono andare a lavorare tirino su le saracinesche da soli, ma i dipendenti a casa.

  18. Roberto ha detto:

    Come ho detto prima sono nel commercio: non e’ il commerciante che vuole le aperture festive e domenicali ma la grande distribuzione proprio perche’ fa leva su personale sottopagato e sfruttato e solo in questa maniera puo’ fare concorrenza al commercio tradizionale: proprio per questo motivo ci troveremo alla desertificazione del tessuto commerciale in centro e a sempre maggior precarieta’ per gli addetti al commercio

  19. Maximilian ha detto:

    Il fallimento di queste iniziative è determinato da noi acquirenti. Se la gente va a comperare il primo maggio, è ovvio che poi ,per non restare fregati, aprono tutti.
    Io di domenica non faccio MAI la spesa per esempio.

  20. sergio ha detto:

    chi vuole tenere aperto lo faccia, chi no rimanga a casa, sempre con la premessa che il personale sia d’accordo e sia pagato giustamente, ma è possibile che tutto sia buttato in politica ,basta gente andate a farvi una visitina

  21. Denis Furlan ha detto:

    Avendo lavorato per molti anni la domenica (quindi sapendo cosa significa), ho sempre boicottato lo shopping domenicale. Se analizziamo il contenuto dei carrelli della spesa domenicale, ci troviamo quasi sempre cose inutili, ecco perchè non trovo giusto che una commessa non possa trascorrere la domenica con i porpri figli solamente perchè Renato doveva comperare i tappetini per l’auto

  22. digei ha detto:

    tema già abbondamtemente sviscerà qualche settimana fa e el risultato evidente iera:
    1 el fatturato non aumenta ma se spalma
    2 i dipendenti ciapa la stessa paga xke forzadi a turni
    3 i dipendenti specie dei negozi dei CC lavora alla fine tutti e 7 i giorni perchè un piccolo negozio + de 3 dipendenti non tien (a parte gli ipercoop o multimediali)
    questi dati no li digo mi ma xe el risultato dell’altra centinaia de commenti del post sulle aperture domenicali de diverse settimane fa… solito brodo che fa creser le presenze sul sito de bora.la 😉

  23. giò ha detto:

    Chi apre la domenica, abbia l’OBBLIGO di una chiusura infrasettimanale di recupero, non di un’eventuale turnazione del personale dipendente, sottoponendo così chi resta ad un doppio lavoro compensativo. Auspicabile anche la presenza obbligatoria del titolare dell’esercizio, per motivi di equità. Ma queste sono solo utopie che contrastano con il avvezzo sfruttamento umano.-

  24. giò ha detto:

    Correggo ” l’avvezzo ” ( lapsus scripti )

  25. luigi (goriziàn) ha detto:

    La domenica che chiudi tutti come una volta. Se sta a casa, al massimo una passegiata. Solo i servizi essenziali che resti aperti e poche domeniche all’anno sotto Natale e Pasqua. Zone veramente turistiche a parte. In caso la turnazione degli esercizi aperti è una buona invenzione. La grande distribuzione ha già orari molto ampi per cui la domenica non serve.
    Buon fine settimana a tutti… a far passeggiate mi/vi auguro.

  26. Denis Furlan ha detto:

    C’è un motivo BEN PRECISO per il quale i supermercati dovrebbero essere chiusi la Domenica:
    fare la spesa deve essere un’operazione puramente FUNZIONALE,ovvero non richiedere più di 45 minuti nei casi più difficili.
    Fare la spesa non dovrebbe (come vogliono farci credere le catene) essere un’esperienza multisensorialmente emozionante, come andare al cinema oppure a mangiare in un ottimo ristorante.
    Da qui la conclusione che se sei da più di un’ora all’interno di un supermercato significa che stai girando a vuoto in cerca di cose inutili da comperare per combattere le tue frustrazioni (ecco perché nei centri commerciali non ci sono orologi).
    Fare la spesa non è minimamente paragonabile ad un servizio essenziale come quello di un ospedale od una stazione dei Carabinieri.
    Eloquente poi il fatto che nei mille programmi elettorali dei candidati sindaci non vi è uno straccio di citazione riguardante le aperture festive degli esercizi, mi sembra che gli operatori del commercio siano un buon bacino d’utenza.

  27. Srečko ha detto:

    Il Primorski sta facendo un’inchiesta parallela. Un paio d’ore fa il risultato era: NO 80%, SI 20%

  28. Srečko ha detto:

    Aggiornamento ad un attimo fa: contro l’apertura 85%, a favore 12%, indecisi gli altri…

  29. mauro amelio ha detto:

    A Trieste un sondaggio dell’unione consumatori spiega come i clienti ritengano sufficienti le aperture domenicali attuali , è evidente che i dipendenti non sono favorevoli a queste aperture, è ancora più evidente che i piccoli e medi negozi non ne sono interessati, dato che se lo volessero i negozi nel centro storico potrebbero aprire ogni domenica, ma quasi nella totalità non utilizza tale possibilità.
    Gli unici che vogliono aprire nelle domeniche e nei festivi sono i centri commerciali, che cercano in questa maniera di fagocitare i clienti dei piccoli negozi(i consumi sono gli stessi indifferentemente dal numero di giorni di apertura), dandogli il colpo di grazia in caso di difficoltà e spingendo verso un monopolio a scapito del cliente.
    Dato che un giorno di apertura in più porta a spese maggiori, dove pensate che queste siano recuperate? riducendo il profitto, aumentando il margine di utile sul prodotto a danno del cliente, limando le spese del personale?(vale risposta multipla, anzi doppia)

    Forse bisognerebbe vedere il problema negozi da un altro punto di vista, intanto capire se questi siano servizi essenziali come i pompieri, polizia, carabinieri, medici,infermieri,giornalisti etc. etc. e nel caso di risposta positiva, spiegare perché le poste e le banche e gli uffici non lo siano e nel caso che non si riesca a spiegarlo, aprire anche questi settori ininterrottamente, in caso di risposta negativa accantonare definitivamente la questione.

    (dati indagine federconsumatori svolta dalla facoltà di scienze statistiche di Udine su 1000 persone, margine di errore il 5%,:
    79% ritiene sufficienti le attuali aperture domenicali, il 6% è contro anche a queste aperture, il 15% vuole la liberalizzazione,
    il 52% non va a fare la spesa di domenica, il 30% meno di una volta al mese, il 18% più di una volta al mese)

  30. mauro amelio ha detto:

    A proposito di feste , dato che abbiamo visto come si possono cambiare le carte in tavola anche a livello politico, non sarebbe utile a livello occupazionale (è una delle scuse che usano per sostenere le domeniche, anche se esse portano più ad una maggior frammentazione dei lavori che a un aumento dei lavori veri) concedere un ulteriore giorno di riposo consecutivo a quello attuale a tutti i dipendenti, sia nel commercio sia nella ristorazione? D’altronde 40 ore settimanali si possono dividere facilmente su 5 giorni, e nel caso questa iniziativa non crei posti di lavoro, sicuramente non porta ad una loro diminuzione o frammentazione ed in ogni caso aumenterebbe la qualità della vita di numerose persone e delle loro famiglie a costo zero, mi è difficile pensare che questo non sia uno degli obbiettivi prioritari della politica.

    Se la qualità della vita non è uno dei principali obbiettivi della politica, adesso che siamo sotto elezioni mi farebbe piacere che mi venga spiegato tale concetto dei vari candidati, indicando quali siano le loro priorità.

    Sempre in ambito di elezioni, una domanda a tutti i partiti: qual’è la vostra posizione sulle domeniche lavorative, sapete dobbiamo votare e ci piacerebbe essere informati almeno sulle questioni che ci possono cambiare la vita e possono influenzare definitivamente la nostra scelta di voto.

  31. Fiora ha detto:

    Ho votato per la chiusura, perché sono per santificare le feste,sebbene laica ed affatto allineata con quella parte che maggiormente tiene a “santificare” questa.
    Però ridurre la vita sempre di più ad una sequela di giorni feriali, per me toglie sapore alla vita stessa.
    …sebbene come Festa del lavoro di ‘sti tempi ci sia ben poco da festeggiare… 🙁

  32. Stefano Bertuzzi ha detto:

    Tralasciando la questione 1° maggio (che è una singola giornata) per me il problema delle aperture domenicali è sindacale: si si trova il modo di tutelare i dipendenti con giorni di ferie corrispondenti a quello che viene perso lavorando, sono possibilista. Un mio amico che lavorava part time è stato licenziato dopo l’entrata in vigore della legge sulle chiusure e questo non è positivo. In molti paesi esteri la cosa funziona, perché? Perché spesso nei giorni festivi sono giovani studenti che per guadagnare qualche soldo si fanno qualche ora di lavoro… se cambiasse un po’ la mentalità e soprattutto se le leggi sul lavoro tutelassero meglio i lavoratori, le aperture domenicali sarebbero un problema minore.

  33. Deborah ha detto:

    Io i negozi li chiuderei da lunedì a mercoledì e li terrei aperti tutti i weekend.
    Così chi lavora ha il weekend per poter andare nei negozi e chi lavora nei negozi ha 3 giorni per riposare…. alla fine la maggior parte vende nei weekend… inutile negarlo!!!

  34. Bibliotopa ha detto:

    Vi ricordate quando a Trieste i negozi erano pure chiusi il lunedì e anche il mercoledì mattina, certi?
    per me potrebbe essere interessante una possibile turnazione, in particolare di qualche supermarket ( può succedere di rimanere senza latte,no?) anche per gli addetti, ma che soprattutto sia ben resa nota. Inutile aprire se poi la gente non sa dove trova aperto e dove chiuso.

  35. Paolo Geri ha detto:

    Al di là di validi (o meno) ragionamenti sui posti di lavoro creati o perduti, sullo scontro grandi catene commerciali-piccoli commercianti,e via discorrendo per me la questione si pone in questi termini: nelle festività lavorano solo (e in forma ridotta) i servizi considerati essenziali (trasporti, ospedali, vigili del fuoco …). Il commercio è un “servizio essenziale” ? No. E quindi negozi chiusi. Oppure come ha scritto qualcuno aperti anche poste, banche, uffici pubblici.

  36. cita demone ha detto:

    festa del lavoro non vol dir lavorar,semai il contrario,per principio.Xe quasi una ciapada pel cul tipo aniversario dei 150,per un pochi xe festa e per un pochi no.

  37. Ale ha detto:

    Deborah ma dove vivi??? Sono commessa e ti garantisco che non è vero niente che nei fine settimana si lavora di più, ci sono solo più clienti annoiati (e sfigati) che “danno un’occhiata” e poi…”ci penso”….inoltre la tua proposta va bene per chi non ha famiglia.
    Io con mio marito che è operaio quando ci sto visto che lui è libero il sabato e la domenica????

  38. Paspartù ha detto:

    Nettamente contrario!
    Unica a guadagnarci nelle aperture domenicali è la grande distribuzione, perchè di sfigati che passano le domeniche al centro commerciale, li troverà sempre. Il resto sono tutte chiacchiere. Ovvio, che se un piccolo commerciante vuole tenere aperto, è libero di farlo, ma deve LUI e la SUA famiglia a lavorare, senza costringere in alcun modo i dipendenti.

  39. Fiora ha detto:

    uno che si limitasse al tema in oggetto,però! 🙁
    Il discorso apertura /chiusura domenicale è già stato affrontato mille volte.
    Si verifica la stessa divagazione del 150nario, con la differenza che data l’unicità , QUELLO, comunque la si pensi in merito, era un discorso davvero a parte. Eppure è stato trattato alla stregua di un’ipotesi di chiusura qualsiasi.
    Lo stesso, sebbene si ripresenti annualmente, vale per il primo Maggio.
    Ha senso tenere chiuso ? per me sì, per i motivi che ho esposto.
    E’ altrettanto rispettabile il parere opposto, purché non si mi esca dal dal seminato assimilando questa Festa ad una una domenica qualsiasi.

  40. Cirry ha detto:

    MUTANTE e ISABELLA, perché non chiedete un prestito in banca e non aprite un negozio vostro? tanti hanno creato delle eccellenti attività partendo dal nulla.
    Siete forse invidiosi di chi ci è riuscito?

    Il 99% delle azioni sociali e politiche “de sinistra” nascono dall’invidia sociale

  41. giorgio (no events) ha detto:

    Sono contrario all’apertura dei negozi nei giorni festivi, a maggior ragione il 1° maggio che, per inciso, è la festa del Lavoro.
    Se un mercante vuole aprire la bottega, lo faccia pure, ma senza dipendenti.
    Discorso a parte per le località turistiche.

  42. Cirry ha detto:

    Dunque, cerchiamo di capirci: i negozi non possono stare aperti perché i “poveri” dipendenti protetti dai sindacati più potenti al mondo si stancano troppo a lavorare… vabbè… lasciamo stare quanto in Italia viene pagata una festività non goduta. Ndemo avanti: i dipendenti dei negozi sono le principesse sul pisello rispetto ai dipendenti di tutti quei bar e ristoranti che il 1° maggio stanno entusiasticamente aperti?
    Se uno ha voglia di lavorare, se ne frega del 1° maggio, del 25 dicembre, ecc. ecc. Se uno non ha voglia, non si lamenti.

  43. Cirry ha detto:

    41: ci sto. Sto aperto solo io. Col sudore della mia fronte. Se un dipendente decide di “concedersi” e di venire a lavorare ben retribuito (festività non goduta) lo mando via. Va bene così?

  44. Cirry ha detto:

    38. paspartù:

    Ovvio, che se un piccolo commerciante vuole tenere aperto, è libero di farlo, ma deve LUI e la SUA famiglia a lavorare, senza costringere in alcun modo i dipendenti.

    —–

    Ok, lavoro solo io.

  45. giorgio (no events) ha detto:

    bah! io mi riconosco in queste parole:
    “La Costituzione della Repubblica italiana riconosce la libertà dell’iniziativa economica privata…
    …l’attività dell’imprenditore…non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.”

  46. isabella ha detto:

    @Cirry grazie alle mie fatiche passate ho il mio lavoro e lavoro di domenica da 20 anni.
    Aprirei volentieri una mia attività, anche chiedendo un mutuo, se non ne avessimo già 2 in famiglia.
    Ma sbagli a dire che i sindacati proteggono i lavoratori, non più e vorrei vedere quanti pagano a dovere i dipendenti (altro che indennità festive) non pagano nemmeno gli straordinari dovuti.

  47. Servolier ha detto:

    el 1° maggio xe diventa’ oramai el simbolo de un mondo che purtroppo no esisti piu’, no i dovessi far la festa dei lavoratori ma la festa del sfrutamento dei lavoratori, ma tanto quela la xe ogni giorno

  48. gigi ha detto:

    @33 Deborah, deduco e sono sicuro che tu non hai figli, i quali fanno attività (calcio, baschet, pattinaggio, sci, ecc.) che si svolgono sempre nei fine settimana. Mia moglie per esempio si perde tantissime partite dei figli a causa delle persone che non sanno cosa fare la domenica che andare in negozio a rompere.

  49. Valentino Roiatti ha detto:

    Assolutamente contrario all’apertura festiva dei negozi. Le feste sono feste devono funzionare solo i servizi indispensabili.
    Valentino Roiatti

  50. dimaco ha detto:

    miserabile, è l’unico aggettivo che miviene in mente per chi inapace di socializzaree in altra maniera passa le domeniche nei centri commerciali.. la maggioranza della gente va nei cntri commerciali a immaginare e sognare con occhi lucidi uno schermo da 50 pollici di ultima generazione o vestiti. tutte cose che non si può permettere perchè i soldi bastano a malòapena per arrivare alla fine del mese. Io personalmente ritengo i cc uno dei maggiori responsabili dell’indebitamento delle persone. Compra tutto senza soldi. ma poi quando arrivanole rate da pagare che erodono il già poco denaro rimasto non si sa dove sbattere la testa.
    riguardo ai risotranti vorreiricordarei ai saputelli che nella ristorazione si ha un giorno di chiusura obbligatorio. nei cc i titolari dei negozi se ne sbattono altamente dei diritti dei lavoratori e delle famiglie dei sudetti.

  51. mauro amelio ha detto:

    Volevo rispondere a chi giudica fuori tema il parlare delle domeniche o di altre feste.
    Non vedo alcuna differenza nel lavorare il primo maggio, il natale, a ferragosto o durante le domenica. Se ci si rifiuta di lavorare durante una festività, bisogna coerentemente rifiutare la possibilità di rinunciare alle altre e tanto più alla festività per eccellenza che è la domenica (in cui di norma dovrebbe coincidere il giorno di riposo), allo stesso modo se si accetta di lavorare per ferragosto o per natale o durante le domeniche, non vi è alcun motivo di rifiutare l’apertura il primo maggio.
    In queste discussioni, non si tratta di stabilire l’importanza di una festa in confronto dell’altra o fare una battaglia politica perché si considera ingiustamente il primo maggio una festa di parte e non di tutti i lavoratori, bensì di capire se è giusto dare la priorità alla persona o alla merce e se accettare una vera concorrenza riguardo ai servizi ed alle merci o favorire con l’apertura domenicale la grande distribuzione che riesce ad ammortizzare più facilmente la spesa.

  52. Fiora ha detto:

    @52 caro Mauro Amelio,anch’io sono tra quanti hanno operato un distinguo tra domeniche e le altre solennità. Non l’ho fatto certamente per motivi politici, men che meno religiosi e venendo anch’io dal commercio ho la consapevolezza dell’importanza di concorrenza e e necessità di amortizzare i costi ecc. ecc.
    Semplicemente ritengo che se la domenica arriva ogni sette giorni e si vuole considerarla feriale, il Centocinquantenario, lo dice la parola stessa, la nostra generazione non ne vedrà un altro, il ferragosto ne capita uno ogni dodici mesi e analogamente il Primo Maggio.
    Per il fatto stesso che la domenica non è più festiva ,mi era parso giusto mantenere tali , alcuni altri giorni dell’anno, con natale e Capodanno.
    Chiamalo “il senso della vita” chiamalo come ti pare.
    Una manciata di giorni “rubati” alla produttività in favore di quest’alternanza tra feriale e festivo, tutta evidentemente a vantaggio del primo.
    E’ GRAVE? E’ in controtendenza? sopravviverò! 🙂

  53. Yankee ha detto:

    Chi vuole tenga aperto, chi no, abbassi la saracinesca. Massima libertà e sarà il volume di affari sviluppato nelle giornate festive a decretare se conviene l’apertura o no . Teniamo presente anche che essendoci crisi nel mercato del lavoro, forse (e sottolineo “forse”) aumenterebbero un pò le persone occupate.

  54. isabella ha detto:

    E chi lo dice che la domenica non è più festiva?

  55. MauroB ha detto:

    Assolutamente contrario alle aperture nei giorni festivi.Tranne che per bar,ristoranti,cinema,ecc.ecc.

  56. mauro amelio ha detto:

    isabella ha sintetizzato (n.55) quello che volevo dire nella risposta n. 52, le domeniche sono ancora festive anche se tentano di inculcarci l’idea che siano dei giorni come gli altri, per questo creando dei distinguo tra festività e domeniche si accetta e si propaganda questo falso concetto.

  57. Gianni Poma ha detto:

    La domenica è il principale giorno di riposo in tutti i Paesi ed in tutti i settori che non siano considerati essenziali e le festività parlano della nostra storia, ne trasmettono la memoria alle future generazioni, difendono l’identità culturale, civile e religiosa del Paese.
    Io sono contro il fatto di far diventare (con il proliferare di aperture nei giorni festivi) la domenica come un giorno qualsiasi , perché credo che ci siano dei capisaldi della nostra cultura che vanno tutelati: è si necessario fare spazio al nuovo ma bisogna trovare un modo perché questo non avvenga a scapito di importanti valori sociali e per chi crede anche religiosi.
    Sono anche buone tradizioni che fanno parte della nostra identità e che credo debbano essere salvaguardate dall’invasione di una mentalità consumistica.
    Nelle domeniche e nelle feste si devono “consumare” soprattutto i beni relazionali tra le persone, prima ancora che vendere/acquistare quelli materiali.

  58. Mauro ha detto:

    Ma che scherziamo, addirittura anche il giorno della festa del lavoro, tenere aperti i negozi, ma questo e un puro egoismo dei imprenditori e commercianti e i podroni delle multinazionali dei centri commerciali, fanno proprio schifo, ed egoisti, invace di lasciare il proprio personale liberi a godersi la propria famiglia, casa e magari un girno in gita fuori città le fanno lavorare, una vorgogna era meglio una volta che le domeniche erono libere e i lunedi.

  59. Mauro ha detto:

    Il governo dovrebbe intervenire ma vedo che probabilmente i ministri saranno soci delle multinazionali.

  60. Deborah ha detto:

    Ho due figli, e il fatto che la mamma lavori più che può gli permette di fare tutte le attività che loro vogliono ok?
    Per fortuna sono abbastanza intelligenti da capire che se alla partita della domenica c’è solo il papà non è perchè la mamma se ne frega di loro ma esattamente il contrario.

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