Per non generare una sorta di ripulsa nei confronti della propria villa e del fiorente giardino che la circonda tacerò sul numero civico.
Non lontano dall’incrocio con via Aprica, sul lato destro, uscendo dalla città, nel 1905 il Comune di Gorizia aveva costruito uno stabilimento per il deposito delle immondizie. Era composto da una tettoia, un letamaio, un forno, il cortile, la rimessa per i carri adibiti alla raccolta, l’abitazione per il custode e la vasca per la raccolta dell’acqua piovana. La batteria degli immondezzai era costituita da 13 vasche grandi in cemento e disposte in serie.
I documenti trovati non descrivono il procedimento seguito per lo smaltimento, ma evidenziano solo il piccolo forno per l’incenerimento.
Durante la Prima guerra mondiale il deposito fu ripetutamente colpito, subendo gravi danni. L’accertamento fu eseguito regolarmente dai periti, ma sulle mappe della città del 1921 della costruzione non c’è più traccia.
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