26 Aprile 2011

“Monfalcone non è una città per pescasportivi”

“L’ordinanza della Capitaneria di Porto che vieta l’accesso con qualsiasi veicolo nella zone della Cassa di colmata, ci pare francamente esagerata, tuttavia pur anche condividendo le ragioni che hanno reso necessario il provvedimento, essendo l’ulteriore restringimento degli spazi adibiti alla pasca sportiva, ci pare non tenga conto dell’importante ruolo che i pescatori dilettanti hanno rispetto la salvaguardia e il controllo del territorio costiero”. Le considerazioni arrivano dal candidato sindaco del Blocco comunista anticapitalista, Alessandro Perrone.

“Monfalcone ancora una volta – rileva – si caratterizza per essere una città di mare che penalizza in maniera sistematica e ingiustificata le attività pescasportive, senza rendersi conto anche del suo ruolo economico. Da tempo, infatti, la pesca sportiva subisce innumerevoli vincoli di natura normativa, ciò malgrado sia un’attività popolare che ha un’importante base soprattutto tra i lavoratori della zona, viene presa scarsamente in considerazione dalle istituzioni. Auspichiamo, quindi, che a fronte di un provvedimento che limita l’accesso in un area, pur confidando nella sua revisione, ci sia uno che vada a compensare tale riduzione”.

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3 commenti a “Monfalcone non è una città per pescasportivi”

  1. Malvina ha detto:

    no xe la “sicurezza” el motivo per cui no se vedi più monfalconesi in giro per Monfi, ma el no poder far più niente de niente!!!
    MEDITATE GENTE… MEDITATE….

  2. Francesco ha detto:

    Ben detto!

  3. kaiokasin ha detto:

    Non so quali siano le motivazioni della Capitaneria. In ogni caso una parte della Cassa di Colmata (quella verso il Timavo) è Sito d’Importanza Comunitaria (Direttiva Habitat) e Zona di Protezione Speciale (Direttiva Uccelli). E’ un’area molto pregiata dal punto di vista ambientale, soprattutto per l’avifauna e vi sono state nidificazioni di grande pregio. Eppure ci fanno il motocross, con le conseguenze che potete immaginare in termini di disturbo e distruzione dei nidi a terra. I divieti non sono mai piacevoli, ma di fronte all’inciviltà spesso non c’è altra soluzione (parlo del motocross, magari i pescasportivi andranno a passo d’uomo, si porteranno l’immondizia a casa, saranno attenti a non disturbare l’avifauna e danneggiare i nidi).
    Comunque sono contentissimo di quest’ordinanza, il Lisert è un’area stupenda e va tutelata, chi vuole ci vada a piedi.

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