23 Aprile 2011

Il primo maggio inizia il viaggio di Pietro Rosenwirth: 6 nazioni, 5 capitali per un sogno oltre le barriere

Pietro Rosernwirth, 41 anni, affetto da un grave handicap fisico-motorio, partirà da Trieste il primo maggio, per iniziare un viaggio che lo porterà a girare 6 paesi e a visitare ben 5 capitali. Questo il suo comunicato che accompagna la presentazione dell’iniziativa, predisposto – a titolo volontaristico – dal giornalista Luca Poma:

UN HANDICAPPATO IN MOTO?
Un “centauro” affetto da gravi handicap fisico-motori guiderà “in solitaria” uno Scooter-Trike a 3 ruote attraverso 6 nazioni, toccando 5 Capitali, per abbattere ogni barriera fisica e mentale.

“Fino a quando le persone saranno considerate un ‘costo’ dalle Pubbliche Amministrazioni e fino a quando l’abbattimento delle barriere – architettoniche e mentali – saranno una seccatura da risolvere, invece di una cosa naturale per offrire pari opportunità di movimento e di espressione a tutti, la parola ‘handicappato’ sarà il termine sicuramente più appropriato per definire la mia situazione fisica e sociale. Nonostante questo non mi arrendo, e con questa iniziativa voglio tentare di far aprire gli occhi sia alle pubbliche amministrazioni che anche agli altri cittadini cosiddetti ‘normali’, che spesso non si rendono conto di quanto le nostre città non siano a misura di ‘qualunque uomo’. E’ questo il vero razzismo: ragionare ‘escludendo’, come se fosse una cosa naturale vedersi interdire di fatto i propri più elementari diritti”. Questa è stata la dichiarazione di Pietro Rosernwirth, 41 anni, affetto da un grave handicap fisico-motorio, impegnato socialmente dal 1987 nella diffusione dei valori della nonviolenza e della non-discriminazione, ed appassionato di viaggi, che il 1° maggio partirà da Trieste, da solo, per un viaggio che ha il sapore di una sfida impossibile. Pietro affronterà il difficile viaggio a bordo di uno scooter-trike opportunamente modificato, regolarmente omologato presso la motorizzazione Civile e che può quindi circolare liberamente ovunque sia consentito agli altri veicoli, autostrade comprese. Allo scooter è stato anche aggiunto un kit di ammortizzatori e ruote posteriori supplementari importato dagli Stati Uniti, soluzione che permette una stabilità assoluta con soluzioni di tipo meccanico, a differenza degli altri scooter a più ruote attualmente in commercio basati su sistemi elettronici, meno robusti di quelli adottati sullo scooter di Pietro.
“Questo Viaggio nasce per dimostrare come un handicappato messo nelle migliori condizioni possibili, con la fornitura dei necessari ausili e l’adeguata assistenza socio-sanitaria, possa fare cose che risulterebbero impegnative anche per i cosiddetti ‘normo-dotati’. Mi auguro –ha concluso Rosenwirth – che gli Enti pubblici possano attivarsi per inserire nei propri bilanci fondi per aiutare concretamente chi è alla ricerca di una propria autonomia negli spostamenti quotidiani: il movimento è parte essenziale della vita, e l’indifferenza di amministratori pubblici ‘normali’ condanna spesso quelli come noi ad un esistenza da reclusi. Io voglio
portare ovunque mi sia possibile un messaggio tanto semplice quanto significativo: è possibile abbattere le barriere dell’indifferenza e della discriminazione, e quest’avventura ne è la dimostrazione concreta”.

“Quando incontro una persona interessante – ha dichiarato Alessandro Mocavero, Presidente dell’Associazione contro il Dolore – mi viene spontaneo provare a classificarla, a descriverla. Quando ho conosciuto Pietro ho coniato per lui l’espressione ‘eccezionalmente normale’. Con questa spettacolare e impegnativa sfida, Pietro rivendica a nome di tutti noi il diritto a una vita vissuta con qualità e con piena dignità”.
Per altre informazioni su questa iniziativa e per approfondire i dettagli sulle caratteristiche dello scooter a tre ruote, è possibile consultare il sito web handytrike.eu mentre per tenersi informati sulle vicende di Pietro in viaggio, giorno per giorno, è possibile aggiungersi al profilo
Facebook Handytrike .
Pietro Rosenwirth desidera ringraziare calorosamente alcune aziende, senza le quali quest’avventura non sarebbe mai stata possibile: la Givi per gli accessori, la TucanoUrbano per il vestiario, la Tom Tom per il navigatore GPS. Ringrazia inoltre l’ “Associazione contro il Dolore in memoria di Giuseppe Mocavero” per il prezioso sostegno dato nell’organizzazione del viaggio.
La Provincia di Trieste ha concesso il Suo Patrocinio e collaborerà nel sollecitare le Ambasciate ed i Consolati al fine di organizzare eventi nelle varie città toccate dal mio viaggio.

Abbiamo chiesto a Pietro di poter seguire online gli sviluppi del suo viaggio, pubblicheremo quindi foto e diari delle sue avventure, connessioni internet permettendo.

Ecco l’itinerario:


1 maggio
Trieste – Lubiana – Maribor
2 maggio
Maribor – Budapest
6 maggio
Budapest – Vienna
10 maggio
Vienna – Praga
14 maggio
Praga – Monaco
18 maggio
Monaco – Zurigo
22 maggio
Zurigo – Milano
26 maggio
Milano – Trieste

Daghe Pietro!

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8 commenti a Il primo maggio inizia il viaggio di Pietro Rosenwirth: 6 nazioni, 5 capitali per un sogno oltre le barriere

  1. GiovanniG ha detto:

    Daghe Pietro!

  2. brancovig ha detto:

    buon viaggio e complimenti a tutti quelli, aziende incluse, che lo hanno reso possibile

  3. giorgio (no events) ha detto:

    bellissima iniziativa e itinerario da favola nel cuore dell’europa.
    daghe Pietro!

  4. sergio ha detto:

    auguri

  5. denis furlan ha detto:

    quoto i complimenti a chi ha potuto rendere possibile tutto ciò

  6. Cirry ha detto:

    Sto mulo fa un giro stupendo: io ho fatto lo stesso nel 2009, toccando però anche Zagabria

  7. Riccardo Riccamboni ha detto:

    Bravo e complimenti Pietro per quello che che hai fatto, che stai facendo e farai ancora per sconfiggere le barriere soprattutto “mentali”. Ti auguro un grande successo…..buon viaggio!

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