Paolo Rumiz, in un furibondo articolo apparso oggi (giovedì 21 aprile) sul Piccolo, denuncia l’esistenza di una “macchina ramificata di connivenze”, che ingloba elementi trasversali agli schieramenti politici e si nutre dissanguando Trieste. Essa è presente, secondo Rumiz, “In porto, in Comune, in Parlamento, in Regione e nelle sue mille aziende partecipate, all’Acegas, nelle Coop, alla Camera di commercio, alla Fondazione Crt e in un’infinità di organi collaterali”.
La notizia rimbalza in centinaia di bacheche su Facebook e fa discutere, anche se buona parte dei commentatori si limita a inveire contro la “cricca” e non raccoglie il forte monito di Rumiz, che assegna proprio ai triestini la prima grossa fetta di responsabilità. “Qui li abbiamo lasciati crescere, li abbiamo votati, e ora sono dappertutto. Come la gramigna”.
È per l’assopito senso civico dei triestini, dice Rumiz, che la “cupola” è riuscita a paralizzare gli affari del porto, le rotte del mare e le tradizioni che hanno reso grande la Trieste di ieri. “Povera mia città dell’anima, luogo di tante partenze e di tanti ritorni.” conclude Rumiz “Non credo ti meriti tutto questo”.
C’è chi invece minimizza, sempre su Facebook, come il candidato Pdl Paolo Rovis che spiega così lo sfogo di Rumiz: “D’altra parte, siamo in campagna elettorale e i soloni della sinistra fanno il loro mestiere”. Di sicuro, il tema della “cricca” è caldo e sentito. Anche il giovane candidato al Consiglio Comunale Patrick Karlsen si è scagliato contro la “Banda” del Porto e del Porto Vecchio nella suo videoblog di ieri:
Rumiz è troppo scaltro. E’ stato un politico. E’ sicuramente un uomo schierato.
E l’articolo che non ha alcun valore perchè non dice nulla e non fa un nome (un articolo così lo sa fare anche un bambino di terza media..basta sparare su tutto e il contrario di tutto, basta ipotizzare complotti).
E’ un articolo grondante di demagogia.
Parla di “cricca”, di “banda”.
Mi domando: perchè Paolo Rumiz non va in Questura o in Tribunale a denunciare tali malfattori?
Dà l’impressione di conoscere assolutamente la “mafia”.
Con accuse di questo genere, non si fanno articoli generalisti ma si fanno denunce circostanziate.
ma cosa si inventeranno ancora sti comuisti? ma guarda tu che birbantelli, che burloni abbiam a fare i giornalisti. come si tocca una certa connivenza scattano tutti sull’attenti e diventano vigili non appena si prova ad avvicinarsi al truogolo da cui mangiano i potenti e si sentono le solite parole: retorica e demagogia. Invece trovo l’artcolo di rumiz interesantissimo
ma dimaco cos te va pensar..no te vedi che el porto vecio ormai xe novo e xe bene comune de tutti i triestini…xe mezza città che ghe lavora dentro e sta creando opportunità per tutti.
ma sto rumiz invece dixi che xe tutto fermo per colpa de nosesachi…camber?noooooooooo
Se uno evoca la parola “mafia”, deve avere il coraggio di dire a chi si riferisce, visto che nel pezzo – e lei lo ha capito da altra angolazione ma come me – il Rumiz fa intendere di sapere.
A questo punto Rumiz deve andare fino in fondo: fuori le trame e i nomi.
Sennò è fuffa
Come volevasi dimostrare: anche qui nei commenti il tema del “ li abbiamo lasciati crescere, li abbiamo votati“ non sembra venir preso sul serio… come i muleti che zoga a darsela :-/
A Trieste è tutto fermo non da anni, ma da decenni. Del porto vecchio si parla dai tempi della prima repubblica e non si è mai fatto niente. Temo che Rumiz abbia ragione quando dice che in fondo questo vada bene alla grande maggioranza dei triestini. I pensionati, i dipendenti pubblici e anche quelli che hanno rendite di posizione nel settore privato, ossia la massa dei triestini, sono poco interessati allo sviluppo e alla vitalità, preferiscono istintivamente la memoria e il silenzio. In fondo questo istinto non riesce a frenarsi neanche nell’articolo di Rumiz, quando se la prende selvaggiamente con le moderate serate dei giovani triestini, invocando l’intervento delle forze dell’ordine per stroncare quel poco di dionisiaco che ancora resiste.
in ogni caso qualcosa di vero ci sarà credo che tutti i triestini possono vedere i risultati dei nostri Diremo “politici” giustamente abbiamo quello che ci meritiamo, la gente purtroppo non segue la politica e così ci troviamo sempre quelli che in questi anni non hanno fatto assolutamente niente, più grave è l’opposizione che ormai è assente
@ Ambaradan = Piero Camber
gentile Camber,
buon giorno.
Rumiz invece a me pare molto impolitico. Nel senso che sferra attacchi senza una strategia/tattica particolari.
Le chiedo invece come mai lei e suo fratello, che siete già stati individuati esplicitamente da Rumiz sul Piccolo di qualche settimana fa come un gruppo di potere fine a sè stesso e non utile per le sorti della città, non denunciate Rumiz stesso per diffamazione, eccetera?
Sono curioso di capire le vostre posizioni su questo. Grazie per l’attenzione.
p.s.
ricordo a tutti i commentatori che sono responsabili in sede legale di quanto scrivono.
nota: ogni utente di internet è tracciato tramite il suo i.p. e può essere rintracciato dalla polizia postale, quindi i nomi falsi servono a poco.
Egregio signor Piero Camber alias Ambaradan, come lei vorrebbe che giustamente le accuse fossero chiare e dirette, io vorrei che lei avesse il coraggio di difendersi non sotto pseudonimi, ma con il suo nome, lei purtroppo è un rappresentate politico ed assolutamente scorretta la sua richiesta nascondendosi sotto un pseudonimo, le faccio una domanda ma suo fratello in questi anni cosa ha fatto per Trieste? La politica che state facendo, anzi che non state facendo ha ridotto la città in questi stati potete solo che vergognarvi! sergio
la verita’di cio’che dice Rumiz sta nel fatto che,se prendiamo una qualunque copia del Piccolo di trent’anni fa,le problematiche sono identiche:ferriera,Porto,poca industria,rilancio turistico ecc;l’unica differenza e’che andiamo on slovenia senza far dogana ma questo proprio non son riusciti a fermarlo!se sono stati una vita per tirar giu’quella “zimisera”del magazzino vini dove volete ci portino questi?
Leggo sul sito di Antonio di Pietro
Camber Giulio (senatore): condannato a 8 mesi per millantato credito nell’ambito della Kreditna Banka. Era accusato di aver preso 100 milioni di lire.
http://www.antoniodipietro.com/giustizia/
Questi sono purtroppo i nostri politici
Propongo Rumiz come sindaco-ombra.
Le mie considerazioni sull’articolo di Rumiz le ho spedite ieri al Piccolo, che mi auguro le pubblichi.Ho trovato offensivo il tono verso quella Trieste che, nonostante il nulla dei suoi rappresentanti (a 360 ° o a 38° per dirla con Dipiazza), continua a mandare avanti la baracca da decenni. E lo fa fuori dai riflettori del monoquotidiano, lavorando tra mille difficoltà, costruendo, creando, inventando. Così come esiste un’altra Italia, diversa da quella di Berlusconi e Bersani, esiste una Trieste (non scrivo altra per prendere le distanze da Bandelli, cui non avanza nulla)vivace anche nel cronicario.
Rumiz è voce ascoltata e quindi ha un suo potere, da non sottovalutare. Non è però puntando il dito genericamente, sparando nel mucchio che la città andrà avanti e si libererà di queste insostenibili palle al piede. Così facendo è riuscito solo ad arroccare tutti nelle proprie opinioni e, se possibile, a costruire un nuovo muro di silenzio. Di cui francamente Trieste non sente il bisogno.
Mi state dicendo che Piero Camber si nasconde dietro uno pseudonimo come un ragazzino qualunque (tipo il sottoscritto)?
Ma questo è uno scoop!
Egergio signor Camber, la invito comunque a non abbandonare questa discussione e rispondere punto per punto, invitando magari anche quel pregiudicato condannato in via definitiva il 4 novembre 2008 che porta il suo cognome.
Forse avete delle spiegazioni da dare a questa città.
E già che sono passata per Bora.La dopo tanto tempo, ne approfitto per chiedere a Patrick (se legge):
sei proprio sicuro che con una guerra nel Mediterraneo nei dintorni di Suez sia il caso di parlare di porto di Trieste? Che prospettive offre l’instabilità politica internazionale ai traffici?
Domanda che vale per tutti coloro che si cimentano e cimenteranno sull’argomento. Perchè la pace ha anche un suo valore economico, non è solo una bella parola.
Ultimissima nota, poi vi lascio: Porto Vecchio. A parte speculazioni immobiliari cosa s’intende fare? Andare avanti con le speculazioni (ricordo che il Magazzino 26 ristrutturato farà bella mostra di sè inutilizzato ancora per un po’, poi bisognerà ristrutturarlo)? E qual è il progetto su cui dovrebbero potenzialmente investire da fuori che vede la partecipazione, anche economica, dei triestini?
@ Enrico Maria Milic
Scoop: non sono Camber.
Caro Milic, lei deve essere ossessionato da Camber.
Inoltre: ma uno non può dire che non gli è piaciuto un articolo – quello di Rumiz – ?
@ Ambaradan qui il signor Milic dovrebbe fare un indagine, perchè se la cosa fosse vera…… le persone oneste a Trieste,( pare che ce ne siano poche) sono ossessionate dal Camber Giulio per quello che ha fatto, e per quello che non sta facendo, triestini alle prossime elezioni non votatelo
@Ambaradan,
Inoltre: ma uno non può dire che non gli è piaciuto un articolo – quello di Rumiz – ?
tutto si può dire siamo in democrazia, ma uno che ragiona in questo modo è dalla parte di chi rovina Trieste, o uno che ignora completamente quello che succede a Trieste
forza Milic vada avanti ci dica di chi è l’ID di Ambaradan auguri
Una parte dei nomi la ha fatta già mesi fa Boniciolli ma nessuno l’ ha nè smentito nè tantomeno querelato.
se il lavoro di rumiz scuota un pò di triestini addormentati, che si accodano a dei vecchi che si dicono portatori del nuovo, allora è utile. i nomi? tutti i politici degli ultimi 20 anni.
@14 quoto Francesca Longo: parlare genericamente di cricca e sparare nel mucchio è offensivo non nei confronti dei sospetti di far parte della “cricca” (tanto se Rumiz non cita nomi e atti compiuti da quei nomi, a immaginarli sono solo pochi intimi) ma nei confronti di chi non fa parte di nessuna cricca e rifiuta la diffusa logica degli amici degli amici.
Comunque, secondo me, le cose stanno molto peggio di come le dipinge Rumiz che immagino si riferisca a uno specifico gruppo di potere. Le cricche sono tante e infettano molte istituzioni, non solo quelle politiche. Per esempio le cricche universitarie costringono i meritevoli ad emigrare all’estero per far posto ai loro “protetti”, infliggendo un grave danno alla comunità. Il tumore delle cricche ha infettato e bloccato gran parte del corpo sociale. La cura dovrebbe essere ben più radicale di un comunque necessario ricambio del personale politico.
@ 16 Francesca Longo
Francamente non credo proprio che il volume (basso) dei traffici del Porto di Trieste dipenda in prima battuta dall’instabilità di cui parli tu. Il problema ha radici e cause principalmente locali da almeno vent’anni a questa parte.
Negli ultimi mesi il Piccolo ha pubblicato molti articoli nei quali Rumiz si è scagliato apertamente contro la cricca, facendo nomi e cognomi. Basta cercare nell’ archivio online del Piccolo per rendersene conto. Questa volta invece Rumiz ha sparato nel mucchio, senza fare nomi. Perchè?
Mi piacerebbe avere una sua risposta, qualora passasse da queste parti.
Fabio Turco
non capisco di che si discute…
tra pochi giorni si vota…
è chiaro che quello di rumiz è uno sfogo elettorale. vi ha convinto ? si-no
aprite la scheda e votate.
Questo articolo di Rumiz è solo l’ultimo di una serie cominciata un paio di mesi fa.
Qui trovate il primo (17 febbraio 2011):
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/02/17/news/e-trieste-sacrifico-il-porto-sull-altare-dei-giochi-di-potere-1.21342
Come dice Rakija, qui i nomi e cognomi si fanno. Altro che sparare nel mucchio.
L’articolo di ieri secondo me diceva qualcosa di ancora più grave: se c’è un gruppo di potere che blocca Trieste, è esteso, ramificato, trasversale. E mentre si espandeva negli ultimi vent’anni i triestini dormivano. Se lo sono lasciati costruire sopra la testa.
Bene, quel che è stato è stato. Ma ora ci stiamo svegliando. In tanti.
@patrick karlsen:
spero che ciò che sta accadendo abbia dei riscontri sul voto di maggio. altrimenti, trieste continuerà ad essere un grande distributore di spritz…
Muli, se qua i ne ciula el porto sotto el naso succedi due robe:
1) dovemo vergognarse anche un poco noi perchè xe ora de finrla de farse cior pel cul
2) molemo sta città, che a quel punto no gavrà proprio niente de dir.
@28 “l’articolo di ieri secondo me diceva qualcosa di ancora più grave: se c’è un gruppo di potere che blocca Trieste è ESTESO, RAMIFICATO, TRASVERSALE”
Pienamente d’accordo con l’interpretazione dell’articolo di Rumiz. Proprio per questo l’assenza di nomi, a differenza delle altre volte, è uno sparare nel mucchio. L’estensione, la ramificazione, la trasversalità, fatte intendere nell’articolo, allungano l’ombra del sospetto a 360° e questo è inaccettabile. Rumiz dovrebbe fare i nomi di chi, secondo lui, facendo finta di avversare questo gruppo di potere, in realtà ne fa parte.
@Aldo: condivido perfettamente (nella lettera al Piccolo ho parlato di ghetti, parola che trovo più idonea a definire la struttura socioeconomica della città). Se capisco che una persona giovane non può aver in nessun modo responsabilità per un ummobilismo storico, capisco meno il risveglio di un sessantenne, anche perchè in passato avrebbe potuto mettere tanti bastoni tra le ruote. E temo che i nomi non fatti riguardino la stessa parte politica che volendo favorire ha sfavorito. Dire o non dire Camber è un gioco da bambini: lui giustamente se ne frega e si fa gli affari suoi. Ma provate a smuovere dinosauri di centro sinistra! Nella lettera cito alcuni episodi tra cui Ferriera e porto (due argomenti che per me sono state anche due battaglie politiche, non solo giornalismo). Se qualcuno, proprio nel centro sinistra, avesse mosso un dito, dicasi uno per evitare che Ect levasse le ancore, i bassi traffici non solo non ci sarebbero (gli olandesi avevano comunque cominciato bene), ma ci sarebbe anche una struttura ferroviaria decente, visto che sono i principali azionisti delle ferrovie tedesche e che s’erano impegnati a costruire (lo scrivo apposta senza virgolette) collegamenti ferroviari col resto del mondo. E’ un esempio tra i tanti. E con il giornalismo si possono anche vincere (e perdere) delle battaglie. Tirar fuori il porto oggi è assurdo: non esiste, la Monassi è perfettamente in grado di amministrare il nulla. Così come fantasia è il superporto. Idee che 10 anni fa si potevano realizzare e si dovevano realizzare non sono state accompagnate da alcun sostegno da chi gestiva il potere politico (e ci ficco pure Illy)in cambio di salottieri balletti di parole, intrecci davanti ai buffet e conferenze inutili. E’ questa la parte veramente triste di Trieste che dovrebbe sparire.
Io capisco che è giusto sognare (sono la prima a continuare a farlo), ma la città oggi non ha più bisogno nè di j’accuse, nè di parole, nè di sogni. Deve poter guardare tutta assieme la realtà e dal fondo in cui è arrivata studiare una strategia per ricominciare. Io propongo quella dei piccoli passi, della ricostruzione di un tessuto culturale sbranato da anni di centrodestra (mai come oggi manca un Damiani)che potrebbe partire proprio dai pochi temi che coinvolgono tutti i triestini: l’ambiente e il risparmio (energetico, aggiungo). Ci sono tante cose che si possono fare subito con ricadute sull’occupazione, la gestione del verde pubblico, la qualità della vita sociale di tutti. E come ho già fatto in tutti questi decenni (a volte perdendo a volte vincendo le mie battaglie personali) sarà mia cura rompere direttamente le palle ai prossimi amministratori. Non ci guadagno nulla, ma vuoi mettere la soddisfazione!
Condivido pienamente le parole di Rumiz. E risaputo a tutti coloro che si addentrano anche marginalmente nelle istituzioni della citta che i nomi nei posti chiave sono sempre quelli…non solo, da anni oramai si piazzano anche mogli, cognati, amiche, ecc ecc…
Io penso che l’unico modo per cominciare a liberarci di questi “presunti politici” dalla faccia di bronzo è intanto non votarli assolutamente.
Caro Paolo (Rumiz chiaramente), mi scuso per l’informalità, ma mai come in questo momento mi sento vicino a lei che ha avuto il coraggio di denunciare una tale, insopportabile situazione. I j’accuse però non bastano, dobbiamo, e mi metto in gioco anch’io, denunciare le combine e la corruzione che sta divorando Trieste. Il qualunquismo e il “no se pol” tipicamente triestini, hanno aperto le maglie a cointeressenze mafiose, ma non a quelle dei piccoli favori politici, ma alla Mafia con la M maiuscola.
Non è una novità, come leggo in un altro commento, che i nomi in politica ed ambiente pubblico siano sempre gli stessi, che si premurano poi di mettere a tacere le poche voci “fuori dal coro”, semmai è quanto sta accadendo anche al tessuto imprenditoriale della città. Sui primi, quelli con la M minuscola per intenderci, il gioco del nascondino non può durare a lungo: basta scorrere i bandi di gara passati, vedere chi se li è aggiudicati e valutare se il medesimo o suoi parenti sono o sono stati titolari o soci della società appaltatrice. Oppure chi fra i candidati, o suoi parenti, alle prossime elezioni risulta aggiudicatario di un bando di gara. E non si nascondano dietro i soliti giochetti dei prestanome, del parente, del fatto che avevano appena ceduto (magari a titolo non oneroso) la società….
Così facendo ecco che saltano fuori facilmente diversi nomi, più o meno “illustri e stimabili”.
Per i secondi, con la M maiuscola, la questione è più complessa, perchè finchè la Questura subirà così pesantemente la politica chi rischia è chi denuncia, non chi viene denunciato! Non vi ricorda amene località come Palermo una simile affermazione?
In un mondo ideale non sarebbe così difficile stanarli perchè:
1) I business di stampo mafioso “regolari” ossia le “lavatrici di denaro” sono sempre gli stessi: bar, ristoranti, locali notturni ed edilizia
2) Va bene che viviamo un mondo sempre più ingiustamente globalizzato, ma basta leggere un elenco del telefono per capire la provenienza delle persone (o rivolgersi all’anagrafe). Con questo so di essermi inimicato i meridionali onesti, ma è un rischio che voglio correre.
3) Sentendosi forti, questi personaggi non vivono in bunker “Totò Riina style” ma sono estremamente esposti, ben visibili ed individuabili.
Quando le forze dell’ordine smetteranno di staccare multe per divieto di sosta e si dedicheranno alle faccende serie allora, e solo allora potremmo definirci una città civile. Sarà mai che se uno sbirro viene a Trieste ci viene perchè non ha voglia di rischiare la vita? Ma d’altronde, poverini, sono pagati poco e quindi tantovale tirare a campare aspettando lo stipendio alla fine del mese…
Eppoi lei, o qualunque cittadino, messo a fare il vigile urbano a Timbuctu non si impietosirebbe di fronte a un malcapitato triestino che si trova li in vacanza ed ha commesso delle irregolarità? Non voglio poi nemmeno ipotizzare che qulcuno incassi delle stecche (rimpinguando così il misero stipendio) per mettere a tacere le porcate combinate da qualche suo concittadino…..
Le offro anche un’altra interpretazione: in tempo di crisi sia le aziende che i privati non hanno disponibilità di denaro o, se ne hanno, attendono la ripresa per decidere degli investimenti. Le società in crisi invece sono in svendita, l’immobiliare vacilla e chi ha allora soldi da investire? La risposta è lapalissiana!
Ci sono numerosi casi eclatanti in giro per l’Italia per dimensione e notorietà dei marchi. A Trieste no. Perchè a Trieste di grande non c’è nulla. Ma sulle dimensioni inferiori c’è molto da fare…Una proposta: mettere sotto la lente di ingrandimento tutte le attività aperte o passate di mano negli ultimi 2 anni. Su 1000 troverete un genio, un bel numero di folli (di cui parte hanno già chiuso) e poi gli amici di….
Sicuramente lei per ruolo e notorietà conoscerà meglio le dinamiche e i volti della politica triestina e dei personaggi che vi gravitano attorno, ma anche il mio network di conoscenze non è poi così male…
Integriamo i nostri pensieri e becchiamoci una dozzina di querele per diffamazione a testa (tanto l’orientamento della magistratura è quello di non condannare nessuno per questo reato o di risolvere la cosa con 250 euro di multa). Oppure lanciamo una provocazione e vediamo se qualche cittadino è disposto a “far colletta” per le nostre condanne o qualche avvocato ci difenderà gratis? Con massimo rispetto saluto cordialmente.
PS Se vuole entrare in contatto con me metta un post con una sua mail su questo forum oppure lasci un biglietto attaccato alla vetrina del tabaccaio della stazione centrale. Siamo in guerra con la Mafia d’altronde….
Rumiz non solo ha scritto il vero ma ci e’ andato pure leggero.
E’ rimasto in superficie. Ho la sensazione che se dopo le elezioni qualcuno avra’ voglia di alzare il coperchio ci sara’ di che scrivere.
Certo dipende da chi vince pero’.
Per un che disi la verita’, ‘desso ve’ mete’ anca a zercar el pel nel ovo su come el ga scrito l’articolo. Ve lo digo mi: benissimo.
No xe altro de far che ciorne atto e magari sveiarse, senza tante pare.
@ Francesca Longo
Se non sviluppi il porto (rispondo al tuo punto 16), Trieste e’ destinata a diventare “quel paesone tra Monfalcone e Koper”. Un luogo dove rimarranno solo vecchietti e sagre della sardella, destinato a finire in televisione solo durante qualche “domenica del villaggio” o simili.
Spero di aver reso e spero che nessuno che non sia completamente fuori di testa possa non capire che storicamente lo sviluppo di Trieste ha coinciso con quello del Porto (analoga cosa il suo declino).
E questo Rumiz l’ha capito e scritto magnificamente, altro che sparare nel mucchio.
@Tergestin: in questa fase non ci sono le premesse per sviluppare il porto e quando c’erano tutti, dicasi tutti, si sono affrettati a bloccarle. Per il resto lo so anch’io, grazie, che senza porto Trieste sparisce. Ho perso più di una decina d’anni a scriverlo su Secolo XIX Avvisatore Marittimo Sole 24 ore e persino Manifesto e Unità…
Come sempre la discussione si sta scaldando sul Porto. E´giusto che nel passato il benessere di Trieste dipendeva da quello del porto, ma mi sembra che oggi le cose siano cambiate. Una citta´senza retroterra e senza comunicazioni decenti non puo´sperare miracoli da un porto. Trieste avrebbe avuto una splendida opportunita´di riavere un retroterra, se qualcuno – magari con manovra “trasversale” – non avesse boicottato pesantemente l´Euroregione, l´unica possibilita´di riprodurre le condizioni che in passato permisero al Porto di Trieste di funzionare. Ora, dopo qualche anno di censura degna dell´OVRA sull´Euroregione, non ci sono piu´i presupposti. Questo lo sanno benissimo quelli che siedono nei salotti e club nautici del potere e pertanto il Porto oggi come oggi serve solo agli intrallazzi degli intriganti in cerca di poltrone inutili per se´e famiglia.
Anni fa c´era stata una discussione su “Trieste, porto o Montecarlo?”. Allora esistevano ancora le premesse per guardare a Nord e ad Est (Euroregione) e quindi il porto poteva essere ancora salvato. Oggi io favorirei la soluzione “Montecarlo”. Lasciamo il Porto a Zaule, trasformiamo la zona tra Stazione centrale e Barcola in una Riviera di giardini, alberghi con spiaggia e piscina, casino´, caffe´con vista mare, poche discoteche, ma di classe, centro congressi. Ovviamente comunicazioni degne di questo nome (non occorre la TAV, basta raddoppiare la ferrovia per Lubiana), metropolitana leggera da Capodistria a Ronchi ogni 20 minuti. Come attirare la gente? Per il turismo stanziale basta un po´di propaganda internazionale ben fatta, per la clientela business, si prendano in mano i soldi che si cuccano tutti i parassiti intorno al porto e si faccia una bella operazione “PR” con decision makers di grandi aziende e agenzie governative. Se si deve far arricchire qualcuno, non e´meglio “contattare” quelli che fanno girare il turismo business e congressuale che ingrassare sempre le stesse facce inutili?
E sul porto stanno arrivando altre news…ma prima di martedì prossimo gli unici due a Trieste che ci capiscono qualcosa non sono reperibili
Se Ambaradan è veramente Piero Camber, allora voglio delle royalties come suo ghostwriter! 🙂
Ecco cosa ho scritto io sulla pagina FB del Piccolo appena postato il link la mattina di giovedì…
“Questo articolo, scritto così, è FUFFA.
CHE SI FACCIANO NOMI E COGNOMI OPPURE SI STIA ZITTI: così non vale niente, anche se l’ha scritto Rumiz”
Continuo a essere della stessa opinione: ormai basta dire “cricca” “casta” o parole simili per riscuotere automatici applausi per articoli che non valgono niente… basta tirar fuori il solito complottismo e il gioco è fatto: qualcuno che ci crede si trova sempre.
@ andrea
sarei d’accordo con te ma non lo sono perchè mi pare che quest’articolo di rumiz vada letto nel contesto dei suoi articoli precedenti sulle lobby di potere a trieste, sempre pubblicati sul piccolo. se quello è il contesto, quest’ultimo articolo di rumiz altro non è che un’altra puntata di quegli articoli. prima lui dava fatti, ora dà un suo commento a quei fatti.
buona pasqua a tutti.
@ Julius Franzot mi pare che tu abbia una molto ma molto fervida fantasia, noi abbiamo appena aquisito il retroterra che ci mancava con la UE. è solo colpa dei politici che abbiamo che non hanno fatto niente, anzi come tu dici solo affari in famiglia, ed è ora di finirla con il voto si potrebbe risolvere la situazione, solo che a Trieste ci sono poche persone a cui la città stà a cuore, ci sono molti che vivono da anni non facendo assolutamente niente con i nostri voti, non con i miei, e ridicolo fare un porto a Monfalcone dove quì esiste già da secoli, non facciamo ridere i polli con altri problemi, lanciamo fuori chi non lavora, ci vuole una campagna di sputtanamento per far capire ai triestini non ha fatto gli interessi della città essendo pagato, oltretutto alle persone oneste non va bene che uno condannato debba rappresentare anzi non rappresentare la nostra città
mi dimenticavo, ringrazio e auguro a tutti, e dico tutti una Buona Pasqua sergio
errata corrige acquisito scusate
Per esperienza personale e conoscenza diretta posso dire – nel mio piccolo – che di Porto a Ts ci sono persone che ne capiscono molto, una tra esse è un grande ex-armatore, amico da decenni di Rumiz, un personaggio di rara intelligenza e cultura.
Lo so per averci lavorato assieme e per aver conosciuto Rumiz proprio all’epoca (parlo della seconda metà degli anni ’80).
ergo: Rumiz sa molto bene di cosa parla, soprattutto – ma non solo – in tema di Porto.
@ Julius
Trieste turistica? Io ho dei dubbi. Certo, abbiamo diverse risorse e il turismo e’ in aumento. Ma qui la montagna ovviamente non c’e’ e vabbe’, scontato. Turismo balneare…..? Beh, con tutto l’affetto che potrei provare per la mia citta’, bisogna ammettere che chiamare “spiagge” quei marciapiedi a due metri dai tubi di scappamento delle auto e’ coraggioso. E tutti vanno in Croazia o al limite a Lignano. Per i divertimenti la Slovenia vince.
Si puo’ puntare solo sul turismo culturale, tenendo conto che i nostri addetti alla cultura sono a volte pure reclutati tra i vecchi mattacchioni del Viale, con tutto cio’ che ne consegue. E dulcis in fundo, abbiamo un colosso come Venezia a due passi, con cui non si puo’ competere proprio.
Il Porto invece puo’ funzionare a gonfie vele: basterebbe metterlo nelle mani giuste, chiamare tecnici da fuori, gente che parla le lingue e slegata dalla politica, dalle banche e dai soliti circoli di raccomandati. E’ semplice…..ma non facile vista la situazione attuale.
@ Andrea
Rumiz ha fatto nomi e cognomi senza mai tirarsi indietro e ha scritto pure inchieste dettagliate che nessuno avrebbe mai pensato di leggere su quel quotidiano. Banalizzarla cosi’ mi sembra fuori luogo. Le cricche e le caste esistono e il sistema italiano si regge su di esse. Non si puo’ negarlo parlando di complottismo, non nel 2011 in piena era Internet.
@Milic:i nomi che ha fatto in precedenza Rumiz erano del centrodestra. Visto che parla di trasversale vuol gentilmente fare anche quelli del centrosinistra?
Mi associo alle richieste di Aldo e di Francesca Longo su quanto fatto notare da Patrick: si parlerebbe di cricca “trasversale”.
Cioè sarebbe d’uopo dare nome e cognome a questa trasversalità.
Anche perché, dal momento che alcuni nomi sono già stati fatti, che senso ha un articolo ora che invece non li fa: se Rumiz si riferisce solo a Camber (già da lui citato) perché adesso si mantiene sul vago?
@ Sergio
Ottima idea la campagna di sputtanamento. Ma lasciami dire che l´UE da sola non risolve il problema del retroterra. Ci vogliono altre strutture che portino Trieste a smetterla di guardare solo a Sud-Ovest e facciano capire che solo facendo sistema con Nord ed Est si puo´ottenere qualcosa. Ma bisogna FARE, non solo PARLARE. Dopo quella bottiglia di Wodka (leggetevi qualcosa sulle prodezze di Dörfler…), la non-rielezione di Illy e la nomina di Galan a ministro (Zaia vorra´semmai la Padania, non l´Euroregione) mi sembra che non si siano speranze per l`Euroregione (non solo per colpa di Trieste), a meno che non se ne riformi radicalmente la struttura (non GECT, troppo sensibile a siluri e ritardi dolosi di tipo burocratico)e si elegga ai posti di potere solo gente il cui orizzonte intellettuale non finisca a Tarvisio e Fernetti.
@ Tergestin.
1. Hai mai visto le spiagge di Montecarlo? Quei marciapiedi si possono trasformare in spiagge esclusive, parchi, alberghi con piscina. Non sto parlando del turista che passa per TS con il sacco a pelo, nemmeno delle “clanfe” dei “muli”, ma di chi prenota almeno una settimana attraverso circuiti turistici internazionali.
2. Ti e´forse sfuggito che mi riferivo anche a congressi e business vari?
3. Se si collabora con la Slovenia invece di considerarla il bieco nemico, si puo´pensare ad un comprensorio turistico comune, con il valore aggiunto del punto di incontro di 3 culture. Questo vale anche per il turismo culturale, opportunamente aggiornato ai contenuti che interessano oggi (modello Pordenonelegge, Mittelfest, Vilenica, Bachmann-Preis) e non solo orientato a ricevere soldi pubblici per “curare” l´ennesima lettera inedita di Saba o Kosovel.
4. Se Verona e Vicenza sopravvivono benissimo alla concorrenza di Venezia, perche´dovrebbe soffrirne la piu´lontana (e meno veneta) Trieste?
@ Julius Franzot
. Hai mai visto le spiagge di Montecarlo? Quei marciapiedi si possono trasformare in spiagge esclusive, parchi, alberghi con piscina. Non sto parlando del turista che passa per TS con il sacco a pelo, nemmeno delle “clanfe” dei “muli”, ma di chi prenota almeno una settimana attraverso circuiti turistici internazionali
dimentichi il progetto latente da decine di anni, quello di fare una ciclabile che parta da Grignano e arrivi a Sistiana via mare, questa si poteva già fare con le pietre scavate delle gallerie della superstrada, l’allargamento Barcola Miramare, ma qui si dorme, nessuno politico ha ha idee innovative, ma io rimango sempre dell’idea che a tutti conviene far lavorare il porto sia vecchio che nuovo, no ai palazzinari
@ Sergio
Ho solo scordato di scriverlo, il progetto del collegamento Grignano-Sistiana, grazie per averlo ricordato, e´una splendida idea!
No ai palazzinari lo dico pure io. In una citta´con abitanti in calo costruire case nuove e´solo speculazione e criteri discutibili con cui si rilasciano i permessi di edificare. Non dimentichiamo pero´che Trieste e provincia non hanno un solo hotel sul mare con spiaggia e piscina e il turismo stanziale di un certo livello cerca solo quello. Si poteva fare al posto del “residence” all´ex hotel vicino alle Ginestre.
Rumiz scrive perchè lo pagano. E’ giornalista de “il Piccolo”. Ciascuno di noi poteva raccontare della “cupola” anche con esempi particolari…ma la sua lettera sarebbe stata pubblicata? Ma xchè scrive solo ora? E tenta di colpevolizzare tutti (destra e sinistra)? E’ stato anche lui candidato al Parlamento anni fa e queste cose non le ha mai dette. Non le sapeva?
Sono stata dal ’75 (avevo 23 anni allora) eletta negli enti locali di questa provincia. Nel ’98 ho deciso di uscire x troppi mandati (mi sono autorottamata come dice ora Renzi!) e speravo di dare l’esempio e fare in modo che altri “attempati” uscissero per dar spazio a donne e giovani. Il porto franco è ancora lì. Come mai si è deciso di ristrutturare alcuni edifici e per farne che? Ora si discute della dichiarazione -ovvia- del Soprintendente (Antonione dice: “è da cacciare” ma da dove? lui racconta la legge!); (Cosolini dice: “quell’area non può diventare un cimitero!” ha ragione ma deve dirci chi decide? il governo evidentemente!).
Come al solito invece di discutere di buona amministrazione (500 bimbi senza nidi e che si fa, servizi ad anziani e disabili e come sono veramente gli interventi alle persone, periferie deserte e sempre più solo dormitori, ferriera da chiudere e proposte concrete per i lavoratori, miasmi di sottoServola, ricreatori e loro prospettive, negozi che chiudono, città sporca (andate ad annusare attorno alla stazione x esempio e nel sottopasso), giardini incredibili (da piazza Libertà all’ Ariston), arredo urbano da cambiare e potrei continuare…si mette al centro il Porto (come sempre x spostare l’attenzione sugli obbrobri incancreniti di Trieste, per far guardare al passato e a come eravamo grandi durante l’ impero austroungarico!).
Resto perplessa. Ora il Piccolo racconta anche di “foraggi” arrivati a Trieste (è uscito mesi fa un libro molto dettagliato sull’argomento e altri abbiamo letto negli anni -almeno chi si occupa di storia-). Ma a chi giova tutto questo ora? Forse serve a seminare nuovo qualunquismo, orientare gli indecisi? incredibile!
Gli edifici e le aree scoperte di porto vecchio son state date in concessione a due società per farci delle attività imprenditoriali compatibili col piano regolatore del porto. La prima concessione ha già 5 anni la seconda pochi mesi.
Chiediamo che inizino ad investire: punto e basta.
io ho sempre saputo come tantissimi che quì da noi era tutto bloccato, questa notizia è vecchia di anni, poi non ci vuole molto specialmente per quelli che viaggiano ed hanno modo di vedere le altre città e fare un confronto con la nostra Trieste, nessuno dei politici di destra ne di sinistra hanno fatto niente per far venire a galla la verità, non mi venga a dire che la sinistra ha fatto cose buone con la giunta Illy avete Privatizzato l’Acegas avete venduto il parcheggio di Opicina, dopo che il comune aveva speso fior di soldi per farlo, per una cifra modesta, si sono persi 3.000.000 milioni di euro, la denuncia è stata fatta da un privato, non dalla politica, lei ha ragione la giunta attuale si è limitata a restaurare qualche piazza ( e molto male) e finire le rive (vanto del di Piazza!!)dimenticando una pista ciclabile, non parliamo della condizione che si trova la città riguardo lo spazzamento gli aumenti ici acqua etc. la Ferriera rimane sempre lì ad inquinare, potrei andare avanti mi fermo quì, ma l’opposizione dove era, e dove è oggi?, le sinistre parlano solo di Berlusconi,a me interessa che si parli di economia di come farà la gente a finire il mese ma a noi cittadini chi pensa? La gente ha le scatole piene di tutta la politica, parole parole, ma fatti niente, perchè non si fa, e fate anche voi quadrato attorno a Rumiz e si va a cercare la verità? anche il Tuono ha cambiato giornalisti, perchè attaccavano giustamente il potere, la verità è scomoda per tutti chi non ha uno scheletro nell’armadio? La sinistra ha attaccato forse il sindaco riguardo il terreno di S. Giovanni? , Trieste non ha persone nella politica con le Boll e neanche cittadini, nessuno protesta per i lavori fatti dal comune , lavori fatti male; dove sono i consiglieri che dovrebbero andare a controllare i lavori?, dato che il comune non controlla più niente e le ditte ne approfittano. Quei pochi con le boll che cercano di dire la verità non contano se non hanno un seguito Questo non è qualunquismo è invece avere coraggio di cercare la verità, virtù che è rimasta a non pochi ma pochissimi
uau, tutto questo ambaradan per dire votate il nuovo che avanza , cioè il vecchio cosolini? …hahahahah
io rimango ancora dell’idea che nessuno dei tre papabili sarà all’altezza di illy o dipiazza , ………peccato
@55 Sergio
Il park a opicina mi sa che l’ha venduto la regione poi dipiazza ha provato a renderlo edificabile.
Acegas e’ stata quotata in borsa e quindi son state vendute dal comune il 49% delle azioni. Questo lo hanno fatto tutti i comuni che avevano delle aziende municipalizzate ( Bologna, Milano, Roma ecc). In altre parole il comune di ts e’ azionista di maggioranza tanto che ha nominato presidente, amministratori , direttore generale ecc.
@ Francesco
Il parcheggio è stato venduto dopo che il comune ha speso i nostri soldi per fare un parcheggio, la regione ai tempi di illy ha dato ordine ad una società di vendere il terreno, sapendo che il terreno era diventato parcheggio comunale, la società l’ha venduto come non costruibile, ma come può essere che una società che vende terreni non sappia che quel terreno che si trova in mezzo ad altre costruzioni non possa diventare costruibile con una semplice domanda al comune e valere invece che 17 euro al metro quadrato 250 euro con un danno per noi cittadini di ben 3,961.000 , ed era logico che qualunque lo avesse aquistato avrebbe fatto richiesta affinchè divenisse costruibile il terreno è stato venduto dalla società a ” Palazzo Ralli SpA” che guarda caso è stata l’unica partecipante all’asta e guarda caso ha un terreno di 6.000 metri quadrati a confine, il consiglio comunale nell’ ultimo piano regolatore l’ha reso edificabile, pur sapendo che era parcheggio comunale noi cittadini dovremmo unirci e fare causa sia ai consiglieri comunali e consiglieri regionali per danni visto che questi signori non sanno amministrare i nostri beni, ma la cosa mi puzza e si spera che il pm Frezza faccia giustizia e che il parcheggio torni al comune di Trieste, noi cittadini siano super incavolati che in questo paese la giustizia in tanti casi non esiste, guarda caso inoltre da nessuna parte politica è stata fatta una denuncia, la denuncia è stata fatta da un privato cittadino, del problema non si parla più sarebbe giusto far sapere qualche cosa ai cittadini fregati da questi politici
Acegas e’ stata quotata in borsa e quindi son state vendute dal comune il 49% delle azioni. @ Francesco Questo lo hanno fatto tutti i comuni che avevano delle aziende municipalizzate ( Bologna, Milano, Roma ecc). In altre parole il comune di ts e’ azionista di maggioranza tanto che ha nominato presidente, amministratori , direttore generale ecc.
che lo facciano tutti i comuni a me non interessa, quando Illy propose questa privatizzazione disse che questo andava in favore dei cittadini, scusami la parola puttanate, a parte tutto l’acqua doveva e deve rimanere pubblica, il servizio Acegas è decaduto lo spazzamento fa schifo, raccolta differenziata non è partita perche all’Acegas andava bene bruciare tutto per intascare i soldi dell’energia elettrica, i prezzi sono saliti, il personale che aveva il comune non lo abbiamo più, il personale Acegas è ridotto al lumicino, si sono persi un mucchio di posti di lavoro, e allora cosa serve privatizzare? Prima tutta andava molto meglio
Sergio la responsabilità e’ degli amministratori e di conseguenza di chi li ha nominati: ovvero la giunta dipiazza.
Il 51% delle azioni son del comune il che signudiva in un SPA fare il bello e il cattivo tempo.
Forse per assurdo se fosse al100% privata funzionerebbe meglio.
Felice di aver ricevuto anche questa primavera la mazzata Acegas- Estgas (io chiedevo solo oneste bollette bimestrali su consumi reali non assenza di bollette per mesi, mazzata primaverile e poi rimborso per altri mesi dopo la lettura di un contatore, quello del gas, che non posso leggere perchè non ho mai avuto la chiave per aprirlo) sostengo le tesi di Sergio.
Vi rendete conto quante parole abbiamo letto e sentito in questi anni? Vedete anche voi che la città fa schifo, anche se i giornalisti vengono chiamati in conferenza stampa pure per l’inaugurazione di un tombino? Non voglio più parlare di porto. Ieri in tivù ho sentito Bonicciolli sostenere che il punto franco si può spostare in area equivalente. Ecco, tiri fuori 600 mila metri quadrati liberi fronte mare da adibire a attività portuali e discutiamo. Chiudere la Ferriera potrebbe essere un aiuto, però ne mancano ancora tanti altri…
L’ultimo mistero di Trieste:
RUMIZ E I TRASVERSALI SCONOSCIUTI
Saranno 23 o 2?
C’è anche un mistero minore:
RUMIZ E LA BABILONIA TRIESTINA
Ho girato sabato notte nel centro pedonale e non ho visto o sentito le cose raccontate da Rumiz: sballi, musica a volumi impossibili, canti sguaiati di ubriachi, piscio e vetri rotti. Solo ragazzi che socializzavano davanti a un bicchiere, per lo più di plastica.
L’unico problema reale mi sembra sia il chiacchiericcio che disturba il sonno dei residenti nel vicoletto dove c’è Marino.
@ Francesco
Forse per assurdo se fosse al100% privata funzionerebbe meglio,
Allora ammetti che la politica non ha testa per amministrare niente?
Tutta questa confusione ed incertezza del futuro triestino sono causate dall’ignoranza che imperterrita ferisce te nostre menti.
Prima conosciamo i nostri diritti civili e politici e prima avremo un porto che lavora, un turismo di classe ed internazionale, un turismo business ed investitori stranieri con la voglia e soprattutto la possibilitá di investire.
Il Porto di Trieste é il cuore dell’economia triestina ed é lí che ovviamente si concentrano le discussioni.
PARTE del Porto di Trieste ha uno status giuridico particolare, questo status si chiama PORTO LIBERO DI TRIESTE / PROSTA LUKA TRST / FREE PORT OF TRIESTE.
Questo status, che ogni tanto giornalisti e classe politica triestina si ricordano di dire é scritto nero su bianco nel Trattato di Pace con l’Italia ratificato il 15 settembre del 1947 (data da ricordare, ma a scuola é vietato insegnare la storia di Trieste, vedi ignoranza latente).
Il dettaglio di questo status giuridico particolare é scritto nero su bianco nell’ottavo allegato di questo trattato internazionale multilaterale che é, lo ricordo a voi, in pienissimissimo vigore in tutto il suo contenuto, senza pezzi mancanti o modificati, o sospesi o che non hanno valore giuridico.
Ma se l’Allegato VIII del Trattato di Pace con l’Italia é in vigore ed é di impedimento per i giochini italiani, non sará allora vero che se esiste il Porto Libero di Trieste allora esiste il Territorio Libero di Trieste (TLT) e NOI tutti siamo citatdini triestini?
L’International Law parla chiaro, ma é anche ovvio che non si puó prendere una legge e rendere esecutiva solamente una parte di essa mentre l’altra viene ignorata e nascosta.
Per esempio non posso usare il codice civile un articolo si e due no, oppure il codice penale, oppure il codice della strada….
La Legge é Legge e va rispettata tutta.
Il Porto Vecchio é zona del Porto Libero di Trieste come descritto perfettamente nell’Allegato VIII del Trattato di Pace con l’Italia, allora perché il sovrintendente italiano mette i bastoni tra le ruote al potere italiano che ha incaricato una amministrazione italiana ad amministrare il Porto Libero di Trieste, porto extraterritoriale del Territorio Libero di Trieste?
Come mai il porto vecio é abbandonato?
Come mai non ci restituiscono a noi triestini il nostro porto?
Il molo settimo non é PLT.
Comitato Odbor PLT – http://www.portoliberotrieste.org é multilingue!
Come sempre firmo nome e cognome. Stimo Rumiz per il coraggio del giornalista d’inchiesta e gli chiedo di non dimenticare che l’immobilismo ed il disastro ambientale triestino purtroppo non sono stati causati da una sola parte politica, ma da un intero “sistema” che va mandato a casa. E’ questo il motivo per cui TriesteGiovane si mantiene indipendente. Se gli elettori votassero non più perché non vinca lo scheramento opposto ma PER CAMBIARE drasticamente facce e metodo, allora la musica armonizzerebbe su diverse e più alte tonalità… Il recente articolo di Lorenzo La Rosa potrebbe illuminare i lettori.
@Aldo
L’unico problema reale mi sembra sia il chiacchiericcio che disturba il sonno dei residenti nel vicoletto dove c’è Marino.
non sarai mica per caso sordo?
@ Aldo
Ma del mistero maggiore, che non è tanto un mistero ma è sotto gli occhi di tutti, tantomeno di quelli che non vogliono vedere, che ne pensi?
@68
invito chi ne ha voglia a farsi un giro di notte nel centro pedonale e a vedere con i suoi occhi e a sentire con le sue orecchie se esiste lo scenario raccontato da Rumiz: sballi, musica a volumi impossibili, canti sguaiati di ubriachi, ecc…poi l’eccezione puà anche capitare, ma anche di giorno e in qualsiasi parte della città
@69
La trasversalità è sotto gli occhi di tutti?
Il concetto di trasversalità implica accordi sottobanco tra esponenti di due schieramenti opposti.
Sergio, allora diccelo tu che lo sai chi sono questi trasversali del centro-sinistra!
@ Aldo si vede che non leggi tutto
ti ripongo come sopra l’esempio del Parcheggio di Opicina venduto dalla Regione come non costruibile dalla giunta Illy per un tozzo di pane, hai visto l’opposizione denunciare il fatto?, il terreno poi è diventato costruibile con l’approvazione della giunta di Piazza dove anche i consiglieri della sinistra l’hanno approvato meno la consigliera Tam che ha votato contro ed un altro che non ricordo che si è astenuto nonostante i consiglieri sapessero anche perchè la Tam l’aveva spiegato chiaramente che il terreno era il parcheggio del comune, io purtroppo non le so tutte, ma destre e sinistre non si sono mai scontrate in modo violento, baruffe in giunta, ma finita la giunta grandi bevute assieme, io non ho la competenza di Rumiz,a cui credo, ma sono certo che il più grande sprovveduto in politica triestino si sia reso conto che Trieste è rimasta ferma per anni, e in questo tutta la politica e dico tutta sarebbe da lanciare, di politici idealisti che vogliono fare c’è ne sono ma pochi, che però se contestano all’interno del partito fanno la fine del grillo.
N.B. come scritto già più volte, e lo ripeto per l’ennesima volta nessun politico ha denunciato la porcheria della vendita del parcheggio di Opicina. A denunciare è stato un privato questa vendita è stata una perdita per noi di 3.961.000 milioni di euro, si spera in una giustizia, che anche in questa il cittadino non ci crede più
@ Aldo devo andare in Regione a vedere da chi è venuto l’ordine di vendere il terreno del quadrivio di Opicina alla cifra irrisoria di 15 euro al metro quadrato, a questo personaggio noi cittadini dovremmo fare una causa e domandare danni, altrettanto per i consiglieri comunali che hanno consentito alla ditta “Palazzo Ralli” di fare un così cospicuo quadagno,
@72 Sergio, hai ragione: mi era sfuggito il caso da te proposto.
La tua ipotesi, collegata a fatti concreti, andrebbe ben oltre l’ipotesi di accordi trasversali tra singoli esponenti…la cricca sarebbe un sistema consociativo destra/sinistra!
Ma guarda che il parcheggio ( o meglio l’area verde che ci stava attorno) diventava edificabile solo nel nuovo piano regolatore che ha fatto dipiazza.
Poiché questo e’saltato per il voto contrario di opposizione+un’altra trieste e’tutto nelle mani della prossima giunta. Per il momento vale il vecchio piano regolatore(il tanto vituperato piano che li prevede parcheggio pubblico e verde.
Uno dei tanti caso che dimostrano che il piano fatto da dipiazza non era affatto un piano “verde”.
Quanto ad un “cane non mangia cane” destra sinistra in molti ne parlano. Se non ricordo male la prima nomina in Fondazione CRT della Monassi risale proprio all’ultimo periodo della giunta illy. Qualcuno della redazione riuscirebbe forse a verificare?
@ Francesco
a me consta che è stato venduto il parcheggio, difatti su quell’area c’è un bel cartello di proprietà privata, tutto però è fermo la magistratura sta indagando
Io sono piu’ che convinto che anche il centrosinistra sia corresponsabile del declino della città e quindi ritengo che la Lega Nord stia portando avanti una politica innovativa per la nostra amata Trieste !
Preferisco di gran lunga questo articolo
http://www.linkiesta.it/trieste-elezioni-amministrative-cosolini-antonione-camber
l’ho trovato su un giornale che finora non conoscevo. Non è rancoroso come Rumiz, ha il distacco giusto. E alla fine hai la sensazione di capire davvero Trieste
A.