20 Aprile 2011

C’era una volta lo Studeniz. Oggi c’è via Diaz


Via Diaz balza agli onori delle cronache per il taglio degli alberi (che verranno a breve ripristinati) per far spazio alla pista ciclabile. Cogliamo l’occasione per ripercorrere la storia della via.

La famiglia Studeniz, aggregata alla nobiltà goriziana dal 1632 ed estintasi al principio del Settecento, possedeva i terreni sui quali verrà tracciata la strada in fondo alla quale sorse il suo palazzo. I suoi possedimenti passarono poi ai Della Torre e fu loro l’idea di trasformare la strada in un viale per abbellimento della città con 32 gelsi, statue, vasi e panchine in pietra. I goriziani potevano così passeggiarvi e riposare e in fondo alla via si poteva imboccare una stradina che portava fino al Corno. Solo nel 1861 i gelsi cedettero il posto ai tigli perchè profumati ed invitanti soprattutto in primavera, secondo l’esempio del famoso Unter den Linden di Berlino.

Quando alla fine del Settecento i Fatebenefratelli trasferirono il loro ospedale dalla Piazzutta a palazzo Alvaretz, la via divenne Contrada dell’Ospedale dei Fatebenefratelli e nel 1876 via Alvaretz, gentiluomo spagnolo che, ritiratosi a Gorizia, nel 1753 aveva lasciato tutti i suoi beni, compreso il palazzo nello Studeniz, alla città.

Al termine del primo conflitto mondiale la via fu ribattezzata con il nome del generale Armando Diaz (1861-1928).
Ritornando al seicentesco palazzo degli Studeniz, certamente questo fu ampliato con l’aggiunta di due ali laterali nel Settecento e, dopo vari passaggi di proprietà, nel 1912 fu acquistato dalla famiglia Coronini, divenendo Villa Louise, dal nome della nobile che vi risiedeva. Oggi è proprietà della Fondazione Coronini Cronberg.

Tag: , , .

8 commenti a C’era una volta lo Studeniz. Oggi c’è via Diaz

  1. Mentat ha detto:

    Vista da fuori, villa Louise sembra in rovina. C’è ancora qualcosa di interesse storico o artistico all’interno?

  2. alpino ha detto:

    è in rovina, io non l’ho mai vista in modo presentabile, però ho notato spesso fotografi professionisti immortalarla da più angolazioni..chissà perchè..

  3. capitan alcol ha detto:

    Più sono nobili e più sono pidocchiosi.
    Cosa aspettano a donarla o venderla?
    Che cada a pezzi per poi aspettare l’intervento di pantalone ad aggiustargli i danni che la loro incuria ha provocato?

  4. ilaria ha detto:

    Ma non fa già parte del Comune? Io credevo di si.

  5. Mentat ha detto:

    @capitan alcol: i nobili non c’entrano nulla, perché il patrimonio dei Coronini è passato per testamento ad una Fondazione dopo l’estinzione della famiglia con la morte del conte Guglielmo, allo scopo di rendere fruibile alla città di Gorizia il grande patrimonio artistico accumulato dai Coronini. Lui pensava che la Fondazione, disponendo di molti immobili dati in affitto, potesse autofinanziarsi, ma purtroppo così non è stato. La fondazione è un soggetto privato, ma il suo presidente per statuto è il sindaco di Gorizia.

  6. Morgan ha detto:

    e allora che facciano qualcosa per riportarla all’antico splendore…

  7. abc ha detto:

    Le statue delle 4 stagioni che si trovavano sulle colonne della ringhiera sono state trafugate o messe in salvo?
    Nella foto si vedono 2 di esse, ma ora non ci sono più.
    La cancellata in origine si trovava all’altro capo dell’attuale via Diaz cioè sul corso: la stada infatti era tutta privata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *