“Porre fine alla discriminazione verso i cittadini italiani annullando la petizione contro la vendita di immobili agli stranieri nella Repubblica di Slovenia sulla zona del Carso triestino e sulla zona del litorale”. A chiederlo il consigliere regionale del Pdl Piero Camber in un’interpellanza presentata alla giunta regionale.
“La petizione – rileva Camber – chiede al Governo di Lubiana di attivarsi presso la Commissione Europea al fine dell’applicazione della clausola di limitazione della vendita di immobili agli stranieri. Clausola che non è mai stata attivata da alcun Paese dell’Unione Europea, proprio sulla considerazione che la bontà e la pregevolezza dell’appartenenza all’Unione si basa sulla libertà di circolazione di persone, capitali e merci che possono rappresentare un volano per l’economia di tutti i Paesi appartenenti ad essa. L’eventuale applicazione di questa clausola rappresenterebbe, quindi, per la prima volta in Europa, un rifiuto dei principi su cui si basa l’Unione stessa”.
“A favore della suddetta petizione è intervenuto un cittadino italiano di nazionalità slovena, Boris Pahor, definendo l’acquisto di beni immobili una colonizzazione senz’armi e rendendo così palese che a 66 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale per lo scrittore nulla è cambiato”.
“Vista la gravità della questione – prosegue l’esponente del Pdl – chiedo alla giunta regionale di intervenire nei confronti del Governo italiano affinché si faccia promotore presso il Governo sloveno denunciando la gravità dell’attivazione di tale clausola nei rapporti bilaterali, ed intervenga presso la Commissione Europea al fine di sopprimere tale clausola e rendere effettiva, una volta per tutte, la sincera appartenenza dei Paesi all’Unione Europea”.
“Chiedo, inoltre, qualora la Slovenia applicasse la clausola di limitazione, che il Governo si attivi affinché vengano parallelamente applicate pari condizioni nei confronti dei cittadini sloveni”.
“Nello sciagurato caso di applicazione della clausola – conclude Camber – sarebbe anche opportuno che la giunta regionale interrompesse ogni azione volta alla realizzazione del progetto dell’Euroregione con la Slovenia”.
Ma infatti: è un problema che affligge tutta la cittadinanza che, alla sera si connette ad internet cercando di acquistare ville e castelli del carso e del litorale.
Non resta che ripiegare sugli immobili di Lampedusa, benché edificati su suolo demaniale.
leggere queste cose a 66 anni di distanza è davvero triste, specie dopo tutto quello che si è fatto e si continua a fare per vivere in pace.
ciò!e mi che go un sloven che ga già ciolto casa de fronte in vilagio dei esuli e me ga piantà i fotovoltaici in musa lo denuncio a forum?Poso butarlo indrio?
Gli sloveni non vogliono gli italiani, gli italiani non vogliono i tunisini, i tunisini non vogliono i congolesi, i congolesi non vogliono i sudafricani che a loro volta non vogliono i pinguini dell’antartico.
E i pinguini dell’antartico? Quelli non vogliono i neozelandesi che non vogliono gli indonesiani che ce l’hanno con i cinesi i quali detestano i giapponesi (adesso li tengono tutti a distanza) così
coi siberiani e gli orsi del polo nord che sono straincazzati con gli scandinavi che poi odiano i tedeschi i quali pensano male di quei terroni degli austriaci che storicamente sono invisi agli sloveni.
Hai proprio ragione capitan alcol, non sopportiamo più nessuno che, per colore, provenienza, religione, orientamento sessuale, sia “diverso” da noi.
Brava isabella..che belle parole le tue piene, di significato per nulla retoriche, un soffio di aria fresca a questa discussione..
Ma il governo sloveno non ha bisogno che Piero Camber gli dica cosa deve o non deve fare…
E poi è anche poco convincente. Non riesce ad allearsi con nessuno…
allora, la cosa riguarda tutti gli stranieri e non solo gli italiani. E’ molto facile fare propaganda traviando le notizie. Poi citare una dichiarazione di boris pahor che lasia il tempo che trova misembra alquanto pretenzioso.
si avvicinano le elezioni e bisogna tirare su voti e come al solito si cerca di pescarenel slito bacino di antislavi( non anticomunisti ma antislavi), come ormai succede, che coincidenza, da 66 anni. Niente di nuovo dal fronte orientale, ovviamente.
@ Dimaco
Un bacin eletoral che pero’ se xe assotigliado de mati nei ultimi diese anni, posso dirtelo per esperienza diretta. Dopo bon, qualchedun che zerca de pescar voti in quei ambienti ghe xe sempre stado.
Pensa che Antonione nel 2011 -cussi’ i me ga dito- dichiara che co’ l rivara’ sindaco el se impegnera’ subito per tornarghe i beni ai esuli. Mi penso e spero che ‘ste strategie drio le quali se ga sconto el niente le sia drio finir.
Che proposta è
“Chiedo, inoltre, qualora la Slovenia applicasse la clausola di limitazione, che il Governo si attivi affinché vengano parallelamente applicate pari condizioni nei confronti dei cittadini sloveni”??
Occhio per occhio? Vai per vie legali no? Magari entrerà anche nei libri di diritto comunitario del 2030, il Caso Camber:D
il fatto che da fastidio è che Camber la butta sulla solfa dell’anti-italianità, ma come già scritto la proposta non vale solo per gli italiani come vorrebbe far credere. Ci prova indubbio e qualche demente che ci casca lo trova sicuro.
bon dei, go de dirla sinceramente propio, mi per una volta ghe digo bravi ai sloveni, che se fussi al posto loro mi faria lo stesso, lori i difendi el propio mentre noi inveze femo entrar dozento arabi come gnente fussi, come se no gavemo gia’ bastanza problemi de nostro, i sloveni, come anca i austriaci, xe gente che i se bati pel propio e no i ghe regala gnente a nisun e cussi dovessimo far anca noialtri
Non vorrei che si rivoltasse il discorso come una frittatona gigante, pertanto ripeto quanto già scritto qualche tempo fa.
Ad oggi non solo in Italia, ma in nessun paese dell’Unione Europea esiste una clausola di limitazione all’acquisto di beni immobili per gli ALTRI ABITANTI DELL’UE (perché è questa la vera questione: la discriminazione di fronte alla legge di UN ALTRO CITTADINO COMUNITARIO!), con un’unica eccezione, e cioè la Danimarca, che nel suo trattato di associazione all’UE ha inserito una clausola con la quale si limita la vendita agli stranieri delle case in riva al Mare del Nord.
La Slovenia è entrata nell’UE con una clausola ESATTAMENTE OPPOSTA (cosiddetto “compromesso Solana”), e cioè con l’impegno a liberalizzare il suo mercato immobiliare entro un termine che scade il 30 aprile 2011. Questo è uno dei passaggi importanti del trattato di adesione della Slovenia, firmato da TUTTI i paesi dell’UE, ratificato da TUTTI i paesi dell’UE e anche dal parlamento sloveno.
NON ESISTE NESSUNA CLAUSOLA NEL DIRITTO COMNITARO EUROPEO che possa essere attivata dalla Slovenia per limitare l’acquisto di beni immobili agli stranieri COMUNITARI.
Ciò significa che se la Slovenia volesse inventarsi qualcosa di diverso per vietare questa cosa, allora dovrebbe promulgare una NORMA DI DIRITTO INTERNO: una legge del parlamento o un decreto del governo. Questa norma di diritto interno verrebbe però bocciata senza il minimissimo dubbio dalla Corte di Giustizia Europea. Come prevede il diritto comunitario, è sufficiente che a fare ricorso sia un privato cittadino dell’Unione che si ritenga leso nei suoi diritti da una norma, la quale Corte può dichiarare la nullità dell’atto legislativo sloveno. Anche questa è una procedura nota alla Slovenia, visto che è stata approvata esplicitamente dal governo e dal parlamento sloveno col trattato di adesione.
Di conseguenza, le diecimila firme che (pare) sono state raccolte in Slovenia per impedire l’acquisto delle case da parte degli italiani – perché sia chiara una cosa: agli sloveni interessano SOLO gli italiani, altro che storielle! – non possono avere il minimo peso.
Ovviamente, nemmeno l’Italia può promulgare una norma simile, nemmeno per “rappresaglia”. Altrettanto ovviamente, non c’entrano nulla gli sbarchi degli africani o l’immigrazione degli extracomunitari.
Ad ogni modo, basta aspettare ancora diciassette giorni per vedere se il governo o il parlamento sloveno cadranno in questo trappolone preparato da Boris Pahor & Co.
Scommetto – e francamente spero – che tutto si risolverà in una bolla di sapone.
L.
Gigiiiiii!!!!!
Come xe? Quanto tempo! Ultimamente no te se vedeva piu’! Te ieri in vacanza e te ga ‘pena disfa’ la valigia per colegarte col fedele sito de Bora.la per casualmente intivar un post dove se parla dela Slovenia? E visto che iera el primo articolo che te ga leto te ga scrito qua, con anca una picia spaladina de merda sul vecio carsolin de zento anni per gamba, za che te ghe ieri? Beh questo xe el spirito, ben tornado! Ma ti pensa, cio’, co’ se disi i casi dela vita, chi gavessi mai dito….. 🙂
maroni gadito che l’italia podessi ancauscir dal eu. Accidenti, te vol veder che stoscandal in africa lo ga fomentado i sloveni per far in modo che l’italiavadi fora dal eu e dale bale cussi no i citadini taliani no pol più comprar4 casa in slo? ontorto eh, ma per mi xe quasi sicuro che xe cussi.- cativi sti slavi eh?
dober vecer lojze.
ah me dimentigavo:
bon che bora.la no ga publicado un articolo sui nuovi 2euri sloveni con la stela e un titin come nuova imagine al posto de preseren. altrimentisa cheminestra diventava sto forum
@tergestin, pahor no xe carsolin, e @dimaco, franc rozman par che no iera esattamente titin. ciao muli, bon divertimento!
@ Tergestin
Lo so che tu avresti preferito che io come commento d’un articolo che parla di case sul Carso e di Pahor parlassi di pecore della Barbagia e di compare Turiddu.
Capiscimi: al mondo c’è anche chi non è avvezzo a menare il torrone…
L.
@ dimaco
Eccone un altro: l’articolo parla di Carso, e lui tira fuori Maroni.
Abbi pazienza anche tu: a partire dal 1 maggio la Slovenia verrà invasa dalle masse di triestini assatanati col tricolore in mano, e tu e Pahor sarete travolti inesorabilmente dall’onda di noi subumani pelosi, baffi neri, pizza, mandolino e funiculì funiculà.
Hai ancora poco da soffrire sulla faccia di questa porca terra…
L.
Che bel! Che bravo! El parla anca, el Camber picio. Forsi perché xe l’unico modo per distinguerse dal paron del porto, che invece ga imparà tuto quel che ocori de Oscar Wilde.
In atesa che el sito dela region Friuli el publichi l’original del’esternazion me toca contentarme de butar un ocio su quanto riferisci Redazione. E non xe proprio un bel spetacolo, fioi. I pupoli i cominza za con la prima frase: “Porre fine alla discriminazione verso i cittadini italiani annullando la petizione…”. Orpo. Go capì che la petizion no ghe piasi – ma una petizion la xe una discriminazion verso qualchedun? Ciogo fora de Wikipedia: “Una petizione è una richiestà ad un’autorità o ad un ente pubblico. Nel linguaggio colloquiale, una petizione è un documento indirizzato ad un soggetto pubblico o privato e sottoscritto da numerosi individui.” No xe quindi una lege, un decreto o un regolamento o qualcossa de simile (e no me par che el governo de là gabi intenzion de starghe drio) – xe una opinion. Se pol eser dacordo, se pol non eser dacordo, se pol eser infastididi – ma eser discriminadi perché zerti altri i ga espreso in publico una opinion anca se fastidiosa? Me sa che el putel ghe faria ben andar in giro fazendo finta de eser tunisin per un do zorni, cussì podessi saver de cos’che el parla. Opur bastassi che el vadi in giro per Trst saludando con doberdan?
E pò, cossa vol dir “anular una petizion”? Chiederghe ai promotori se per piazer i la ritira dopo gaver grumà diesemila firme, solo perché sì? E in che lingua ghe lo chiedi? O chiederghe ala Slovenia che i cavi el dirito a far petizioni dala costituzion? Za che semo, anca dala Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea? O el ga in mente qualcossa altro che noi semplici bifolchi no podemo nianca imaginar?
Demo vanti, un toco ala volta. Par de capir che per vero questa clausola de limitazion la esisti e la xe in qualche modo prevista, anca se no se usa meter in atto. “L’appicazione di questa clausola rappresenterebbe un rifiuto dei principi su cui si basa l’Unione”. Come che el sona nobile e importante – ma se xe cussì, perché sto obbrobrio de clausola la xe prevista a livel comunitario?
No xe creanza, disi Camberetto, limitar anche solo per qualche tempo la libertà de movimento dei citadini del continente el xe una roba de condanar. A meno, presumo, che i citadini sia quei dei paesi entrai in Jurop dopo el domila e le limitazioni le sia quele del tratato de Atene del 2003 (“Per Ungheria, Estonia, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Polonia, Slovenia, Lituania e Lettonia, è stato stipulato un accordo transitorio per cui si stabilisce che, relativamente alla libera circolazione dei lavoratori, per i primi due anni successivi all’adesione, gli Stati membri UE potranno applicare le loro misure nazionali o gli accordi bilaterali per disciplinare l’accesso dei lavoratori di tali paesi al loro interno. Tali misure potranno essere applicate fino ad un massimo di 7 anni. ”). O qualchedun de voi el ga sentì el Camberet protestar contro questa discriminazija a quel tempo? No? ‘maginavo, chissà perché. ESP?
Daghe vanti. Vista la “gravità della situazione”, che no se capissi sia el fatto che esisti una petizion che ga poche possibilità de diventar norma, o il fatto che un citadin talian se ga dito dacordo, el putel el ghe chiedi a Tizio de dirghe per piazer a Caio che gentilmente el ghe podessi chieder a Sempronio che… me fermo, perché anche gavendo saltà due tappe son al punto che no so chi o cossa che venissi dopo Sempronio. Scempioldo, forsi? Comunque, me par de capir che el ga chiesto a mezo Mediteraneo de zogar a passaparola. A sì, e che il governo ghe disi a quei de Brussel de cambiar la normativa, che a Piero no ghe piasi. Perché se sa che Silvio no ga altro cossa far, sul momento – e che sù in Brussel basta una parola de Roma che… i se meti rider? I fa finta de no parlar talian? Ghe rispondi che i cominzi prima a rispetarle, le norme che zà le xe? No go mai capido ben.
Bota finale, perché no basta ancora. “Interrompere ogni azione volta a realizzare l’Euroregione!” Che sarìa, in concreto? Che no go ben capì se secondo lui le region la sta fazendo qualcosa al riguardo che ne noi ne i media de quà e de là savemo niente, o el putel el xe un poco lento a leger e sta smaltindo desso i giornai del 2005. Oscar Wilde, cossa fazessimo senza de ti che te ne spieghi el mondo!
Pero no voio eser cativo – el consiglier regional el ga anca qualcosa a suo favor: el xe contro el razismo, e lo gà dito ciaramente e in publico quando che coreva. Odio, dipendi, xe question de capirse, magari secondo contesto pol eser o no eser el momento bon per afrontar la question. Magari quando che un per de mesi fà ghe iera un inserto sul giornal sule scole taliane e slovene che i ga fato qualcossa assieme, no iera proprio el caso, se capissi. Perché i ga dito de gaver fato un sondagio tra i studenti sloveni de 14 fin 16 ani, chedendoghe quanti de lori che i xe stai insultai per strada per via dela lingua che i parlava, e le risposte positive le ga fato una percentuale a tre cifre (per i poco sgai in aritmetica, sarìa el 100%). Quela volta no, perché el campion iera per vero un poco scarso o, diria quei che parla come un telegiornal, “statisticamente non rappresentativo”.
Anca l’altra setimana no iera el caso de tocar sti agromenti. Savè, quando che col patrocinio (e i schei) de comun de trst i gà presentà un documentario su un tizio, e quanto che el iera bon, e quanto che questo, e quanto che quel, che el sembrava i lo fazeva Santin subito. No che il tizio sia stado triestin, o che gabi bazila chissa quanto de queste parti, ma quando che el se scomodava venir fazeva falische. Tipo la volta, se parla dei ani setanta, che el xe vegniù far un comizio del suo partito, e ala fine ghe serviva l’aplauso dela piaza, e quindi el ga invità allo sterminio de una parte dei abitanti de sta cità. Su base etnica, che domande, e si, davanti a giornalisti e forze dell’ordine indiferenti, e nessun ga avù de obietar. Ma per Piero de novo no iera el caso: xe storia antica, ben che pasada, e pò no xe miga che quei che soto al palco de Almirante i aplaudiva allo sterminio etnico sia ogi la classe dirigente de sta cità, xe vero?
Pero ghe xe momenti che co ghe vol ghe vol, e l’omo all’ocasion ga parla ciaro e tondo. Una volta sola, per eser sinceri. Quando che a Roian, in una scola slovena, xe stada inaugurada una mensa taiando un nastro coi colori che chi frequenta quela scola senti come propri. “Atto di intollerabile razzismo”, scrivi nei verbali del consiglio comunal. Scrito in grando.
Za, el consiglio comunal. Colgo l’occasione per complimentarme con el Piero per la sua (futura) riconferma tra i padri della città, visto che piasi o no piasi el xe più o men vero che ognidun gà i governanti che se merita… Magari crescendo impara qualcossa del fradel, tipo el regolar la quantità de parole emesse per anno solare, che podessi far sai più bela figura. Se el ga fortuna vien magari fora che sto silenzio el xe contagioso. Gavè notà che anca la Marina ultimi tempi la tasi sai più de quel che la parla? Secondo mi i xe andai anca lori a scola de Luka Koper. Nel senso che ogni volta che el porto de trst el gà un novo boss quei altri i sta ben che ziti sull’argomento, massimo un telegramma de buon lavoro. Chi sa, magari nianca no i gà un opinion al riguardo, e i tasi per quel… Vede voi, che magari a voi i ve conta qualcossa che mi no i me disi. Mi sto pensando a cos’che faria mi se volessi farghe mal a un concorente, ma xe pensieri oziosi e el mondo no xe un romanzo de Heinichen. Forsi.
Ciao Gigi.
P.S.: no c’entra un tubo, ma za che son quà fazo un poco de réclame per el mio novo biznis: vendo euri. Quei co la stela e el komandant Stane. Tre euri al toco, cinque euri per chi ciol due, perché ingroso xe ingroso. Deve una mossa che ne go ancora pochi, e in banca de oltre i me guarda un poco storto co i me vedi de novo cola cariola. Ma no xe miga colpa mia se i và più del pan…
@3 va ben che zigarse brute parole tra vizini de casa xe vegniudo ancora prima che el più vecio mestier del mondo, ma prima de darghe contro el “prossimo tuo” te se ga sicurà che casa tua no la sia stada magari fata su tera rubada proprio a lui o ala famiglia sua? Te sa, i “villaggi strategici” dei optanti no i xe stadi esatamente fati su terrapieni strapadi al mar, o in mezo el deserto dei tartari…
O la tignimo o no sta ue. La ga un senso se resta i pressuposti di libera circolazione, la possibilita’ di acquisto et company.
Se anche adesso che la xe nell’ unione europea la Slovenia vol far quel che ghe par (non che l’italia sia meio) come la ga sempre fatto anche in barba ai trattati internazionali non ga senso l’esistenza della ue.
Inoltre sinceramente non le capiso ste polemiche, xe la normale legge del mercato all’aumento della domanda e al calare dell’offerta i prezzi salgono, in fin dei conti la paga in slo xe molto simile alla nostra ma i ga meno tasse sul reddito, e poi no i vol vender le case agli stranieri ma tutto el resto ghe va ben, no me par che i sloveni se gabbi mai lamentado che gli stranieri fa benzina de lori o i fa la spesa de lori o i va in ferie de lori.
In piu’ i proprietari de quelle case i dovessi esser solo che contenti visto che ghe se ga valutado gli immobili che prima valeva molto meno.
Xe come se mi me lamentasi che magari per colpa de chissa’ chi che inizia a comprar case a trieste il mio immobile val piu’ de quel che lo gavevo pagado.
La “libertà di circolazione di persone, capitali e merci in Europa” citata da Camber non ha nulla a che fare con la proprietà di un edificio. Mi sembra il minimo che uno stato sovrano abbia il diritto di decidere chi vive in casa propria.
Peccato che boris pahor alla sua veneranda eta’ si faccia prendere da questi nazionalismi (asilo italiano a postumia e il famoso sindaco di colore “non autoctono”), pari pari a quelli di menia.
Se non si vogliono rispettare le regole dell’ UE si poteva fare a meno di entrarci.
la roba piu bella de ste provocazioni, xe quela de no cascarghe…
Stiamo parlando di una petizione, mica di un sondaggio sul sangue degli antenati.
Questa vicenda mi ricorda i manifesti del PCI attaccati a sistiana, meta’ anni 80, dove si paventava un pericolo sull’ equilibrio etnico della minoranza slovena per i “troppi” italiani che avrebbero preso casa da quelle parti.
Visti i prezzi che hanno le case a Sistiana dubito che ci siano ancora italiani in grado di comprare anche un solo garage.
sto camber….volessi veder se… no so… qualche magnante americano cominciassi a comprar tutto el carso triestin noi no fazessimo qualche legge contro la vendita de immobili ai stranieri.
comunque se Veneziano e Alpino se candida a sindaco dell’impero del male mi li voto.
@ ufo
In linea di principio, a parte alcune cose secondarie sono d’accordo con te.
@ Paolo Geri
Uno stato sovrano non può discriminare sulla base della nazionalità, nei confronti degli altri cittadini dell’UE. Questo è uno dei principi CARDINE dell’Unione. Non si vuole questo? Si esce dall’UE e si fa come si vuole.
@ capitan alcol
Hai ragione: è una petizione. E prevedo che la cosa si risolverà in una bolla di sapone.
@ massimiliano
Ti sfugge la differenza sostanziale che giuridicamente esiste fra un cittadino UE e un cittadino extra UE. Impero del male? Mi dispiace, non mi interessa per cui te lo lascio tutto quanto.
L.
Io ho comperato una casa in Slovenia, dove attualmente abito, qualche anno fa.
Non vorrei trovarmi limitazioni di alcun tipo se volessi rivenderla.
@ Massimiliano
El Venezian anca volendo, ma Alpino xe piu’ el trucido da bar, quel che disi “Cio’, nane, per mi ‘sti s’ciavi dovessi tornar a Lubianska”, confondendo una capital con una bistecca mentre ghe da’ una paca sul cul ala cameriera.
Avere un fratello condannato in via definitiva e pure parlamentare che non ha avuto nemmeno la decenza di dimettersi la dice tutta sulla filosofia di vita di questa famiglia….non serve dire altro….
chiedere è lecito, ma non credo che i burocrati ue, legati a doppia mandata ai gruppi bancari (veri padroni dell’unione) permetteranno una norma che di fatto svaluti il capitale. poichè gli immobili sono la prima garanzia di mutui, è fanno parte dei bilanci delle banche, anche slo, pensate che rinunceranno a questa massa di denaro?
a sesana le generali vogliono costruire un polo assicurativo-bancario. investe svariati milioni di euro, assume dipendenti. che fa la slo? gli dice che non è nemmeno propietaria dei suoi uffici? ma vi rendete conto?!?!
basterebbe applicare una tassa sulla proprieta che scoraggi diaquistare immobili in slovenia a stranieri. basterbbe mettere una piccola tassa che ne so di 250 € a metro quadro all’anno e vedi ome passa la voglia di comprare casa in slovenia, e non serve nemmeno comodare l’europa o violare leggi comunitarie. uno stato può mettere le tasse che gli pare su cosa gli pare. semplice.
@ Dimaco
E te saria d’acordo?
Co’ la gente compra ciche, fa spesa, fa benza, magna, bevi e zoga in Casino’ in Slovenia te parlavi de libero mercato, ‘desso pero’ te fa el protezionista.
No darghe corda ai Luigi vari per favor, che qua gavemo ancora de ariegiar i locai de tuto el litoral perche’ el tanfo dei nazionalismi no xe del tuto anda’ fora dela finestra visti i tanti ani che se ga impregna’.
Pahor è un vecchio razzista e questa sua ultima uscita lo dimostra. E noi in Italia l’abbiamo accolto come un grande scrittore…. siamo troppo avanti! 🙂
ho solo scritto quello che potrebbero fare per evitare di infrangere il regolamento comunitario. mai stao per il libero mercato, anzi sono sempre stato protezionista per determinate cose. e il vendere a stranieri (tutti) proprietà in slovenia è una di queste, come avevo già spresso in thread analogo tempo fa.
non se ne fa nulla:
http://www.primorske.si/Primorska/Srednja-Primorska/Zascitne-klavzule-za-Kras-ne-bo-bodo-pa-ukrepi.aspx
“l’unico modo per distinguerse dal paron del porto, che invece ga imparà tuto quel che ocori de Oscar Wilde.”
😀
Rubrica fissa a ufo.
@ dimaco
Una tassa di 250 Euro per metro quadrato? E tu come faresti ad applicarla solo agli stranieri? Perché se la applichi solo agli stranieri, ecco che ritorna la discriminazione, vietata dalle norme UE.
Comunque sia, l’articolo indicato da maja dimostra che questa fantomatica clausola non esisteva e tutto si è risolto sostanzialmente in gran chiacchiere.
L.
non é discriminazione luigi semplicemente si tassa la propriwtà dei cittadini stranieri, ovvero si applica un regime fiscale diverso per chi non é cittadino sloveno. ovviamente bisognerebbe creare una legge ad hoc che contempli tale situazione.
@ Dimaco la legge è uguale per tutti sloveni italiani UE, o si è in Europa o si è fuori, In tutti i paesi d’Europa si può comperare quello che si vuole perchè in Slovenia ci deve essere un’altra legge?
la verita è che la slo è in una crisi spaventosa! e allora i politici domaci hanno imparato dai nosri: parlare di stron..te per evitare la verita. ma almeno noi che conosciamo i marpioni potremmo fare a meno di dar corda a queste cagate. tanto decideranno i banchieri.
La famosa interpellanza preventiva
@ dimaco
Io voglio una legge che discrimini gli sloveni dagli italiani; poi ne voglio una che discrimini i terroni dai veneti; infine ne voglio una che discrimini i non veneziani dai veneti.
Medioevo puro.
L.
uno stato non può mettere le tasse che vuole? a me pare di si. l’italia mi pare sia l’unico che fa pagare il bollo sulla macchina e fa pagare il posesso di un televisore. per cui non ci sarebbe nessun problema. mi pare che per discriminare i meridionali non sia stata fatta nessuna legge ad hoc, ma purtroppo li si discrimina. mi pare che riguardo alle discriminazioni varie gli italiani dovrebbero fare un esamino di cosciena visto che in tale ambito non sono secondi a nessuno.
ma non si puo fare una tassa discriminatoria in base alla nazionalita. mi sembra che il fvg abbia provato ha discrminare gli stranieri in base al periodo di permanenza in regione, risultato? precipitoso dietrofront per evitare sanzioni ue. se la slo con tutti i disastri che ha in casa cerca la via dello scontro con bruxell è ben messa.
mauricets, certo che lo puoi fare, per i non residenti. se tu sei un cittadino straniero e hai una casa per le vacanze e la utilizzi solo per quello paghi una sopratassa.punto.non é discriminante, a meno che non si voglia fare cagnara solo perché si vuole limitare l’aquisto da parte straniera di immobili. se si vuole passare il fine settimana o qualche gorno basta affittarla una casa senza per forza comprarla. altro discorso sono quegli stranieri che decidono di trasferirsi in pianta stabile.
è discriminatoria se non siamo tutti uguali, io pago una sovratassa se è seconda casa, stile ici in italia. come la dovrebbe pagare uno sloveno che ha una seconda casa per vacanze.
per stare dietro a queste cavolate di politici con pancia piena ci siamo fregati il porto che verrà fatto a koper. felici?
@ Luigi 47
“Io voglio una legge che discrimini gli sloveni dagli italiani”
Te credo sula parola.
Mi go alcuni parenti ancora vivi che ‘ste legi, ghe ne iera parecchie, le ga subide: i podessi contartene dele bele. El mio cognome futizado ne xe una prova, tanto per dir. Tra l’altro a Trieste i le rimpianzi in tanti, senza gnanca sconderlo tropo.
“poi ne voglio una che discrimini i terroni dai veneti”
Un dei partiti piu’ forti che ghe xe ogi in Italia saria piu’ che contento e proprio in Veneto no mancassi chi aplauderia.
“infine ne voglio una che discrimini i non veneziani dai veneti”
Qua no ne so niente, ma el Venezian te son ti e te devi aplicarte ti. Fane saver come va!
@ Dimaco
Se uno straniero vuole trasferirsi in pianta stabile? Ha gli stessi diritti di un autoctono o barriere pure li’?
la mamma dei nazionalisti è sempre incinta.
chi si stabilise inpianta stabile(moltissimi inglesi) rimette a posto le vecchie case mantenendo lo stile e i materiali, magari aprendounbed and breakfast ecc, impara la lingua (magari mettendoci parecchio tempo) i costumi ecc non dovrebbe avrebbe problemi. se producono e pagano le tase insloveniail problema non si pone.
quindi per chi figlio delle nostre zone è di famiglia mista non dovrebbero esserci problemi, anzi si potrebbero incentivare lo scambio culturale detassando eventuali ritorni. ci sono cose come la cultura che non hanno prezzo.
ma voi savè quanti i xe gli italiani che comprano casa in slovenia e poi vogliono parlar in italiano??
quanti?
suppongo tanti
ma che centra, potro parlare la lingua che mi pare? o anche in slo il nazionalismo ha fuso i cervelli?
mauri bisogna adattarsi. non puoi certo pretendere che siano gli altri ad imparare la tua lingua se vivi in uno stato straniero da immigrato novello. che si debba parlare italiano ovunque, anche in una foresta dello zambia é un pò arrogante e prevaricatorio.
@ dimaco
Sei talmente obnubilato quando ti parlano di verdebiancorosso che scrivi delle cavolate a nastro, tipo quando pensi che il bollo auto sia in vigore solo nella bieca Italia.
Ebbene: nell’UE la trovi in Gran Bretagna (Vehicle Excise Duty), in Danimarca (Bilafgifter), in Germania (Kraftfahrzeugsteuer), in Austria (Kraftfahrzeugsteuer), in Olanda (Motorrijtuigenbelasting) e in Svezia (Fordonsskatt).
La trovi anche in Svizzera: col nome di Automobilsteuer.
Roba da ridere anche se pensi che la tassa sul possesso di una TV esista solo da noialtri mafia mozzarella funiculì funiculà: in UK – per esempio – costa £ 145,50, ma c’è in quasi tutti i paesi.
E in Slovenia che succede? Come mai si pagano 132 Euro all’anno tutti gli anni?
L.
luigi la tassa sul possesso del televisore inteso come oggetto esiste solo in italia. in inghilterra c’é ik canone e chi non lo paga o non lo vuole pagare non vede la bbc. in italia invece tassano il posesso di un’oggetto e lo fanno passare per canone televisivo.
non lo pretendo, se capira avra i miei euro altrimenti me li terro. ma certamente ci sara chi capira, credimi, e per incassare non si fara problemi. non mi è mai capitato che al momento del conto non si sapesse dire in italiano la cifra.
dimaco vonde sparà monadis…
Off topic:
Pieri perchè non apri una rubrica tipo “Furlan base per Uci”?
dico sul serio, a me interesserebbe, tipo le frasi base/più simpatiche/più usate/più particolari. Sarebbe tra l’altro elemento di unione e conoscenza reciproca.
Lo spazio Quel dela Quela è a disposizione, se vuoi scrivimi: manna@bora.la
El nazionalismo offusca i zervei? No, semplicemente contribuissi ala rovina del mondo nel peggior dei casi o a farlo regredir nel migliore. Niente de che.
Ma sul litoral, dove ga da’ del suo meio, ghe xe tante forme de ‘sta sindrome de Stoccolma che no gave’ gnanca idea. Quasi quasi me meto a catalogarle ogi che no go un clinz de far.
@ dimaco
Ma perché non impieghi il tuo tempo per evolverti dall’antiitalianismo “a prescindere”, spesso trabordante in ignoranza crassa?
La tassa pe il possesso di apparechi radio o TV esiste in Austria (tassa locale, che a Vienna arriva a oltre 350 Euro per chi possiede una radio e una TV), in Belgio (lì paghi anche una tassa per la radio in auto), in Croazia (137 Euro), nella Repubblica Ceca, in Danimarca (se non hai una TV ma hai un computer con accesso veloce a internet, paghi lo stesso), in Finlandia (reso incostituzionale il canone per la ricezione della TV pubblica, è diventata una tassa di possesso), in Germania (anche qui colpisce pure i computer), in Grecia (qui la paghi addirittura sulla bolletta elettrica), in Irlanda, a Malta, in Norvegia (qui viene applicata a tutte le case: se non hai né TV né radio devi fare apposita dichiarazione e vengono a controllarti), in Polonia, in Romania (paghi sulla bolletta elettrica), in Svezia (qui se hai solo la radio non paghi nulla), in Gran Bretagna (paghi se hai una qualsiasi connessione esterna: antenna, satellite, cavo, internet) eccetera eccetera.
Perché sia chiaro: in questi e molti altri paesi si tratta di una tassa di possesso.
Luigi (veneziano)
Dimenticavo: nel Regno Unito è una balla cosmica che se non vuoi pagarla allora ti tolgono la BBC, come hai scritto. In quel paese si tratta di una vera e propria “licenza televisiva” (television licence), pagata per la ricezione di qualsiasi trasimissione televisiva indipendentemente dal segnale: via antenna, cavo, satellite o internet. Per non pagare questa tassa (che colpisce la connessione) tu devi dimostrare che la tua TV non possiede connessione alcuna con l’esterno e che usi lo schermo solo per vedere videocassette o CD, oppure che il tuo computer non ha nessuna connessione con l’esterno, nemmeno tramite doppino.
In giro per l’Inghilterra girano per i quartieri dei van appositi con dei “detector” di segnali televisivi, che segnalano se in questo o quell’appartamento in quel momento vengono ricevuti dei segnali televisivi. Questi signori (ditte private), hanno gli elenchi di coloro i quali hanno pagato la tassa, con l’ammontare e l’indirizzo. Se ti beccano, ti bussano immediatamente la porta e ti calano sul groppone l’ingiunzione al pagamento: a loro va una percentuale sulle sanzioni, per cui sono delle iene.
E adesso, cercati un’altra storiellina…
L.
io finiro di essere anti italiano quando gente come te e camber e moltissimi altri la finirete di spacciarvi per povere vittime. gente che ha fatto della discriminazione dello straniero la sua ragione di esistenza politica.io discrimino voi nella stessa maniera come avete e state discriminando altre persone sia per appartenenza etnica che rreligiosa. discriminate le oersone che scappano dalla guerra fame ecc ma vi indignate se non vogliono che compriate in slo. brutto essere ripagati con la stessa moneta eh
Certo che se i triestini italofoni che si sono comprati casa in Slovenia ragionano tutti come mauricets, non c’è da stupirsi se poi i locali si dimostrano loro ostili.
Se non te lo ha detto ancora nessuno, lo faccio io: rifiutarsi di parlare nella lingua del paese in cui si è scelto di trascorrere parte della propria vita è da cafoni.
Te ni prav nič naučila mama, kako se je treba obnašati po svetu?
manderi tutti quelli che non pagano le varie tasse nostrane a vivere all’estero. cosi da assaggiare la giustiza. e capiranno che questo, purtroppo per gli onesti, è il paese della cucagna. oppure farei assaggiare i vari nazionalismi in giro per l’europa o il mondo. dove si è veramente guardati come delle merde se si è stranieri. altro che permessi temporanei!
nei locali non si sono mai dimostrati ostili, anzi al frusciare delle banconote gli si e sciolta la lingua tanto da ostentare un italiano perfetto.
Niti šteti po slovensko te mamica ni naučila? Kaj pa Butalce? Ti jih je kdaj prebrala? Ti so bili tako sila neumni, da so sejali sol in pamet kupovali kar v sodih, so se pa vsaj znali obnašati, kot je treba.
ecco vedi mauri é prprio questo che caratterizza l’italiano medio che va in slo. il pensiero che cavando le banconote ovvero il frusciare come dici tu trasforma in perfetti italofoni i barbari slavi e dimostra la superiorita italiana. però devo dire che non mi risulta che nei vari negozi in italia dove comprano gli sloveni sulle banconote ci sputino con l’unica differnza che non spiaccicano una parola sloveno nemmeno se paghi in oro pesante. in base a questo perché in slo dovrebbero parlarvi in italiano?
ognuno parla le lingue che conosce, quindi se io non conosco una lingua non posso parlarla. chi ne conosce due ne parla due! chi è avvantaggiato? chi per educazione deve fare un passo in avanti? io non imparo un’altra lingua solo per un motivo: non mi interessa. perche costringermi? in realta chi sa due lingue è piu colto, quindi per non mettere in imbarazzo l’ignorante dovrebbe avere il buon gusto di agevolarlo. o dalla sua sacenza vuole umiliarlo?
Scusa, mauricets, ma mi sa che su bora.la si aggira un losco figuro che usa il tuo stesso nick e spaccia informazioni false.
Fossi in te, prenderei provvedimenti.
@ dimaco
In pratica stai dicendo che tu sei giustificato a raccontare balle ciclopiche sull’Italia e gli italiani, perché gli sloveni sono discriminati?
Certe volte le contorsioni dei ragionamenti nelle teste degli individui sono veramente sconcertanti…
L.
maja
mauricets e’ la reincarnazione di vari “personaggi” qui “cancellati” dalla redazione, per il loro razzismo. Ogni volta poi resuscita con un nome ed una storia nuovi, ma sempre lo tradisce il complesso di superiorita’ che ha nei confronti degli sloveni e l’odio per gli stessi…
quindi luigi tui mi confermi he gli sloveni sono discriminati?
m,aruicetsa se non vuoi imparare non puoi mettere gli altri al tuo livello. o impari o repi di fame. punto. mica la gente deve abbassarsi al tuo livello solo perchè sei pigro per imparare una lingua o quantomeno di tentare di esprimerti almeno parzialmente? perchè mai io dovrei abbasarmi al tuo livello? se tu che non ai mica io adeguati tu. sopratutto se vai a fare l’immigrato. niente altro.
La cosa che confermo è che hai raccontato due balle cosmiche nello stesso messaggio, e che le hai ripetute “ad libitum” anche negando l’evidenza.
L.
Un che vol viver in un paese ga de impararse la lingua del posto, almeno le basi. Chi parla inveze do’ lingue e xe piu’ bravo gavessi el dover civico de iutarlo.
Me par cussi’ scontado…..
Certo, se Maurits parti con quela del “eh si’ ma ‘sti yughi co’ te ghe tiri fora i bori i parla come Dante…..” disi cagade.
Semplicemente i sa parlar un’altra lingua. A Trieste, come in Istria anche se in misura minor, tuti iera bilingui (se non spesso, tri o pluri lingui). Dopo xe sucesso quel che xe sucesso e le colpe xe note.
I sloveni xe mediamente bravi con le lingue straniere: i ‘taliani (come i spagnoi) i fa mediamente rider.
Me racomando fioi: don’t feed the trolls, please. You know better than me where they want to bring the topic…..
@ Tergestin
A dire la verità, in Istria erano abbastanza regolarmente bilingui gli sloveni e i croati: gli italiani erano molto raramente bilingui, anche nelle zone rurali. La lingua comune per tutti era l’istroveneto, e questo anche nelle zone interne, anticamente soggette all’Austria.
L.
Ebbe’ certo: chi comanda fa un po’ come gli pare. Il problema è che certi credono di comandare anche oggi e continuano a sentirsi superiori. C’hanno la sindrome dell’antico romano, c’hanno.
é l,imposyazione della tassa e l,uso che se ne fa dei soldi incassati con tale obolo che fa la differenza luigi.
@ Luigi
In parte. Molti istriani “italianissimi” di Trieste parlavano a casa il croato e ricordo che fino agli anni novanta capitava di sentire un mix di dialetti sloveni e croati fusi con l’istroveneto se ci si faceva un giro per alcuni caseggiati di Trieste.
Io ho conosciuto diversi “vecchi esuli” che sostenevano di parlare solo e unicamente l’italiano e poi quando andavano oltreconfine, giu’ di croato (fluente).
In Istria essendoci una realta’ contadina e fatta di piccoli paesi era ovvio che non vi fosse un plurilinguismo come quello di Trieste: tuttavia si capivano tutti in un modo o nell’altro senza grossi intoppi e questo te lo potra’ dire chiunque -ne restano pochi- abbia vissuto fino a una certa eta’ da quelle parti.
@ Maja
Non capisco se il tuo intervento e’ riferito a me (spero di no, non ci sarebbe alcun motivo).
Ma certo che no, Tergestin.
(In Istria, come nel resto del mondo, solo chi comandava poteva scegliere quante e quali lingue parlare. Gli altri si adatta(va)no.)
@ dimaco
Ma dopo esser stato beccato a raccontare due balle grosse come una casa, ancora ti avanza tempo per raccontarne una terza?
@ Tergestin
Mi dispiace, ma esiste una vasta letteratura in merito. E’ un semplice dato di fatto che gli italiani in Istria fossero enormemente più monolingue dei loro compaesani sloveni e croati. I quali sloveni e croati si lamentavano apertamente di questo fatto, ritenendolo prova del complesso di superiorità degli italiani nei loro confronti. E’ esattamente come scrive maja: gli italiani utilizzavano la lingua esattamente come strumento di prepotenza.
Non credo ci siano mai stati grandi dubbi su questo fatto.
Aggiungo – per completare il quadro – che la stessa identica cosa – uguale e contraria – è stata poi fatta da sloveni e croati negli anni ’50/’60 contro gli italiani rimasti.
Luigi (veneziano)
luigi quindi confermi pubblicamente c he gli sloveni venivano e vengono disriminati e che gli italiani hanno usato prepotenza nei confronti degli slavi?
scusate, ma non potete dire che parlare per zacai sia parlare lo sloveno, come parlare il triestino non è parlare l’italiano. imaparare correttamente una lingua è cosa ben differente. è evidente che nella zona tutti si capiscono, sembra che qua stiano tutti a casa e non girino. di solito, a dimostrazione che gli slo parlano agevolmente piu lingue, dopo un mio slo stropicciato passano da soli all’italiano. se no per capirci ci mettiamo anni. voi cosa fareste? se avete un negozio agevolate il cliente o sperate che se ne vada? non capisco perche la mettete sempre sul nazionalismo!
la rovina è il nazionalismo, e per inciso la lingua “pura” è il piu grande mezzo per imporlo. senza accorgevene state cadendo nella trappola.
@ dimaco
Che gli italiani discriminarono gli sloveni e i croati è un dato di fatto evidente. Gli italiani si comportarono nei confronti di sloveni e croati in modo criminale.
Che oggi ci siano ancora atti di discriminazione, lo leggo nelle rassegne stampa delle associazioni slovene, di conseguenza credo sia vero. Certo: è ridicolo anche solo pensare che sia la stessa cosa dei tempi del fascismo. Qui si sta parlando – magari – della mancata applicazione della legge di tutela.
Visto che ci siamo – però – mi corre l’obbligo far notare come mentre nei libri di scuola italiani (mia moglie è insegnante, e quindi ne ho scorsi a decine) si parla regolarmente dei crimini antislavi del regime fascista, io che ho letto i libri di scuola in uso nelle scuole della minoranza italiana in Slovenia e Croazia, ho notato che non si parla MAI delle vendette o delle discriminazioni contro gli italiani.
Quindi adesso io chiedo a te: gli slavi hanno usato prepotenza nei confronti degli italiani?
L.
Maurits, scusa, ma che lingua sarebbe lo “zacai”?
Ti do una notizia: i tempi sono cambiati, anche in linguistica. Oggi, le varianti dialettali e regionali di una lingua non sono più considerate meno nobili rispetto alla variante standard. Sono semplicemente diverse, ma hanno pari dignità.
Quindi puoi stare tranquillo. Se hai dimenticato la parlata di tua madre, è un gran peccato, ma puoi essere sicuro che la lingua che parla(va) lei è slovena quanto quella che parlano a Lubiana (figuriamoci poi a Sežana).
(Luigi, anche se non lo hai chiesto a me, rispondo di sì. Sloveni e croati hanno discriminato gli italiani locali e credo che in qualche misura continuino a farlo. Del resto, non c’è da stupirsi. Le maggioranze lo fanno sempre, ovunque.)
il fatto e’, caro luigi, che i libri di scuola in italia sono scritti dai comunisti. lo ha detto il nostro grande lider. anche i professori sono tutti comunisti. anche i magistrati (quelli sono addirittura affiliati alle brigate rosse). ora, per mandare in rovina la nostra economia, i comunisti stanno riempiendo i nostri alberghi di profughi tunisini. ecco fin dove puo’ arrivare il loro cinismo. pensa che per vincere il referendum contro il nucleare, nel 1987, hanno convinto i loro compagni russi a far saltare per aria la centrale di chernobyl, in modo da creare un’ onda emotiva. e gli ultimi avvenimenti giapponesi sollevano interrogativi a dir poco inquietanti.
Giusto, Chinaski. E’ tutta colpa dei comunisti. Me l’ero scordata; grazie per evermelo ricordato.
ma io credo che nelle zone di confine si parli prevalentemente kraško narečje o il notranjsko narečje o no?
@ chinaski
Quando mia moglie esce di casa al mattino per andare a scuola diciamo sempre assieme un paio di avemarie e padrenostri, poi la cingo con la collana d’aglio d’ordinanza e… via: un’altra giornata in mezzo ai rossi mangiabambini!
L.
e verso muggia istrsko narečje – rižanski govor.
le lingue nazionali sono costruite a tavolino e in tv.
Appunto, Mauricets, appunto. Il dialetto non cambia solo perchè c’è un confine in mezzo. Di qua si è un po’ italianizzato, di là si è slovenizzato, ma sempre quello è.
Vai tranquillo, quindi. Habla!
(Lo vedete che non è un troll? E’solo un po’ confuso, poverino.)
bene, questo significa che noi gente di confine siamo sfumati, non perfettamente classificabili in italiani o sloveni. anzi siamo la mescolanza di piu genti, incroci con tutte le etnie mitteleuropee e anche dell’ex impero turco. e allora mettere limiti nazionali è ridicolo.
Ma anche no, Mauri. I paletti li stai mettendo tu, pretendendo che tutti si sentano “sfumati” come te. Questa è solo una tua visione che non corrisponde (o corrisponde solo in parte) alla realtà. Basta farsi un giro per i cimiteri, per capirlo. Prendine atto, su.
Piu’ che altro, per quanto un pol sentir apartenenze o meno, secondo mi xe sbaiado sentirse “purissimi ed immacolati” da secoli. Anche perche’ 150 anni fa iera meno pregiudizi de ‘desso da ‘ste parti. Singolare, ma vero.
non sono assolutamente daccordo, è poi un cosa è “sentirsi” una è essere, e sai bene che in queste terre i matrimoni misti sono, erano, e saranno la norma. abbandona il nazionalismo, non seguire cattivi maestri.
per inciso non abbassarti al livello di un presidente che ha consacrato a valore della patria i TIGR.
Se te parli con mi te ga leto mal quel che scrivo, anzi no te ga leto niente.
Comunque “i cattivi maestri” xe roba degna dela piu’ vecia Democrazia Cristiana scorezona.
accidenti non vi capisco, io sostengo che i popoli liberamente si mischiano, che la disgrazia sta nela manipolazione, nella creazione di nazionalismi, il vero disastro dall’inizio dell’era industriale. gli esempi delle recenti guerre balcaniche, la condanna dei criminali di guerra, i traffici di organi non insegnao niente? eppure noi nelle nostre terre dovremmo capire. gli asburgo avevano capito e stavano cercando di costruire uno stato moderno e liberale. ma la massoneria, britannica in primis, ha fatto di tutto per distruggerli. se i popoli slavi del sud non avessero ascoltato le sirene…
@ Mauricets
Ma se leggi i miei interventi io sostengo queste idee: non e’ colpa mia se ti fai le domande e le risposte da solo.
ma forse il problema è che ci sono piu “filoni” di discussione in contemporanea
come è finita questa storia, chi lo sa?
ricordo che il limite per un ricorso europeo era il primo maggio, come è finita?
http://www.dnevnik.si/novice/neverjetno/1042351169
pure in belgio. se non parli la lingua e non riesci a dimostrare che sei socialmente ed economicamente legato al territorio non puoi comprare casa.
la mia domanda è, ad oggi come stiamo con le firme e le decisioni a bruxell? chi lo sa?
caro dimaco questa è una interpretazione alla grande di un giornalista poco informato. nel begio, stato federale, di immobili gli italiani ne hanno comprato a iosa.
ecco come si compra casa in belgio
http://www.belgio.cc/mercato-immobiliare-belga.html
sono giorni che chiedo come è finita questa storia, sa la redazione darmi una risposta? c’è qualche uomo o donna di buona volonta che sa qualcosa?
Ma perche’ te spachi tanto i maroni? Te ga de ciorte casa la’? Comunque no se sa come xe finida -se no i lo diseva- e probabilmente finira’ in niente.
la questione non è stata posta da me. qualcuno ha inziato. a buttato il sasso e nascosto la mano. ti senbra corretto? è il solito gioco di aizare gli animi per poi far finta di niente. hai capito? o sei anche tu di quella combricola di marpioni che parla a vanvera per far icattivire la gente su questioni che non hanno senso?
Combriccola di marpioni xe da Pulitzer.
Bora.la riporta una notizia ovvero sia che qualchedun in Slovenia no vol darghe le case ai stranieri. La gente commenta, i politici eccetera disi la sua e finida la’.
No xe piu’ successo niente e probabilmente finira’ in niente: in caso contrario ghe sara’ una raccolta firme, una manifestazion o che altro. E sicuramente i media Triestini ne dara’ la notizia, compreso Bora.la.
Te xe chiaro ‘sto concetto elementarissimo?
la raccolta di firme è gia stata fatta. io chiedo sono state consegnate? quante sono valide? che risposta hanno avuto? che posizione ha il governo slo? si puo sapere o no? o era tutta una presa per il c..lo da parte di pochi nazionalisti!
mauri da quello che ne so io é il buio più assoluto
@ maricets
ma tu, google non ce l’hai?
questo è il male della stampa in italy, lasciare al buio le coscenze delle persone. dare notizie frammentate e non arrivare mai al nocciolo. al di la delle idee personali ,che ognuno ha il super diritto di avere, penso sarebbe bene conoscere l’epilogo.
che pur ci deve essere visto che c’era un limite temporale.