3 Aprile 2011

Sinistra ecologia e libertà: è Giovanni Iacono il candidato sindaco a Monfalcone

E’ Giovanni Iacono il candidato sindaco di Monfalcone di Sinistra ecologia e libertà.

Sul suo blog Iacono spiega le ragioni che l’hanno portato ad accettare la candidatura. “All’età di 50 anni, avendo vissuto tanta parte della mia vita a Monfalcone dove sono nato e dove sono tornato da bambino provenendo da una grande città industriale quale Torino – spiega -, sono seriamente preoccupato delle condizioni di crisi e di spaesamento che Monfalcone sta vivendo. E il lavoro di ciascuno di noi non basta più. Aver visto altre realtà nel mio lavoro mi dà qualche argomento da offrire alla città.
Quando sono arrivato da bambino c’erano le fabbriche a partecipazione statale, c’erano spazi per lo sport per i giovani, e magari poco di più. Vedevo gli operai uscire in bicicletta dall’allora Italcantieri, e sentivo i discorsi della parte materna della mia famiglia operaia, e li confrontavo con l’esperienza umana di mio padre funzionario pubblico del Sud che del lavoro ha fatto la sua bussola per tutta la vita. votata al lavoro. C’era la passione politica e civile, nelle scuole, nelle parrocchie, anche se poi Monfalcone appariva come una realtà grigia e dall’assetto urbanistico senza una logica”.

Qui il testo completo della lettera ai monfalconesi.

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3 commenti a Sinistra ecologia e libertà: è Giovanni Iacono il candidato sindaco a Monfalcone

  1. annamaria zuppello ha detto:

    Carissimo Giovanni,
    ho letto con molta attenzione la tua lettera ai cittadini.
    Impegnata come sono da anni nel settore sociale, nello specifico la disabilità, non posso che condividere la tua ottica.
    Sono abbastanza “vecchia” di elezioni per avere il timore che non siano solo slogan: sai quando si tratta di campagna elettorale, tutti parlano di diritti dei disabili, dei giovani, degli anziani; salvo poi dimenticarsene perchè, come dici tu, poi prevale il consenso, il voto.
    Questi settori non creano consenso, dopo… Purtroppo le logiche, come abbiamo visto, sono altre, logiche in cui i propri interessi passano attraverso scelte, mediazioni, tornaconti che hanno a che fare con la politica (nel senso peggiore del termine) e non con le necessità delle persone.
    A monfalcone manca tutto ciò che tu hai dichiarato, ma soprattutto mancano idee chiare su cosa deve essere prioritario in una città che ha cambiato fisionomia rispetto alla quale non vi è stata alcune politica di integrazione.
    Viviamo dei nostri fantasmi e nelle nostre paure e ciò, a lungo andare, può creare solo incomprensioni le quali, a loro volta, creano conflittualità.
    Ci siamo conosciuti in momenti migliori, quando ancora c’erano speranze che Monfalcone potesse cambiare.
    Conosco il tuo impegno e, per questo motivo, voglio credere che tu possa essere il cambiamento per chi, deluso da questa politica, attende per i propri figli un futuro migliore.
    Annamaria Zuppello

  2. kaiokasin ha detto:

    Purtroppo non voto a Monfalcone ma ci trascorro gran parte della mia vita: l’analisi di Iacono è molto centrata.
    I problemi dell’immigrazione non gestita, dal Cantiere alle abitazioni alla scarsa integrazione della Comunità bengalese, sono il problema più sentito (e purtroppo oggetto delle squallide demagogie leghiste e dell’estrema destra). E poi la questione urbanistica, la metastasi del cemento a danno delle poche aree verdi residue (con la piazza, come spazio di incontro, sostituita dai corridoi dei centri commerciali). Infine la questione del sostegno alle fasce deboli (anche se sulla casa pubblica io preferirei un ATER che lavori bene piuttosto che togliere all’ATER la gestione delle case, che ritengo una cosa rischiosa, perchè un arretramento del pubblico lascerebbe sì spazio all’auto-recupero ma anche al privato e alla speculazione). Non credo che questi problemi siano di facile soluzione per nessuno, ma già averli chiari in testa è un buon punto di partenza. In bocca al lupo!

  3. Mattei Gilberto ha detto:

    Posso condividere quasi completamente quando definito sopra quale programma elettorale o la creazione post elezioni dell’associazione. Ma devo far notare che nuovamente che il lavoro che vogliono svolgere questi signori lo stò sviluppando da un’anno a questa parte, assiciazione compresa. Mi piacerebbe partecipare all’incontro di oggi giovedì 12 maggio ma a causa depressione dubito di poterlo fare. Comunque invito pubblicamente questi signori di prendere contatto con me al fine di evitare doppioni per fini e competenze, e magari per avere un confronto sui metodi applicati e sui percorsi da seguire. Nel 1997 ho iniziato l’azione informazione per l’alta tensione abitativa che avete fatta vostra e mi avete cacciato dal vostro gruppo di lavoro. Vogliamo continuare a fare vostro il mio lavoro senza rendermene merito? 327 7728182. a presto. Gilberto

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