28 Marzo 2011

Protocollo d’intesa, a Udine, per progetti di inclusione sociale della comunità Rom

Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia e Comune di Udine, Ass4 Medio Friuli, Ministero della Giustizia e Caritas dell’arcidiocesi udinese. Ma anche molte associazioni locali come “La Tela”, “Vicini di casa”, “Società di San Vincenzo de’ Paoli”, Ucai e Unicef. Sono i soggetti coinvolti nel protocollo d’intesa per la definizione di “percorsi di inclusione sociale delle persone appartenenti alla comunità Rom”, approvato nell’ultima seduta della giunta comunale di Udine. L’accordo permetterà di sviluppare una strategia territoriale condivisa nell’ambito del progetto europeo “Roma-Net – Integration of Roma Population” finanziato dal programma “URBACT-II” e realizzato in partnership da 11 città europee tra le quali anche Udine.

Il protocollo, nel quale rientrano i già citati enti che compongono il gruppo di supporto locale, darà attuazione a diverse azioni di inclusione sociale della comunità Rom: promozione dell’istruzione dei ragazzi in età dell’obbligo scolastico, formazione professionale e inserimento lavorativo, promozione della salute e della prevenzione in ambito sanitario, attività socio-culturali, ricreative e di sensibilizzazione del territorio. L’accordo tra le 11 realtà locali si svilupperà nell’arco del prossimo triennio, con scadenza il 31 dicembre 2013.

Il Comune di Udine, come noto, ha aderito al progetto della Comunità Europea “Roma-Net. Integration of Roma population” (Roma significa Rom ndr) realizzato da una rete formata da molte città europee come Budapest (Ungheria), Heraklion (Grecia), Karvinà (Repubblica Ceca), Amadora (Portogallo), Almeria (Spagna), Bologna (Italia), Glasgow (Regno Unito), Kosice (Slovacchia), Torrent (Spagna) e Bobigny (Francia). Lo scopo di questo progetto è stabilire, tra le città partner, un programma di scambi transnazionali che faciliti il trasferimento a livello locale di politiche, programmi e buone prassi su tematiche cruciali per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale della popolazione Rom, come ad esempio l’accesso della popolazione Rom ai servizi, l’inclusione attiva nel mondo del lavoro attraverso l’educazione e la formazione e i programmi di auto-aiuto.

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