25 Marzo 2011

Nuovo stop alla centrale nucleare di Krsko

La centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, e’ stata di nuovo fermata ieri verso le 22.30 a causa di un problema all’elettrodotto a cui e’ collegata. Responsabili dell’impianto hanno riferito che la centrale si e’ fermata automaticamente dopo che dal sistema energetico e’ saltato un elettrodotto che trasporta l’energia in direzione della Croazia. Hanno poi aggiunto che non ci sono rischi per la popolazione e l’ambiente. Un simile problema, durato poche ore soltanto, era avvenuto mercoledi’ scorso: in seguito la centrale era stata riattivata.

fonte: Ansa

Tag: , , .

12 commenti a Nuovo stop alla centrale nucleare di Krsko

  1. mauricets ha detto:

    è una bugia, non è credibile. chiedete a un qualsiasi elettricista.

  2. bona lama ha detto:

    ci saranno dei sensori che captata radioattività nell’aria (esterna) bloccano il tutto. fantascienza?mi fanno pensare le “coincidenze” e mi preoccuperei se tali sensori non fossero previsti. Da dove poi venga l’eventuale radioattività mah!

  3. Anonimmo ha detto:

    Pare che ci siano problemi ai cuscinetti di una turbina ed alla lubrificazione di una pompa. Se magari qualcuno può tradurre… http://www.nek.si sezione “Novinarsko središče”

  4. Miki ha detto:

    @mauricets Un elettricista non si occupa di centrali nucleari….. o di fisica delle alte energie, altrimenti sarebbe un ingegnere.

  5. mauricets ha detto:

    ma le centrali sono un generatore, e hanno un sistema di distribuzione uguale: che sia a gas, o idroelettrica, o nucleare, sempre sulle linee convenzionali si allacciano. avete mai sentito di una diga con annessa centrale che si ferma per problemmi sulla linea di distribuzione? si isola la linea, ma la centrale non si ferma.

  6. mauricets ha detto:

    non vorrei mai trovarmi con dei “japan” domaci che raccontano balle come hanno fatto, e a mio avviso continuano a fare, in oriente.

  7. ulo ha detto:

    Questi xe i giaponesi, e i titini del 1975 come la gaverà costruida?

    http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=9552
    Ex ingegnere nucleare giapponese: «Difetti strutturali nascosti nella centrale di Fukushima»

    LIVORNO. Bellona, un’Ong norvegese-russa formata soprattutto da scienziati, tecnici e professionisti dell’informazione ambientale, pubblica le rivelazioni di progettista della centrale nucleare giapponese di Fukushima che rivela: «Gli impianti bloccati del reattore n. 4 erano basati su acciaio difettoso per contenere le radiazioni del suo nucleo». L’ex tecnico giapponese ha ammesso di aver contribuito lui stesso a nascondere il difetto quando il reattore, che ha definito «Una bomba a tempo», venne costruito 40 anni fa.

    L’ex reactor engineer pentito si chiama Mitsuhiko Tanaka e dice di aver voltato le spalle all’industria nucleare dopo Chernobyl e confessa su Japan Today di aver contribuito a coprire un’essenziale falla del progetto mentre lavorava per una unità di Hitachi nel 1974. Il reattore n. 4 era chiuso per manutenzione, quando il Giappone è stato colpito dal terremoto/tsunami dell’11 marzo, facendo saltare tutti i sistemi di raffreddamento dei reattori di Fukushima Daiichi. Ma il reattore n. 4 ha subito danni alla piscina del combustibile nucleare esaurito che ha preso fuoco, rilasciando dosi massicce di radioattività nell’ambiente e che è stata bombardata con acqua di mare dagli elicotteri, un’operazione che ha sollevato molti dubbi.

    Le rivelazioni di Tanaka rischiano di avere effetti pesanti sul governo giapponese che, come si è scoperto pochi giorni fa, aveva esteso solo due settimane prima dello tsunami la durata di vita del reattore n.1 di Fukushima Daiichi, che ha 40 anni, per altri 10 anni, «Nonostante gli avvertimenti di alcuni regulators pubblicati sul sito Internet dell’Agenzia di sicurezza nucleare giapponese, secondo cui non avrebbe potuto resistere ad un terremoto» scrive Bellona.

    Ora si viene a sapere che le autorità di regolamentazione avevano scoperto che nei basamenti dei diesel-powered back-up power generators del reattore 1 c’erano 33 crepe da stress che li rendevano particolarmente vulnerabile alla pioggia e all’acqua di mare. «Eppure – dice il fisico di Bellona Nils Bøhmer – le autorità di regolamentazione alla fine capitolarono di fronte ai desideri del governo e concessero l’estensione della durata di vita operativa. Sotto la pressione dell’opinione pubblica giapponese, che è in gran parte contraria alla costruzione di nuove centrali nucleari, il governo ritiene più conveniente è più tranquillo estendere semplicemente la durata della vita operativa dei reattori già in servizio».

  8. Anonimmo ha detto:

    i titini nel 1975 compravano Westinghouse

  9. mauricets ha detto:

    … oggi tutto a posto, ma i tecnici sono in fuga per radiazioni insopportabili…

  10. ufo ha detto:

    Sul Delo intervista alla direttore della centrale di Krško. Lo stavano intervistando giusto quando il reattore si fermava per il distacco dell’elettrodotto.

  11. mauricets ha detto:

    sarebbe meglio dire che hanno staccato l’elettrodotto perchè la centrale si è fermata, differenza non da poco, o abbiamo anche da noi dei piccoli “japan” pronti al sacrificio finale?

  12. Anonimo ha detto:

    Bon, a proposito di Japan, qualcuno ha misurato oggi la nuvoletta? Perchè venerdì scorso eravamo sui 200-300 nSievert/ora ed oggi, con la pioggia 600-700

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *