A causa degli alti livelli di inquinamento, sabato scorso il sindaco Dipiazza ha ordinato la chiusura al traffico del centro di Trieste al sabato pomeriggio.
Ritenete utile la misura adottata dal Comune di Trieste? Pensate che andrebbe estesa anche al di là dell’emergenza smog o credete che sia solo un palliativo momentaneo?
Ecco il sondaggio di Bora.La
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nessun problema se chiudono il centro a Trieste e ho voglia di andare a fare acquisti o vado nei centri commerciali o a Capodistria. Non perdo un’ora di tempo tra aspettare l’autobus e arrivare in centro e altrettanto al ritorno.
E come no? ali! Se uno concepisce lo shopping come una stakanovistica missione senz’ altra finalità collaterale… IO ho votato favorevole.Soprattutto in primavera sarà bello gironzolare a piedi per il centro, fermarsi a salutare, veder correre bambini… e mi auguro PROFICUO (so quel che dico!)per gli esausti superstiti commercianti, categoria di lavoratori onesti, che pagano le tasse senza barare di un cent…NEPPURE SE LO VOLESSERO! e dagli anni ’80 ingiustamente demonizzata, per “merito” di pochi furbetti ormai estinti.
Non solo al sabato pomeriggio. Usate le gambe e gli autobus.
Più che altro è una misura obbligata, perché le direttive impartite nel “Piano di Azione Comunale” varato nel 2005 – Giunta Illy – dalla Regione e applicato (non sempre) dai Comuni, solo misure di riduzione del traffico prevede.
E’ chiaro che possono non bastare, laddove la gran parte delle emissioni inquinanti deriva da altre fonti, come a Trieste (dove è determinante il settore industriale, cioè sopratttto la Ferriera).
Ora pare che la Regione stia finalmente per varare misure più serie: bisognerà vigilare perché siano davvero efficaci e non condizionate dalla paura di toccare gli interessi di Confindustria (o Confcommercio), com’è stato finora.
@4 Dario , Davvero la ConfCommercio osteggia? non avevano rivisto in termini possibilistici al lume dei risultati successivi alla pedonalizzazione di certe vie?
Io sono contenta, nei termini che ho esposto, di vivibilità del centro e anzi possibile incentivo agli affari. Pertanto le direttive che citi mi appaiono una felice coincidenza. Come al verificarsi della rarissima evenienza dei due piccioni con una fava.
Piutosto te se ga ricordà de votar el sondaggio?
Penso che la manovra adottata sia assolutamente inutile perchè
i) fatto solo al sabato
ii) perchè comunque il traffico è rimasto elevato
iii) perchè comunque il perimetro era perfettamente transitabile e punti ad elevato inquinamento (tipo p. Libertà) sono rimasti tali e quali.
E’ necessario un ripensamento in generale dell’utilizzo del centro città in un progetto di mobilità integrata. Altre soluzioni sono solo pagliativi.
PS
con un sistema di trasporto pubblico ben integrato con le aree pedonali spendo meno tempo e meno soldi ad andare in centro a Trieste che a Koper ed in più ne guadagno nello spirito e negli occhi.
@ 3
Bravo Paolo @3, passi lunghi e ben distesi..dei vivemo in un buso e in mezz’ora a piedi (anche meno) se fa el giro del centro tre volte.
Poi per il discorso inquinamento ha ragione brancovig, soluzioni pianificate e stabili, altrimenti risultati (quasi) nulli.
@ Fiora
Osservo che ogni qualvolta a Udine, ma anche a Pordenone e altrove, si cercano di porre limitazioni al traffico, i media sono pieni delle lamentele dei commercianti.
Da ciò la mia deduzione che, forse, la Confcommercio un qualche ruolo in queste vicende ce l’abbia.
E’ successo puntualmente anche a Trieste qualche giorno fa, con un tal Rigutti, presidente onorario dei dettaglianti, che se la prendeva con il Comune per lo stop alle auto sabato pomeriggio 12 marzo. Però può anche darsi che i dettaglianti non aderiscano a Confcommercio e la realtà sia più complessa. Chi può, ci illumini sulla complessa geografia delle organizzazioni che riuniscono gli operatori del commercio e sulle rispettive posizioni in merito alle limitazioni del traffico privato nelle città.
Ha ragione Paolo: Trieste non è Londra.
Per gli acquisti particolarmente voluminosi, ci sono i negozi in periferia.
Ricordo il terrore dei commercianti nel ’90 per la chiusura di Via S. Nicolò, che era un budello di auto parcheggiate. Credo che oggi abbiano cambiato idea.
@Dario. Con negozio dato in locazione, all’Associazione Commercianti ci vado ormai soltanto due volte l’anno a giugno e novembre per acconti e saldo delle tasse,a pianger miseria e per il tempo strettamente necessario… sicché non saprei dirti quale sia la loro attuale posizione ufficiale in merito alla chiusura al traffico.
Parlando in giro mi pare che dei dettaglianti del centro chi è rimasto ancora “in prima linea” non veda male la pedonalizzazione.
Riscontro positivo come giustamente ha rilevato Giorgio, dopo l’esperienza di via s. Nicolò e via Dante.
Comunque questo sondaggio tasta il polso alla volontà cittadina di un centro meno inquinato e non vorrei mai condizionarlo con quest’ altra tematica.
centro chiuso sempre. non esisti veicolo più inadatto dell’auto al centro città, non esisti guidator più inadatto del triestin che vaga per le corsie a velocità inferiori ai 30kmh. aa sto punto, a pie il vantaggio xe innegabile.
il centro dovrebbe restare chiuso sempre da lunedi a domenica !!!