18 Marzo 2011

Tutte le colture del Corso in Carso: scoprile e “diventa” un contadino

Nel (per)Corso di agricoltura ecologica di Čibo.Sì – che partirà  a Pliskovica con la prima lezione di agricoltura ecologica aperta a tutti sabato 26 marzo alle ore 9 – è prevista la coltivazione di una serie di cibi che fanno parte sia degli elementi del tipico paesaggio Carsico, sia delle tradizioni di casa ovvero con la cucina del nostro territorio.

Ricordiamo che il perCorso di Čibo.Sì prevede per ogni partecipante un appezzamento di 150 mq da coltivare da fine marzo a fine ottobre e un ciclo di 10 lezioni-riti da fare sul campo. La prima lezione del corso, su cenni teorici sui metodi ecologici in agricoltura, è aperta a tutti e sarà tenuta dal contadino e naturalista Marco Valečič per sabato 26 marzo alle ore 9.00 all’Ostello di Pliskovica (a mezz’ora d’auto da piazza Oberdan…). Se vuoi, puoi scaricare il Piano formativo del perCorso (file pdf).

Guardiamo ora nel dettaglio quali sono le colture che verranno esplorate, seminate e coltivate fino ad aspettarne e raccoglierne i frutti dentro il progetto di Čibo.Sì.

1) I bixi, cioè i piselli
Iniziamo con la semina a inizio aprile e ne raccoglieremo i “frutti” da metà giugno. Il perCorso darà lezioni su come prepararne il terreno, sulla loro semina, sul diserbo/sarchiatura e sulla loro raccolta.
Ricetta triestina da ricordare: piselli con le seppie.
I piselli su Wikipedia.

2) Le patate
Questi tuberi li pianteremo a inizio aprile e li raccoglieremo a fine luglio. Di campi di patate nella zona di Pliskovica e in tutto il Carso ne troverete un sacco e sono un ovvio classico della cucina centro-europea.
Ricetta triestina da ricordare: i chifeletti.
Le patate su Wilkipedia.

3) Le zivole, cioè le cipolle
Le pianteremo a inizio aprile; l’impegno maggiore sarà il controllo ragionato delle erbacce. Si raccolgono nello stesso periodo delle patate. Nel programma del perCorso sta scritto che per le cipolle “impareremo a gestire il post raccolta per la necessaria essicazione (e magari le trecce…)”.
Ricetta triestina top con le zivole: patate in tecia!
Le cipolle su Wikipedia.

4) Le zucche
La zucca invernale per l’alimentazione umana non è propriamente una coltura tradizionale ma rappresenta piuttosto un’interessante e ghiotta opportunità che ben s’inserisce nel contesto locale. Le pianteremo a inizio maggio e le raccoglieremo tantissimo tempo dopo: a fine ottobre. Si legge nel Piano di formazione scritto da Marco Valecic che questa è la: «conclusione del ciclo di coltivazione con la raccolta di un frutto entusiasmante. Non certo un lavoro difficile ma sicuramente un degno e fortemente simbolico momento conclusivo, ottimo per fare bilanci e progetti».
Ricetta top per le zucche: la minestra di zucca, risotto; dolci; gnocchi di zucca (con la salvia e la ricotta affumicata: Francesco Brollo e Carnia.La!) … avete qualche link che vi convince, a proposito?
Le zucche su Wikipedia.

5) I faxioi, cioè i fagioli
A inizio maggio semineremo una varietà nana che meglio si adatta alla condizioni climatiche del nostro campo; le lavorazioni sono simili a quelle dei piselli. Quando le notti estive iniziano ad allungarsi il legume presentarà le tipiche striature rosso violacee i fagioli sono pronti per essere raccolti. Freschi per un consumo immediato o per la scorta da mettere in congelatore. In alternativa possiamo attendere che le piante inizino ad appassire e passeremo alla raccolta dei fagioli da far seccare ( e non serve il congelatore).
Ricetta top per i fagioli: ovviamete la jota!!!
I fagioli su Wikipedia.

6) Il grano saraceno (in sloveno: kaša ma anche ajda)
Lo piantiamo a inizio agosto e in autunno «appena i frutti inizieranno a presentare il tipico colore scuro, mieteremo e successivamente trebbieremo il cereale». Si legge nel Piano formativo del perCorso che «il grano saraceno è un cereale ad elevato potere nutritivo, estremamente rustico, frugale, che tradizionalmente veniva coltivato in Carso. La sua coltivazione ha subito un progressivo declino; la nostra intenzione è di lavorare contro l’erosione della biodiversità agricola. La coltivazione di questo cereale in questo perCorso assume il preciso significato di un esplicito legame con il territorio».
Ricetta tipica top: gli ajdovi zganci per gli sloveni e la torta Linz.
Il grano saraceno su Wikipedia.

Il Piano formativo del perCorso
Scaricalo qua.

E per finire: Che tipo di impegno è richiesto ai partecipanti del perCorso?
Si legge sul sito di Čibo.Sì:

Crediamo che la presenza sul proprio appezzamento di terreno per una volta alla settimana sia sufficiente alla cura delle proprie colture dentro il perCorso di Čibo.Sì.

Tutte le colture che abbiamo calendarizzato sono normalmente coltivate in Carso senza l’aiuto di condutture idriche allacciate nei pressi dei campi. Il Carso ha tradizionalmente coltivato verdure di questo tipo malgrado la scarsita d’acqua nota a tutti. In stagioni normalmente piovose non ci sono quindi problemi di sorta e non c’è necessità di inaffiare le colture ogni giorno.

Quando e come ci si iscrive
La prima lezione aperta a tutti è fissata a sabato 26 marzo alle ore 9.00, e il termine ultimo per le iscrizioni è stato spostato fino a mercoledì 30 marzo. Si raccolgono le iscrizioni sia a Pliskovica che a Trieste,ogni mercoledì dalle 14 alle 18, negli uffici dell’Agenzia ‘Noiza’, in passo Goldoni, 2.

Per ulteriori informazioni, visitate il sito di Čibo.Sì.

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43 commenti a Tutte le colture del Corso in Carso: scoprile e “diventa” un contadino

  1. bernydj ha detto:

    tropocaro !!!

  2. enrico maria milic ha detto:

    ciao,
    organizzo il perCorso e non ritengo sia troppo caro. ritengo che il prezzo sia equo, anzi:
    se un gruppo di partecipanti è composto da 3 persone, paga 25 euro al mese, per gestire in autonomia i suoi 150 mq di terra e per ricevere un ciclo di 11 lezioni.
    anzi…

    enrico

  3. ecojagoda ha detto:

    beh di certo non regalato ….e se volessi piantare pomodori?

  4. enrico maria milic ha detto:

    certo che puoi piantarci quello che vuoi.

    “regalato?”… il perCorso non è regalato ai suoi partecipanti e questo perchè:
    – c’è tanto lavoro dietro, cioè c’è l’esperienza e gli studi di chi insegna, c’è l’idea e la parte organizzativa (mia) basate anche su esperienza di progetti partecipati e studi
    – ci sono i costi di pubblicizzazione (il sito, i volantini, gli spazi su bora.la come questo)
    – c’è il trattore e chi lo guida per arare i campi
    – ci sono i costi per recintare il campo da cinghiali e caprioli
    – c’è il costo dell’affitto dell’ostello per la mattina della lezione…

    no? sfido chiunque a organizzarlo con costi minori.

  5. maja ha detto:

    (grano saraceno = ajda)

  6. denis furlan ha detto:

    non mi sembra per nulla caro,vista anche la preparazione dei docenti.nulla e’ gratis.

  7. bernydj ha detto:

    neanke el kan no movi la coda a maka !!!

  8. enrico maria milic ha detto:

    @ bernydj
    no te seguo, coss te vol dir?

  9. ecojagoda ha detto:

    bah a me sembra cmq molto poco ragionevole….in tutto il mondo progetti simili, anche privati come il vostro, non prnedono in considerazione di chiedere tutti sti soldi….. alla fine si tratta di educazione alla comunita’ e di finanziare la pubblicita sul sito o di pagare un stipendio a chi risponde a sto blog mi pare un poco assurdo…. buona fortuna….

  10. massimiliano ha detto:

    @eco:
    il tuo commento no ga completamente senso

  11. denis furlan ha detto:

    @eco:
    facci qualche esempio di questi progetti simili

  12. anymone ha detto:

    La terra agricola in affitto non è conveniente al mondo di oggi. 25 al mese per un orto significa 300 euro all’anno. Con 300 euro si possono comprare nei mercati grandi quantità di ortaggi quasi sufficienti per tutto l’anno senza lavorare. Poi aggiungi i costi di carburante per raggiungere l’orto. Le ore lavorate. Le sementi. Le fatiche. Il contratto più conveniente sarebbe quello da mezzadro. Metà a te e metà a me che è alla base del motto rivoluzionario la terra ai contadini e le fabbriche agli operai.

  13. anymone ha detto:

    ..cioè nel senso che anche la mezzadria è poco tollerabile

  14. anymone ha detto:

    Poi sto leggendo meglio. Cioè un orto per tre persone cioè 900 euro all’anno di affitto. E che cosa ci coltivi le pepite d’oro?

  15. anymone ha detto:

    http://www.conipiediperterra.com/26238-0218.html

    purtroppo tu hai ragione che bisogna coprire i costi, ma …..

  16. lee ha detto:

    25 euro al mese vi sembra tanto, per tutte le cose offerte?

    proprio in questi giorni c’è una degustazione di slow food, 25 euro per 2 ore di degustazione di qualche sorso di birra.
    e slow food è un’iniziativa decisamente encomiabile.

    ragazzi sveglia!
    tutti felici di pagare 10 euro al cinema per 2 ore di film in 3d e poi fate mille storie per 25 euro al mese per un pezzo di terra in affitto con corso annesso?

  17. ecojagoda ha detto:

    qualche esempio? cercateli basta che digiti qualcosa come community garden su google e vedrai da te.purtroppo la vostra idea,pur essendo degna di supporto, non e’ innovativa.
    In europa e in atre parti del mondo ho lavorato e preso cura di vari ” allotments” e so per certo che nessuno si permetterebbe di chiederti 75 euro al mese per un fazzoletto di terra che, effettivamente,coltivato da un giardiniere esperto o perfettamente organizzato, potrebbe riuscire a soddisfare il fabbisogno di 2 famiglie di 4 persone.
    le motivazioni che possono spingere persone, di ogni tipo, a prendere parte a progetti come questo sono svariate: desiderio di contatto con la natura, rintracciabilita di quel che mangiamo, la salute delle nostre famiglie e dell’ambiente….. di certo credere che il prezzo da pagare perche’ questo avvenga si quello proposto e’ un po assurdo.
    poi io mi domando anche come mai questo terreno viene affittato( se ho capito bene)tramite un’azienda agricola…che vantaggio c’e’ per l’azienda stessa?e’ vero che gli agricoltori di oggi guadagnano una fame da quel che producono ma …..insomma tutta sta cosa a me puzza…..
    spero di esseremi spiegata…

    scusa ma che mese e’ quello giusto per piantare le pepite?potrei essere interessata….ahahah =)

  18. enrico maria milic ha detto:

    ciao,

    ovviamente è molto fastidioso e anti-sociale che qualcuno come anonimo critichi il lavoro di chi si espone con la propria faccia, tipo me in questo caso. mi viene da pensare che chi scrive da anonimo non conosca il valore del lavoro, della creatività e dell’iniziativa personale e collettiva. questa tesi è ancora di più avvalorata dal fatto che molte ccritiche denotano come gli autori delle critiche non conoscano i servizi offerti, nè si siano presi la briga di farsi due calcoli su quanto tutto possa venire a costare a chi offre questa iniziativa.

    ma lasciamo stare.

    guardiamo ai fatti.

    COSA VIENE OFFERTO

    – un corso di 11 lezioni di 3 o 4 ore ciascuna fornite da un esperto di agricoltura biologica e del carso
    – assistenza via email da parte dell’insegnante su tutti i problemi che possono insorgere nei mesi del corso (7 mesi per l’esattezza!), tra lezione e lezione
    – l’affitto di 150 mq del campo, che tra l’altro non è stato regalato dal buon signore, ma è stato comprato con i soldi derivanti dal lavoro di chi l’ha comprato.

    PUBBLICITA’ NECESSARIA E LAVORO ORGANIZZATIVO

    bora.la è un sito che fa tra i 2500 e i 3000 lettori quotidiani. questo non capita per magia, ma perchè c’è una comunità di persone che da anni lo sostiene, ci scrive, lo anima. c’è una cooperativa dietro fatta da persone sottopagate. c’è un accordo tra questa cooperativa e cibo.si per dare visibilità all’iniziativa del perCorso in Carso in cambio di una parte dei proventi (15 %, per l’esattezza).
    il lavoro di solito si paga, nelle società umane. bora.la può ricavare del denaro se riesce a ‘monetizzare’ la visibilità che il suo sito ha presso la comunità di lettori. questo è poco chiaro solo per i male informati e per quelli in mala fede.

    INIZIATIVE SIMILI?
    intanto bisognerebbe chiedersi cosa di simile (corso + affitto del terreno) viene fatto in zona: in Friuli Venezia Giulia e in Slovenia, non mi risulta che sia fatto nulla di simile. ma guardiamo anche all’Italia: non conosco iniziative simili.
    ad ogni modo mi interessa sul serio sapere se esistono.
    sono certo che i costi sarebbero simili, se tali iniziative esistessero.

    CHI ORGANIZZA IL CORSO
    è la mia ditta individuale in Slovenia ( = partita iva) che, assieme a Marco Valecic cioè il contadino-naturalista che fa le lezioni, si fa carico di tutto.
    che interesse abbiamo? a pagarci del lavoro che deriva dalle nostre capacità, creatività, esperienze e studi.
    non credo affatto che stiamo rubando dei soldi. credo che ognuno che abbia un’esperienza lavorativa reale possa farsi due calcoli su quanto tempo impiega l’organizzazione di un corso e su quanto possano essere retribuite le ore di lavoro di marco (lezioni e assistenza via email).

    VALORE SOCIALE
    certo che questo corso ha un valore sociale! non ritengo che i servizi e i prodotti che sono stati costruiti con un ‘etica dietro debbano vedere solamente lavoratori sottopagati o volontari. questa è un’idea completamente senza senso e veramente reazionaria, tra l’altro.

    DI CHI E’ LA VERDURA COLTIVATA
    è di chi la coltiva. gli affittuari dei 150 mq si curano e coltivano le piante che mangeranno. sto discorso della mezzadria è ovviamente senza senso.

    ciao,

    enrico

  19. anymone ha detto:

    Hai ragione, ma io non ho torto. L’agricoltura di piccolissimo livello è una RIMESSA. Il discorso della mezzadria non è senza senso.La produzione agricola non è certa. Dipende da una miriade di fattori che non elenco. Se produco 1 facciamo 1/2 per uno. Se produco 10 facciamo 5/10 per uno. E il terreno è gratuito. Con un affitto fisso non troverai un agricoltore disposto ad accettarlo.

  20. marko ha detto:

    enrico, te lo dice uno che quest’anno cerchera’ di ricreare farmville in giardino per le figlie (l’altranno sono riuscito a far crescere le erbacce), resistii !!!. direi comunque che riuscire a guadagnare non e’ un crimine anzi ….

  21. isabella ha detto:

    Anymone nessuno ha mai visto, penso, l’agricoltura di piccolissimo livello come un guadagno, ma vuoi mettere il piacere di seminare, curare e vedere crescere i frutti della terra e del tuo lavoro? Il piacere e relax che dà il contatto con la terra e le piante?
    Faticoso? Certo, ma a volte fa bene faticare un po’.

  22. enrico maria milic ha detto:

    @ anymone

    continui a parlare senza citare dati concreti e fonti reali. e a criticare anonimamente.
    in entrambi casi sei poco sopportabile.

  23. El sinter de Gropada ha detto:

    Enrico, si può conoscere il significato di ‘anti-sociale’? Cosa intendi esattamente?

  24. marko ha detto:

    prendero’ spunto dall’iniziativa e concretizzero’ un’idea di anni fa…. adozione via web di maiali (funzionamento tipo tamagochi), con relativa trasformazione finale in prodotti commestibili vendibili. molto meno sofisticato ma agli amici inglesi era piaciuta l’idea 🙂

  25. anymone ha detto:

    In Friuli Venezia Giulia il prezzo dei terreni agricoli è di circa 6,5 euro a mq. Quindi 150mq x 6,5 = 975 euro. Facciamo 1000 euro. Credi che in un terreno del valore di acquisto di 1000 euro puoi chiedere un affitto di 900 euro all’anno. Credo che sia una contraddizione. Poi non conosco i prezzi sloveni che sicuramente non saranno superiori. Saluti.

  26. enrico maria milic ha detto:

    @ anymone

    purtroppo continui a citare dati a caso.
    i prezzi di acquisto dei terreni non sono i prezzi di affitto.
    poi, il servizio del perCorso di Čibo.Sì non comprende solo l’affitto ma anche le lezioni, l’aratura e la recinzione dei campi, la gestione organizzativa del tutto, l’assistenza via email.
    tutto questo, viene a costare per una persona (in un gruppo di tre persone) 25 € al mese. su 7 mesi (quanto dura il perCorso) viene a costare, quindi, 175 €.

  27. marko ha detto:

    @anymone
    ma no te sara’ el tipo de cliente “vojo ma no poso ?” 🙂

  28. anymone ha detto:

    Se volete fare una iniziativa sociale dovete fare come ho detto in precedenza. Condividere a metà i frutti della terra. Il prezzo del corso è un discorso a parte. Per chi non sa da dove cominciare a mettere le mani sulla terra e necessita di qualche ora di lezione si quantificherà un compenso. 150mq di terreno agricolo fa ridere. i terreni agricoli si commerciano in ettari (10000mq) 65.000 euro ad ettaro. Questo è. Non voglio essere un disturbatore, ma l’agricoltura ha le sue regole oggigiorno in grave perdita purtroppo.

  29. enrico maria milic ha detto:

    @ anymone

    ho capito, se vogliamo fare un’iniziativa che abbia anche un valore sociale, dobbiamo fare esattamente come dici tu sulla base della tua opinione insindacabile fondata su opinioni tutte tue e dati a casaccio.

  30. maja ha detto:

    …e soprattutto dovete lavorare gratis.

  31. ecojagoda ha detto:

    domanda : ma l’acqua per bagnar sti campi da dove arriva?

  32. enrico maria milic ha detto:

    ciao anonimo,

    vedi:

    https://bora.la/2011/03/10/tutte-le-colture-del-corso-in-carso-scoprile-e-diventa-un-contadino/

    in particolare:

    “Tutte le colture che abbiamo calendarizzato sono normalmente coltivate in Carso senza l’aiuto di condutture idriche allacciate nei pressi dei campi. Il Carso ha tradizionalmente coltivato verdure di questo tipo malgrado la scarsita d’acqua nota a tutti. In stagioni normalmente piovose non ci sono quindi problemi di sorta e non c’è necessità di inaffiare le colture ogni giorno.

    non c’è un allacciamento idrico ai campi.

    perchè lo chiedi? sei un esperto di agricoltura in carso?

  33. ecojagoda ha detto:

    io purtroppo so leggere.mi domandavo solo se un disgraziato deve poter aver la possibilta di coltivare quel che vuole magari un paio di cisternine potevan far comodo. insommauno viene ma con l’acqua da casa……
    io mi chiamo francesca e a te mi caro enrico son proprio sicura di non conoscerti.non vivo a trieste da 2 anni grossomodo e al tuo progetto non avrei voluto partecipare in ogni caso, ma l’idea mi aveva incuriosito e volevo solosaperne un po di piu per magari incoraggiare qualche amico a partecipare.
    mi sa che non succedera’. consigliero loro di comprarsi dei bei recipienti e di farsi un bell’orto urbano…..
    madonna come siete aggressivi!!! andate andate a zappare
    uno deve essere esperto in agricoltura per domandarsi se da qualche parte vicino al suo orto c’e’ un mq di acqua??? che fuori!!

  34. enrico maria milic ha detto:

    certo che sono aggressivo,
    perchè fino a qua ho letto solo critiche gratuite, non fondate e scritte da anonimi: questo sì che è un comportamento aggressivo e senza rispetto.

    ora che mi chiedi cose pratiche posso risponderti in maniera pratica, anche se è ancora molto irritante fornire informazioni a un’anonima francesca.

    la risposta è:
    se c’è qualcuno che oltre alle colture che non hanno grosso bisogno d’acqua come quelle del perCorso avrebbe il piacere di coltivarne altre con il supporto di una conduttura idrica, discutiamone. questo perchè ci sono altri campi che potrebbero essere utilizzati a questo fine (ma senza l’assistenza formativa del ciclo di lezioni).

    anche quest’anno 2011 ho già zappato un bel po’ e lo farò di più che nel 2010. buona zappa anche a te.

  35. Nico ha detto:

    è TROPPO caro!

  36. Nico ha detto:

    Alla faccia dell'”iniziativa sociale”,na botta de bori x far un corso.

  37. Davide ha detto:

    ma com’è che ci sono utenti rigorosamente anonimi che compaiono solo in questa discussione per criticare gratuitamente senza argomentazioni?
    io non parteciperò all’orto, ma se date un’occhiata ai servizi offerti non mi sembra per niente troppo caro.

  38. denis furlan ha detto:

    eppoi, perchè su bora.la tutti anonimi mentre su facebook si pubblica ogni genere di cosa con nome e cognome?

  39. denis furlan ha detto:

    eppoi, nessun commento per il laboratorio di cucina sana di San Pelagio/Šempolaj, forse perchè ci sono i bambini di mezzo, allora meglio nascondersi dietro il fastidioso perbenismo che sono sicuro anima gran parte dei commentatori anonimi di questo post

  40. enrico maria milic ha detto:

    @ denis

    purtroppo abbiamo poco tempo e soldi per sviluppare un sistema in cui ogni commentatore può solo pubblicare con proprio nome e cognome. ma la responsabilità di chi scrive è un tema fondamentale di questo sito, di carnia.la e nativi quindi certamente ci lavoreremo nel futuro. questo perchè, appunto, non esiste un buon commento senza che sia legato a una faccia cioè a un nome e cognome.

  41. ufo ha detto:

    Muli, oggi sè sul bugiardello (pag.30). Ben fata.

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