16 Marzo 2011

Margherita Hack a favore del nucleare: “E’ la fonte che tutto sommato inquina meno”

“Sono convinta che ci sia bisogno del nucleare. Ci sono molte paure irrazionali ma non si può decidere sull’onda dell’emozione. Serve razionalità. È proprio il mio ambientalismo che mi fa dire sì: il nucleare è la fonte che, tutto sommato, inquina meno.”

E ancora: “Fare un referendum ora significherebbe solo buttare soldi perché è ovvio che con la paura non si può trasformare un Paese in un mondo di scienziati che valutano razionalmente i rischi e i non rischi”.
Queste alcune posizioni dell’astrofisica in un’intervista a Radio Yang, la web radio dell’Agenzia Nazionale per i giovani, intervenuta ad un dibattito sul nucleare con il responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani, alla trasmissione ‘Leggermente’.

Secondo l’astrofisica ”in Italia il pericolo grosso del nucleare siamo noi italiani, perchè si ha l’abitudine di pigliare tutte le cose sotto gamba. Si ha tanta paura del nucleare e poi milioni di abitanti vivono intorno alle falde del Vesuvio, che non è morto, è bello vivo, e se sono decenni che non esplode, il giorno che esploderà sarà un vero disastro. La paura dell’atomo è dovuta all’ignoranza, ma l’Italia ha bisogno di questa energia, e anche l’incidente in Giappone aiuterà – ha concluso – con nuove precauzioni”.

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227 commenti a Margherita Hack a favore del nucleare: “E’ la fonte che tutto sommato inquina meno”

  1. Dag ha detto:

    Ma porcamiseria, ma perché a parlare di un argomento così serio ed importante sono persone che sono espertissime di tutt’altro settore?? Piacerebbe alla Hack che parlassero di stelle, costellazioni, pianeti e quant’altro coloro che non hanno mai aperto libro a riguardo?
    Vedrei di buon occhio la costituzione di un vero pool di esperti (N.B. Veronesi è un oncologo, non è un esperto della materia!) che approfondissero problemi e ricadute in campo economico, sociale, ambientale e sanitario del nucleare in Italia.

  2. effebi ha detto:

    meteghe na tuta e che la vadi studar ele el reator…

  3. effebi ha detto:

    (ASCA) – Trieste, 16 mar – ”Il nucleare a Krsko e’ come averlo in casa”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd, Debora Serracchiani, intervenendo nel dibattito sul nucleare e riferendosi alla centrale atomica slovena di Krsko, situata a 130 km dal confine italiano. Dopo aver premesso di essere ”assolutamente contraria al ritorno del nucleare in Italia”, Serracchiani ha reso noto di aver indirizzato un’interrogazione alla Commissione europea, in cui chiede di ”riferire sulla situazione delle centrali nucleari i cui eventuali incidenti potrebbero colpire regioni confinanti di Stati membri, come e’ stato il caso della centrale slovena di Krsko, il cui incidente avvenne a 130 km dall’area di Trieste nel giugno del 2008”. ”Il tema degli standard di sicurezza delle centrali nucleari – ha rilevato Serracchiani – deve tornare a essere considerato molto seriamente perche’, soprattutto in Europa, le conseguenze potrebbero essere terribili. Ma e’ evidente – ha aggiunto – che l’unica vera sicurezza consiste nel tenersi lontano dal nucleare: dobbiamo infatti chiederci a che cosa serve una sicurezza garantita anche al 99%, quando quell’1% residuo rappresenta un rischio potenziale cosi’ enorme”. ”A tal proposito, e’ quasi incredibile l’insistenza del presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, sulla partecipazione dell’Italia al raddoppio della centrale di Krsko. Lo capiscono tutti, e la Protezione civile lo sa per prima, che in caso di disastro quei 130 km non proteggono da nulla”. Replicando quindi al presidente Tondo, secondo cui l’amministrazione regionale di centrosinistra avrebbe ”accumulato debiti che ora non consentono di dare le risposte volute alla crisi economica’, Serracchiani ha affermato di essere ”delusa, perche’ dal presidente della Regione ci si aspetta altro, non che ripeta le formule stantie utilizzate dal segretario regionale del Pdl”.

  4. effebi ha detto:

    un altra donna…

    Dopo la crisi nucleare in Giappone, l’Italia, che non ha centrali atomiche ma che vuole tornare ad averne, prenderà le proprie decisioni in accordo con quanto avverrà a livello europeo. Lo ha detto oggi il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

    “La tragedia avvenuta in Giappone ci si insegna che il tema della sicurezza nucleare non può più essere considerato una questione soltanto nazionale o regionale o da affidare ai singoli stati”, ha detto Prestigiacomo.

    “I rischi… e le conseguenze di un tale incidente non ricadono su una singola comunità ma possono interessare più stati se non più continenti”

    “Per questo – ha proseguito il ministro – dal Giappone in poi il tema della sicurezza nucleare va discusso per quanto ci riguarda, come minimo, a livello europeo”.

    La responsabile dell’Ambiente ha detto che il governo non sottovaluta la crisi nucleare giapponese ma che non intende “prendere decisioni sulla spinta emotiva”.

  5. chinaski ha detto:

    bah, quel che sta succedendo in giappone non mi sembra proprio la proiezione immaginaria di paure ancestrali originate dall’ ignoranza. mi sembra piuttosto una situazione molto concreta, in cui c’e’ la possibilita’ reale, ormai riconosciuta da tutti, che un’ area metropolitana di 35milioni di abitanti venga contaminata nei prossimi giorni. i discorsi sul rischio mi sembrano abbastanza inutili, se non si specifica in che cosa consiste il rischio. se faccio la roulette russa, c’e’ solo 1 probabilita’ su 6 che capiti un “incidente”. se metto le dita nel frullatore, le probabilita’ sono 1/1. ma se marsellus wallace vi intimasse di scegliere tra le due, quale scegliereste?

    con tutta la stima e la simpatia per la hack, questa volta non sono per niente d’accordo con la sua posizione.

  6. chinaski ha detto:

    ‘sta storia della “spinta emotiva” francamente mi ha rotto i coglioni. quando i nuclearisti paventano il ritorno all’ eta’ della pietra nel caso in cui non si facciano ‘ste centrali del kuraz, non stanno anche loro facendo leva sulle spinte emotive?

  7. tomo ha detto:

    jero a krsko… se manja ben e se paga poco

  8. Paolo Geri ha detto:

    La posizione di Margherita Hack in merito era nota, come quella identica di Umberto Veronesi e di tanti altri scienziati che si occupano di diverse discipline. Se qualcuno si aspettava che cambiasse opinione dopo il Giappone, direi che non conosce nè la Hack donna nè la Hack scienziata.

  9. chinaski ha detto:

    si’ bon, paolo. pero’ mi da’ fastidio che chi non e’ d’accordo con le posizioni nucleariste venga tacciato di essere un ignorante. nel mondo scientifico ci sono posizioni diverse, e molti scienziati sono contrari al nucleare. difficile liquidarli tutti come ignoranti.

    comunque spero che il dibattito di qui a maggio non verta sulla hack, ma sulle scelte energetiche.

  10. marco Terenzio ha detto:

    Il fatto è che di energia ne abbiamo bisogno. Cosa useremo? l’Eolico, il fotovoltaico? Con quello che costa la sua installazione? il carbone? Inquina anche lui; Non morirari di leucemia subito, ma di cancro al polmone, lentamente. Il petrolio, se Gheddafi non lo darà ad altri? e dobbiamo restare in ostaggio di quel criminale camelliere? Il gas?
    Ora c’è chi non vuole i rigassificatori. , chi non vuole il carbone, chi non vuole tappezzare l’Italia di pale eoliche,ma di energia ne abbiamo bisogno e nessuno è disposto a rinunciare a nulla : vuole andare in giro in automobile, avere la casa calda , anche più di 20 ° tanto chi se ne frega, verranno a controllare proprio me?
    vuole questo e quello , tutte ciose che per la loro realizzazione richioedono energia . Si vuole la moglie ubriaca e la botte piena. la nostra botte . Se si vuota quella degli altri chi se ne frega.
    Bisognerà pur decidere qualcosa! e lasdcare decidere a chi è competente in materia non ceto a noi che di nucleare ci riempiamo tutti la bocca , ma molti di noi nemmeno abbiamo idea di come funzioni una centrale nucleare. Ma si sa… in Italia tutti commissari tecnici della nazionale . Che paese, ha solo 150 anni ed è già allo svacco totale.

  11. ANDREA DE MONTE ha detto:

    Ciao a tutti,
    la scelta non deve basarsi solo su aspetti scentifici e tecnici, ma anche organizzativi e gestionali. In Italia si stenta ad organizzare la raccolta e smaltimento dei rifiuti, molte aree rifiutano i termovalorizzatori, la TAV viene boicottata. Non siamo in grado di affrontare dal pun to di vista politico e sociale la costruzione e gestione di centrali nucleari.
    Sarebbe interessante anche valutare l’andamento demografico della popolazione per capire se sarà necessario davvero avere maggiore energia rispetto ad oggi.
    Infine, le centrali sarebbero di proprietà privata, mentre i rischi sono pubblici. I profitti sono valutati sulla base della differenza di costo attuale tra l’energia p.e. francese e quella italiana … in pratico rischiamo tutti per dare beneficio solo ad alcuni, non credo alla favoletta del rilancio economico nazionale favorito dall’energia a basso costo, sarebbe bene specificare quali realtà produttive sono maggiormente favorite dall’energia a basso costo. Temo che finiremo assetati di energia per garantirci il climatizzatore in soggiorno.

    In ultimo, i ministri non possono dire indietro non si torna, in Italia il Popolo è sovrano, se si decide per il no al nucleare, o se anche c’è una grande avversione, non si può decidere di mettere tutti a riscio perché loro hanno deciso così!
    Ancora, quante centrali si vogliono costruire? Una, dieci, venti? E’ necessario saperlo, perché se facciamo tanto casino per farne poi due, mi pare davvero assurdo, due centrali producono poco, quindi si corre il rischio per ben poco beneficio.
    Chiediamo agli sloveni se, dovendo costruirla adesso, sarebbero facorevolio al nucleare oppure ad indirizzare la ricerca altrove, ricordatevi che anche chi ha progettato Chernobil la riteneva sicura … a parte l’involucro ed i “sistemi di sicurezza” nel cuore il reattore è sempre lo stesso,

    ciao
    Andrea

  12. marina vacca ha detto:

    La hack dice che bisogna stabilire bene modalità e luoghi dove mettere le scorie. Ma le scorie rimangono pericolose per centinaia e centinaia di anni come minimo.
    Sarò ingenua, io che in fisica andavo maluccio. Ma non mi pare che le mie paure siano “sulla spinta dell’emotività”.
    Mi pongo delle domande, e la risposta che mi do è NO NUKE!
    1) come faccio a fidarmi che le scorie si depositano in luoghi sicuri?
    2) posso, facendo un grande sforzo, fidarmi per diciamo 20 anni prima che il business scorie diventi corrotto e disonesto
    3) e se, diononvoglia, tra 89 anni qualcuno bombarda/cade un meteorite proprio LÀ?
    4) Siamo sicuri che l’informazione “ATTENZIONE SCORIE, NON SCAVATE E NON COSTRUITE CASE” continui a tramandarsi nei secoli?
    5) Dicono che serve energia. Non ho capito che dobbiamo farci di questa energia. Se ne potrebbe risparmiare molta, e scusate se sogno, per esempio smettendo di fabbricare e usare: carriarmati, aerei/navi da guerra, armi, pupazzi di hello kitty.

  13. chinaski ha detto:

    okay, per mantenere il nostro “way of life” (o “way of death”, che forse e’ piu’ appropriato) abbiamo bisogno del nucleare. la domanda successiva e’: dove sta scritto che dobbiamo mantenenere il nostro “way of life”? quando e’ del tutto evidente che per mantenerlo “qui e ora” stiamo mettendo delle ipoteche pesantissime sul “way of life” dei nostri discendenti?

    a parte le considerazioni (comunque assolutamente urgenti e doverose) sugli incidenti: qualcuno si rende conto che il plutonio contenuto nelle scorie ha un tempo di dimezzamento (dimezzamento, non scomparsa!) di circa 24mila anni? come facciamo a segnalare la pericolosita’ di quel materiale a chi verra’ dopo di noi? probabilmente tra mille anni nessuno, tranne forse qualche archeologo, sara’ in grado di capire le lingue che noi parliamo oggi. anche i simboli grafici come il trifoglio o il teschio potrebbero essere interpretati in modo completamente diverso. (n.b. 24mila anni fa si era ancora nel pleistocene).

  14. susta ha detto:

    Del post al link che segue condivido il titolo: “Non ho paura delle centrali nucleari, ma degli italiani”, la conclusione: “E’ per questo che mi terrorizza l’idea di installare delle centrali nucleari in Italia: non tanto, o non solo, perché temo un’imprevedibile catastrofe, quanto perché ho una paura fottuta dei prevedibilissimi metodi italiani” nonchè, fino all’ultima virgola, le 25 righe che ci stanno in mezzo:

    http://metilparaben.blogspot.com/2011/03/non-ho-paura-delle-centrali-nucleari-ma.html

  15. Roberto Simoni ha detto:

    @Marco Terenzio
    Ciao, concordo pienamente con tutte le tue perplessità, ma guarda come si portano avanti in Italia i progetti industriali. Ti fidi?
    Guarda che siamo ridicoli!!!
    Ora ti chiedo: se valuti i danni che potrebbe generare un progetto nucleare gestito come al solito ambress ambress e aumma aumma (come si fa in Italia), riesci veramente a paragonarli ai danni che si sono avute alle “tragedie” di altro tipo che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni? Tipo il terremoto in Umbria, quello in Molise quello a L’Aquila? Il casino dell’immondizia? Brescia e i terreni pieni di diossina?
    Ritieni veramente plausibile pensare che qui saremo capaci di gestire un “rischio” simile?

  16. pieroarchitetto ha detto:

    me piaseva sta dona ! ma gli anni passano per tutti …. Alzaimer ?

  17. Morgan ha detto:

    allora a quelli che sono contro il nucleare chiedo se hanno la lavatrice, la lavastoviglie, la televisione, il climatizzatore e una sfilza di cazzate in casa che consumano energia elettrica…che comincino a rinunciare a tutto. si parla sempre e solo di rischi, siamo un popolo strano…questo è vero, ma non siamo degli irresponsabili!!!ricordo che in Giappone il problema è sorto dopo lo tzunami non dopo il terremoto…in Italia corriamo anche questo rischio? E poi l’energia da chi la compriamo? Da quelli che hanno centrali nucleari sparse per mezza Europa…agli ambientalisti convinti: andate a far chiudere quelle se ci riuscite e bloccate così la crescita socio-economica dell’intera Europa.

  18. micheles ha detto:

    certo che se per gaver el condizionator dovemo risc’iar de contaminarse tutta la Terra…. le scorie resta radioattive per un bel pacco de anni :cossa pol succeder nel frattempo?? nissun lo pol saver, compresi gli scienziati! ( che no so poi se se pol fidarse neanche de lori po’)

  19. micheles ha detto:

    . e poi proprio perche’ ghe xe za vari rischi (terremoti,vesuvio,etc) dovemo aggiungerghe dei altri? gli sciemziati pensa sempre de saver tutto, fino a quando che no i scopri qualcossa de novo che ghe fa cambiar de novo idea…Hack, ndemo vanti deii…

  20. zingopiombo tacomaco ha detto:

    bah…

  21. Diego Manna ha detto:

    Morgan, io non ho lavastoviglie, condizionatore nè televisore, uso la lavatrice solo di sera a carico pieno, spengo tutti gli standby quando non servono e ho cambiato tutte le lampadine con quelle a basso consumo, ora attendo che quelle a led costino meno o abbiano una luce meno fredda, tengo il riscaldamento a 19° solo quando sono in casa, 17° la notte.
    Posso essere contrario al nucleare?
    Chi invece è favorevole, cosa sta facendo attivamente per risolvere il problema delle scorie? e per aiutare i giapponesi?

  22. Bibliotopa ha detto:

    Ma.. i Giapponesi pensano di chiudere le loro centrali nucleari?

  23. mauro felluga ha detto:

    un altro bacio di margherita al cavaliere

  24. chinaski ha detto:

    bibliotopa, credo che in questo momento i giapponesi non siano nelle condizioni di pensare a niente. penso che qualcuno stia maledicendo in cuor suo quelle centrali. quando finira’ l’ emergenza, cominceranno a pensare. e’ ovvio che non possono uscire dal nucleare da un giorno all’ altro. faranno le loro considerazioni e decideranno. ma non potranno ignorare quel che e’ accaduto, cosi’ come non lo possono ignorare gli altri. e infatti tutti, da obama alla merkel a putin al governo cinese, hanno detto che bisogna fermarsi e riflettere. tutti, tranne i nostri ineffabili ministri, che virilmente se ne fregano, e gridano al mondo che un italiano vero affronta le radiazioni a petto nudo (e con gli scarponi di cartone).

  25. mutante ha detto:

    è una fonte pulita, se non badi alle barre di carburante esausto sotto il tappeto. basta smetterla di progettare palazzi incapaci di funzionare senza condizionatore, e hai già abbassato il fabbisogno del 20 percento.

  26. gio ha detto:

    Rispondo a DAG: VAI A FARTI UN GIRO!! La Hack è laureata in ASTRO-FISICA!! Si presume che qualcosa ne capisca, nevvero??

  27. Paolo Geri ha detto:

    Il dramma giapponese avrà un vantaggio per l’ Italia. Che a giugno al referendum si raggiungerà sicuramente il “quorum”.

  28. Diego Manna ha detto:

    Paolo, io purtroppo non ne sono così sicuro, giugno è lontano e siamo abituati a dimenticare tutto in fretta. Abbiamo già dimenticato che lo spot pro nucleare mandato in onda è stato bloccato il 18 febbraio perchè ingannevole.
    Dimenticheremo presto anche lo spreco assurdo di non aver fatto il referendum lo stesso giorno delle amministrative. E intanto i voli per far rientrare gli italiani costano uno sproposito…no xe schei per quei?
    Qualunque sia il risultato finale, per me non raggiungere il quorum è una tristezza profonda. Ancora peggio chi spinge e fa di tutto per non farlo raggiungere.

  29. Armando ha detto:

    Ogni quanti anni può verificarsi un incedente serio in una centrale nucleare?
    Non ricordo i dati esatti, ma penso siano nell’ordine di diverse migliaia di anni.
    L’evidenza empirica va va in un’altra direzione, visto che nell’arco di meno della metà di una vita umana siamo già stati testimoni di tre incidenti seri.
    E’ evidente che c’è un errore in tutta l’impalcatura teorica a favore delle centrali.
    Anzi, gli errori sono due.
    Primo, non tenere conto dell’interdipendenza dei fenomeni. Se A e B presi singolarmente hanno una probabilità su 100 di verificarsi in un certo lasso di tempo, la probabilità che si verifichino entrambi è una su 10.000. Ma se A mette in moto una serie di meccanismi causali che può portare a B, qual è la probabilità? Di fatto, è impossibile da calcolare.
    Alcuni pro-nucleare hanno protestato perché lo tsnunami è intervenuto congiuntamente con il terremoto. Tipico: prendersela con la realtà quando sei stato tu a sbagliare i calcoli. (O meglio, i calcoli sono giusti, ma le premesse di partenza sono errate.)
    Secondo errore. Gli incidenti gravi sono causati da errori umani (Chernobyl, Three Miles Island). Vero o non vero, è evidente l’incredibile contraddizione di questa argomentazione nuclearista: ribadire che i calcoli sono esatti, che la probabilità di un incidente serio continua ad essere una ogni svariate migliaia di anni, e che i problemi sono causati dagli errori umani equivale ad affermare con certezza l’insicurezza del nucleare. A meno che ci venga spiegato come sia possibile eliminare l’errore umano.

    Questi ragionamenti non devono però distogliere dal problema di fondo, ovvero l’idea che l’economia debba crescere all’infinito e che avremo bisogno di dosi sempre maggiori i energia.
    Quindi via a gigantesche infrastrutture per spostare l’aglio o il frumento per migliaia e migliaia di chilometri, in ossequio alle equazioni degli economisti che per farti pagare un panino due centesimi in meno distruggono terre, mari, foreste.

  30. francesco ha detto:

    Come si fa ad affrontare un tema così complesso senza ascoltare i diversi pareri, in primis quella degli scienziati?
    Davvero l’energia è solo tv e lavatrice? E gli ospedali per esempio? L’industria?
    E poi che triste, appena uno esprime un opinione che non si condivide giù a denigrare la persona.

  31. isabella ha detto:

    “E poi che triste, appena uno esprime un’opinione che non si condivide giù a denigrare la persona.”

    Hai pienamente ragione Francesco.

    @Morgan mi associo a Diego Manna, spengo le luci, scaldo il meno possibile, non uso aspirapolvere e ferro da stiro, spengo gli apparecchi e non li lascio in stand by, non ho clima nè lavastoviglie, insomma cerco di fare del mio per risparmiare, cerco di far durare le cose il più possibile.
    Perchè non si può andare avanti con le energie alternative?

  32. Armando ha detto:

    Gli scienziati sono già intervenuti.
    Concedendo la possibilità di un incidente ogni svariate migliaia di anni.
    Non mi pare di denigrarli ricordando questo semplice fatto.
    E non mi ritengo anti-scientista se dico che le loro prossime elucubrazioni sull’argomento mi interessano poco.
    Hanno già dimostrato ampiamente di non saper fare il loro lavoro.
    Non ho bisogno di altre prove.

  33. diego ha detto:

    Se si vuole… si fa.
    Vogliamo nuove fonti di energia. Studiamole.
    Se uno vede le foto dei primi aerei che volarono nel 1914 sui campi di battaglia della prima guerra mondiale e vede i reattori che sorvolarono quelli della seconda, può capire che, con la volontà, gli investimenti e una sana FRETTA, si fanno miracoli.
    In realtà SI VUOLE USARE IL PETROLIO e si VUOLE USARE l’URANIO perchè qualcuno ce l’ha e lo vuole vendere.

    Eolico, solare ecc sono PERICOLOSI perchè a disposizione di tutti. Come farebbero i GRANDI a controllare il mondo se tutti i paesi potessero avere energia a buon mercato?

  34. marina vacca ha detto:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/17/canada-guasto-a-centrale-riversati-nel-lago-ontario-73mila-litri-dacqua-contaminata/98311/

    Canada, guasto a centrale. Riversati nel lago Ontario 73mila litri d’acqua contaminata

    La centrale nucleare di Pickering a 35 chilometri dalla città canadese di Toronto ha riversato nel Lago Ontario 73mila litri di acqua contaminata. Lo ha reso noto la società che gestisce l’impianto, la Ontario Power Generation, dopo averne informato le autorità competenti. Ieri l’acqua contaminata è stata “non intenzionalmente” riversata nel lago. Sono state misurate tracce di trizio nell’acqua, ma in quantità molto inferiori alla soglia considerata un pericolosa per la salute delle persone. “Dal punto di vista normativo, è un evento di importanza molto bassa. Non vi è alcun impatto sull’acqua potabile”, ha spiegato la Ontario Power, assicurando che il malfunzionamento al sistema di scarico è stato nel frattempo risolto.

  35. isabella ha detto:

    “malfunzionamento al sistema di scarico!.

    Queste cose non dovrebbero accadere!

  36. massimo ha detto:

    la hack sarebbe meglio non parlasse certe volte!!

  37. luigi (goriziàn) ha detto:

    Solo una sermplice domanda:
    Vorrei sapere per quanto tempo, con l’attuale numero di centali nucleari funzionanti e quelle pronte a funzionare, sarà sufficiente il combustibile nucleare.
    Se anzichè denigrare e boicottare dal 1989 la fusione fredda, si fossero investiti solo un pò più di soldi nella ricerca per l’industrializzazione (se non lo sapete perfino gran parte del mondo accademico ha accettato la validità EVIDENTE della teoria e degli esperimenti fatti) di tale tecnologia oggi avremmo altre prospettive, solo pochi temerari (alcuni hanno perso il posto di lavoro per questo) hanno continuato la ricerca. E per fortuna. Spero vivamente, ma temo il contrario, che i giapponesi scottati (purtroppo il termine è reale) da questa esperienza si buttino a capofitto in questa ed altre tecnologie.
    La ricetta, come dice un “ingorante” in materia (un goriziano, un certo… Rubbia) è diversificare e ricercare in tutte le direzioni.
    Ah sì, sempre lui aveva un bel progetto per recuperare le scorie e renderle innocue, l’hanno cacciato dall’Italia per andare in Spagna.
    http://www.blogalileo.com/rubbia-il-nucleare-in-italia-non-risolverebbe-il-problema-dei-costi-energetici/
    Solare termodinamico, geotermico profondo (altra grande mia speranza) per ricordare sempre l’eolico ed il fotovoltaico.
    Tutte le strade vanno percorse: 7-8% ogni fonte fanno 30-40% non male direi.
    X gli ambientalisti: non me ne frega niente della bruttezza delle pale eoliche se l’alternativa è dipendere dal petrolio o peggio dan nucleare e carbone… chiaro!!!
    Il nucleare non è conveniente e per niente sicuro soprattutto in Italia per le tante ragioni da voi esposte soprattutto gli italiani, la sismicità e le scorie.
    Ho fiducia nella scienza, quella libera, non condizionata dalle lobby dell’energia e dai baroni (il problema è mondiale non solo italiano).
    Buon 150° a tutti.

  38. Federica ha detto:

    Perche’ non parla di quello che sa (stelle e galassie) invece di dir cavolate?

  39. isabella ha detto:

    E’ laureata in fisica, qualcosa più di noi di sicuro lo sa.

  40. Armando ha detto:

    Io sono favorevole alle energie rinnovabili, ma sono care.
    Il punto è che se si vuole continuare ad avere energia a buon mercato, allora il nucleare rappresenta senza dubbio l’opzione migliore.
    Per questo bisogna mettere in discussione l’intero modello: non abbiamo bisogno di tutta questa energia, anche perché si traduce in uno sfruttamento insostenibile per il pianeta (l’energia serve a costruire mastodontiche infrastrutture che non hanno altro scopo che il profitto per pochi.)
    Per questo le parole della Hack non hanno molto senso, indipendentemente dalla querelle sulla sicurezza o meno del nucleare; parlare di energia a ragion veduta significa avere una visione complessiva dei problemi dell’economia e della società.
    Significa decidere in che futuro vogliamo vivere.

  41. mutante ha detto:

    luigi goriziano ha ragione: la fusione fredda esiste e se cercate, su youtube trovate tutti i video dell’ultima dimostrazione all’università di bologna. non c’è interesse economico, quindi non viene considerata.

  42. susta ha detto:

    Anch’io non ho la lavastoviglie, il condizionatore, il televisore, il ferro da stiro, e neanche l’automobile, tengo il riscaldamento relativamente basso e sono più che attenta a quanto e come consumo. Penso dunque di poter dire che non voglio il nucleare. Del resto ha dovuto fare marcia indietro persino lo sponsor del famoso spot pro-nucleare bloccato in quanto ingannevole:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/17/la-marcia-indietro-del-nuclearista-testa/98283/

    Condivido peraltro il pessimismo di quanti non scommetterebbero sul quorum al referendum. Ci voleva almeno l’election day.

  43. enrico maria milic ha detto:

    @ armando

    le energie rinnovabili sono più care del nucleare?

    un articolo del noto giornale sobillatore e filocomunista, il Corriere della Sera, segnala che il governo castrista degli Stati Uniti avrebbe un ‘opinione diversa dalla tua.

    Cito l’articolo:

    Nell’ultima valutazione del Dipartimento dell’Energia Usa (Energy Outlook 2010) sugli impianti da costruire nei prossimi due decenni, l’elettricità da nucleare risulta la più cara.

    vedi tutto l’articolo qua:
    http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_17/l-Atomo-ha-Costi-Sempre-piu-Alti-non-Conviene_0723cd38-5070-11e0-9bca-0ee66c45c808.shtml

  44. susta ha detto:

    Ci sta ripensando anche Umberto Veronesi: “Quanto accaduto impone inevitabilmente a chi, come me, ha deciso di occuparsi di sicurezza degli impianti nucleari e di salvaguardia della popolazione, di mettere da parte lo sgomento e prendersi una pausa di riflessione profonda”.
    La testa più dura al momento resta proprio quella della Hack.

  45. alpino W IL TRICOLORE ha detto:

    @38 Federica “Perche’ non parla di quello che sa (stelle e galassie) invece di dir cavolate?”

    Se non può parlare lei visto che è astrofisica e conosce i processi di fusione perchè mai dovresti poter parlare tu? o io o qualsiasi altro di quelli intervenuti sin’ora, se sommiamo le nostre conoscenze in materia arriveremmo si e no ad un decimo del suo sapere in materia.
    @Diego manna:davvero non hai clima, lavastoviglie e TV??ma sei un frate francescano? 🙂

  46. Diego Manna ha detto:

    si, davvero. della tv rimpiango i tg, per il resto internet basta e avanza.
    il clima non mi manca per niente, d’estate ventilatore e clanfe a barcola 😉
    la lavastoviglie dicono (mai avuta) che faciliti l’ordine in cucina. per ora lavo a mano e non ne sento la necessità, forse con una famiglia più numerosa la situazione cambierebbe.

  47. chinaski ha detto:

    scusate, ma qui non c’entra niente quanto uno sappia di fisica nucleare. e nemmeno quanto uno sappia di calcolo del rischio. quel che conta e’ *quale sia il rischio*, e questo ce l’abbiamo tutti davanti agli occhi. puo’ darsi (e lo speriamo tutti) che si riesca ad evitare lo scenario peggiore. ma che si sia sul filo del rasoio lo si capisce dal fatto che tutte le ambasciate stanno evacuando i connazionali dall’ area di tokyo. ripeto, qui non si tratta di sapere come funziona un reattore. qui si tratta di vedere una metropoli di 35milioni di abitanti che non sa che ne sara’ del suo futuro non tra dieci anni, ma domani.

  48. capitan alcol ha detto:

    Anche le sue idee sulla dieta vegetariana non le condivido e non ne sminuisco il parere perchè non ha una laurea in veterinaria.

  49. Mauro ha detto:

    Baa, fino a tempo fa sembravano sicure queste centrali nucleari, adesso successo in Giappone, salta fora che anche in Canada e stato contaminato il lago Ontario, poi altri piccoli incidenti nelle centrali in Francia e nella nostra vicina Slovenia, bu.
    Comunque la Margherita astronoma, dice che inquina meno di altre centrali idroelettriche ioniche ecc ecc.
    Ma basta che inquini una volta il nucleare per rovinarci la vita a noi e a chissa quante generazioni, basta vedere con Cernobyl stiamo pagando con un aumento di tumori lucemie e tutte queste malattie a causa del nucleare.
    Mi dispiace ma mi son contrario al 100% al nucleare da sempre no solo da adesso me sta nelle palle queste scovazze nucleari.

  50. Mauro ha detto:

    Anzi non e vero adesso mi riccordo abbiamo anche a che fare con le scorie radioattive.

  51. Alessio ha detto:

    Siamo in democrazia ed il 12 giugno c’è un referendum. Sarà quella la sede in cui vedere se la gente vuole il nucleare o no. Non si raggiungerà il quorum? Allora vorrà dire che la gente è d’accordo con la costruzione delle centrali, non importa dove.

  52. Diego Manna ha detto:

    in quel caso, io le farei nei comuni con la più bassa affluenza alle urne.

    comunque io non concordo con questa interpretazione dell’astensione:
    se uno non è d’accordo, vota no.
    se uno se ne frega, è distratto, vuole lasciare che a decidere per lui siano gli altri, si astiene.
    se uno non è d’accordo e si astiene allo scopo di non raggiungere il quorum, per me è un cittadino degno di poca stima al quale bisognerebbe togliere il diritto di voto.

  53. Alessio ha detto:

    Potrebbe essere una buona idea. Quello che mi scoccia di più è che ora si parli solo di nucleare ed essendo probabile una marcia indietro (chi sta a Roma ha visto i sondaggi che prevedono una bastonata in testa storica) la gente perderà interesse per il referendum del 12 quando si voterà anche l’altro argomento forse addirittura più importante nell’immediato, la privatizzazione dell’acqua.

  54. Alessio ha detto:

    Però le regole sono queste e se le persone non schiodano il qulo nemmeno su questi argomenti è bene che qualcun altro decida per loro

  55. Diego Manna ha detto:

    si, concordo, il 12 giugno è lontano e purtroppo le persone si disinteressano e dimenticano in fretta.

  56. Armando ha detto:

    @ enrico maria milic

    L’articolo che citi non è molto chiaro e conseguente.
    Il problema è un po’ complesso. Se parliamo di scaldare l’acqua degli scaldabagni, allora il solare termico è già stra-concorrenziale da anni.
    Se vogliamo produrre energia elettrica, allora, la faccenda è diversa.
    L’unica fonte concorrenziale sul piano economico è l’eolico, ma comporta dei problemi: deturpa il paesaggio (allora devi farlo off shore e i costi aumentano) ed è intermittente, quindi va fortemente integrato con altre fonti.
    Da un punto di vista prettamente razionale, anche ipotizzando che il nucleare raggiunga una sicurezza al 1000%, non so se converrebbe comunque puntarci.
    In sostanza, ci si accollerebbe oggi una spesa anche per gli anni futuri con la possibilità di venire spiazzati, quando le centrali saranno pronte, dal progresso tecnologico intervenuto nel frattempo.
    Il discorso della Hack non sta in piedi perché nessuno sta proponendo di sostituire il petrolio col nucleare in modo da bloccare l’effetto serra.
    Se fosse questa la politica, allora io un pensierino sul nucleare ce lo farei eccome.
    Ma è pura fantascienza: il mantra economico dominante è esattamente l’opposto, cioè massimizzare i consumi e gli sprechi.

  57. Fiora ha detto:

    Io ero “tra color che son sospesi” proprio perché troppo pigra per approfondire. Prima del Giappone sentivo ancora faccenda e decisione lontana Avevo soltanto un’irrazionale paura boia della “cosa”, …Grazie a questa discussione che mi ha spinta a riflettere ora il mio dissenso sarà più netto e informato.
    mi dico che il sì di alcuni scienziati, con la peraltro adorabile Margherita, può benissimo essere ribaltato da un no della gente comune, che NON è sinonimo di gente senza cognizioni, come ho avuto modo di leggere qui.
    Cadessimo pure nell’oscurantismo (ahahah!)a dir di no…correremo il rischio!…sempre minore di quello che correremmo a dir di sì.

  58. fabry ha detto:

    @53 dopo il mancato quorum al referendum sulla caccia (lo so, è passato un po’ di tempo) ho pensato pure io sarebbe una grande idea togliere il diritto di voto a chi non lo esercita; sei 1? conti 1. Non voti? Conti 0. E se non eserciti il tuo diritto dovere senza giustificati motivi per 2 volte, perdi pure la cittadinanza. Cosi a giugno avremo una massa enorme di neo-clandestini da espellere.

  59. Jack ha detto:

    Ormai siamo in un mondo globale.
    Non dobbiamo produrre tutti tutto.
    Noi faccimao mobili e beni di lusso e li vendiamo ai russi. I russi in cambio ci mandano gas e petrolio.

  60. mi ha detto:

    E non dimentichiamoci che l’uranio, come il petrolio, non e’ infinito ma prevedono di esaurirlo tra 100 anni (fonte enea)

  61. Armando ha detto:

    L’uranio si possa ricavare dal mare a costi accettabili e poi esistono i reattori autofertilizzanti.
    Il problema non è il suo esaurimento (è molto più prossimo quello del petrolio, per cui potrebbe rappresentare una “soluzione ponte”).
    So che esistono anche altri tipi di nucleare, come molti meno problemi (impianti di diversa concezione, impianti intrinsecamente sicuri, sistemi che vanno a torio e non a uranio) ma è difficile trovare una trattazione obiettiva delle alternative.
    O meglio, la si può trovare, ma bisogna faticare molto, andare in rete, stamparsi una marea di documenti, leggerseli, fare confronti.
    Questo perché figure autorevoli, cioè esperti obiettivi, pare proprio che non esistano, ognuno più o meno finisce con l’appartenere (in molti casi in buona fede) a una lobby.

  62. Fiora ha detto:

    No c’entra col sì o col no, ma sti Giapponesi che lezion de dignità , che accettazion affatto fatalistica, ma disperatamente operativa.
    Un pensiero solidale e affettuoso a un grande popolo.

  63. Dario Predonzan ha detto:

    Dvvero l’uranio si può ricavare dal mare a “costi accettabili”? E quali sarebbero questi costi (economici e ambientali)? Servono dati, riferimenti e quant’altro. Se Armando li ha, perché non li divulga?
    E perché non dice quanti reattori autofertilizzanti (usano il plutonio, si sappia) funzionano davvero al mondo?
    Italia e Francia un trentennio fa cercarono di costruirne uno assieme (il Superphénix), mai entrato in funzione dopo essersi mangiato una quantità spropositata di denaro.

  64. sebastiano gangemi ha detto:

    Ascolto geologi,ingegneri e sopratutto fisici che non siano a libro paga dei vari ENI,EDF etc,NON astronomi,politicanti,imprenditori o economisti.
    Signori,col nucleare NON si torna indietro in caso di incidente.
    Se ha fallito il Giappone,immaginiamoci in Italia dove non esiste legalità ne rispetto delle regole.
    Che c’è l’abbiamo a Krsko non significa NULLA,anzi significa che dobbiamo lottare a che venga chiuso, perchè avere una pistola puntata contro non ci autorizza a puntarci una pistola in bocca.
    Il 12 e 13 giugno ANDIAMO A VOTARE.altro che onda dell’emozione,ci prendono per il culo con la storia dell’emozione e del riflettiamoci.
    SVEGLIA.

  65. viceversa ha detto:

    NO ASSOLUTO AL NUCLEARE!!!
    HACK OCCUPATI DI ASTRONOMIA E PENSA AL TUO LAVORO. BASTA CHIACCHERE INSULSE. E’ ORA DI PRENDERE UNA POSIZIONE NETTA IN ITALIA!!!

  66. ilaria (nucleare? MAI!) ha detto:

    Dobbiamo assolutamente andare a votare a giugno al referendum e non c’è Barcola che tenga!!!!!!

  67. Dario Predonzan ha detto:

    Ma davvero l’uranio si può estrarre dal mare “a costi accettabili”? E quali sono questi costi (economici ed ambientali)? Se Armando ha dei dati e dei riferimenti, perché non li divulga?
    E visto che c’è, perché non dice quanti reattori autofertilizzanti (usano come combustibile il plutonio, si sappia) funzionano davvero nel mondo?
    Una trentina d’anni fa Francia e Italia si accodarono per costruirne uno (il Superphénix) che, dopo aver divorato una marea di quattrini, non entrò mai in funzione.

  68. Armando ha detto:

    @Dario

    Scusa Dario ma io sono contro al nucleare, credo si sia capito.
    Però ammetto di non essere pienamente informato sulle sue possibilità.
    Anni fa si era prospettato l’abbandono dell’attuale sistema in favore di reattori intrinsecamente sicuri, cioè impianti dove per mantenere la fissione tutto deve funzionare alla perfezione. Basta la minima anomalia e il reattore si spegne. Non se ne è fatto nulla, e sarebbe interessante capire perché.
    Ora, se esistesse un nucleare di questo tipo e se lo si volesse usare in modo massiccio per ridurre il consumo di combustibili fossili, io sarei favorevole, anche se il problema delle scorie ci sarebbe comunque.
    La posizione della Hack, ribadita mi sembra su Il Giornale, è invece concettualmente insensata: cioè si corrono i rischi del nucleare, ma senza avere significativi benefici sul piano della riduzione dei combustibili fossili.

  69. deus ex machina ha detto:

    insensata e’ la demagogia disfattista e reazionaria che cavalca l’onda emotiva del momento. quali soluzioni esistono per l’italia? ci sono addirittura alcuni qua dentro che professano l’ascetismo!

    tanto si sa gia’ che al prossimo ricatto russo ed al prossimo black out nelle punte estive la maggiorparte qua dentro cambiera musica.

    che pena.

  70. niemand ha detto:

    sai, deus, quelli come te, che su ogni questione dicono che non c’e’ possibilita’ di scelta, hanno rotto le balle. se c’e’ un atteggiamento reazionario e’ proprio il vostro. avvolti nei vostri lunghi mantelli neri, ci dite che l’ unica scelta e’ tra un futuro pieno di paura e uno pieno di terrore.

  71. Alessio ha detto:

    @ Deus.
    Intanto cominciamo a rimettere i soldini nel fotovoltaico e poi vediamo il da farsi.

  72. deus ex machina ha detto:

    fotovoltaico, come no. altre stregonerie da proporre?

    che ne dite se tutti quanti in sincrono cominciamo a dar di pedali su una dinamo?

    la questione e’ che tra un referendum e l’altro non c’e’ rimasto piu’ tempo per pensare sul da farsi….

    l’energia atomica e’ l’unica via pragmaticamente accettabile come soluzione ponte fino alle nuove soluzioni tecnologiche…

    e se siamo al punto di dover rattoppare la situazione accettando da sarkozy le tecnologie sorpassate bisogna ringraziare proprio il teatrino esplicato qua sopra…

  73. deus ex machina ha detto:

    nessuno poi che abbia messo in rilievo il fatto che la centrale giapponese in questione, pur essendo antica, avrebbe retto tutti i terremoti in italia abbastanza tranquillamente. oltre al caffe sparso del controllore di turno, altri danni non ce ne sarebbero stati. sappiano i professionisti del no, che il giappone, pur essendo una terra fortemente sismica e pur confrontandosi con terremoti all’ordine del giorno, non ha mai avuto un incidente degno di nota. dunque, per metterla in soldoni, i nostri professionisti del NO tirano in ballo un caso limite per formulare un argomentazione contraria che sostengono essere obbiettiva. paura del sistema italia, paura del terremoto in italia, paura della tecnologia…. aggiungeteci pure la paura dello tsunami in italia e fate poker.

    bel coraggio.

  74. Diego Manna ha detto:

    Deus, fino a una settimana fa la centrale avrebbe retto tutti i terremoti in giappone.

  75. deus ex machina ha detto:

    allora, intendiamoci. le stregonerie tipo pale e pannelli sono affascinanti, anche a me piacerebbe scivolare con le liane tra il verde invece di soffocare tra lo smog dello scarico del tizio davanti.

    ma le stregonerie non sono nemmeno lontanamente sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico di un paese industrializzato di 60 milioni. possono essere un simpatico corredo verde.

    dunque l’alternativa e’ tra l’essere molto piu’ autosufficienti o restare dipendenti dalle bizze dei gheddafi o putin di turno ma restare simpaticamente verdi.

    nel secondo caso sono sicuro che i signori del NO saranno pronti ad immolarsi nella battaglia contro gli intrallazzi con gheddafi o con putin. nessun compromesso con le dittature, e’ cosa vergognosa, diranno i niemand di turno…..

  76. Dario Predonzan ha detto:

    Non ha mai avuto un incidente nucleare degno di nota, il Giappone, finora? Proprio sicuro?
    Peccato che qualche anno fa i dirigenti della Tepco (la società che gestisce, abbiamo visto come, la centrale di Fukushima) abbiano dovuto dimettersi, perché era saltato fuori che avevano falsificato i rapporti, allo scopo di nascondere un incidente in un’altra centrale, con dispersione di radioattività nell’ambiente. E magari lo avranno fatto anche in altri casi, senza essere scoperti…
    Ma se anche fosse vero – e non lo è – che prima di Fukushima non era mai successo nulla di rilevante, mi pare che quanto è accaduto stavolta basi e avanzi. Il nucleare è così: magari per trent’anni non succede “nulla di rilevante”, poi succede UN SOLO episodio ed è la catastrofe. Ma qualcuno degli adepti della setta nuclaarista (perché di setta si tratta, adusa a cibarsi di dogmi e fede cieca nella “tecnica”, impermeabile ai dati e al ragionamento critico su di essi) ha provato a pensare, mettendo da parte per un momento il disastro ambientale e sanitario, quanto costerà IN TERMINI PURAMENTE MONETARI riparare i danni prodotti dall’incidente di Fukushima? Qualcuno di costoro ha provato a calcolare quanto è costato l'”incidente” di Chernobyl?

  77. deus ex machina ha detto:

    diego manna. per far danni alla centrale antica giapponese il pianeta terra ha dovuto spostare il proprio asse di 10 cm. messa cosi’, paradossalmente questa potrebbe essere la pubblicita’ pro-nucleare.

  78. deus ex machina ha detto:

    non era cuccesso nulla di rillevante provocato dalla natura…terremoti, tsunami…

    voi signori professionisti del no state cavalcando proprio questa catastrofe naturale o sbaglio?

  79. deus ex machina ha detto:

    per inciso, qualcuno della setta della dinamo ha mai provato a pensare quanto costa investire nelle svariate versioni della dinamo in proporzione ai benefici?

  80. niemand ha detto:

    deus ex malchina/mavhinje, stiamo parlando di una cosa *che e’ appena successa*. non di una cosa che potrebbe succedere ma anche no. adesso pare che i giapponesi copriranno i 6 reattori di fukushima con un cappotto di cemento come quello di chernobyl. quanto costera’, se proprio vogliamo metterla in termini puramente monetari? e quanto costera’ fare la manutenzione di quel sarcofago per 250mila anni?

  81. fabio ha detto:

    Concordo con Hack. Le centrali nucleari fanno danno quando non funzionano. Quelle a carbone che le sostituiranno fanno danni quando funzionano, cioè sempre.

  82. deus ex machina ha detto:

    signori appartenenti alla setta della dinamo, non ciechi e permeabili al ragionamento critico su se stessi…..

    …..le stregonerie da alcuni di voi proposte sono gia’ piene zeppe di infiltrazioni mafiose. e’ ovvio, nelle cosidette tecnologie verdi, trattasi di appaltatori e fornitori che operano nel classico mercato, dove vige l’iniziativa privata, ovviamente permeabile alla mafia. per di piu’ vista la tipologia tecnologica, si tratta in definitiva di centinaia di siti, il che vuol dire centinaia di appalti pubblici ai privati. ovviamente disneyland per le mafie, clientelismi ed intrallazzi torbidi.

    d’altra parte invece, abbiamo una tecnologia, che, sempre per tipologia, vede protagonisti fornitori sicuri e visto che si tratta in sostanza di tecnologie sensibilissime, prevalentemente di proprieta’ pubblica, e dunque impermeabili a mafiette. e in questo caso, trattandosi di centrali nucleari si tratterebbe di pochi siti.

    chi di voi permeabili al ragionamento critico riesce a stabilire qual’e’ il maggior costo in termini sociali(niemand, questo solo per te) e indirettamente, monetari?

  83. isabella ha detto:

    @deus “fornitori sicuri e visto che si tratta in sostanza di tecnologie sensibilissime, prevalentemente di proprieta’ pubblica, e dunque impermeabili a mafiette” ne sei proprio sicuro?

  84. deus ex machina ha detto:

    beh, si’,direi che l’areva e’ abbastanza sicura da questo punto di vista.

  85. Diego Manna ha detto:

    deus, mola el trollagio dei.
    l’ultimo post xe epico.
    el mio vicin che se meti el fotovoltaico xe permeabile ala mafia?
    una centrale fata con soldi publici no? va dirghelo a quei dela casa delo studente del’aquila dei.

    te conto sta barzeleta:
    xe un sindaco che ga de meter su un ponte. con soldi publici, ovio. el se fa far el preventivo da un X, un Y e un Z. (nela version vera X, Y e Z xe tre nazionalità, ma xe ininfluenti alo scopo dela barzeleta, e poi podessi esser pasada per razista.)
    X ghe fa 600 milioni, Y 300 milioni e Z 900 milioni. el sindaco ghe disi “orca, 900 milioni??? te son fora perchè cusì tanto?” e Z ghe disi: “300 per mi, 300 per ti e 300 per quel mona de X”.
    ora prova contar sta barzeleta metendo al posto del sindaco el mio vicin che vol farse el fotovoltaico e se fa far el preventivo da X, Y, e Z. cossa el ghe disessi a Z?

  86. luca cecchi ha detto:

    Quanto costa una centrale atomica?…quante ne servono per toglierci di mezzo il petrolio? quanto costa lo smaltimento dell’uranio?? Mi viene da ridere visto che neppure in Germania sanno come gestirlo. Lo avevano nascosto in una miniera abbandonata che puntualmente si è allagata e hanno una miriade di tecnici che stànno studiando un linguaggio che sia capibile anche dalle generazioni future in caso ci siano delle variazioni nell’idioma corrente cosicche potranno capire cosa c’è all’interno dei fusti. E queste sono tutte spese da aggiungere alla centrale.In Italia come minimo lo gestirà la camorra….stessa professionalità dei tedeschi!!.In 20 anni non siamo stati capaci di finire la salerno/reggio calabria e neppure gestire la spazzatura…l’uranio mi sembra un pelino più complicato!!! Le centrali di 30 anni poi vanno chiuse perchè non sono più sicure. A Caorso, nella vecchia centrale spenta da decenni ci sono sempre un centinaio di persone che lavorano…quindi è da considerare che una centrale in disuso diventa pure un debito perche evidentemente non si può ne spengere ne abbattere.Non prendo neppure in considerazione l’ipotesi di un incidente stile Giappone.Alla fine mi chiedo…ma siamo sicuri che sia conveniente??

    Luca

  87. massimo ha detto:

    82 fabio
    hai ragione, quindi le scorie le portiamo vicino casa tua..

  88. isabella ha detto:

    beh non è proprio così.

  89. Dario Predonzan ha detto:

    Divertente questo deus ex machina (nomi veri, mai vero?), non sapendo che pesci pigliare adesso tira fuori la mafia.
    Dalla quale le società pubbliche che gestiscono, secondo lui, il nucleare sarebbero per ciò stesso immuni. Peccato che in Giappone le società che gestiscono le centrali siano tutte private, come negli USA.
    Mentre nell’URSS dov’erano – ovviamente – tutte pubbliche (anzi, forse ce n’era una sola), mi pare non abbiano dato proprio buona prova…

  90. deus ex machina ha detto:

    diego manna. allora, col nucleare non si ha a che fare con una frammentazione di fornitori e nemmeno con una moltitudine di siti. queste tecnologie non passano per le mani del primo buzzurro ambizioso che passa. sostanzialmente in questo caso ci saranno due figure contrattuali; il governo italiano e l’areva. pochi fronzoli.

    le barzellette vai a raccontarle alle pale eoliche siciliane, belle finite, ma che oggi fungono da totem. ferme. pero’ tu puoi dire che sono senz’altro ecologiche. farebbe anche ridere.

  91. isabella ha detto:

    In Puglia e in Sardegna l’eolico funziona.

  92. deus ex machina ha detto:

    ah, si’ poi c’e’ questo mantra delle scorie a cui nessuno ha trovato una soluzione….

    ….tranne la svezia, dove i comuni fanno a gara per ottenere l’appalto per lo stoccaggio.(ma non si deve dire)

  93. deus ex machina ha detto:

    niemand, manna ed altri permeabili…

    siete disposti a riempire il carso di pale eoliche?

  94. deus ex machina ha detto:

    o trieste’? sarebbe giusto sfruttare la bora!

    o vi appellereste al NIMBY?

  95. gabry ha detto:

    Sono stufa di sentire parlare di stregonerie a proposito delle energie rinnovabili, sono una realtà non stregonerie, andatevi a sentire l’intervista di Rubbia al tg3 di 2 giorni fa. Intanto chi vi scrive ha installato i pannelli sul proprio tetto già da 3 anni, certo che sono costosi ma la tecnologia avanza e i costi sono destinati a ridursi. Inoltre “nel primo semestre 2010 negli Stati Uniti (che hanno il maggior numero di centrali atomiche, 104) si è verificato il pareggio tra l’energia prodotta da centrali nucleari e quella prodotta dalle fonti rinnovabili”, questa è un’affermazione di Massimo Scalia, ordinario di Fisica all’università La Sapienza di Roma, anche lui è un fisico, come Rubbia che ho citato prima, premio nobel per la fisica nel 1994.

  96. Diego Manna ha detto:

    la bora non è un vento continuo ed è inutilizzabile per l’eolico.
    se lo fosse, sarei favorevole.
    in primis sarei favorevolissimo a strariempire i tetti di pannelli fotovoltaici.

  97. deus ex machina ha detto:

    ok, ma come gia’ detto, non basterebbe lontanammente per soddisfare il fabbisogno nazionale. dunque, cosa proponete? centrali a carbone? o un gigante pedalo’?

  98. Diego Manna ha detto:

    e in anteprimis, a ridurre gli sprechi e a installare semafori a led.

  99. deus ex machina ha detto:

    eh, gia’, ti sei dimenticato di spegnere i stand-by. fondamentale!

  100. Diego Manna ha detto:

    esatto, un due conti su lampadine e standby:

    La centrale nucleare ga una potenza di 1GW, lavorando 24 ore al giorno la produci 24 GWh. In Italia ghe xe 20000000 nuclei famigliari. Se tuti metesi 4 lampadine a basso consumo al posto de quele a incandescenza risparmiassimo za 16 GWh al giorno. La lampadina a basso consumo ga una potenza de 11W, quela a incandescenza 60 W, quindi circa 50 W de diferenza. Per 4 lampadine acese 4 ore al giorno (sogiorno o cusina) fa un risparmio a famiglia de 800 Wh/g, quindi per 20000000 fa 16 GWh/g. Se poi ogni famiglia spegnesi 3 aparechi che solitamente sta in standby risparmiasimo altri 6 GWh al giorno: un aparechio in standby ga una potenza de 4W e lavora 24 ore al giorno. 3 aparechi consuma 288 Wh/g, circa 300 Wh/g quindi, per 20000000 fa 6 GWh/g.

    Morale: 4 lampadine cambiade + 3 standby spenti da tutte le famiglie = 1 centrale nucleare.

    Mi preferisso la roba a sinistra dell’uguale che xe a costo zero, ma me par che no tuti la pensi cussì.

  101. niemand ha detto:

    non perdete tempo a discutere con deus ex mavhinje, allievo prediletto del sinter di gropada. se le dice e se le conta da solo. se l’ anarcocapitalismo non attacca, allora spinge sulla pianificazione socialista. domani si reincarnera’ in una megera di nome elvira.

  102. gabry ha detto:

    ridurre gli sprechi, altra strada da perseguire. Aumentare l’efficienza energetica degli edifici, ridurre la temperatura nei centri commerciali e negli edifici pubblici (su questi ultimi ci hanno fatto una puntata le iene, temperature anche di 24 gradi in pieno inverno!!!!), luminarie natalizie in funzione 40-50 giorni prima di Natale e 15 dopo, ci sono moltissimi ambiti sui quali si può intervenire… Io sono disposta a rinunciare a qualcosa piuttosto di correre un rischio così elevato, sono contraria al nucleare da sempre, per questo ho investito denaro nei pannelli solari e vi assicuro che la produzione preventivata al momento dell’installazione è stata rispettata e anche superata… Pensiamo solo per un momento a quale eredità vogliamo lasciare alle prossime generazioni, il problema delle scorie non ci riguarda direttamente ma i nostri figli e nipoti dovranno farci i conti, il rischio è troppo grande!

  103. Diego Manna ha detto:

    si anca mi son stufo, vado beverme un brignavec rinovabile.

  104. deus ex machina ha detto:

    ok, ora che inizi con la demagogia al quadrato siamo a posto. e secondo te, se il governo decidesse di cambiare il modus vivendi degli italiani, quanto tempo ci impiegherebbe?

    siamo seri, risparmiando sull’energia e’ solamente un’altro palliativo. non risolve minimamente il problema, ma lo sposta di un paio di millimetri in avanti. l’uomo avra bisogno di una quantita’ di energia sempre maggiore, questo e’ un fatto.

  105. niemand ha detto:

    nazdravje!

  106. deus ex machina ha detto:

    niemand. lo stalin di bora.la. decide lui chi discute e chi no.

  107. gabry ha detto:

    deus ex machina, sei un troll?? o ci sei o ci fai.

  108. deus ex machina ha detto:

    sentite, fatevi un giro. non avete argometi seri a allora partono accuse di trollaggio per screditare chi non la pensa come voi.

    un fatto e certo: soluzioni non ne avete, pero’ vi piace tanto crogiolarvi nel vostro autocompiacimento da centro sociale. qua sopra c’e’ un esimia scienziata che ve le canta in modo onesto, e voi per contraltare le date tra le righe della demente nel migliore dei casi. producendo genialate tipo riduciamo il numero di lampadine, spegnamo il computerino e belle idee vacue di questo tipo…

  109. gabry ha detto:

    guarda che io ho sempre ammirato la Hack per le sue convinzioni e la sua cultura, ma in questo caso non condivido le sue affermazioni, nessuno dice che è demente. Tu e lei accettereste il rischio, io e tanti altri non siamo disposti ad accettarlo.
    E con questo, buona notte a tutti

  110. isabella ha detto:

    Saremo tutti ignoranti probabilmente.
    Ma ci sei qui tu ad illuminarci.

    p.s.: io centri sociali? Ma non farmi ridere!

  111. deus ex machina ha detto:

    gabry, ok, pero’ sappi che preferisci correre un’altro tipo di rischio, cioe’ l’insufficienza energetica. con conseguenze molto piu’ nefaste per i tuoi figli, anche se spalmate nel tempo e non direttamente riconducibili a quella causa. molto meno identificabili come “catastrofe da tv” per intenderci, ma piu’ nefaste.

  112. niemand ha detto:

    ‘scolta deus de mavhinje, ecco cosa c’e’ dietro all’ uranio. ne’ piu’ ne’ meno della merda che c’e’ dietro al petrolio.

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-nuova-ondata/2076172

    lahko noč

  113. Diego Manna ha detto:

    mah, mi me par che te go dado dei numeri ben circostanziai sui risparmi ottenibili e ti te rispondi disendo che no gavemo argomenti nè soluzioni, e te proponi solo che dei “no se pol far cussì, no servi risparmiar, servirà più energia…”, questi si decisamente circostanziadi da dati oggettivi…

    volendo se pol zontar ai miei numeri che za te go dado el calcolo de quanti fotovoltaici se pol instalar coi schei risparmiai dala centrale nucleare non costruida grazie ale lampadine cambiade e ai standby spenti (ah ah, standby spenti, ridade)…te ga voia?

    e 4 lampadine e 3 standby me par la punta del’iceberg dei risparmi che podemo otener. o no?

  114. deus ex machina ha detto:

    ma tu non sei quello che non discute.

    per favore, non ti rivolgere a me.

  115. deus ex machina ha detto:

    manna, ascolta, la tua la ritengo demagogia pura, anche se in buona fede.

    non e’ attuabile. non so’ se mi spiego. il governo ha davanti a se una palette di soluzioni possibili, tra queste non puo’ esserci il cambio di mentalita’ e modo di vita della gente . per giunta cio’ dovrebbe avvenire nei prossimi anni ed in maniera radicale. e’ demagogia pura.

  116. deus ex machina ha detto:

    pannelli fotovoltaici. non producono abbastanza energia, a meno che non vogliate letteralmente ricoprire la penisola di pannelli, ma lo volete capire o no?

  117. Diego Manna ha detto:

    e invece ci son tanti modi in cui si può far cambiare di mentalità la gente.
    il primo è informare e sensibilizzare in maniera seria ed efficace, ma no se vol.
    basterebbe che sul tetto della casa del grande fratello ci fosse un fotovoltaico e che tutti lì dentro avessero un minimo di coscienza ambientale per far cambiare come per miracolo le abitudini di migliaia di italiani in un giorno solo.
    il secondo è stabilire delle norme da rispettare, dove non arriva la volontà delle persone.
    non è forse diventata obbligatoria in molti comuni la raccolta differenziata? non sono forse stati banditi dai supermercati i sacchetti di nylon? non mi sembra che ci siano stati pianti e stridore di denti.
    le abitudini cambiano, la gente non è così statica. non tutta almeno, per fortuna.
    bon, bonanote.

  118. ercole giovanardi ha detto:

    Qualsiasi persona che conosce il nucleare, e che fa un prospetto futuro , sa benissimo che i costi a breve-medio termine , ora e solo ora, convengono, a lungo termine è un bidone pazzesco. Se un giorno- tra 20-30 anni ci sarà per ipotesi una crisi ci vorrà sangue e sangue per pagare le scorie e la dismissione di nun vecchio impianto. E se non ci saranno i soldi causa la crisi saremo tutti finiti.

  119. deus ex machina ha detto:

    difatti la legislazione prevede anche la produzione di lampadine a basso consumo di energia. quelle a incandescenza sono ormai fuori produzione per direttiva eu.
    se e’ per questo, abbiamo anche le euro5 euro 6 poi arriveranno le euro7 ecc….dunque tutto risolto?

    se vorresti veramente l’effetto che mi pare auspichi, dovresti proporre un’ altra cosa. cioe’ una soluzione coercitiva tipo il numero di lampadine in casa. tu sei sicuro che se per esempio in italia si passasse alla benzina razionata per nobili scopi ecologici o addirittura se il governo per decreto stabilisse il numero di automobili autorizzate a circolare, per liberarsi dal giogo della dipendenza petrolifera, non ci sarebbero sommosse e barricate?

    basterebbe solamente alzare la tassazione sugli acquisti di automobili ai livelli di quella danese per avere barricate in strada.

  120. Fiora ha detto:

    Dalla lettura dei due post precedenti 118 e 119 evinco l’abissale differenza tra la buona volontà e il disfattismo, tra l’essere onestamente propositivi con piccoli sostanziali aggiustamenti di tiro e essere demolitivi con suggerimenti teorici in uno sfoggio di cognizioni, finalizzato ad autocompiacimento nozionistico e provocatorio,a spacciare la buona volontà per velleità, la buonafede per dabbenaggine.
    Io, che sono in buonafede quoto il post 118.

  121. Marisa ha detto:

    Chissà perchè hanno intervistato la Hack e non Rubia? Quest’ultimo mi pare abbia una competenza specifica proprio nel campo delle centrali nucleari (cosa che la Margherita mi risulta non abbia anche se ha una laurea in fisica…) e mi risulta si sia espresso anche recentemente per il NO !

  122. Fiora ha detto:

    vero, Marisa. Dissenso espresso e competenza forse più specifica e al pari della prof. Hack (questo va riconosciuto ad entrambi!) estrema semplicità e comprensibilità di esposizione dei suoi punti di vista.

  123. Marisa ha detto:

    “Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta.”: Carlo Rubbia – premio Nobel per la fisica.

    Il problema è tutto qua!

  124. Fiora ha detto:

    Appunto! tutte le volte che l’ ho ascoltato mi sono detta cazz. (pardon!) come sono semplici e chiari i VERI!

  125. Diego Manna ha detto:

    bon deus, chiudemola seriamente:
    dime un numero, de quanti GW in più gaveremo bisogno nel 2020?
    ti te me dà sto numero, ben circostanziado con riferimenti accertabili, mi te proporrò robe in base e sto numero.
    per el resto me par un dialogo inutile, resta nel tuo disfattismo, e se el mondo prenderà la strada che te vol ti ghe mostreremo sto dialogo ai tui nipoti e vederemo cossa i dirà.

  126. chinaski ha detto:

    prima o poi bisognera’ anche cominciare a chiedersi a cosa servono questi GW, perche’ il punto e’ tutto li’. dire: “abbiamo bisogno di tot GW” non significa niente se non si specifica “per fare questo e quest’altro”. e non e’ solo questione di risparmio, e’ proprio questione di cosa vogliamo per noi e per i nostri discendenti. quanta energia viene utilizzata per produrre oggetti che finiscono in scovazon dopo pochi mesi? o per produrre cose di cui si puo’ fare a meno senza nessunissimo patema, tipo suv da 6000cc o vibratori di quarta generazione. la verita’ e’ che il nostro cosiddetto “way of life” consiste nel consumare energia per produrre scovazze.

  127. Diego Manna ha detto:

    si infatti, per quel volevo che sto numero sia ben spiegà.
    ma me par che le spiegazioni sia sempre:
    ne servi, per cresser, gaveremo sempre bisogno de magior energia, per no dipender dai altri, per la crescita, l’omo devi cresser all’infinito, fatti non foste a viver come bruti.
    mai un numero, un dato. solo ciacole de cui amemo riempirse.

  128. Dario Predonzan ha detto:

    Però è significativo che l’unico nuclearista ad intervenire qui sia il povero deus (che oltre tutto si nasconde dietro uno pseudonimo), mentre tutti gli altri sono contro.
    Qualcosa vorrà pur dire, no?.

  129. Fiora ha detto:

    oh mammamia , ancora una volta ho pasticciato coi numeri…pollice in sù al post 118 e verso al 120 e che E.G. del 119 non me ne voglia!
    Poco male!
    Ben altri, più importanti, precisi e motivati numeri ci si aspetta dal “dio della tastiera”!

  130. Roberto Simoni ha detto:

    @Deus ex machina
    io tutto sto vantaggio economico verso il nucleare non è che poi l’ho visto tanto eh
    questi conticini che tirano fuori chi è a favore del nucleare non tengono mai conto dei costi di smantellamento. E uno dei pochi casi di smantellamento di una centrale (in America) è costato un patrimonio esagerato.
    Ora io immagino come funzioneranno le cose in Italia e ti dico che Romani dice oggi agli italiani che le centrali le pagherà Enel (se come no), ma non dice che lo smantellamento fra 40 anni è tutto da vedere e voglio vedere cosa diranno ai nostri figli quando non ci saremo più.

    Ora apro una parentesi che non c’entra molto col nucleare ma che ha a che fare con il concetto di identità e non è riferito solo a Deus ex machina: ma scusate ci provate gusto ad esporre le vostre idee con un nickname? ogni forum/blog vedo sempre questi esperimenti linguistici… non sentite il bisogno di dire le vostre idee con il vostro nome e cognome?

  131. deus ex machina ha detto:

    per tutti i professionisti di buonafede e panico

    vedete di mettervi d’accordo, prima di inveire contro il nucleare perche’ la catastrofe non e’ telegenica, proponete un nuovo modello di sviluppo, un nuovo paradigma da far mandar giu’ alla gente e da realizzare completamente nei prossimi 15 20 anni, cioe’ in un batter d’occhio.

    perche’ fino a quando cio’ non avviene, io e voi e le vostre ideologie bunafediste, e la societa’ tutta col paradigma che la regge, SIAMO dipendenti dalla crescita economica.

    a meno che non vi piaccia la stagnazione dell’economia italiana degli ultimi 10 anni con tutto il corollario sociale che cio’ comporta, anche l’italia ha bisogno di crescita economica.
    e la crescita economica ha bisogno di energia. voi potete anche spegnere le luci, ma tra un paio d’anni non bastera’ gia’ piu’. e allora invece di adottare palliativi di volta in volta cercando di rattoppare i buchetti che si formano e’ molto meglio adottare una via risolutiva sicuramente nel medio e forse anche a lungo periodo.

    nei prossimi 20-30 anni nel mondo e’ prevista una crescita economica media di circa 3.8-5% annuo.
    solamente in cina e’ prevista l’urbanizzazione di 500 milioni di persone nei prossimi 10-15 anni. la piu gigantesca trasformazione di una societa’ umana nella stroia dell’uomo. e questo solo in cina.

    secondo voi, quando la corsa alle materie prime per produrre energia si fara’ piu’ serrata, l’italia come dovrebbe presentarsi all’apuntamento con la storia?

    completamente esposta e dipendente?

    sarebbe interessante vedere l’opinione dei vari niemand di turno se sperimentassero che cosa vuol dire l’insufficienza energetica in un paese come l’italia senza possibilita’ di rimedio tempestivo.

    e’ facile protestare sui tasti accarezzandosi la barbetta al calduccio.

  132. deus ex machina ha detto:

    Roberto Simoni,

    tutto quello che dici puo’ anche essere condivisibile, non dico mica che il nucleare e’ il sogno rosa che si avvera. E’ la soluzione ottimale considerando i pro ed i contro. il meno peggio.

    nessuno di noi sa con esattezza cosa laceremo ai nostri figli. pensare che un paese che ha ivestito solamente in energie alternative sia una eredita’ a priori positiva e’ inaccettabile. Il rischio si corre in entrambi i casi. io credo che il rischio col nuclerae sia molto minore.

    (non uso proxy di sorta ed il mio id e identificabile, dunque non sono anonimo)

  133. chinaski ha detto:

    sued, ma di che tempestivita’ vai cianciando. se si cominciasse a costruire *ora*, le centrali comincerebbero a lavorare tra 20 anni.

    e poi: visto che fai finta di preoccuparti per il futuro, devi spiegare cosa si fara’ quando l’ uranio sara’ finito, e non ci sara’ piu’ la possibilita’ di inventarsi qualcosa di nuovo perche’ tutte le risorse saranno gia’ state utilizzate per i vari programmi nucleari.

    che sia necessario cambiare paradigma e’ un dato ormai acquisito. un paradigma basato sulla produzione di manufatti come questi non ha futuro:

    http://www.unsitoacaso.com/gli-oggetti-piu-strani-del-2009/

  134. Diego Manna ha detto:

    “secondo voi, quando la corsa alle materie prime per produrre energia si fara’ piu’ serrata, l’italia come dovrebbe presentarsi all’apuntamento con la storia?”

    me arrendo, xe inattaccabile questo. Te ga ragion. Femo ste centrali nucleari, così potremo sfruttare tutti i nostri giacimenti de uranio e cazarghela a tuti!
    Invece solo i fessi punta sul sol. Tuti sa che i cinesi sta costruindo un gigantesco ombrel per farne ombra, e farne pagar gli spiragli di sole a peso d’oro.

    buon sabato a tutti, ciau.

  135. deus ex machina ha detto:

    “non ci sara’ piu’ la possibilita’ di inventarsi qualcosa di nuovo perche’ tutte le risorse saranno gia’ state utilizzate per i vari programmi nucleari”

    quest’affermazione e’ priva di senso logico.

  136. chinaski ha detto:

    come diceva quel tale: il basket e’ uno sport logico per gente intelligente, se non ci arrivi lascia perdere.

  137. deus ex machina ha detto:

    manna, dipendere da paesi che dipendono dall’uranio non e’ molto intelligente. visto che rimani AUTOMATICAMENTE ed IN OGNI CASO col cerino corto in mano. capisci la differenza?

  138. deus ex machina ha detto:

    chinaski, difatti nessuno ti obbliga.

  139. chinaski ha detto:

    vi lascio con questa chicca:

    http://www.livornotop.com/Collezionismo/libri%20usati/erb4/sopravvive%20chi%20pensa%20e%20provvede%20in%20tempo.jpg

    il mitico manualetto di sopravvivenza distribuito dall’ esercito italiano fino agli anni ottanta.

    sopravvive chi pensa e provvede in tempo 😀

  140. deus ex machina ha detto:

    chinaski, l’invenzione impossibile e’ un ossimoro. un po’ come lo siete voi, accanitamente inpanicati.

  141. chinaski ha detto:

    infatti sued, nessuno mi obbliga a discutere con gente che non capisce o fa finta di non capire. ma visto che ho un po’ di tempo libero, faccio un ultimo sforzo e poi rinuncio. se noi adesso investiamo tutto sul nucleare, per poter continuare a produrre cazzate inutili per altri 50 anni, quando finiranno il petrolio e l’ uranio ci troveremo di colpo nella merda, e non avremo piu’ le risorse necessarie a mettere in piedi una filiera industriale per l’ utilizzo delle fonti rinnovabili. ti e’ piu’ chiaro adesso?

  142. chinaski ha detto:

    ah sued, la sapevi la storia della macchina termodinamica perfetta? per anni avevano cercato di costruirne una. poi si e’ scoperto il secondo principio della termodinamica che nega la possibilita’ fisica di una tale invenzione.

  143. deus ex machina ha detto:

    non fare sforzi. piuttosto fai lo sforzo di leggere bene i post ai quali rispondi.

    ora vatti pure a fare un giro, se hai tempo da perdere.

  144. marisa ha detto:

    Oggi abbiamo “alcune” industrie che consumano una quantità spaventosa di energia.

    Che il problema non consista invece nel “rinnovo” tecnologico di queste industrie con la sostituzione della attuale tecnologia ad altissimmo consumo energetico, con un’altra tecnologia a basso consumo energetico?

    Ossia il problema viene ribaltato ed è l’industria a dover risparmiare energia….

    Stranamente coloro che vogliono le centrali nucleari, non affrontano mai questo problema che è invece centrale e importantissimo….

    L’industria siderurgica perchè non rinnova la sua tecnologia spesso vetusta e superata?

  145. chinaski ha detto:

    fondamentale: “into eternity” film-documentario finlandese sulla costruzione del deposito sotterraneo di onkalo per lo stoccaggio delle scorie:

    http://www.youtube.com/watch?v=RurTvL7NWGc

    per rendersi conto dei problemi etici, oltre che tecnici ed economici.

  146. Paolo Botto ha detto:

    Io sono molto indeciso sul Nucleare (la volta scorsa pur sapendo che c’era gioco sporco dei petrolieri contro Ippolito ho votato contro)
    Ma vorrei che una decisione definitiva fosse presa solo dopo che serenamente ed essendo con quasi tutti d’accordo fosse stata trovata una soluzione certa e definitiva per quelle poche scorie e avanzi di nucleare che abbiamo in giro per l’Italia. Se non riusciamo a trovare un accordo queste “minuzie” come potremo a cuor leggero crearne di nuove e più grandi……….

  147. edos ha detto:

    Caratteristiche ideali per una centrale nucleare: in un luogo non a rischio sismico, lontano dal mare, disabitato a lungo raggio, lontano da dighe, zona pianeggiante e desertica, che non si siano verificati gravi eventi “imprevedibili” negli ultimi 100 anni, che sia in un paese democratico e stabile in cui non vi sia povertà e conflitto religioso, a prova di attentati e….per ultimo…. a prova di errore umano o di cattiva volontà umana.

  148. Fiora ha detto:

    è quanto ho sentito anche da Margherita Hack in tv proprio oggi Edos.
    nell’esporre le sue note posizioni ho avvertito una sorta di restringimento ,un’enumerazione analoga alla tua delle conditioni tassative sine qua non, con la bonaria aggiunta “mi fido poco degli italiani” riferita alla nostra faciloneria.
    Pertanto è lecito domandarsi, ma il posto con caratteristiche che la Scienziata del mio cuore e tu pure elenchi al post 149, corredato da gente di buona fede e buona volontà, quali ipotizzate, ESISTE?

  149. Paolo Menis ha detto:

    Dopo quello che è successo in Giappone c’è qualcuno che non è ancora convinto che il nucleare è la strada sbagliata?

  150. deus ex machina ha detto:

    @edos

    sbagli. in italia ce ne sono parecchi di siti adatti. la centrale deve avere una fonte d’acqua sufficiente ad alimentarne il sistema di raffreddamento. in italia ci sono fiumi a bizzeffe e c’e’ pure il mare…e si’, senza gli tsunami!

    la centrale giapponese ha avuto danni al sistema di raffreddamento per causa dello tsunami e non del terremoto!

  151. Davide ha detto:

    Deus, qua sembri uno dei pochi favorevoli.
    andrai a votare il 12 giugno?

  152. El sinter de Gropada ha detto:

    Ad esempio, da quando si è iniziato a produrre l’energia atomica fino ad oggi, cioè dal 1952 al 2011, le morti accertate provocate da incidenti in impianti nucleari ad uso civile sono state 63[1], di cui 53 (è la cifra massima tra le diverse ipotesi proposte) sono da attribuire al disastro di Cernobyl, il più grave finora verificatosi. Inoltre, in seguito a tale incidente, soffrirono di avvelenamento acuto da radiazioni, (AAR, acute radiation sickness) 237 persone in gran parte pompieri e soccorritori che concorsero a riportare l’incidente sotto controllo. La sindrome da AAR comporta un 60% di mortalità dopo 30 giorni, se al paziente si applica una terapia medica intensiva. Essa è determinata da un livello di esposizioni da 4 fino a 6 sievert (Sv). Delle 53 vittime di Cernobyl morirono di AAR 28 persone, altre 15 morirono di cancro alla tiroide, e le rimanenti altre per cause differenti. Tra i 72mila addetti impiegati nell’emergenza vi sono stati inoltre 216 decessi non tumorali per cause attribuibili all’incidente, mentre tra costoro le morti per tumore sono state (dal 1991 al 1998, considerando il periodo di latenza di oltre dieci anni) non significative, cioè in percentuali simili a quelle del resto della popolazione non direttamente esposta. Si trattò, è ovvio, di un avvenimento doloroso, che, però, va visto nel contesto della pericolosità di ogni azione umana. A titolo di paragone, ad esempio, le vittime, a partire dagli anni settanta, connesse alla produzione di energia eolica sono state, 73[2].

    Per ottenere un rapporto di pericolosità tra la due diverse forme di energia dovremmo calcolare l’energia effettivamente prodotta (e non semplicemente la potenza installata) da ciascuna di esse nel periodo di riferimento e metterle in relazione al relativo numero di decessi. Ricordiamo ad esempio che nel 2009 sono stati prodotti circa 2600 miliardi di TWh (kilowattora) e 340 TWh da impianti eolici. Va considerato però, che dal 2006 la produzione mondiale di energia nucleare è andata diminuendo mentre quella eolica ha avuto un tasso di crescita molto elevato, in dieci anni la produzione è decuplicata. Senza bisogno di andare a spingersi in dettagli puntigliosi, è evidente già da questi dati che l’energia eolica ha un grado di pericolosità ben maggiore di quella nucleare. I dati di pericolosità dell’energia da altre fonti come ad esempio l’idroelettrico il carbone e gli idrocarburi sono ancor più a vantaggio dell’impiego dell’energia nucleare.

    Il dato più significativo sull’incidente all’impianto di Fukushima è il raffronto con l’incidente di Cernobyl e riguarda i rischi concreti di avvelenamento acuto da radiazioni. In primo luogo consideriamo che 6 sievert (il livello cui corrisponde la AAR) corrispondono a 6 milioni di microsievert (μSv). Attualmente i livelli nella zona sono in generale pari a circa 10 μSvh, almeno per ora, e solo in due – tre posti di rilevazione nell’anello che corona l’area di evacuazione (dieci km di raggio dall’impianto) ci sono livelli superiori (secondo i dati[3] dell’Agenzia Nucleare Giapponese il dato massimo è di 80 μSvh alle ore 11,30 del 16 marzo al posto 21 ed al posto 4). La maggiore radiazione registrata a Fukushima (per un periodo molto breve presso l’impianto № 3) è stata di 400 mSvh[4] (millisievert per ora). A Cernobyl nelle vicinanze del reattore 4 le radiazioni furono molto, ma molto di più, circa 10,000 / 300,000 mSvh. Certo, a Cernobyl vi fu la fusione del nocciolo che a Fukushima finora non c’è stata. Il punto è che il martellante paragone tra Cernobyl e Fukushima è comunque del tutto improponibile.

    http://www.federicodegnicarando.eu

  153. chinaski ha detto:

    Thyroid cancer incidence trends in Belarus: examining the impact of Chernobyl

    (International Journal of Epidemiology)

    http://ije.oxfordjournals.org/content/33/5/1025.abstract?maxtoshow=&hits=10&RESULTFORMAT=1&andorexacttitle=and&andorexacttitleabs=and&fulltext=Chernobyl&andorexactfulltext=and&searchid=1&FIRSTINDEX=0&sortspec=relevance&resourcetype=HWCIT

    Age-adjusted thyroid cancer incidence rates (adjusted to the WHO 2000 world population) have increased between 1970 and 2001 from 0.4 per 100 000 to 3.5 per 100 000 among males (+775%) and from 0.8 per 100 000 to 16.2 per 100 000 among females (+1925%). The relative increase among males (+1020%) and females (+3286%) in ‘high exposure’ areas exceeded increases among males (+571%) and females (+250%) in ‘lower exposure’ areas of Belarus. Dramatic increases in thyroid cancer incidence rate ratios were noted among both males and females and in all age groups. The highest incidence rate ratios were observed among people from ‘higher exposure’ areas ages 0–14 yr at time of diagnosis.

  154. emiteh ha detto:

    Da considerare tutti gli punti di vista, anche quello del costo finale del nucleare. Nell’ultima valutazione del Dipartimento dell’Energia Usa (Energy Outlook 2010) sugli impianti da costruire nei prossimi due decenni, l’elettricità da nucleare risulta la più cara. È il motivo per cui negli Stati Uniti sono previsti dei meccanismi di incentivazione per le nuove centrali, altro che riduzione della bolletta… In pratica per avere una centrale nucleare, oltre i tempi necessari alla costruzione, o adeguamento agli standard di sicurezza si pagherà sempre di più nella bolletta, e questa centrale costruita in parte con soldi pubblici (nostri) finirà in mano di una azienda privata. Per quanto riguarda il fotovoltaico per uso domestico, lo installi, lo paghi una volta, ed qualche manutenzione, ma almeno ti scordi dei rincari della bolletta, del rischio di contaminazione e molti altri problemi.

  155. gabry ha detto:

    tanto per aggiungere qualche dato, oltre a quelli citati da Chinaski, tratti dalla banca dati Pubmed (Medline), banca dati prodotta dalla U.S. National Library of Medicine, la banca dati biomedica più consultata:

    Yablokov AV. Oncological diseases after the Chernobyl catastrophe. Ann N Y Acad Sci. 2009 Nov;1181:161-91.
    The most recent forecast by international agencies predicted there would be between 9,000 and 28,000 fatal cancers between 1986 and 2056, obviously underestimating the risk factors and the collective doses. On the basis of I-131 and Cs-137 radioisotope doses to which populations were exposed and a comparison of cancer mortality in the heavily and the less contaminated territories and pre- and post-Chernobyl cancer levels, a more realistic figure is 212,000 to 245,000 deaths in Europe and 19,000 in the rest of the world. High levels of Te-132, Ru-103, Ru-106, and Cs-134 persisted months after the Chernobyl catastrophe and the continuing radiation from Cs-137, Sr-90, Pu, and Am will generate new neoplasms for hundreds of years.
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20002046

    Wertelecki W. Malformations in a chornobyl-impacted region. Pediatrics. 2010 Apr;125(4):e836-43.
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20308207

    e ce ne sono molte altre, basta cercare….

  156. Diego Manna ha detto:

    efetivamente, rivar a negar un dramma cusì grande fornindo dei numeri no acompagnadi da nissun riscontro bibliografico no me par niente ben.
    fortunatamente internet no xe la television e l’informazion xe aperta a chi vol cercarla.

  157. ufo ha detto:

    Ciao bora. Avrei trovato questa illustrazione, per quanti comprendono meglio i numeri se presentati graficamente. Non ci metto la mano sul fuoco, ma a me sembra fatta decentemente e le fonti sono citate.

  158. El sinter de Gropada ha detto:

    Mia madre prende EUTIROX da una vita. Questi sarebbero i danni “letali” del nucleare? L’alterazione della tiroide?
    Fanno peggio il fumo attivo e quello passivo.

  159. Sergio Lupo ha detto:

    Tutti esperti, tutti con dati, che ritengono rigorosamente( sic!) scientifici perchè lo hanno letto chissà dove.
    Sembra quando gioca la Nazionale, un paese di 60 milioni di allenatori.
    Poi quando un fisico o un chimico spiega la realtà dei fatti tutti a denigrarlo perchè non possono controbattere in campo scientifico.
    Putroppo i sistemi di Berlusconi stanno facendo scuola.

  160. giuliano macchi ha detto:

    Stimo la Hack ma questa volta non sono daccordo con lei.Va bene, la scenziata è lei ma vorrei dire che altri scenziati,come il Nobel Carlo Rubbia, sono antinuclearisti. Lui disse che mai vorrebbe vivere nelle vicinanze di una centrale nucleare. Potremmo fare molto riducendo gli sprechi, io ho calcolato che volendo nella mia famiglia potremmo consumare la metà. Non faccio altro che spegnere lampade lasciate inutilmente accese. Se poi si obbligassero tutte le nuove costruzioni a dotarsi di pannelli fotovoltaici incentivando l’installazione agli altri edifici io penso che potremmo anche farne a meno. In una isola danese l’hanno fatto e sono totalmente indipendenti e l’energia la esportano con notevole profitto.

  161. gabry ha detto:

    per Sergio, commento 162
    come già riportato nel mio commento n.96, tra gli antinuclearisti, oltre a Rubbia, premio nobel per la fisica, un altro fisico, Massimo Scalia, ordinario di Fisica all’università La Sapienza di Roma, ha riferito che “nel primo semestre 2010 negli Stati Uniti (che hanno il maggior numero di centrali atomiche, 104) si è verificato il pareggio tra l’energia prodotta da centrali nucleari e quella prodotta dalle fonti rinnovabili. Quindi non si tratta di tifo da stadio.
    Inoltre i dati riportati nella letteratura scientifica (vedi mio commento n. 158) con tanto di link, sono tratti dalla banca dati biomedica più consultata al mondo, io la utilizzo quotidianamente in quanto ho lavorato fino a poco tempo fa per un’azienda farmaceutica dove mi sono occupata per molti anni di ricerca di informazioni in ambito clinico e attualmente lavoro in un ospedale.
    Ho sempre stimato Margherita Hack, ma questa volta sono in disaccordo in quanto ritengo che il rischio sia troppo grande.
    Per quanto riguarda gli effetti sulla salute provocati dalle radiazioni, per restare sui testi in italiano, rimando al Manuale Merck (un testo attendibile) anche se utilizza alcuni termini tecnici
    http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez20/2782612.html

    o un documento dell’Inail http://www.inail.it/cms/Medicina_Riabilitazione/Riabilitazione_e_reinserimento/Atti_III_Convegno/probabilitatrenta.doc

    altro documento del settore scientifico dell’Inail
    http://www.ispesl.it/informazione/radiaz.htm

    Sono dati abbastanza attendibili o sono presi da chissà dove????

  162. gabry ha detto:

    P.S. sempre sui danni da radiazioni, per rispondere al commento 161, gli effetti non si limitano alla tiroide, ma colpiscono altri organi e possono determinare la comparsa di molte patologie, incluse le neoplasie.
    Ci sono effetti che l’individuo subisce entro “breve tempo” a seguito di esposizione di entità rilevante (con effetto in base alla dose assorbita, cioè con una gravità crescente con la dose ricevuta). Ci sono poi gli effetti a seguito di esposizioni, anche di bassa entità (la cui incidenza è caratterizzata da una relazione dose-probabilità, cioè si assume che la probabilità di comparsa di effetti dannosi non sia nulla, ossia che non esista una dose soglia al di sotto della quale non c’è rischio). Inoltre si registrano effetti genetici che possono essere trasmessi ai discendenti della popolazione esposta (relazione dose-probabilità).
    Io direi che è peggio del fumo passivo, per quanto questo sia riconosciuto come dannoso.

  163. gabry ha detto:

    scusate, volevo dire “peggio del fumo, attivo e passivo”

  164. Angela Rossi ha detto:

    Credo che Margherita Hack abbia la grandissima dote di saper difendere la sua opinoine, al di sopra di qualsiasi cosa pensino gli altri.
    Ma che cosa credete, che un’astofisica non sappia nulla di nucleare?????
    Credo che il biasimo di ognuno di noi debba andare a Umberto Veronesi, che piuttosto di difendere le proprie idee di scienziato preferisce dire “facciamo una pausa”, perchè in questo momento non è popolare dire “facciamo il nucleare”.
    Su facebook c’è la battutaccia che gira che con il nucleare non saremo più soli pechè avremo 2 teste e 4 mani!!!!
    Al posto di dire stupidaggini, andiamo a rileggere la storia, il giappone ha già subito 2, NON 1 MA BEN 2 BOMBE NUCLEARI, nonostante quella tristissima pagina di storia che cosa ha fatto?? si è tirata su,ed ha costruito le centrali nucleari….. attualmente ne ha circa 50 se non ricordo male e senza contare quelle che hanno subito un disastro naturale.
    Con questo voglio dire che Enrico Fermi, un ITALIANO ha scoperto il nucleare, che NON SIAMO UN POPOLO DI DISADATTATI, ma abbiamo avuto, ed ABBIAMO TUTT’ORA delle GRANDI MENTI, che tutti coloro che dicono che non siamo in grado di fare delle centrali sicure, a mio modesto parere OFFENDE gli italiani, che quando vogliamo SIAMO un GRANDE POPOLO che SA’ FARE GRANDI COSE.
    Dobbiamo vigilare quando si costruiranno le centrali, quello è CERTO. Non vedo però motivi validi, ovvero SCIENTIFICI, o meglio ancora INCONTOVERTIBILI che facciano pensare che il nostro paese sia inferiore a qualsiasi altro che ha già delle centrali nucleari.
    chi vuole vada a leggere l’articolo che ho scritto a quest’indirizzo e lasci le sue opinioni in merito:
    http://dissertare.altervista.org/nucleare-e-giappone
    Non dimentichiamoci comunque che no al nulcleare vuol dire anche no a tutte le comodità che la scienza ci ha regalato.
    Chi vuole stare lontano dalle radiazioni….. ci stia, ma questo comporta anche per coerenza rinunciare al cellulare, al pc o al televisore, o meglio a tutte quelle apparecchiature che comunque hanno la prietà di generare campi magnetici.

  165. Amodio Pesce ha detto:

    Salve, prima di tutto vi informo della mia posizione.
    Non favorevole al nucleare per ora, ma aperto al dialogo e con la voglia di sentire e sapere più pareri possibili.
    E vorrei aprire un nuovo punto di vista.
    Per fare giusto un confronto anche emozionale dato che si tratta di un argomento recente.
    Fukushima è stato un bel disastro. Ma qualcuno sa farmi un confronto sia economico che ecologistico con lo scandalo BP avvenuto in america, situazione che potremmo prendere come esempio di un disastro non nucleare ma petrolifico?

  166. Angela Rossi ha detto:

    C’è chi ha parlato del premio nobel Carlo Rubbia, antinuclearista che ha detto che mai vorrebbe vivere nelle vicinanze di una centrale nucleare…… ma lo sapete che pratuicamente è come se vivessimo con le centrali nucleari in testa, visto che persino la Svizzera ne ha??????
    E cosa credete, che basti un ombrello nel caso in cui succeda qualche cosa a quelle centrali?????
    Che senso ha non avere centrali “in casa” quando siamo circondati da paesi che ne hanno talmente tante che se succedesse qualche cosa, l’Italia non sarebbe risparmiata???? A me pare che sia come un voler vivere con il paraocchi.

  167. Mauro ha detto:

    Te credo mica mona e un nostro coincittadino di Gorizia,
    comunque prendo anche io l’Eutirox ma lo stesso sono contrario la nucleare perchè non crea solo problemi alla tiroide ansi quello e il minor problema.

  168. gabry ha detto:

    Per Angela (167)
    Anche volendo trascurare il pericolo radiazioni, sia quelle emesse normalmente nelle vicinanze di una centrale, sia in caso di incidente, e tutte le conseguenze sia a breve che a lungo termine, che da sole sarebbero già un motivo valido per rinunviare al nucleare, ci sono tanti altri motivi che ritengo convincenti, ne elenco solo alcuni:
    – le centrali nucleari la cui costruzione iniziasse ora sarebbero operative solo tra 10-15 anni, non risolvono il fabbisogno attuale e di conseguenza nemmeno le emissioni inquinanti.
    – la produzione di energia elettrica da nucleare è più costosa rispetto a quella prodotta da altre fonti (è falso che ridurrebbe la bolletta!!!)
    – produce solo energia elettrica, non riduce la dipendenza da petrolio per i trasporti
    – saremmo dipendenti dall’uranio (oltre che dal petrolio) che dovremmo importare in quanto l’Italia non ha uranio; inoltre da più fonti si riporta che l’uranio non è inesauribile e scarseggerà tra pochi decenni con le centrali attuali, prima se ne costruiamo di nuove. In più, importeremmo la tecnologia dalla Francia (altro che italiana) quindi aggiungiamo anche questa dipendenza.
    – Scorie, sempre lo stesso problema mai risolto, non potrà che aggravarsi (restano radioattive da poche centinaia di anni a qualche centinaia di migliaia di anni), se li trattiamo come trattiamo i rifiuti tossici (vedi scarichi abusivi in Campania e altre regioni, chissà se capitassero in mani mafiose!!!).
    -le uniche 2 centrali di 3a generazione (una in Finlandia e l’altra in Francia) hanno subito pesanti ritardi nella costruzione e un aumento dei costi di quasi il 50%.
    Pensiamo poi alle stime sull’occupazione: qui ognuno riporta numeri diversi, tuttavia basta pensare a quante piccole aziende sono nate solo sul fotovoltaico, si riportano cifre intorno ai 300.000 per le rinnovabili, cifre che non possono essere nemmeno lontanamente raggiunte dal nucleare.

    Quando sono state costruite le prime centrali nucleari e fino a qualche anno fa, l’unica alternativa ai combustibili fossili era il nucleare, oggi invece l’alternativa esiste, non lo dico io. Quanto a Fermi o alle bombe di Hiroshima e Nagasaki, stiamo parlando di 60-70 anni fa, è cambiato tutto da allora. Sono d’accordo che l’Italia ha tuttora grandi scienziati e siamo capaci di fare grandi cose ma anche gli scienziati sono divisi tra loro e non esiste una posizione comune sul nucleare, quindi ognuno di noi è legittimato ad accogliere l’una o l’altra tesi, in base agli argomenti a sostegno che reputiamo più convincenti, senza per questo offendere nessuno, purchè la discussione rimanga nell’ambito della normale dialettica, anche accesa, sulle proprie posizioni.
    Ho letto l’articolo linkato e ritengo che non sia altro che l’esposizione di un punto di vista, valido quanto quello di altri che la pensano in modo diverso. Che in Giappone nessuno metta in dubbio la necessità delle centrali nucleari come fonte di energia è tutto da dimostrare, nelle interviste alcuni giapponesi (non sono in grado di dire quanti siano) esprimevano paura, altri raccoglievano firme contro il nucleare e qualcuno ha affermato anche che “l’atomo non porta mai bene” (almeno così hanno tradotto). Quindi il dissenso esiste anche nel disciplinatissimo popolo giapponese.
    Certo che siamo circondati da centrali nucleari ed è certo che in caso di incidente ne subiremmo anche noi le conseguenze, tuttavia anche se non annullato, il rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la distanza dalla centrale (abbiamo anche le Alpi che costituiscono una parziale barriera naturale).
    E poi, è vero che un po’ di risparmio energetico andrebbe fatto, e qui le possibilità ci sono, già elencate nei commenti precedenti da altri e anche da me.
    Scusate per la lunghezza…

  169. Manuel Dalla Costa ha detto:

    Sono daccordo con il commento sopra(di Gabry)che rispecchia totalmente anche il mio pensiero,la cosa che mi sorprende di più è che l’Italia si orienti verso il nucleare proprio nel momento in cui gli altri Paesi stanno scegliendo altre strade.Questo succede da prima dell’incidente in Giappone e quindi non si può dire che la decisione sia stata presa sull’onda emotiva ma piuttosto sul fatto che in questo momento altre fonti di energia sono ritenute oltre che meno dannose anche più convenienti.Il nucleare stà per essere abbandonato da Stati che ne facevano uso e che stanno incrementando rapidamente la ricerca e lo sviluppo di energie alternative e questo dovrebbe far riflettere il nostro governo,perchè rischiamo ancora una volta di restare indietro e di far pagare questa scelta anche alle generazioni future.

  170. giuliano macchi ha detto:

    Il fatto che abbiamo le centrali delle altre nazioni ai confini mi rafforza nelle mie convinzioni antinucleariste perchè se le centrali fossero così sicure come dite allora spiegatemi perchè le nazioni che le impiegano le vanno a mettere proprio ai loro margini complicandosi “incomprensibilmente” la vita nel trasportare l’energia ai lontani utilizzatori finali.

  171. giuliano macchi ha detto:

    Aggiungo ancora..ma perchè prima non proviamo con le fonti rinnovabili? Proviamo ad incentivare l’uso del fotovoltaico, dell’eolico.Per fare un esempio: se in tutti i centri commerciali gli immensi parcheggi fossero dotati di tettoie costituite da pannelli FV come i tetti dei capannoni industriali. Se insomma si obbligassero le nuove costruzioni a installarli e a dare incentivi per farli installare sugli edifici più vecchi. forse, dico forse non ci sarebbe bisogno di pensare al nucleare. Ma se si parte subito con l’ostacolare le fonti rinnovabili allora non mi sta bene. Prima di ricorrere ad una fonte energetica pericolosissima come il nucleare bisogna prima provare a con altre più sicure. E poi vorrei dire che mondo vogliamo lasciare alle future generazioni? Non sarà il caso di ripensare un pò tutto questo sistema di sviluppo? 30 anni fa non c’erano cellulari e PC e si campava meglio di adesso. Voglio dire che davvero non possiamo proprio più rinunciare a niente? Che per avere tutte le comodità ad un colpo di click e/o per far aumentare il PIL si debba correre il rischio di contrarre tumori, leucemie, malattie genetiche come denunciato dalle statistiche tedesche riguardo gli abitanti prospicienti le loro centrali? Che tra l’altro non hanno mai subito incidenti …dicono.E aggiungo che adesso abbiamo la sensazione che il peggio sia passato a Fukushima ma vorrei segnalare che nella loro grande disgrazia hanno avuto tanta fortuna perchè dal giorno dell’incidente il vento ha trasportato le particelle radioattive in mare aperto. Immaginatevi un pò se avesse spirato verso Tokio per tutta la settimana. Adesso forse ne sentiremo meno di questi discorsi pro nucleare. Uno dei più grossi difetti che ho riscontrato tra i filo nuclearisti e anche gli addetti ai lavori è la tendenza a sottovalutare il rischio e il danno. Prima non preoccupatevi, poi il rischio è minimo, poi la popolazione entro 5 Km si chiuda in casa, poi entro 20 Km è bene che si allontani. Quando invece poi risulta che se già all’inizio del problema la popolazione entro 100- 200 km si allontanava sarebbe stato meglio. Questo mi pare sia sempre successo da Three Islands in poi…quando ce l’hanno detto bontà loro.

  172. giuliano macchi ha detto:

    Rettifica…volevo scrivere Three Mile Island

  173. Angela Rossi ha detto:

    Gabri……. nessuno mette in dubbio la pericolosità del nucleare.
    Credo fermamente che la paura sia giustificata, ma allo stesso tempo penso che non si debba vivere basandosi sulla paura.
    Altrimenti torniamo al medioevo, senza energia elettrica, senza il progresso che ci ha portato fin qui.
    Tieni presente che io per prima penso che sia utilissimo il solere e sto litigando con mio padre per farlo installare in casa. Peccato che lui non creda in essa….. la crede una tecnologia ancora molto acerba.
    Fermo restando che non posso essere che d’accordo con te, anche perchè vorrebbe dire essere cieca….. ovvio per avere il nucleare bisogna costruire le centrali e ci vogliono sicuramente un sacco di anni come dici anche tu…ma se non si inizia….. non si arriverà mai a farle!!!!!
    Per quanto riguarda le scorie…. hai ragione anche li, non sappiamo come gestirle, ma a me pare che succeda anche oggi, senza centrali, che abbiamo scorie, senza saperle gestire….. forse è lì che bisognerebbe andare a discutere.
    E comunque secondo me il problema non è nucleare o meno……o troviamo un modo per avere energia elettrica, o non riusciremo più ad andare avanti. il Solare come impianto per casa per me dovrebbe essere alla base di ognuno di noi, anche se probabilmente non basterebbe.
    Hai sentito striscia della settimana scorsa, quando hanno parlato di ENEL GREEN, che dovrebbe essere un’azienda seria di tutto rispetto che non ha consegnato ancora molti impianti anche dopo parecchi mesi….. ed intanto le persone pagano.
    Il punto è che abbiamo bisogno di energia, ed in qualche modo bisogna affrontare la situazione seriamente……. c’è solo più da pensare se rivalutare Tesla e le sue teorie sull’energia, ma purtroppo non sono che una persona che ne ha sentito parlare, non sò fino a che punto sia stato un genio incompreso e se percaso ci siano dei fondamenti. Ecco forse dove trovarci tutti d’accordo….. cerchiamo alternative e vediamo di capire se ci sono alternative.
    Senza alternative, non per sfizio, ma per necessità, credo che non ci siano molte alternative.

  174. gabry ha detto:

    Angela, io e mio marito 3 anni fa abbiamo deciso di investire una bella sommetta (che sia costoso non lo nego) per installare pannelli sufficienti a coprire il fabbisogno della nostra famiglia (4 persone). La produzione di energia elettrica ha rispettato in pieno (e anche superato) quanto preventivato.
    Con gli incentivi il costo di installazione verrà ammortizzato in 10 anni e i pannelli sono garantiti con efficienza al 100% per 20 anni. Gli incentivi servono a compensare il costo che 3 anni fa era sicuramente alto, ma con l’ampia diffusione che il fotovoltaico ha avuto negli ultimi anni i costi sono destinati a diminuire. Poi che anche in questo settore ci siano i furbi (l’azienda hai citato che non consegna), è innegabile, a noi è andata bene (3 giorni per l’installazione, 2 mesi per l’allaccio e cambio contatore da parte di Enel).
    I dati comunque ci sono: in Europa nel 2010 sono stati installati impianti per 13.000 megawatt che hanno portato il totale della capacità fotovoltaica europea a oltre 28.000 Mw (fonte EPIA European photovoltaic industry association).
    La Germania si è confermata al primo posto aggiungendo 6.500 MW ai 9.800 MW già esistenti, mentre l’Italia è salita al
    secondo posto con più di 1.000 MW installati nel 2010 (nel 2009 era al 3° posto in Europa dopo Germania e Spagna e quinta al mondo (wikipedia).
    Sempre secondo wikipedia (magari qualcuno può confermare questo dato), la produzione di energia elettrica da una centrale EPR
    (quelle francesi che dovrebbero essere costruite anche in Italia) la potenza elettrica (netta) è di 1600 MW; se non sbaglio quindi, con 4 centrali si avrebbe la produzione di 6400 Mw che è inferiore ai 6500 Mw provenienti dai pannelli solari installati nel solo 2010 in Germania. Se ho fatto un calcolo sbagliato, correggetemi per favore.
    Se è così, potremmo fare a meno del nucleare e puntare al fotovoltaico, all’eolico, alle biomasse e quant’altro; inoltre la ricerca in questo settore dovrebbe riuscire ad aumentare l’efficienza di questi impianti (ho letto di una ricerca su pannelli in grado di catturare il calore emesso dal terreno nel periodo notturno).
    Io penso che prima di avviarci in una direzione senza ritorno e piena di rischi, potremmo analizzare meglio quanto già esiste.

  175. gabry ha detto:

    concordo con i commenti precedenti, 172 e 174,
    sul fatto che altri paesi stiano rianalizzando la scelta nucleare e valutando se uscirne, anche se questo comporterà costi molto alti di smantellamento, mentre noi ci avviamo a percorrere una strada che probabilmente verrà abbandonata da altri paesi.

  176. Mauro ha detto:

    Ma ragazzi aproposito io 3 anni fa avevo saputo e ci siamo passati anche vicino che in Italia era già una centrale nucleare e poi ha durato poco perchè hanno fatto di tutto per chiuderla, voi ne sapete qualcosa? Grazie.

  177. isabella ha detto:

    Gabry ben poco si può fare.

  178. gabry ha detto:

    Anche i giapponesi si arrabbiano…

    21 marzo – Tokyo, primo corteo no nuke
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/tokyo-primo-corteo-no-nuke/2147290

  179. Angela Rossi ha detto:

    Mauro: la centrale nucleare di cui parli dovrebbe essere quella di Trino…..che non è mai stata aperta, ma nel momento in cui c’è stato il referendum anti nucleare è stata riconvertita in termoelettrica.
    Trino è nel vercellese, poco distante da dova abito

  180. gabry ha detto:

    scusa Angela, ma il cliccando sul tuo nome si rimanda a questo indirizzo url http://dissertare.altervista.org/ che tratta di energia e alcuni dei post sono firmati Angela Rossi, quindi sei tu che ti occupi di raccogliere informazioni sull’argomento e postarle sul blog?

  181. FRANCESCO ha detto:

    Margherita ti ci metti anche tu tra gli stolti favorevoli all’atomo?
    Posso capire lo psiconano ma vorrei sapere perchè con la tua cultura perchè non hai la sensibilità di pensare alle future generazioni, datoche le obblighi ad avere le nostre scorie nucleari! Perchè tu decidi anche per loro? tipare giusto?
    Se non hai questo minimo di sensibilità e di etica ambientale Margherità sei una grande delusione!
    Non credevo ai miei occhi uando ho letto che eri in compagnia con la destra e delle lobbies dell’atomo, non ho parole…
    Fatti dei conti economici prima di parlare e magari fai una telefonatina a Rubbia, chissà che non ti apre le prospettive del futuro..

    francesco

  182. Mauro ha detto:

    @ ANGELA ROSSI: Ti ringrazio del informazione,
    volevo chiederti ancora una cosa ma e l’unica centrtale nucleare in Italia? Perchè ne avevo ssentito parlare che sono quattro ne sai qualcosa?
    Angela a proposito la centrale più vicina a casa mia in tiro d’aria e a circa 150 km da casa mia e purtroppo in piena funzione e ti dirò che dopo quello che e successo in Giappone sono preocupano anche prima lo ero ma adesso sempre di più.
    In attesa di risposta ti invio il più cordiale saluto.
    MAURO.

  183. winterfury ha detto:

    >qui si tratta di vedere una metropoli di 35milioni di abitanti che non sa che ne sara’ del suo futuro non tra dieci anni, ma domani.

    State sparando un sacco di falsità smentite ogni giorno dai fatti, vi dovreste solo vergognare della propaganda antiscentifica che state mettendo in atto per l’incidente di Fukushima che una cosa dalle proporzioni assolutamente ridicole rspetto a quanto propagandato, prova ne è che le uniche lievi contaminazioni ambientali si hanno al massimo a 50km2 dalla centrale.

    Tokyo non è mai stata a rischio di evaquazione e l’unico allarmismo l’hano lanciato le varie ambasciate lasciandosi traspotrtare dal fiume di ignoranza propagandato dai media.

    http://jpquake.wikispaces.com/Journalist+Wall+of+Shame

  184. gabry ha detto:

    Per Winterfury

    io ho trovato questa notizia, presa dal sito della TV giapponese, versione in inglese, che risale a pochi minuti fa, e che riporta la rilevazione di iodio-131 radioattivo nell’acqua di una città a nord di Tokyo (non riporta però a quale distanza si trovi da Tokyo e dalla centrale di Fukushima, nè quale sia il livello di radioattività riscontrato):

    http://www3.nhk.or.jp/daily/english/24_30.html
    Radioactive iodine found in Kawaguchi
    The city of Kawaguchi, north of Tokyo, says radioactive iodine-131 has been detected in one of its 7 water purification facilities.
    The municipal government announced on Thursday that it detected 120 becquerels of iodine per liter of water in a survey carried out on Tuesday. The reading is above the 100-becquerel safety level for infants but is safe for adults.
    The city of Matsudo, northeast of Tokyo, also said it detected up to 220 becquerels of iodine per liter in 2 of its purification facilities.
    The cities are calling on residents to refrain from letting infants drink tap water.
    Thursday, March 24, 2011 12:02 +0900 (JST)

    Ti faccio notare che la discussione tuttora in corso su questo blog, iniziata dopo il terremoto in Giappone e le conseguenze dello tsunami sulla centrale di Fukushima, è rivolta all’argomento nucleare in generale, anche se ovviamente suscitata dagli avvenimenti giapponesi, ma nessuno ha contribuito a creare allarmismo sulla cosiddetta “nube” radioattiva che dovrebbe arrivare oggi sulla Francia e sull’Italia, sono convinta anch’io che la distanza abbia contribuito ad abbassare notevolmente il livello di radiattività e che il ricorso alle pillole di iodio (come riportato da alcuni giornali) sia inutile.
    Ritengo invece utile e sacrosanta la discussione sulla scelta nucleare in quanto ti ricordo che in giugno avremo ben 3 referendum importanti e uno di questi riguarda proprio il nucleare; è indispensabile discuterne e sottoporre le proprie convinzioni e argomentazioni da parte di chi è contrario e di chi è favorevole, solo il confronto tra posizioni diverse può aiutare a capirne un po’ di più, anch’io sono andata a cercare informazioni su aspetti citati in questo blog che mi erano poco chiari.
    Sarebbe invece negativo non andare a votare, è necessario votare sia che si voti SI o che si voti NO, è importante che al governo arrivi un segnale VERO di quello che gli italiani pensano e non quello che non pensano perchè sono andati al mare.
    Per quanto mi riguarda, mi sono espressa anche troppo nei commenti precedenti.

  185. gabry ha detto:

    Sulla homepage dello stesso sito è apparsa anche questa notizia (mi sono accorta che l’orario di quella che ho postato prima propabilmente si riferisce all’ora giapponese, quindi era di qualche ora fa, non di pochi minuti prima, ho fatto confusione):

    Tokyo lifts advice against tap water (il livello di radioattività nell’acqua di Tokyo si sarebbe abbassato, pertanto è stata revocata la raccomandazione di non consumare acqua di rubinetto che era stata diffusa in seguito ai livelli superiori al limite consentito che si erano registrati martedì e mercoledì scorso, tuttavia continua il monitoraggio e la distribuzione di acqua in bottiglia per i neonati).

  186. giuliano macchi ha detto:

    Tokio non è mai stata a rischio evacuazione? E’ esatto ! Ma solo perchè il vento ha spirato sempre verso est. Se avesse incominciato da subito a prendere la direzione sud-ovest, Tokio sarebbe stata investita da una bella dose di radioattività. Altro che sarebbe stata evacuata. Non potete sempre raccomandarvi allo stellone!! Questa volta nella loro grande disgrazia hanno avuto molta fortuna e vi pregherei di non speculare sul caso che per un caso ha limitato di moltissimo i danni alla popolazione.

  187. Angela Rossi ha detto:

    Per Mauro…… Trino è l’unica cosa di cui ho un po’ di esperienza….. vivendo a circa 50 Km. Purtroppo non sò di altre, ma credo che se ce ne sono altre 3 che tutte non siano mai entrate in funzione come nucleare…… mi rimetto a Gabry, che sembra essere sempre molto ben informata ^__^

  188. Angela Rossi ha detto:

    Per Gabry: dissertare è scritto in parte da me ed in parte da mia sorella Daniela, è lei che tra di noi si occupa delle cose “tecniche”. E’ un ingegnere che ha avuto anche la possibilità di lavorare al fianco di Vittorio Ormezzano, pochi sanno che è un papà dell’EMC condotta, ha cominciato una trentina di anni fa proprio sulla compatibilità, e ti assicuro che è una persona fantastica, purtroppo io non ne sò molto di queste cose, e rimango sempre affascinata da ciò che dicono i “tecnici” quando abbiamo la possibilità di trovarci e parlare un po’. E’ da Vittorio che ho sentito parlare di Tesla, ma purtroppo non sono al suo livello. Posso dirti che ha fatto degli esperimenti per trovare fonti di energia….. ma più di questo non sono riuscita a capire.

  189. gabry ha detto:

    @Giuliano, commento 192: sono d’accordo con te, ma poi tu pensi che se anche ci fosse stato pericolo, in un paese densamente popolato come il Giappone, dove potrebbero sistemare 30 milioni di persone evacuate??? E’ una follia, ne hanno già molti di sfollati per il terremoto.
    Speriamo solo che riescano a controllare le emissioni ulteriori e che il livello attuale di radioattività si riduca al più presto, per non aggravare ulteriormente la tragedia già pesante che li ha colpiti.

  190. gabry ha detto:

    @Angela: ti ringrazio della fiducia, ma in realtà mi piace leggere notizie da fonti diverse, non sono ferrata sull’argomento ma vado a cercare le informazioni. In rete di informazioni e notizie se ne trovano tantissime, il problema è distinguere quelle provenienti da fonti attendibili dalle bufale. Per quanto riguarda le notizie sulla salute, sono in grado di valutare le fonti in quanto fa parte del mio lavoro; invece sui dati tecnici sono abbastanza ignorante per cui cerco di consultare siti che riportino dati ufficiali, anche se non sempre ci riesco. Nel dubbio, è sempre meglio citare la provenienza del dato, se la fonte è wikipedia, che consente l’apporto da persone diverse, lo riporto.
    A proposito di wikipedia, per Mauro che chiede sulle centrali italiane, al link seguente http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_elettronucleare#Il_nucleare_in_Italia compare una tabella con la situazione delle singole centrali ed è riportata la data di arresto definitivo, tutte tra il 1982 e il 1990 (come fonte viene citato il registro internazionale reattori nucleari presso l’AIEA (International Atomic Energy Agency).
    Andate a leggere le righe sotto la tabella: dalle date sembrerebbe che tutte siano entrate in funzione, ma nel 1987, 3 erano ferme per interventi e riparazioni, mentre Caorso è stata chiusa dopo 6 anni di esercizio; altre 2 centrali erano in costruzione alla data del referendum e di queste abbiamo comunque sostenuto i costi.

    Grazie per le informazioni sul blog Dissertare, appena posso vado a leggere anche questo.

  191. gabry ha detto:

    Mauro, vedi anche questo documento sulla rivista dell’ARPA, datato 2007
    http://www.arpa.emr.it/documenti/arparivista/pdf2007n3/SpeziaAR3_07.pdf

  192. gabry ha detto:

    Aggiungo al link di Chinaski, altre letture:

    Dal nostro team a Fukushima: “Evacuare subito la popolazione”
    http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/news/team-fukushima/

    Verso la catastrofe nucleare globale?
    http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=9602
    Autore: Massimo Scalia, ordinario di Fisica all’università La Sapienza di Roma

    Cosa sa del nucleare il premier
    http://www.youtube.com/watch?v=hzhulgK2k40
    per capire il livello di conoscenza di chi dovrebbe decidere sul nucleare!!!

    Chi vince la corsa alle rinnovabili? Cina leader, Italia quarta (prima di Romani). Giappone: ricostruiremo con l’energia pulita
    http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=9600

  193. Angela Rossi ha detto:

    Gabry…… mi piacerebbe scambiare 2 parole con te in privato…….. a proposito di cose di cui non ho una certezza, ma che ho sentito a proposito del solare.
    puoi metterti in contatto com me???
    Grasssssie

  194. Enrico ha detto:

    Si dice che la Libia abbia giacimenti di uranio. Stranamente la Francia, che ne ha bisogno, ha attaccato subito Gheddafi. Qualche interesse? Noi dove lo compreremo l’uranio? Quanto costera’ in futuro? Oggi dipendiamo da petrolio e gas, domani anche da uranio, l’Italia non ha queste risorse, dovrebbe essere il primo Paese ad investire in energie alternative!

  195. gabry ha detto:

    Per Enrico. Sono s’accordo con te, perchè si dice solo che le scorte di uranio sono sufficienti per altri 50-60 anni, ma con le attuali centrali nucleari. Se se ne costruissero di nuove, le scorte finirebbero prima e allora? potremmo trovarci nella condizione di terminare le scorte di uranio prima di aver sfruttato le centrali e, considerando i costi molto elevati di costruzione, manutenzione e smantellamento (oltre ai costi non calcolabili per le scorie), determinare ancora di più la non convenienza della scelta nucleare sul piano puramente economico. Senza contare i rischi connessi di cui tanto si è discusso nei 200 commenti precedenti.

  196. gabry ha detto:

    Per Angela, ho lasciato un messaggio sul tuo blog

  197. gabry ha detto:

    Gabriella, io continuo a stimare la Hack come scienziata, ma su questo punto non la seguo.
    Guarda l’intervista sull’Unione Sarda che farà felici i sardi:
    Margherita Hack, il nucleare e i sardi:
    “L’Isola posto giusto per le centrali”
    http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/218854
    Verso la fine dell’articolo riporta: «.. in Italia non si riesce a costruire neanche una discarica, figuriamoci una centrale nucleare. Già m’immagino le polemiche intorno agli appalti, la qualità dei materiali di costruzione, i tempi di realizzazione e le beghe legate al varo del progetto, le guerre per gli incarichi e la lottizzazione della dirigenza. C’è da aver paura».

    Appunto! come si diceva in qualche altro commento: oltre alle altre considerazioni, abbiamo dato prova di inefficienza in moltissime situazioni (rifiuti, discariche, costruzioni inadeguate, vedi casa dello studente a L’Aquila e tante altre), come possiamo fidarci di chi dovrebbe costruire e gestire queste centrali con tutti i rischi connessi? I giapponesi, che devono già gestire le conseguenze di terremoto e tsunami, nonostante la loro efficienza sono in crisi sulla centrale di Fukushima e la Tepco che le gestisce non sa come rimediare alla perdita di materiale radioattivo.
    L’acqua radioattiva versata in mare due giorni fa determinerà conseguenze a lungo termine sulla fauna marina e sul pesce che consumiamo; è vero che l’oceano è grande, ma esiste un effetto accumulo dei danni da inquinanti ai quali aggiungiamo anche quelli da radiazioni.

  198. gabry ha detto:

    Ho ricevuto la notifica di un commento di Gabriella, l’ho letto e le ho risposto, ma è sparito!!!

  199. isabella ha detto:

    Sto leggendo un libro davvero interessante ed illuminante “La menzogna del nucleare”.
    Collana: Inchieste
    Autori Giulietto Chiesa – Guido Cosenza – Luigi Sertorio.

  200. gabry ha detto:

    Isabella, se ritieni che possa aiutare a capirne un po’ di più, segnalaci qualche parte interessante. Dal titolo e dagli autori, riporta sicuramente opinioni contarie al nucleare.

  201. isabella ha detto:

    Elenca motivazioni economiche ed ambientali per cui non ha più alcun senso ricorrere al nucleare.
    Ma è tutto interessante, quindi non saprei da dove partire.
    Sono comunque idee già espresse da molte persone in questo blog, solo che vengono esposte da un giornalista e due fisici.

  202. Ale64 ha detto:

    Putroppo come sempre… E’ una scenziata, e prima di fare affermazioni, pensa e controlla…
    E allora, per gli scettici, come lo ero anch’io anni fa, provate fare come me.
    (!!!!)
    Fatevi una bella “ricerca” a titolo personale e su ogni affermazione diceria ecc ecc ecc , e andate a verificare anche il vero contrario e poi tirate le somme e vi renderete conto di quante blasfemie dicono sopratutto i politici (e qualche scienziato di parte – non faccoi nomi Rubbia!!!)…..
    Alla fine dei conti (e non dovete prendere quelli già fatti ma dovete farveli da soli) sappiate che il nucleare è il sistema energetico più ecologico che esiste.
    Tutti gli altri sistemi producono molta Co2 e hanno effetti collaterali, a lungo termine, peggiori delle scorie radioattive…
    Anche il gas metano, che decantano così puro, ha delle impurità in percentuali tali che non tossiche, ma questo non è vero, in quanto ci sono sostanze altamente tossiche… certo che nessuno ve lo viene a dire… ma intento cucinate con fornelli a gas…(io ho messo ile piestre ad induzione proprio perchè ho scoperto questo fattaccio)… e comuqnue produce tantissima Co2…
    Pre costruire i pannelli fotovoltaici serve molta energia, acqua e Co2, e nel loro esercizio non riescono a produrre il quantitativo usato per la loro costruzionie (ecco perchè costano così tanto e si installano solo con gli incentivi !!!)…
    La stessa cosa vale per la Pale Eoliche, molte aziende pubblicano dei costi di produzione ed esercizio che non sono veritieri, perchè ci sono indutie forti interessi a piazzarle (uè costano milioni di euro , mica bruscolini, e le stiamo pagando noi in bolletta!!! alla faccia nostra :!)…
    Il geotermico è invece una cosa interessante, in quanto se gestito bene può ridurre notevolamnte l’utilizzo dei sistemi di riscaldamenteo a gas, carbone… certo però che non risolve il problemma dell’energia elettrica per l’industria, che è quella che serve per la crescita e la produzione di tutti gli oggetti che ci circondano…
    Insomma, tutto quello che viene detto e ridetto è un semplice “il gatto si morde la coda”… Ovvio che si ha paura del nucleare, ma magarinel frattempo vi state fumando una sigaretta sparandovi plutonio direttamente nei polmoni, oppure mangiate noccioline e banane che contengono potassio che è anchesso radioattivo, oppure vi sdraiate d’etate sotto li sole cocente a prendervi il sole assorbendo tutte le radiazioni “nucleari”, oppure andate a farvi delle radiografie per vedere se state male e nel frattempo vi prendete una bella dose di radiazioni gratuite, oppure fate una bella passeggiata al centro, e vi fate una bella respirata di polveri sottili…
    Altra cosa : manca appunto lo “SPAZIO” e il “TEMPO”…. senza di esso non si può fare nulla.
    Una scelta ci sarebbe : tornare all’età della pietra.

  203. gabry ha detto:

    Per Ale64 (commento 209):
    Sono la prima persona che auspica una discussione il più possibile allargata su questo e su tutti gli altri temi che saranno oggetto di referendum tra poco meno di 2 mesi. Ritengo essenziale che opinioni diverse si confrontino.
    Devo però dissentire da quanto hai scritto, e devo anche presumere che non tu non abbia letto molto degli oltre 200 commenti precedenti.
    Sulle “blasfemie dei politici” posso essere d’accordo, mi sembra un po’ azzardato includere Rubbia tra i “blasfemi”, almeno in quanto fisico, premio nobel, magari se ascoltassi qualche suo intervento sapresti che non è totalmente contrario all’enengia nucleare, ma ritiene che la tecnologia attuale non sia sicura e nemmeno conveniente dal punto di vista economico; ritiene inoltre che la ricerca in campo nucleare debba continuare.
    Dire che il nucleare è il sistema energetico più ecologico che esiste mi sembra davvero singolare!!! Vallo a dire ai giapponesi che abitano vicino a Fukushima che per i prossimi 10-20 anni non potranno tornare nelle loro case, come è successo a Chernobyl 25 anni fa con l’esplosione di un reattore, pensa alla centrale di Fukushima che di reattori incontrollati ne ha più di uno e dalle ultime notizie si prevede che l’emissione di radioattività continuerà per almeno altri 3 mesi. Ecologico davvero!!!
    Sugli effetti nocivi della CO2 (non è il solo inquinante, ci sono le polveri sottili che sono sicuramente più tossiche) alla salute e all’ambiente siamo d’accordo, sono effetti prodotti in molti anni di emissioni incontrollate, ma dire che siano peggiori delle radiazioni che si trovano nell’area intorno alla centrale giapponese, mi sembra veramente troppo!! A sentire te, non capisco perchè i tecnici giapponesi si preoccupino tanto, cosa vuoi che siano poche radiazioni….
    Sul metano non ho capito, prima dici che è tossico poi non lo è!!
    Certo che per costruire i pannelli fotovoltaici serve energia e con gli attuali sistemi di produzione di energia si ha anche produzione di CO2, ma i pannelli poi producono energia senza ulteriore emissione di anidride carbonica (né di polveri sottili o altri inquinanti) per almeno 20 anni …. e la ricerca sta già sperimentando materiali con efficienza più elevata. Gli incentivi servivano a coprire in parte i costi del fotovoltaico che al momento sono ancora elevati ma sono destinati a ridursi nel tempo.
    Sulle pale eoliche non so nulla.
    Sull’ultima frase: intanto io non fumo, la storia della banana con potassio radioattivo l’ho letta anch’io ma mi sembra tirata per i capelli. Sono d’accordo che esiste una radioattività naturale con cui dobbiamo convivere e che contribuisce anch’essa ad una certa quota di “danno biologico”, ma è sempre una questione di dose, e la radioattività naturale non è nemmeno paragonabile ai livelli di radionuclidi che vengono rilasciati nell’ambiente esterno durante il normale funzionamento di qualsiasi centrale nucleare, anche in assenza di incidenti o fughe radioattive, e sono tanto più nocivi quanto più si è vicini alla centrale.
    Quanto poi al sole, è noto che in piccole dosi fa bene ed è anzi indispensabile, mentre a dosi elevate procura danni notevoli, ma qui basterebbe il normale buon senso! Per le radiografie, come sempre in medicina, si tratta di un rapporto rischio-beneficio che vale anche per i farmaci: non esiste il farmaco innocuo, ma se serve a curare una malattia, si presume che il beneficio superi una quota di rischio accettabile; lo stesso per le radiografie: se sono necessarie per impostare una terapia, vanno utilizzate tenendo ben presente che comportano una quota di “danno” ritenuto accettabile in relazione alla gravità della patologia.
    Penso che il concetto di “rischio accettabile” riassuma la questione: per quanto mi riguarda, ritengo che nel caso delle centrali nucleari il rischio NON sia accettabile. Non si tratta di tornare all’età della pietra.

    P.S. A proposito di scorie, leggete qui:
    Italia, la discarica di scorie nucleari di Saluggia a rischio inondazione
    http://it.notizie.yahoo.com/53/20110401/tit-italia-la-discarica-di-scorie-nuclea-63bad65.html

    http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2011/3/31/LE-IENE-SHOW-Video-le-scorie-nucleari-di-Saluggia-in-Piemonte/163815/

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/27/la-storia-infinita-delle-scorie-nucleari-di-saluggia-salta-di-nuovo-il-bando-per-la-messa-in-sicurezza/100450/

    Scusate la lunghezza!

  204. Natuzza ha detto:

    Non mi pronuncio sul nucleare quale fonte più o meno pulita: non ne so abbastanza. Chiedo però di riflettere su un dettaglio sul quale, a quanto pare, nessuno fa caso: SIAMO IN ITALIA e non in Giappone o in Svezia. IN ITALIA 3km di ferrovia sono stati realizzati in più di 20 anni (1986/2008 e decine di morti per guerre fra clan). IN ITALIA si costruiscono le autostrade con cemento depotenziato. IN ITALIA si è approvata la costruzione del ponte di Messina senza avere ancora neanche un progetto definitivo. IN ITALIA la Salerno-Reggio Calabria è ancora in corso di costruzione. IN ITALIA il deposito nazionale delle scorie radioattive è bucolicamente lambito da un fiume diventato anch’esso radioattivo. Alla professoressa Hack chiedo di ponderare sul nucleare non tanto in maniera astratta quanto su chi, dove e come verrebbero costruite le centrali nucleari. Con queste premesse non mi meraviglierei se il sito più adatto per la realizzazione di una centrale nucleare venisse individuato alle falde del Vesuvio o dell’Etna….

  205. Piermaria Arzuffi ha detto:

    A favore della vita.
    A favore dell’ambiente.
    A favore dello sviluppo.
    A favore di un ambiente dove anche le persone collaborino in armonia, competenza comprensione, dove prevalga la fiducia.

    IO SONO A FAVORE DEL NUCLEARE IN ITALIA.
    CELEBRIAMO I 150 DI QUESTA NAZIONE DIOCHIARANDO DI VOLER AVERE FIDUCIA IN NOI, DI VOLER SUPERARE LE BARRIERE DELLA MENZOGNA E DELLA SFIDUCIA

    No all’ignoranza. Si alla conoscenza, sì alla disponibilità dell’energia che oggi ci manca, ci permetta di essere competitivi in tutte le nostre attività, che ci permetta di migliorare l’ambiente in cui viviamo, che ci permetta di avere ciò di cui necessitiamo per vivere senza depredare la natura e depredarci fra di noi.
    I profeti di sventura sono figure malevole e maligne! Non dobbiamo dare loro ascolto!

    Sì, sì al nucleare, IMPARA A DIRE DI SI’ non aspettare che sia troppo tardi per capirlo!

  206. gabry ha detto:

    Quale sarebbe l’armonia e la comprensione? Comprensione di che cosa? E dov’è la conoscenza, quando non si consente un normale dibattito sui temi che saranno oggetto dei referendum a un mese dal voto, con il palese intento di boicottarli.
    Dov’è la campagna di informazione referendaria sui canali televisivi??? specialmente la RAI che dovrebbe essere un servizio pubblico solo quando fa comodo.
    Abbiamo un presidente del consiglio che vuole decidere per tutti, alla faccia della democrazia.

    E poi cosa significa “a favore della vita, dell’ambiente, dello sviluppo”? Io sono contraria al nucleare ma mi ritengo molto più ambientalista di chi vuole le centrali nucleari. Inoltre, a differenza di Berlusconi, sono a favore della conoscenza, mentre il suo governo taglia i fondi all’istruzione e alla ricerca, questo non è certo l’atteggiamento di chi vuole favorire la conoscenza.
    Per quanto riguarda la fiducia, no, non ne ho di fiducia in questa gente.
    Quindi io votero SI ai tutti e 4 i referendum.

  207. gabry ha detto:

    intervista di Micromega:
    Margherita Hack: “No a centrali nucleari in Italia (ma sì alla ricerca). Puntare su rinnovabili e solare”
    https://bora.la/2011/03/16/margherita-hack-a-favore-del-nucleare/

  208. isabella ha detto:

    Ha cambiato idea?

  209. Mauricets ha detto:

    solo affari. attualmente le centrali stanno lavorando sotto capacita. la sfida tecnologia in realta è un’altra, la capacita delle centrali di rispondere ai picchi di richiesta energetica. leggete.
    http://www.corriere.it/ambiente/11_maggio_26/virtuani_centrale_energetica_c3b75a5c-875f-11e0-8601-a1952c3da2ae.shtml

  210. gabry ha detto:

    Nucleare: gli oncologi uniti per il SI all’abrogazione
    http://ilserpentedigaleno.blogosfere.it/2011/06/nucleare-gli-oncologi-uniti-per-il-si-allabrogazione.html
    Il parere di Carmelo Iacono, presidente dell’AIOM Associazione Italiana di Oncologia Medica, alla faccia di Veronesi!!!

    Chi ci guadagna dai referendum http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8822&ID_sezione&sezione
    Mario Tozzi (geologo, divulgatore scientifico, giornalista e saggista italiano, autore e personaggio televisivo) spiega perchè andare a votare SI ai referendum sul nucleare e sull’acqua

  211. centrali nucleari al torio
    In una intervista il premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia ha ipotizzato
    l’utilizzo di centrali nucleari che utilizzano come combustibile non
    l’uranio 232 ma il torio.
    Tali centrali , oltre ad essere meno costose, in quanto non utilizzano un
    combustibile come l’uranio, destinato ad esaurirsi in pochi decenni come il
    petrolio, si provvederebbero di un elemento di cui la nostra Madre Terra è
    notevolmente ricco come il torio.
    Il nostro Nobel per la Fisica afferma che una centrale nucleare, che
    utilizza come combustibile il torio, produce, a parità di combustibile,
    duecentocinquanta volte l’energia prodotta da una centrale nucleare
    ordinaria, quindi con un notevole risparmio sul prezzo del carburante.
    Inoltre una centrale nucleare al torio non ha bisogno dei sistemi di
    sicurezza, che sono necessari per una centrale nucleare ordinaria.
    Lo stesso Carlo Rubbia stima che per la realizzazione di un reattore al
    torio ci vorrebbero da cinque a dieci anni con un investimento di circa
    Cinquecento milioni di ?.contro i 5 miliardi delle centrali tradizionali.
    Se è tutto vero, perchè non si fanno?

    http://www.youtube.com/watch?v=8xrqu…layer_embedded

  212. isabella ha detto:

    @Felice forse non si fanno perchè potrebbero mangiarci su in pochi?

  213. gabry ha detto:

    @Felice: ho letto il tuo commento e ho cercato altre notizie sulle centrali nucleari al torio. Tra gli altri, segnalo questo articolo recente che elenca pro e contro
    http://www.greenstyle.it/centrali-nucleari-al-torio-vantaggi-e-svantaggi-2528.html

    Si riportano i vantaggi, che sicuramente ci sono, rispetto alle centrali ad uranio e le ragioni del boicottaggio della ricerca sul torio. Si ribadisce però che non esiste, a meno dell’auspicata fusione fredda, un nucleare totalmente pulito e sicuro. I rischi per l’ambiente si riducono ma rimangono, restano la radioattività e le scorie (anche se minori) e anche il torio, pur disponibile in quantità maggiori dell’uranio, non è infinito. Entro un anno dovrebbero avviare in India una nuova centrale nucleare a torio e si potranno quindi valutarne risultati e sicurezza.

  214. effebi ha detto:

    Margherita Hack a favore del nucleare !?

    …al referendum non portare la nonna a votare…

  215. gabry ha detto:

    Effebi, portala pure la nonna …. serve a raggiungere il quorum!!! 🙂 😀

  216. effebi ha detto:

    era un consiglio ai nipoti delle astronome più arzille

  217. gabry ha detto:

    L’arzilla va comunque bene, sembra aver cambiato idea. Non ho visto l’Infedele di ieri sera ma ho letto che la Hack ha detto che voterà SI ribadendo l’importanza di continuare la ricerca sul nucleare.

  218. michel el saliby ha detto:

    questo commento e indirizzato all’autore del primo commente….quello che hai detto nn puo nemmeno essere preso in considerazione…xk questo argomento riguarda tutti,e in questo caso nn è una persona di un’altro settore che ne discute,ma è invece una persona colta e preparata sul argomento che ne discute,e non è la prima volta che la hack tratta l’argomento nucleare,e in tutti i casi si è dimostrata preparata e convincente

  219. Mi consenta di segnalarLe il N.224.pdf della rivista Focus.Italia.Giugno.2011 al cui interno troverà un interessante Dossier (da pag. 48 a pag. 64) dal titolo : NUCLEARE : si può farne a meno ?

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