16 Marzo 2011

Brussa: “Sul nucleare Tondo dica chiaramente da che parte sta”

Il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale ha chiesto al Presidente del Consiglio Franz il richiamo in Aula della Proposta di legge 99, primo firmatario il Consigliere regionale Franco Brussa, che ha per oggetto il no all’installazione di impianti nucleari in regione e l’avvio un programma di interventi incentivanti il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

“Tale richiesta – sottolinea Brussa – non è solo la diretta conseguenza dei tragici avvenimenti che stanno coinvolgendo la popolazione del Giappone, a seguito delle esplosioni verificatesi nell’impianto nucleare di Fukushima, quanto anche di una serie di altre ragioni che si sono verificate in questi ultimi mesi e settimane. Anzitutto – spiega l’esponente del Pd – va registra la sentenza n 215 della Corte Costituzionale del giugno 2010 che ha dichiarato illegittime alcune norme, contenute nel Decreto Legge n. 78 del 2009 del Governo, relative all’assegnazione in capo al Ministero dello sviluppo economico del potere di individuazione dei siti e di realizzazione degli impianti nucleari in Italia”.

La Corte Costituzionale, ritenendo tali norme illegittime ha affermato che i compiti sopraccitati sono anche di competenza anche regionale. Ciò significa, in particolare per la nostra Regione che, ricorda Brussa, ha competenza primaria in materia urbanistica, che non si potrà realizzare alcun impianto nucleare sul suo territorio senza il consenso della nostra amministrazione regionale.

“Il secondo aspetto – sottolinea sempre l’esponente Pd -, per cui è necessario affrontare la discussione sulla Proposta di Legge, è relativo la fatto che in un recente Consiglio dei Ministri il Governo Berlusconi ha dato uno stop agli incentivi al fotovoltaico; incentivi, questi, che era stato lo stesso Governo di centrodestra a prevedere solo qualche tempo fa e che era previsto durassero fino al 2015. Un provvedimento, questo, che colpisce molte imprese regionali che ad inizio anno avevano pianificato investimenti in tale settore, siglando contratti e contraendo mutui bancari a sostegno della loro attività”.

“Ci sono allora – afferma -, tutte le condizioni per affrontare e risolvere in via definitiva la questione nucleare in Friuli Venezia Giulia ed, in particolare, costringendo Tondo e la sua maggioranza a dire da che parte stanno, dicendo si o no alla Proposta del Pd. Dire, dunque, una parola definitiva sulla possibilità di realizzare, o meno, in regione una centrale nucleare è per Brussa il minimo di correttezza che i cittadini si aspettano, da chi ha oggi la responsabilità di governare questa Regione”.

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