9 Marzo 2011

Celebrati a Udine i funerali del tenente colonnello Alberto Faidutti

Si sono svolti questa mattina nella chiesa Beata Vergine delle Grazie di Udine i funerali del tenente colonnello Alberto Faidutti.
In una chiesa gremita di persone che hanno voluto stringersi attorno ai familiari, molti gli amici e i parenti ma soprattutto uomini e donne in uniforme per l’ultimo saluto all’ufficiale dell’Esercito Italiano che è mancato a soli 44 anni.

Erano presenti i vertici della brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e le rappresentanze dei reggimenti di cavalleria e dell’associazione nazionale arma di cavalleria di Trieste e Udine.
Durante la funzione officiata dal parroco Padre Adriano non sono mancati i momenti di sincera commozione: in particolare quando al termine della cerimonia i familiari e il comandante del reggimento “Piemonte Cavalleria”, ringraziando gli intervenuti, hanno voluto sottolineare le grandi doti umane e professionali dell’ufficiale prematuramente scomparso.

Alberto Faidutti era nato a Udine e dopo la maturità conseguita all’Istituto “Marinoni” del capoluogo friulano, aveva intrapreso la carriera militare, frequentando il 168° Corso dell’Accademia Militare di Modena e venendo assegnato all’arma di cavalleria.
Nel 1991 era stato destinato al reggimento “Lancieri d’Aosta” di Cervignano del Friuli e successivamente al reggimento “Piemonte Cavalleria” di Trieste.
Nel 1999 aveva frequentato la Scuola di Guerra di Civitavecchia (RM) al termine del quale era stato assegnato allo Stato Maggiore dell’Esercito.
Nel 2010 era stato trasferito al Comando brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” di Gorizia e dal settembre dello stesso anno era stato nuovamente assegnato al reggimento “Piemonte Cavalleria” con l’incarico di comandante del I Gruppo squadroni.
Nel 2008 aveva partecipato alla missione di pace denominata “Altea” in Bosnia Erzegovina dove aveva ricoperto gli incarichi di Assistente Militare del comandante della missione e capo ufficio piani.
Laureato in scienze strategiche, era decorato della medaglia commemorativa dell’Unione Europea per la missione in Bosnia Erzegovina e della medaglia per le operazioni per la salvaguardia delle libere istituzioni.

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