“Stiamo leggendo ogni giorno sulla stampa locale articoli che mettono in evidenza le innumerevoli dichiarazioni e le azioni di un candidato sindaco: l’ultima – magnifica – è quella di essere a bordo di un autobus urbano e di girare per bar … . O anche, altra perla, di essere “scatenato” assieme al suo gruppo politico “sul probabile dirottamento a Capodistria di un progetto che comunque con il Molo Settimo o la Piattaforma logistica farebbe rientrare in gioco Trieste, ma non Monfalcone”. E’ la presa di posizione di Trieste città Metropolitana, che rivendica maggiore visibilità per il proprio candidato sindaco Uberto Fortuna Drossi.
“Altri candidati sono drammaticamente assenti – sottolineano -, e la gente comincia a interrogarsi, a chiedere motivo di un inspiegabile mutismo. Il nostro candidato sindaco Uberto Fortuna Drossi, ad esempio, sta portando avanti altrettante azioni precedute e seguite da frequenti informazioni e comunicati stampa: nulla, vuoto pneumatico, anzi … politico. Evidentemente viene così riconosciuta la forza implicita del candidato e l’unica strategia che può contrastarlo può essere appunto il silenzio stampa. E’ alle porte la “par condicio”, lasciamo a tutti i nostri supporters il compito di monitorare l’applicazione della legge con particolare attenzione. Da subito, peraltro, va stigmatizzata una situazione “bulgara” che non è in linea con le regole della corretta informazione”.
“Un giornale – concludono – non è certamente un servizio pubblico, a Trieste e in campo nazionale, e le scelte redazionali sono generalmente in linea con gli indirizzi della proprietà. Eppure vi è a Trieste una tradizione giornalistica che dovrebbe ispirare la stampa locale, tenendo ben saldo il pensiero di Beniamin David Vita (alias … Teodoro Mayer) che nel suo primo editoriale del 29 dicembre 1881 scrisse: “Comprendiamo in poche parole il nostro programma. Saremo indipendenti, imparziali, onesti. Ecco tutto”. Indipendenti, imparziali, onesti, … liberi dai partiti. Come noi di Trieste Città Metropolitana”.
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