3 Marzo 2011

Trieste città della ricerca: firmato il protocollo d’intesa tra 17 enti


Gran riunione, ai più alti livelli rappresentativi, stamane nella storica Sala del Consiglio Comunale di Trieste, per la cerimonia della firma del Protocollo d’Intesa fra Comune, Provincia, Camera di Commercio, Università degli Studi e principali Istituzioni del “parco scientifico” e di cultura della città. Erano presenti, e sono intervenuti con indirizzi di saluto, il Sindaco Dipiazza e l’Assessore comunale all’Educazione, Università e Ricerca Giorgio Rossi, “storico” promotore dell’iniziativa, la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il Magnifico Rettore Francesco Peroni, il nuovo Direttore della SISSA prof. Guido Martinelli. Hanno sottoscritto inoltre il documento il Direttore dell’Area Science Park Enzo Moi, l’Amministratore delegato della Sincrotrone Trieste Alfonso Franciosi, la presidente del Cbm (Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare) Maria Cristina Pedicchio, i Direttori dell’Ictp “Abdus Salam” (Centro di Fisica Teorica) Fernando Quevedo, dell’Icgeb (Centro per l’Ingegneria Genetica e Biotecnologia) Decio Ripandelli, dell’Inaf-Oats-Osservatorio Astronomico di Trieste, Massimo Turatto, dell’Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-Sezione di Trieste) Silvia Dalla Torre, del Mib-School of Management, Vladimir Nanut, del Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” Massimo Parovel, il Presidente dell’Ogs (Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) Iginio Marson e il Presidente dell’Erdisu Marco Vascotto. Seguiranno le firme dei vertici della Camera di Commercio e del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico che oggi non avevano potuto essere presenti.

Si completa così, ribadito e ampliato con la firma odierna, un percorso promosso dal Comune nel 2007 con l’adesione iniziale dei primi 7 enti (oltre al Comune, l’Università, la Sissa, l’Ictp, l’Area di Ricerca, il Sincrotrone e il Cbm), e che raggiunge oggi con l’attuale “quota 17” praticamente il totale generale delle massime istituzioni scientifiche e culturali presenti sul nostro territorio, che – come ha sottolineato in apertura l’Assessore comunale all’Educazione, Università e Ricerca Giorgio Rossi – “tutte si collegano e si coordinano con il comune obiettivo di rafforzare il ruolo di Trieste quale polo di studi e di ricerca di dimensione internazionale, favorendo nel contempo un sempre maggiore interscambio e conoscenza reciproca tra le realtà scientifiche e il tessuto cittadino”.

L’Assessore Giorgio Rossi ha quindi brevemente riassunto i “capisaldi” operativi del “Protocollo” che, partendo dalla constatazione di come ormai il “distretto triestino sia una delle aree a più alta densità di personale addetto alla ricerca in Europa, e la città di Trieste e il suo territorio provinciale possano perciò ambire a divenire polo anche di residenzialità studentesca e scientifica di rilievo nazionale e internazionale, con evidenti benefici per l’intero territorio e per la sua economia” inseriti come sono “in un’area geopolitica al centro di potenzialità di sviluppo cruciali per l’Europa tutta”, vanno quindi a toccare tutta una serie di aspetti e di scelte di comune interesse per tutti i singoli Enti e perciò per il territorio nel suo complesso.

Tra questi, il “Protocollo” prevede e contempla aspetti di pianificazione urbana concordata – in particolare in relazione allo sviluppo e valorizzazione delle aree prospicienti l’Università, le istituzioni scientifiche e i “campus” di Miramare, di Cattinara e dei territori di insediamento scientifico di Padriciano e Basovizza, la valorizzazione del comprensorio di San Giovanni anche come insediamento universitario, nonché per il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico verso tutte queste aree -, e poi politiche in materia di residenzialità per facilitare i processi di occupazione e integrazione delle risorse umane attraendo e trattenendo le risorse migliori (anche con riguardo ai contratti di locazione per studenti e operatori delle istituzioni internazionali, a progetti in materia di servizi sociali, “card” multiservizi ecc.), ma anche accordi per stages e collaborazioni nei diversi Enti, per borse di studio ecc., e ancora per il coordinamento di eventi culturali e opere che testimonino al più vasto pubblico le attività di ricerca che qui si svolgono, l’interconnessione dei siti internet e della promozione territoriale; caffè e librerie per studenti e studiosi “integrate” con l’estensione di servizi internet e wi-fi in tali sedi (come nel Progetto “Trieste città universitaria senza confini”), manifestazioni congiunte come la “Giornata delle Nazioni Unite” e altre iniziative ancora (vedi testo integrale del “Protocollo” allegato).

“Per molti di questi aspetti e “punti programmatici” tracciati a partire dal 2007 e poi via via ulteriormente messi a punto e perfezionati si sono già fatti in questi anni significativi passi avanti, mentre altri andranno ancora sviluppati”, ha detto l’Assessore Rossi tracciando un “bilancio di fine mandato” (vedi anche “Bilancio di mandato – Protocollo d’Intesa Atenei ed Enti di Ricerca 2007-2010, allegato) e lasciando così il testimone al suo successore con l’auspicio di una prosecuzione su questa strada. “Riuscire a riunire in un progetto comune un così rilevante “pool” di istituzioni, con tutto ciò che esse rappresentano anche in termini di patrimonio scientifico e umano è stato anche soltanto questo un risultato eccezionale – ha rimarcato Rossi – e anche l’odierno e allargato nuovo Protocollo è un importante “segno” e spunto per il futuro di questa Città”. Rossi ha concluso annunciando “spiragli positivi da parte delle istituzioni Europee che sembrerebbe confermare il reiterarsi di importanti finanziamenti, utili tra l’altro anche al rinnovarsi di quella bella e positiva esperienza che è stata la Notte dei Ricercatori di Trieste”. L’Assessore Giorgio Rossi ha voluto infine pubblicamente ringraziare il Presidente della Banca Cooperativa di Credito del Carso, Sergio Stancic, presente in Aula, “per il sostanzioso contributo offerto al nostro lavoro, un lavoro per i giovani e per Trieste in cui evidentemente la Bccc e il suo Presidente hanno pienamente creduto”.

Sono seguiti gli interventi della Presidente della Provincia Bassa Poropat (“Abbiamo saputo costruire assieme una Rete, un Sistema efficace”), del Rettore Peroni (“L’Università avvertì fin dall’inizio l’importanza di costituire in città un Sistema integrato e “dialogico” fra tutti i soggetti scientifici e culturali”), il nuovo Direttore della Sissa Martinelli (“Provenendo da altre città ho “scoperto” con piacere la grande realtà scientifica triestina, ma soprattutto questa sua capacità interna di dialogo e fattiva collaborazione”) e, da ultimo, del Sindaco Roberto Dipiazza che, elogiando tutti i partner aderenti all’iniziativa promossa dal Comune, ha affermato “Abbiamo tutti assieme dimostrato in questi anni che diverse Istituzioni possono lavorare proficuamente assieme. E sarà certamente la Scienza, assieme allo sviluppo del Porto, la vera chiave del futuro di Trieste”.

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