Cosa farà Roberto Dipiazza da grande? A questa domanda proprio non ha voluto rispondere. Ma sui quindici anni da sindaco ne ha raccontate tante. Partendo dalla telefonata con cui gli era stato proposto di candidarsi a sindaco di Muggia. Per il centrosinistra. Sì proprio lui, quello con “il busto del duce nell’ufficio della sua azienda”.
Teatro di uno degli ultimi dibattiti di Dipiazza da sindaco di Trieste è stato il Circolo della stampa di Trieste, dove il primo cittadino avrebbe dovuto rispondere a una raffica di domande. Ma Dipiazza ha rotto subito gli ormeggi. “La sinistra mi aveva chiesto di candidarmi”, ma le cose andarono diversamente a Muggia. “E la sapete la vera motivazione della mia candidatura con il centrodestra? In una riunione Antonione disse: ‘Almeno questo ha i soldi per pagarsi la campagna elettorale’. Ecco come andò”, ha rivelato Dipiazza. Perchè di politica il direttore di supermercati ne sapeva davvero poco: “Non avevo idea di cosa fosse la giunta o il consiglio. Qualcuno mi rimprovera di non averlo ancora capito”.
Destra o sinistra, Dipiazza ne è convinto: “sarei stato un ottimo sindaco anche dall’altra parte. Penso di riassumere il pragmatismo della destra e la sensibilità della sinistra”. E ha aggiunto: “Sono un comunicatore, nel senso che mi arrabatto a raccogliere consenso”.
Ma il futuro cosa riserva una volta accantonata, a quanto pare, l’ipotesi di un terzo mandato? “Sarebbe un peccato gettare via la mia esperienza, credo che continuerò ad occuparmi ancora della cosa pubblica. Potrebbe accadere qualcosa di importante, quindi si prospettano diverse alternative, dovendo anche pensare ai miei 40 dipendenti. Restando qui in zona potrei continuare a fare l’uno e l’altro, in caso contrario dovrei scegliere: vendere tutto, trovare un direttore generale o dare in gestione il supermercato”.
Questa del busto del Duce la go sentida un per de volte ma pensavo fossi una diceria. Dipiazza no ga mai capido niente de politica prima de farla (prima…?).
Sula “sensibilita’ della sinistra” no savessi: forse l’alludi al fato che anca a Firenze ghe xe gente de sinistra che multa i poveri in quanto tali?
anche mi go quel in miniatura del gesso preso a predappio! pensavo de ciorme un piu grande ma i xe cari come el velen uffa
l’armata brancaleone della politica triestina dell’ultimo decennio: non tanto lui, ma chi lo ha circondato….
Non capisco. Qualche mese fa lancia come suo successore Piero Camber, dieci giorni fa poi annuncia che il suo ultimo regalo alla città sarà “sconfiggere” il potere dei Camber (vedi articoli vari anche su questo sito). Ieri infine al circolo della stampa fa capire di essere tornato amico della famiglia Camber.
Qualcuno di voi ci ha capito qualcosa di più dalle varie puntate di questa telenovela?
alpin, te podessi farte regalar dala morosa un duce de pelouche
@2 Alpino ara che su Libero xè zà la seconda butada dei diari de Lui…
Cossa Silvio, mai! Lui “LUI”, pò!
Cito a caso, Febbraio 1939 pag. 71: ” è preferibile chi parla poco.è preferibile chi non parla affatto.è preferibile chi si allontana con suole di feltro e non si fa nemmeno vedere.”
Chissà con chi ch’El la gaveva? Ma no, mi no iero ‘ncora nata dei!
Ma questo sindaco no ve va ben, Illy lo gavè buttado via, mettemo Boris Pahor, sperando ch’el crepi presto : cussì tutti lo pianserà per sempre, felici e contenti anche se per diversi motivi!!!
Sinceramente pensavo che gli italiani avessero chiuso con il passato ma noto con tristezza che spuntano ancora i busti del duce….
In piazza Unità c’è posto per mettere un unico busto con due facce contraposte, Duce-Tito, che girino, come il sole, come l’elica, come le balle.
@ Francesco
La capacita di Dipiazza di dire con foga una cosa e poi di sostenere la cosa esattamente contraria rispetto a due ore prima e’ quella che lui definisce “abilita’ comunicativa” che tradotto in dialetto locale vuol dire “esser trapoleri”.
Chinaski
la tua è un’ottima idea desso vardo su ferlandia se i li fa..
Flores..i diari ahimè non so rivà ad andar a ciorli..che peccà
@tergestin
nona caso fa parte di partito politico il cui capo dice una cosa e dopo 5 minuti la smentisce.
go vardà no ì xe i peluches..
http://www.ferlandia.it/index.php?main_page=index&cPath=10&zenid=3c8639fc0c28fa8801bc6bf97a0e269b
mussolini? questo tizio qua?
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Benito_Mussolini
alpino, alora te pol ripiegar sul duce elettrico, costa solo 83euri.
alpino te lo forniscono con la vaselina come opzionale. si sa il duce era duro e ruvido. 🙂
dal sito citato da dimaco in merito a S.E. Benito M.
“..A due anni organizza delle ronde di peluche fuori dalla sua stanza per catturare e picchiare l’uomo nero e due volte ci riesce..”
🙂 🙂 anche lui la gaveva coi peluche
@chinaski
se disi peluche!
bon, peluche. no go ‘sai familiarita’ con ‘ste robe fassiste.
el duce gonfiabile?
no xe mi no lo go trovà, però xe i due bambolotti raffiguranti i balilla sai coccoli de metter sul vialetto de casa!
ocio che i 7 nani no li ciapi de drio
ciò visto che semo qua a parlar de busti, gavè letto che i volessi cavar via el busto de Tito dal parlamento Serbo? non pensavo resistesse sino ad oggi, in realtà resiste ancora..se fosse stata la Slovenia sarei rimasto un po’ basito, visto che sono stati i più democratici ed i primi a volere l’indipendenza. A dir il vero che i serbi tengano il busto di Tito nè mi infastidisce nè mi stupisce..anzi non vedo perchè toglierlo..
Scusate OT ma tanto su Di piazza gavemo poco cossa dir.
I miei balilla di pezza resisteranno all’assalto dei 7 nani bolscevichi di ceramica..eja eja
ma te li fa spesso ‘sti zoghi in tel giardin de casa?
certo…go i bambolotti balilla, il Ken in abito da sera versione piccolo didattore, Barbie Goering con capsula di veleno, Ciccioduce che si succhia il pollicione..il wc net fosse comuni, che me servi per cavar gli odori (sennò me riva i nani de prima che i me fa puzza puzza che puzza) dai fossati dove i piccoli balilla di pezza seppelliscono i cadaveri di dissidenti pantigane…poi go l’Allegro fornetto versione giardino…con tanto de barella per agevolare l’inserimento del malcapitato..però questo lo usemo solo la domenica co fa belle giornate..
@25 spero che nol gioghi con le bambole (gonfiabili)
te s le podevi rispiarmar alpino. sopratutto l’allegro fornetto. perchè se no mi go una foiba a grandezza natural in giardin
xe poco cosa capir… Dipiazza xe un bravo botegher 🙂
zà, Alpino quela del fornetto xè un sbrisson de incommensurabile cattivo gusto che però fa de contraltar a tute le “facezie” dela ciamemola …”controparte”.
Invece ad Antonio che nel post 9 molto civilmente scrive ” pensavo che gli italiani avessero chiuso col passato. invece noto con tristezza che spuntano ancora busti del Duce”, sento di rispondere.
quella che fino a qualche anno fa per la sua vicinanza con gli eventi era apologia del passato regime e come tale perseguibile, oggi a distanza di altro tempo, sedimentati odi e amori, e per non averlo nessuno di noi vissuto di persona , altro non è che memoria storica. Di un ventennio che lo si voglia o meno,che lo si detesti o rimpianga,non è possibile, né sarebbe giusto cancellare.
Io sulla sagoma del duce che ho ereditato da mio bis-nonno faccio fare i bisogni dalle mie cagnette. Xe grave?
@Sara
Si ma non c’è nulla di cui stare allegri. E’sindaco di Trieste da 10 anni e per questo ha grandissime responsabilità. Nomina i vertici Acegas, quelli della Fondazione Crt, decide in città riguardo gli investimenti che si fanno e che non si fanno. Fa contemporaneamente l’assessore ai lavori pubblici ed all’urbanistica. Siede in comitato portuale, nomina i vertici del teatro Verdi e del Rossetti, rappresenta ufficialmente la città presso la Regione ed il Governo.
E pur avendo detto tutto e il contrario di tutto, i media (e pure molti dei suoi teorici avversari) gli accreditano un grande consenso (se sulla base di sondaggi certo oggi non sono mai stati resi pubblici) ed una grande autorevolezza. “L’uomo del fare”
Perchè nessun giornalista chiede spiegazioni circa questi ultimi cambiamenti di opinioni? Oppure ancora perchè sul Parco del Mare per anni si è speso in promozione, viaggi e prime pagine e poi all’ultimo ha fatto ostracismo sul sito?
Perchè ancora nessuno si domanda perchè le azioni Acegas in otto anni sono passate dal valere quasi dieci euro a meno di quattro.
Invece ci facciamo prendere anche noi per il culo (scusate l’espressione rozza) facendoci parlare del busto del duce o di quando prende a calci i cartelli stradali.
E’tutta qui l’informazione che ci interessa?
@ 31 OGNIDUN MOSTRA QUEL CHE GA, ghe diseva un sior, sventolando el portafoglio a quel che ghe mostrava i corni.
@Francesco, parlare degli aspetti cialtroni di un Sindaco ormai in scadenza, non implica che si sminuiscano gli errori e le omissioni…
Piuttosto che vuoi , la maggior parte siamo “non addetti”, cittadini comuni quindi più facilitati e propensi a stigmatizzare pagliuzze tipo i” bustini littori”,cosa che ci gratifica ,come leggo, nei livori…magari si scrive Benito e si legge capufficio o suocera…
C’è da augurarsi che chi verrà a farci da Sindaco faccia meglio,lui sì lasci perdere “bustini” e memorabili pedate, corregga gli errori prenda e persegua iniziative valide e ci dia una Trieste migliore.
sempre con riferimento al post 31..posso capir che la carica de sinter de un’amena località possi gaver dà ala testa de qualchedun più che la carica de Sindaco de Trieste, ma…render edota la popolazion de dove che defeca i sui animali de afezion, me par veramente un ec-cesso de protagonismo..
Nel video el parla de scole, e se scovercia subito Una,no sara’ che el porta un tantin de sfiga;le foto de come che el ga risolto le problematiche dell’edilizia scolastica adesso le xe.
constatà che el Pidiele xè talmente a curto de slogan pei sucesori che ne toca iutarli a noi, a lu’ sicuro no i ghe dedicherà un verseto de comiato…
eco qua ” or che no ho più la carega, chissà che no meto sù ‘cora ‘na botega” che come strofa la xè scarsissima, se no fussi che a suo tempo ghe gavevo tanto pregà ‘ntel suo blog, in veste de imprenditor, de proveder in sto senso x Gretta.
Bon, ciau Sindaco, grassie (ala facia de chi che vedi sempre la parte svoda dele botiglie!) e speto el Market!
22alpino3 marzo 2011, 21:40
si vede che non capisci niente dei balcani….jugo o non jugo , il potere reale è rimasto e rimarrà sempre nelle stesse (poche) mani..dopo tito tito..non lo hai mai sentito?
poi potranno anche entrare nell EU e tutti potremmo fare finta che sono nazioni democratiche, ricche, svilluppate ..ecc. ecc. ecc.
@37 com’è che scrivi della Serbia, ipotetica candidata ad entrare nell’U.E.? ” tutti potremo far finta che sono nazioni democratiche ecc.ecc….” dov’è il problema?
COME LA ROMANIA, NO?!
Dall innocuo bustino del Duce sul pulto di un allora titolare di Supermercato, all’ incancellabile imprinting del “Maresciallo” sui Balcani, fino alla rievocazione del sinistro fantasma del sanguinario Conducator romeno …che excursus, però!
Macché! mega O.T.
che dire del nostro assessore alla cultura e del suo manganello, tenuto in bella mostra dietro alla scrivania?
@ 40 che dire,dieffe,non è mica una foto porno… l’importante che il manganello non lo usi!
sarebbe stata certamente molto più elegante una foto porno.
@41 io non scrivo “elegante” per intendere “politicamente corretto”…
Fa il paio col bustino del Sindaco e di entrambi i cimeli, con espressione cara al periodo, parimenti ” Me ne frego!” come se ci avessero tenuto la foto del cane o della suocera.
Ha ragione dieffe, anch’io ho visto il manganello di cui parla.
Putroppo non è un fatto di folklore o che può essere paragonato alla foto del cane. Personalmente è molto più sinistro e cupo di un bustino di mussolini. Il significato a me suona ben diverso.
Ricordatevi poi che parliamo di un ufficio pubblico.
@44 e tu gliel’hai fatto notare, Francesco?
Perché sennò…
Io resto dell’idea che ormai che l'”apologia” è prescritta anche per risibilità di tempistica, non è di questa nostalgica paccottiglia che si debba aver timore.
Che tutto diventi poi pretestuoso la dice lunga più sul distacco e serenità di chi si soffermi a sottolineare che sulla bellicosità e maturità di chi indulga ad esporre.
tutti sugli “anta” ormai …poco da giocare agli squadristi, dai!
@45 La Flores.
No, non gliel’ho fatto notare.
E’allora che cosa cambia secondo te?
@ Francesco
A me i busti di Mussolini non piacciono, ma se l’azienda e’ privata, Dipiazza faccia quel che vuole. Quel che mi e’ piaciuto molto di meno invece e’ il fatto che si sia messa la foto del podesta’ Pagnini (quello dei tempi dell’occupazione nazista e della Risiera, per capirci) nel non troppo lontano 2001, non appena RDP e’ passato dal municipio di Muggia a quello di Trieste. Nello stesso periodo molta gente del consiglio comunale festeggiava in pizzeria le marce su Roma, si salutava a braccio teso, antislavismo diffuso e quanto altro. Chi non lo fa piu’ ora che siamo nel tardissimo 2011 non lo fa certo per maturazione politica personale o altre balle.
Se le cose sono cambiate e’ solo perche’ dentro alla destra nazionale e soprattutto locale c’e’ una situazione da guerra civile per il controllo delle poltrone che contano.
Ed e’ giusto ricordarlo.
Dici il vero Tergestin.
Credo che più di qualcuno abbia fatto dei passi avanti. Da una parte e dall’altra, finalmente interessato dai problemi veri e molto seri: tra tutti la crisi economica e la forte disoccupazione.
E probabilmente in fondo “smitizzare” i simboli – come fa La Flores – è una azione saggia per costruire un mondo in cui vivere che ci sia contemporaneo.
Grazie Tergestin e grazie La Flores per il ragionamento.
@47 nella sostanza ,farglielo notare non cambierebbe nulla che sperabilmente non sia già cambiato da un pezzo.
Nella forma…forse sarebbe come far capire a uno che è tempo di levare il poster della squadra del cuore sopra la testiera del letto da ragazzino…e magari quel manganello/ similposter d’antàn, l’Assessore lo leva!
Per il resto che hai scritto, grazie a te Francesco!