22 Febbraio 2011

Nuovo polo termale di Grado: investimento da 100 milioni di euro

“Oggi è l’inizio di un percorso, un’opportunità di sviluppo per la comunità gradese e per tutto il turismo del Friuli Venezia Giulia”. Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Tondo, che assieme all’assessore alle Attività produttive, Federica Seganti, ha partecipato questa sera a Grado alla presentazione dello studio di fattibilità del nuovo Polo termale, un intervento misto pubblico-privato con la formula della finanza di progetto che comporterà un investimento di 80-100 milioni di euro, di cui 22 già assicurati dalla stessa Regione.

Assieme a Tondo e all’assessore Seganti, erano presenti il commissario straordinario del Comune di Grado, Giovanni Blarasin, e il commissario straordinario per il Polo termale Alessandro Baucero, che ha illustrato lo studio messo a punto da Comune e Regione, una serie di linee guida di carattere urbanistico, ambientale, paesaggistico, architettonico e giuridico che i privati interessati dovranno seguire nell’elaborare il progetto.

Tondo ha voluto ribadire l’attenzione per Grado, come testimonia la decisione di mettere a disposizione, pur in un momento caratterizzato da una forte diminuzione delle entrate del bilancio regionale, risorse importanti pari a 22 milioni di euro.
“Grado è centrale – ha detto il presidente – nello sviluppo turistico regionale, per la sua storia e per la sua capacità di attrarre una clientela qualificata dal Centro e dall’Est europeo. Oggi – ha aggiunto – apriamo una prospettiva su cui si gioca il futuro di Grado. È necessario che la comunità ritrovi, attorno a questo progetto, la coesione sociale, che sappia superare le divisioni”.
L’assessore Federica Seganti ha sottolineato che con il nuovo Polo termale si punta a invertire la tendenza al calo dell’economia turistica gradese. Lo dimostrano i dati: dal 2001 al 2009 le presenze sono diminuite dell’11 per cento, la spesa turistica del 30, le prestazioni dell’Azienda turistica GIT del 13, con riflessi negativi sull’occupazione e sul reddito pro capite.
Occorrono quindi nuovi investimenti, e per questo è necessario – lo ha messo in evidenza anche il presidente Tondo – coinvolgere i capitali e le capacità imprenditoriali dei privati. Con lo studio di fattibilità la Regione si propone di arrivare a una “ristrutturazione urbanistica” di tutta l’area termale e di rilanciare il turismo congressuale, in modo da allungare la stagione e fare di Grado un centro attivo potenzialmente 365 giorni all’anno.

L’area interessata è quella che va dal Parco delle Rose fino alla vecchia piscina scoperta, da tempo dismessa. In questo ambito dovrà sorgere un nuovo edificio per le terme e per il benessere, al posto di quello attuale che sarà demolito, un albergo, un grande parcheggio interrato da oltre 500 posti auto. Il Centro congressi sarà riqualificato e rilanciato, collegandolo organicamente con gli altri interventi.
Il criterio principale delle linee guida indicate da Regione e Comune è la “qualità”: si punta quindi a preservare e valorizzare i manufatti di pregio e di valore storico e ampliare l’area verde del Parco delle Rose, che per la prima volta sarà posta in rapporto diretto con la spiaggia e con il mare.

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