20 Febbraio 2011

Il romanzo di Alessandro Fullin tutto da ridere

In uno sperduto Paese sudamericano la piccola Arída, frutto di un amore tanto impossibile quanto repentino, si ritrova ben presto orfana. Nel suo presente, il testamento spirituale di mamma – “Ricorda, Arída, per una donna è molto importante avere una casa con una bella piscina” – e una severa vita in collegio. Nel suo futuro, il ricongiungimento con zio Julio, unico tutore. La piccina cresce e finalmente, allo scoccare dei diciotto anni, lascia l’austera dimora per raggiungere quella del tutore. Certo, il tempo passa per tutti, ma la trasformazione di zio Julio in tía Atlantide ha poco a che vedere con l’avanzare dell’età… L’eccentrica zia è una strepitosa, imponente mujer, animata da dubbi sentimenti religiosi e da un’improbabile passione per la revolución. Insomma, una vera e propria colonna per l’educazione e il futuro della nostra orfanella. Che ben presto incontra il primo amore e trova un lavoro, non necessariamente in quest’ordine. Arída abbraccia quindi la professione di amanuense presso l’Istituto de la Canción National. Un lavoro che le apre nuovi orizzonti ricopiando vecchi spartiti sull’Amor que me quiere más… Fino all’inevitabile destino: raggiungere la giungla, i combattenti, il vero corazón della battaglia.
Popolato da personaggi indimenticabili e irriverenti, Ho molto tempo dopo di te è un romanzo esilarante, sgangherato e irresistibile. Con il più perfido happy end che riusciate a immaginare!

Alessandro Fullin, nato a Trieste nel 1964, è un noto e raffinato attore, nonché eclettico autore teatrale: Le serve di Goldoni, da lui scritto e interpretato, è stato presentato alla Biennale di Venezia. Volto indimenticabile di Zelig nei panni dell’archeologa esperta della civiltà tuscolana, ha pubblicato Tuscolana (Mondadori, 2005) e Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna (Mondadori, 2008). Presenta il suo libro in regione: martedì 22 febbraio a Udine alla libreria la Feltrinelli alle 18 con Corrado Premuda, mercoledì 23 a Trieste alla libreria Lovat alle 17.30 con Fabio Omero.

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2 commenti a Il romanzo di Alessandro Fullin tutto da ridere

  1. Danilo Ulcigrai ha detto:

    Grande. Mi lo go inteso una volta per radio Rai che el parlava in triestin: de sbregarse de rider.

  2. massimilianoR ha detto:

    la professoressa Fullin mi ha sempre ricordato certe mie insegnanti degli anni ’70 alle medie.
    vestitoni orribili a fioroni, trucco stile-trans (che all’epoca nn si sapeva cosa fossero…) e gestualità esagerata nello spiegare a noi poveri imbecilli cosa fossero il caolino, le forche caudine o l’oca giuliva… (cose fondamentali!!!) ;-)))

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