Locatari cercasi per quattro locali commerciali al mercato coperto di via Boccaccio. Il Comune di Gorizia ha indetto un’asta pubblica per la concessione di quattro negozi, attualmente sfitti, nell’area del mercato coperto.
Quattro sono i locali commerciali che si affacciano su via Boccaccio:
* Lotto 1: vano n. 11 di mq 18,00 con canone a base d’asta di € 370,79 + IVA mensili
* Lotto 2: vano n. 14 di mq 18,00 con canone a base d’asta di € 351,28 + IVA mensili
* Lotto 3: vano n. 26 di mq 18,80 con canone a base d’asta di € 326,16 + IVA mensili
* Lotto 4: vano n. 27 di mq 22,80 con canone a base d’asta di € 395,55 + IVA mensili
Per maggiori informazioni: ufficio Patrimonio tel.0481/383262-383284 383396.
scappa anche i cinesi?
ma, si diceva anche i nostri amministratori comunali,che i proprietari di locali adebiti a negozi in questo momento particolare della nostra città,sopratutto nel centro, per creare un centro commerciale cittadino,di tenere basso il canone di affitto,e invece i nostri amministratori comunali si comportano diversamente.Locali che non sono neanche in regola es.(servizi igenici)come il resto del mercato,con poca metratura,e allora cari cittadini è giusto che Gorizia muore e i nostri giovani anche con cultura imprenditoriale vadano altrove.
E purtroppo non e giusto, cosi muore Gorizia, bisogna abassare i canoni d’affitto.
Mi permetto delle considerazioni: avete letto bene l’importo oppure è troppo COMUNQUE? Ma avete idea che cifre esistono nel mercato immobiliare tradizionale, quello che voi denunciate giustamente troppo caro, a Gorizia?
In pieno centro, in una struttura organizzata, che richiama comunque delle persone (struttura mercatale) 395€ vi sembrano troppi? Avete idea delle cifre che pagano ai privati? Sono alle volte superiori del doppio, per uno sgabuzzino, non in centro.
@ Pietro: no, i cinesi non vanno via, anzi sono fra quelli, non tutti, che pagano regolarmente l’affitto. Piuttosto ci sono altri che erano morosi, da tempo, ed ecco perchè si liberano dei posti. Faccio notare che i moduli interni, quelli della verdura e dei fiori per esempio, hanno prezzi che vanno da 75 a 135 €, ed anche lì ci sarebbe da dire su pagamenti e “mercato immobiliare”. Mi piacerebbe raccontarvi la storia dei Lotti 3-4…purtroppo ho poco tempo e non sarei brevissimo. Credetemi pura fantascienza della “burocrazia” e della “correttezza degli imprenditori goriziani doc”. Magari se qualcuno vuole, di persona, davanti ad un caffè…
@ amore goriziano. I locali sono a norma, ci mancherebbe, i bagni sono interni e pubblici, così come previsto dalla legge per le strutture mercatali. Nel prezzo è prevista anche la pulizia degli stessi (così nessuno la deve pagare di tasca sua) inoltre sono previsti anche delle celle frigo comuni, per chi ne avesse bisogno. Il prezzo è al di sotto (e tanto) del mercato immobiliare. Se un imprenditore non mette in preventivo di spendere quelle cifre per un affitto locali, beh, vuol dire che non è un imprenditore. Certo a regalarli, forse, ci sarebbe la fila. Ma nemmeno credo. Si noti che tutta l’area, pure il mercato, sarà oggetto a breve di restyling e restauro per un suo rilancio; che a breve via Boccaccio verrà pedonalizzata; che a breve l’ex mercato all’ingrosso avrà una destinazione commerciale HC (Centro commerciale urbano) con 450 posti auto, ed aree commerciali per oltre 3500 mq; che l’area è in zona centro storico e quindi, sempre, tutti i negozi potrebbero tenere aperto la domenica, se uno vuole lavorare.
@ mauro: d’accordo, ma come leggi sopra, mi pare sia proprio questo il caso. Se 395 € sono troppi per un imprenditore, lo ribadisco, meglio fare altro nella vita. Se invece rimarranno vuoti, vuol dire che non si vuole imprendere. Un bar o un negozio, paga cifre di almeno 2 volte superiori. Senza servizi.
Confermo che, a seconda del tipo di attività ovviamente, il prezzo è ridicolo. Lo spazio è poco, ma se uno (chiamiamolo imprenditore) ha un idea imprenditoriale vincente per un area di 18 mq, allora l’affitto è veramente ridicolo. Anche e sopratutto per quella localizzazione. Non ho idee imprenditoriali per la città di Gorizia, purtroppo, ma è evidente che con quel prezzo, si potrebbe sperare di avere un bel negozio, in pieno centro, che attiri veramente la clientela.
Sui verdurai e fiorai del mercato: se continuano a vendere “oro” alle vecchiette che si ostinano a comprare da loro, come dargli torto. Pagano poco d’affitto e hanno dei ricavi enormi…
E appena apre un supermercato piangono….concorrenza gente, concorrenza!
ma vi rendete conto che un negozio medialmente ha 70 metri quadri,così costerebbe 1535+iva,ma un negozio in centro
ha il bagno in negozio per i suoi clienti e non pubblico,e se deve andare in bagno dopo le 15 dove va che il mercato è chiuso,e poi avete visto il bagno del mercato in che condizioni è,quando il mercato sarà sistemato a nuovo,come dice Fabio,in quel caso aumentare il canone,Fabio se sono morosi vuol dire che non guadagnano e in questo momento di non lavoro forse incentivare qualche giovane a mettersi in proprio sarebbe un bene.
Mi dispiace contraddirti amore goriziano, ma sono stata in quei bagni due settimane fa e, a differenza di un tempo, era pulitissimo.
Il prezzo del canone non mi sembra alto, il problema rimane invece su cosa “imprendere” a Gorizia.
E’ un periodo un po’ difficile per aprire un’attività in proprio con tutta la concorrenza dei centri commerciali.
E non è affatto vero che i prezzi dei fruttivendoli o dei fiorai sono elevati: i fiorai sono decisamente più convenienti di qualsiasi negozio e per quanto riguarda frutta e verdura basta evitare alcune bancarelle che da sempre fanno pagare i prodotti a peso d’oro, ce ne sono altre che ti fanno buoni prezzi per prodotti di ottima qualità, cosa che non sempre accade nei supermercati.
Se per incentivare qualche giovane a mettersi in proprio bastasse mettere un affitto a prezzo “popolare” potrei anche essere d’accordo. Mai sentito parlare del BIC (Business Innovation Center) in area Sdag? Moduli a prezzo simbolico (comunque più alti del mercato, seppur in area più grande) segreteria condivisa, bagni puliti ed aperti sempre (come vuoi tu), acqua luce e gas compresi. Risultato: zero assoluto di giovani imprese. Triste, ma solo per fare un raffronto. Continuo a dire che il prezzo è risibile. Non ci sono dei giovani artigiani che vogliono avere una vetrina espositiva (per esempio); neocommercianti che propongono idee “vincenti”; commercianti già presenti nella struttura che vogliono allargarsi e magari investire su prodotti locali (maggior percentuale in bando)? Non mi pare che avere un bagno sia requisito essenziale, sopratutto all’interno di quell’area. Penso al bar al mercato, aperto pure al pomeriggio. Oppure penso a un qualsiasi negozio cittadino -imbarazzo della scelta- in cui prova a farti scappare la pipì e chiedere un bagno…
Se un “commerciante” è moroso perchè non paga 75-125 o poco più € al mese (fossero anche 400), e poi ha la mercedes, due furgoni del lavoro, una moto per i giretti la domenica, la bici da corsa da 3000 €, credi ancora che sia colpa degli scarsi affari?
io sono un piccolo imprenditore, pago affitti di gran lunga sueperiori ed in altra città, trovo gli importi adeguati e l’idea valida, è inutile lagnarsi imprenditori non lo si diventa per contratto, ci vuole l’idea la costanza ed il sacrificio, puoi dare un negozio gratis ma se non hai il contenuto fallisci in 2 secondi..
Benissimo ha fatto il comune a mettere all’asta i 4 negozi, la zona è ottima, ben servita con grande disponibilità di parcheggio, nulla da eccepire questa è una mossa valida per agevolare la ripresa, una prima mossa questo è certo ma la direzione è quella giusta!
Cavolo quasi mi emoziono che mi abbia dato ragione? Mi viene da piangere 🙂
signor fabio prima di strombazzare incredibili conquste sarebbe utile metterlo a posto il mercato coperto. poi gli affari languono parecchio da quello che vedo quando ci passo. de sono morosi non sarà perché sono state disattese le promesse fatte a suo tempo? tipo migliorie migliorare il riscaldamento e sostituire le finestre danneggiate e altro ancora.
Fabio, ti ho contrariato solo sull’ascensore alla fine più vabbè qualche rotondina qua e la 🙂
e’ in via di completamento l’iter del progetto Leonardo (lo conosci? pare di no!) sostenuto da CAT Ascom, Comune e Regione. Centro commerciale urbano integrato. 3500 mq di area vendita e 450 posti auto. La condizione per vincere il bando è quella di rimettere a posto il mercato coperto che ha enormi vincoli della soprintendenza (anche per mettere un condizionatore d’aria in pescheria serve il loro ok). Il concetto è il project financing. Si mette a disposizione un area, con un progetto, per un tot anni, e in cambio oltre all’area riqualificata, si mette a posto il mercato coperto -con i suoi vincoli-.
Sullo stato del mercato, posso convenire, in effetti di lacune attuali e passate (da tempo) ce ne sono…certo con gli affitti che pagano il comune poco può. Ma non è scusa valida però. Qualcosa si potrebbe e si sarebbe dovuto fare, ma ora ne vale la pena? Direi che spendere soldi inutilmente quando il progetto avanza è come asfaltare a nuovo una strada e tre mesi dopo bucarla per farci le condotte metanifere nuove (e ho visto pure questo, ahimè!)
@ alpino…se riesco trovo un tuo post molto, molto, molto “antipatico” 🙂 non te la prendere, sono persona ragionevole e non me la lego.
https://bora.la/2011/01/11/9mila-euro-dalla-rinuncia-del-5-dellindennita-di-carica-di-romoli-e-giunta/
Ecco qui 🙂 comunque non ho competenze con viabilità e rotonde, tanto per chiarlo una volta per tutte!
ops…e Alpino non ha niente da dire a sua discolpa?