11 Febbraio 2011

Guerra aperta alla vendita di Valle Grotari. Centinaia di email alla nostra redazione

Centinaia di email per dire “no alla distruzione di Valle Grotari a Marano Lagunare”. Bora.La sta continuando a ricevere messaggi di contrarietà al progetto che vorrebbe trasformare l’area in un porto turistico.

Nel frattempo il Wwf dichiara guerra al progetto: “Saremo presenti al consiglio comunale indetto (per questa sera ndr) dall’amministrazione di Marano Lagunare: all’ordine del giorno dell’assemblea compare infatti anche la vendita di Valle Grotari, l’ex valle da pesca diventata negli anni uno straordinario bacino di biodiversità, che l’amministrazione comunale vorrebbe trasformare in porto turistico. Un’ipotesi contro cui il Wwf si batte da tempo e che l’associazione non mancherà di contrastare anche in occasione del consiglio comunale”.

Spiegano i rappresentanti del Wwf: “Attualmente Valle Grotari è infatti uno dei più spettacolari esempi in Friuli Venezia Giulia di come una piccola zona umida abbandonata (circa 12 ettari) possa diventare uno straordinario bacino di naturalità e biodiversità. In origine laguna, venne realizzata dopo gli anni ’30 e rimase attiva sino alla metà degli anni ’70. Alcune porzioni marginali furono purtroppo urbanizzate negli anni ’80-’90 con l’edificazione di ville a schiera e di una zona artigianale, ma dopo l’abbandono la parte centrale della valle si è trasformata progressivamente in un vasto canneto, intervallato a pozze stagnanti poco profonde, con vegetazione arbustiva lungo gli argini e una discreta presenza di prugnoli cresciuti nel canneto: un habitat prezioso quasi ormai assente nella nostra regione. In quest’area – compresa in una Important Bird Area (IBA) e adiacente al Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) “Laguna di Grado e Marano” – fino ad oggi sono state segnalate oltre 170 specie di uccelli, fra cui 30 regolarmente nidificanti, tanto da generare una effettiva “concorrenza” alla vicina riserva naturale di Valle Canalnovo. Le specie più importanti che regolarmente vi nidificano sono: cigno reale, oca selvatica, 1-2 coppie di falco di palude, 20 coppie di airone rosso, 10 coppie di tarabusino, circa 40 coppie di airone cenerino, e altri aironi che hanno probabilmente nidificato come la sgarza ciuffetto e la nitticora. Alcuni anni fa è stata accertata la nidificazione del raro tarabuso e del variopinto basettino. Nonostante le spettacolari valenze naturalistiche, il Comune di Marano ha dunque intenzione di mettere all’asta Valle Grotari a privati per realizzare un porto turistico di circa 320 posti barca con relativo insediamento abitativo. Un progetto che il Wwf intende contrastare con tutti i mezzi possibili, compresi quelli legali e un inevitabile ricorso alla Commissione europea”.

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5 commenti a Guerra aperta alla vendita di Valle Grotari. Centinaia di email alla nostra redazione

  1. kaiokasin ha detto:

    La stessa cosa sta succedendo a Grado in Valle Cavarera: basta cemento!
    Difendiamo la laguna!

  2. non distruggete la flora e la fauna di auesta meravigliosa valle -usate la testa e non correte dietro a profitti inutili-lasciate intatta questa magnifica zona di riproduzione e di migrazione non fate altri scempi -ve ne pentirete

  3. maurizio de monte ha detto:

    basta cementificare
    non siamo i soli abitanti della terra, anche il verde attira turisti, bisogna pensare al futuro.

  4. alpino ha detto:

    abbiamo abbastanza porti porticciuli alberghi strutture, d’estate sono talmente tanti che ci si dispera perchè molte riamngono vuote..abbiamo piu camere che turisti, piu posti barca che barche….basta cemento e business ovunque e dovunque ad ogni costo

  5. dimaco ha detto:

    sono pienamente d’accordo cnalpino e gli altri. basta cemento. poi se proprio si vuol costruire ci sono altri materiali per poterlo fare. Che sono più belli, sono naturali e hanno un impatto ambientale prssocchè nullo.

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