9 Febbraio 2011

Tav, nessun fabbricato da espropriare o abbattere in provincia di Trieste

Non vi è nessun fabbricato da espropriare o abbattere nei territori dei tre comuni della provincia di Trieste (Trieste, Duino-Aurisina e Sgonico) interessati al tracciato della linea ferroviaria ad alta capacità/alta velocità.

Lo ha chiarito, per conto di Rfi/Rete Ferroviaria Italiana, il direttore del programma investimenti Est-Ovest Osvaldo Mastroianni, ad un incontro convocato dall’assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, per avviare ufficialmente, anche con i rappresentanti della Provincia di Trieste e delle tre amministrazioni comunali, il percorso di analisi del progetto preliminare della tratta che da Ronchi dei Legionari raggiungerà il capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Il confronto, che segue quelli di ieri, i quali hanno visto coinvolti gli Enti locali della provincia di Udine per quanto riguarda la tratta Portogruaro-Ronchi Aeroporto, è stato voluto dall’assessore ”per adottare uno schema di lavoro che consenta a tutti di conoscere e capire, per poi poter formulare alla Regione pareri e osservazioni, da sottoporre per le opportune valutazioni ai tecnici di RFI”.

”La Regione – ha sottolineato l’assessore – intende garantire la tutela degli interessi del territorio e non varerà alcun tipo di provvedimento senza prima aver concluso i necessari approfondimenti con le istituzioni locali”, che a loro volta hanno completa ”libertà di confronto al loro interno, con assemblee pubbliche o consigli comunali” dedicati a questo tema. Terminata questa fase, raccolte e trasmesse a RFI le osservazioni, vi sarà un ulteriore momento di confronto istituzionale, promosso dalla Regione, per definire un documento condiviso. Riccardi ha poi ricordato che è stata richiesta a RFI anche l’ ”Analisi Costi/Benefici” del progetto. Com’è stato illustrato oggi, la Ronchi Aeroporto-Trieste (36,6 chilometri complessivi) interesserà la provincia di Trieste per circa 23 chilometri, di cui una ventina in due gallerie, che non passeranno al di sotto dei centri abitati.

Rispetto all’ipotesi formulata nel 2003, il progetto di percorso è stato modificato in modo da interessare solo in minima parte il terreno costituito dal tipico calcare carsificato: di conseguenza delle 4mila grotte censite sul Carso, il tracciato ne coinvolgerà direttamente solo 22, mentre per altre cinquanta, comunque non interferenti ma nelle vicinanze, sono previste opere di salvaguardia. Nessun interessamento è previsto per i corsi d’acqua e per le falde acquifere, che rimarranno come minimo 40 metri al di sotto della linea ferroviaria. Ai fini della sicurezza, è stato anche previsto che le gallerie, superando i due chilometri di lunghezza, saranno ”a doppia canna”: due gallerie, a binario unico, distanziate da un minimo di 20 a un massimo di 40 metri. Una volta giunta a Trieste, la nuova linea ferroviaria si innesterà direttamente nell’esistente tracciato di cintura per servire il porto.

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6 commenti a Tav, nessun fabbricato da espropriare o abbattere in provincia di Trieste

  1. kaiokasin ha detto:

    Ad Aurisina Stazione n. 65 edifici a meno di 300 metri dalla linea, parecchi dei quali a distanze attorno ai 50 metri (vedete qui l’elenco completo dei recettori):
    http://www.wwf.it/UserFiles/File/AltriSitiWWF/Friuli%20Venezia%20Giulia/TAV%20Ronchi%20-%20Trieste/Censimento%20ricettori%20-%20Duino%20Aurisina%20-%20126_L34400R22SHSA000A002A.pdf
    Penso che questi avrebbero preferito la demlizione anzichè convivere con decenni di cantieri e poi con il rumore e le vibrazioni di questa mega-inutile-opera.
    Poi va sottoterra (in alcuni casi 50 metri sotto le case, non saprei dire se sono tanti o pochi, non me ne intendo, so però che il flysch non è molto stabile e delle sorprese spiacevoli potrebbe darle).
    Qui un bel po’ di documentazione, c’è poco da tranquillizare:
    http://www.wwf.it/client/regionali.aspx?content=0&root=2205&lang=it-IT

  2. kaiokasin ha detto:

    “delle 4mila grotte censite sul Carso, il tracciato ne coinvolgerà direttamente solo 22, mentre per altre cinquanta”.
    Ma direi benone, non sfasciano neanche 100 grotte in tutto, ma che bravi, che meraviglia.
    p.s. si parla di grotte conosciute e censite, chissà quante nuove cavità salteranno fuori strage facendo.

  3. Luigi (veneziano) ha detto:

    In realtà, potrebbero progettare un percorso sopraelevato sorretto da palloni aerostatici e che quindi non tocchi un centimetro quadrato di terreno.

    Oppure potrebbero decidere di non far niente e di tagliare Trieste dalla TAV, facendo passare il percorso più a nord. Molto più a nord.

    L.

  4. kaiokasin ha detto:

    O fare un progetto serio, mettendo a posto le linee esistenti con le migliori tecnologie, risolvendo i colli di bottiglia, migliorando la gestione (soprattutto del trasporto merci), con tempi brevi e costi sostenibili. Senza sfasciare il Carso. No, eh?

  5. Dario Predonzan ha detto:

    Certo che no, costerebbe troppo poco. Non lo sai che il mattone ed il cemento sono il motore dell’economia? Se poi le case restano vuote e le infrastrutture non servono a niente (o non si riesce neanche a finirle), chi se ne frega? Il PIL è aumentato (forse), almeno per un po’. E Tremonti può scriverci su un bel libro di puttanate, che lui è bravo a scriverle.

  6. mutante ha detto:

    la tav non ha utilità. essere tagliati fuori dall’opera inutile, è quasi un privilegio.

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