7 Febbraio 2011

Menis: “Villa Haggiconsta finirà per essere venduta? Spero in una smentita”

“Il Comune di Trieste ha scelto la strada delle promesse da campagna elettorale, piuttosto che affrontare i problemi concreti e irrisolti da tempo. Il caso dell’Associazione Italiana per l’assistenza agli spastici ospitata fino a qualche tempo fa nella Villa Haggiconsta, rappresenta solo uno degli esempi di tale atteggiamento”. La presa di posizione arriva dal candidato sindaco di Trieste 5 Stelle, Paolo Menis.

“Il Comune – rileva Menis – non ha destinato alcun fondo da impiegare per i necessari lavori sulla copertura dell’edificio che ne pregiudicano l’utilizzo, pur prevedendo, nel Piano delle Opere, una spesa complessiva di 97 milioni di euro solo per l’anno 2011. Vorremmo ricordare che da fine dicembre 2008, alla scadenza del comodato in uso gratuito concesso al Comune dalla Regione Friuli Venezia Giulia, le famiglie con persone disabili che ricevevano le opportune attenzioni ed i trattamenti medici nella villa Haggiconsta, sono state costrette a portare in altre strutture i propri cari, subendo notevoli complicazioni.
Considerato che una serie di continue mancate prese di posizione stanno mantenendo nell’assoluto immobilismo l’amministrazione comunale, si teme che presto si possa trovare il bene di Villa Haggiconsta inserito nella lista degli edifici comunali destinati all’alienazione, essendo questa una struttura di gran pregio e posizionata in una zona ambita dal punto di vista immobiliare”.

La Lista civica Trieste 5 stelle – beppegrillo.it auspica “di ricevere una smentita ufficiale a questa possibilità e chiede che venga fornita una risposta chiara e netta alle famiglie ed agli operatori interessati perchè fortemente convinta che la cura della persona ed il diritto alla salute debbano essere distanti da ogni strategia che punti ad un puro interesse economico”.

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2 commenti a Menis: “Villa Haggiconsta finirà per essere venduta? Spero in una smentita”

  1. sergio ha detto:

    Il comune di Trieste ha già svenduto parecchi dei suoi gioielli di famiglia, vendere le proprietà vuol dire non incassare più affitti, non icassare più affitti eguale a meno soldi nelle casse, meno soldi nelle casse eguale nuove tasse, Illy e di Piazza hanno venduto molto del patrimonio immobiliare logicamente con l’approvazione della giunta, speriamo che la villa non faccia la fine di villa Cosulich, in Gretta per non fare il tetto e metterci un guardiano, ora è andata in rovina, quando è stata donata era in perfette condizioni, gli interni erano di legno pregiato, questa è situata in una bella zona , e potrebbe essere convertita in appartamenti signorili, o peggio abbattuta, se le belle arti non l’hanno sottoposta a vincolo conservativo, Menis indaga,

  2. Paolo Menis ha detto:

    Preoccupa soprattutto il fine ultimo, che è quello speculativo, che sta dietro a questa mancanza di manutenzione.
    Si possono trovare delle formule che, garantendo i servizi presenti nelle strutture, consenta al Comune di diminuire i costi. La stessa Aias si era offerta di sostenere i costi per la riparazione del tetto.

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