6 Febbraio 2011

Sud Halle di Aquileia, sarà pronta per la visita papale del 7 maggio

La posa della prima pietra della Sud Halle (l’area immediatamente a sud del Battistero, conferita in uso alla Fondazione Aquileia dall’Arcidiocesi di Gorizia nel 2009) segna, dopo una complessa fase preparatoria, l’avvio dei lavori di musealizzazione e valorizzazione degli importanti resti musivi del V° secolo d.C., scoperti da Nieman agli inizi del ‘900, restaurati nel 2000 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici, ma che il pubblico finora non ha mai potuto ammirare.

L’intervento – interamente finanziato dalla Fondazione Aquileia per un importo complessivo di 1.690.000 euro – mira a conciliare le esigenze conservative con quelle di studio, promozione e conoscenza e consentirà di proteggere e rendere fruibili al pubblico attraverso un intervento innovativo le preziose testimonianze archeologiche.

Particolarmente impegnativo è stato affrontare il problematico rapporto tra archeologia e contesto urbano attraverso un intervento di architettura contemporanea, tema reso più difficile in questo caso dalla presenza del complesso monumentale della basilica e dalla sua immagine fortemente consolidata.

Il progetto riprende la proposta già avanzata al Concorso Internazionale di Idee del 2003 bandito dal Comune di Aquileia e vinto dal prestigioso studio degli architetti Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni. Approvato dalle competenti Soprintendenze nel 2006, aveva ricevuto nell’aprile 2009 il parere positivo dei Comitati Tecnico-Scientifici congiunti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La Fondazione Aquileia, nel corso del 2010, con la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, ha sviluppato le fasi successive della progettazione necessarie all’esecuzione dell’opera.

È prevista la realizzazione di una struttura di protezione che consenta la conservazione e la visita degli importanti resti musivi con un perimetro che ricalca l’antico sedime dell’Aula Battesimale. All’esterno la struttura sarà costituita da un essenziale parallelepipedo realizzato con materiali della tradizione (mattoni e pietra di Muggia a spacco, legati con abbondante malta di calce), mentre all’interno verranno uniformemente impiegati per pareti e soffitto materiali più forti (quali il ferro verniciato a polveri) in modo da annullare la percezione geometrica dello spazio e favorire il concentrarsi dell’attenzione sui resti musivi in situ.

L’accesso alla passerella sopraelevata, in ferro e pietra a spacco, avverrà dal Battistero attraverso la riapertura della porta massenziana meridionale, ora murata, di cui sono evidenti gli stipiti originari.

All’interno, a parete, troverà posto anche il mosaico del nartece detto ”del pavone”, il cui ultimo lacerto, distaccato a causa dell’impossibilità di mantenerlo in situ per le cattive condizioni e le inadeguate garanzie conservative, andrà a ricongiungersi con la porzione conservata nei depositi della Soprintendenza, già asportata dall’ingegnere Machnitsch, prima del 1915, durante la realizzazione delle opere di drenaggio esterne all’edificio basilicale.

L’intento dell’opera, inoltre, è di consentire ai visitatori di ammirare i resti musivi già dall’esterno, attraverso la realizzazione di una grande vetrata a nord con una superficie di quasi 25 mq.

La fine dei lavori è fissata per il 18 aprile 2011 così la nuova opera potrà essere visitata e apprezzata da migliaia di persone già in occasione della visita del Santo Padre il prossimo 7 maggio. La sistemazione della Sud Halle è un elemento importante nell’ottica di valorizzazione dello spazio pubblico intorno alla Basilica che servirà a potenziare la comprensione dello sviluppo post-teodoriano del complesso basilicale da parte dei visitatori, e mette in luce uno degli aspetti fondamentali della mission della Fondazione, ovvero la diffusione della conoscenza di Aquileia, quale eccellenza della nostra regione, unita al recupero e alla valorizzazione dei suoi straordinari tesori.

Il presidente della Fondazione Alviano Scarel ha espresso la sua personale soddisfazione per come “in tempi brevi si sia riusciti ad avviare questi importanti lavori che pongono soluzione a una situazione di abbandono, proprio a ridosso della millenaria Basilca, che si protraeva da troppi anni”e ha ricordato che “anche il bene archeologico se oggetto di pratiche virtuose, può continuare a parlare”. Ha ringraziato anche Anna Del Bianco “per il lavoro puntuale svolto nei tre anni del suo mandato con competenza e passione”.

Il Soprintendente Fozzati ha ricordato come la Sud Halle segni l’inizio di un percorso nuovo che parte dalla tutela per arrivare alla conservazione e alla fruibilità dei reperti, il presidente Fontanini e l’Ass. De Anna hanno ricordato l’unicum che Aquileia rappresenta in Regione e la necessità di una programmazione che la valorizzi e richiami sempre più persone.

L’Arcivescovo De Antoni si è augurato che “il mosaico del pavone, simbolo di Resurrezione, sia auspicio di un nuovo inizio per Aquileia”.

Al termine degli interventi, i vertici delle istituzioni presenti hanno firmato la pergamena purpurea che è stata posta, dopo la benedizione di Mons. De Antoni, Arcivescovo di Gorizia, in un incavo ricavato nella parete della Sud Halle. Inoltre, riprendendo e attualizzando il significato di un’usanza degli antichi romani, i rappresentanti delle istituzioni e tutti i soggetti coinvolti nei lavori, hanno collocato vicino alla pergamena, come simbolo di partecipazione e di impegno, alcune monete del conio 2010.

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