3 Febbraio 2011

Verso lo sblocco i fondi per la caratterizzazione del Sito inquinato

Potranno essere sbloccati i fondi statali per completare le caratterizzazioni del Sito inquinato di interesse nazionale di Trieste, premessa per realizzare le bonifiche e rendere quindi possibili nuovi insediamenti produttivi.

Il primo passo in questa direzione è l’emendamento al disegno di legge sulle cave, attualmente in discussione in Consiglio regionale, presentato oggi di concerto dal vicepresidente e assessore all’Ambiente Luca Ciriani e dall’assessore alle Finanze e Programmazione Sandra Savino.
Con l’emendamento, in sostanza, il lavoro di analisi delle sostanze inquinanti presenti nei terreni verrà affidato dalla Regione, in delegazione amministrativa, all’Ente zona industriale di Trieste (Ezit). Sarà così possibile sbloccare i fondi statali già a disposizione nel bilancio regionale, e imprimere una decisiva accelerazione al progetto.

“Questa misura – ha commentato l’assessore Sandra Savino – è di grande importanza perché, in un momento di generale difficoltà per l’economia, permette di offrire a Trieste una prospettiva di sviluppo delle attività industriali, e quindi dell’occupazione, in modo compatibile con la tutela dell’ambiente”.

“Il provvedimento – ha aggiunto l’assessore – nasce da una stretta collaborazione tra diversi assessori della Giunta Tondo, e in particolare dell’assessore all’Ambiente Ciriani, che ha dimostrato grande sensibilità su questo tema. Tutto ciò indica la coesione della Giunta regionale attorno alle esigenze del capoluogo”.

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