2 Febbraio 2011

Un giovane su tre senza lavoro. Siete disoccupati, precari, datori di lavoro, impiegati di agenzie interinali? Dite la vostra

Il 29% dei giovani tra i 15 e i 24 anno non riesce a trovare lavoro. E’ un record negativo.
Purtroppo il mese di dicembre 2010 ha fatto registrare, a livello nazionale, il dato più alto di disoccupazione dal 2004.

In base ai dati forniti dall’Istat un giovane su tre (nella fascia tra i 15 e i 24 anni) è senza lavoro. Sempre secondo le rilevazioni dell’Istituto, la disoccupazione totale a dicembre resta stabile all’8,6%.

Ma qual è la vostra esperienza a riguardo? Siete alla ricerca di un lavoro, ma senza esito? Siete datori di lavoro e magari non riuscite a reperire personale specializzato? O, ancora, siete dipendenti o lavoratori assunti dalle temute agenzie di lavoro interinale?
Raccontate la vostra a Bora.La. Potete farlo qui nei commenti oppure scrivendoci all’indirizzo redazione.trieste@bora.la oppure redazione.gorizia@bora.la.

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16 commenti a Un giovane su tre senza lavoro. Siete disoccupati, precari, datori di lavoro, impiegati di agenzie interinali? Dite la vostra

  1. Tergestin ha detto:

    Senza contar che i pochi “fortunadi” che ga un lavor se ritrova in massima parte paghe e contratti de merda. Vedaremo a Trieste tra un per de anni co’ el Porto serara’ baracca e restera’ solo quatro pensionati e do’ assessori che per ciaparghe i voti ghe metera’ do’ aiole soto casa, vantandosene.

  2. Julius Franzot ha detto:

    La Monassi ha due posti di lavoro pagati. Alle faccia della disoccupazione!

  3. Tergestin ha detto:

    @ Julius

    Deve fare un doppio lavoro perche’ evidentemente con una sola busta paga non arriva a fine mese, come spiegano qui:

    http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/monassi-si-fa-in-due:-40mila-euro-al-mese/3335213

  4. alpino ha detto:

    tanto a noi che cambia o i soldi se li magna tutti ela o se li magna un pochi ela e un pochi un altro paffuto cinquantenne con mercedes in garage, di certo non ne gioverà un ragazzo giovane di magari 23 anni che cerca impiego, anzi ragazzi visto che il post è serio e quello della disoccupazione giovanile è un flagello evitiamo di dare spazio e odiens a politicanti magnoni vari..
    Sarebbe bello sentire gli autori dei 2000 euro lordi dati dal comune di Gorizia per i buoni lavoro…
    La Monassi con 2000 euro la fa a malapena i cavei..

  5. Matteo ha detto:

    Secondo me un problema poco trattato della disoccupazione giovanile di questi tempi deriva dal fatto che i genitori spronano i figli a studiare all’università, per non vergognarsi davanti agli amici con figli studenti, e non capiscono che pian pianino quel vertice d’impiego si sta saturando. Posti di lavoro più umili, ma anche a volte più redditizi, sono lasciati in mano agli stranieri, dimenticando che la nobiltà del lavoro artigiano è un valore impagabile.

    Matteo – elettricista

  6. Julius Franzot ha detto:

    @ Alpino
    Non è uguale se lei siede su due posti pagati o se sull’altro siede un altro paffuto cinquantenne. Il paffuto evidentemente oggi siede su un altro posto pagato. Se libera quello, potrà essere occupato da un altro, che a sua volta libera il suo posto.
    Ogni persona che appoggia il culo su due sedie pagate ruba un posto di lavoro. Non importa a chi, comunque lo ruba!

  7. Julius Franzot ha detto:

    @ matteo
    Hai perfettamente ragione. Sto toccando con mano quanto manchino bravi artigiani onesti e disponibili. Purtroppo la riforma Bologna ha reso lo studio universitario triennale quasi obbligatorio per lo “status” sociale, peggiorando ancora il sistema, che ora deve mettere (in teoria) dietro a una scrivania non solo persone competenti, ma anche chi, dopo soli 3 anni, non sa fare nulla, ma pretende un posto da laureato.

  8. era ha detto:

    Io lavoro da anni con un contratto co.co.pro. mille euro al mese (ovviamente senza ferie, tredicesima, malattia, etc etc) ma tutto sommato non posso neanche lamentarmi vista la situazione generale

  9. isabella ha detto:

    Ha ragione Matteo, nessun giovane vuole più fare l’elettricista, l’idraulico, il meccanico…

  10. Tergestin ha detto:

    @ Isabella

    Ce ne sono non pochi a Trieste, basta farsi un giro per un qualsiasi baretto in periferia e vedere quanti ragazzi, finiti studi e scuole professionali e con esperienze in cantiere -a volte o spesso in nero- fanno la fila per entrare in una delle poche industrie/ammortizzatore sociale rimaste a TS.

    E ti diranno spesso pure la triste frase: “Cio’ xe sei mesi che son nota’ in colocamento, manpower e quel che te vol ma el punto xe che no go conoscenze e te sa come va qua…..”

  11. Pietro Bortolotti ha detto:

    Sono d’accordo sul fatto che frequentare l’università sia per molti uno status simbol…ecco un articolo di alcuni mesi fa che riporta come ci sia carenza di addetti al settore secondario http://www.studenti.it/lavoro/primi_passi/rapporto-confartigianato-mestieri-che-nessuno-vuole.php

  12. dimaco ha detto:

    Be pietro ono tutti lavori in cui devi alzarti o la mattina presto, oppure lavorare mentre gli amici sono in giro. Mica si abbassano a fare questi lavori i giovanotti. Tutti vogliono avere un lavoro in ufficio, dove non ci si sporca le mani.

  13. micheles ha detto:

    Se tutti questi giovani possono scegliere di non fare certi lavori, vuol dire che hanno le spalle protette dai genitori, altrimenti sarebbe un’altra musica!

  14. Erika ha detto:

    @dimanco sinceramente non vedo tutta questa scarsa volontà e puzza sotto il naso dei giovanotti che vanno a studiare…lo studio prevede fatica, dedizione, concentrazione, incertezze, ricerca, mantenimento dell’entusiasmo, sfibramento mentale, 4 soldi…io sono geologa e spesso mi è capitato di svegliarmi la mattina presto, lavorare tutta la notte, con il freddo, senza acqua, con poche soste per giorni, a 4000 metri, trascinando sacchi di rocce, martelli e altri strumenti. Ho studiato e sto studiando…e mi sto anche sporcando le mani se questo è quello che importa. Oltretutto faccio tutto questo, assieme a tanti altri ragazzi come me, all’estero per cui rinuncio pure alla mia famiglia e alla mia amata città. E come me vedo tanti ragazzi nella mia stessa situazione e con il mio stesso entusiasmo.
    Fra un anno non avrò più uno stipendio e non so neanche se troverò un lavoro nel mio campo, perchè lo cerco nella mia città, dove vorrei vivere e contribuire alla crescita della comunità con le mie conoscenze. Allora cambierò lavoro, come stanno facendo tante persone che hanno studiato e non possono esercitare le loro competenze.
    Tra le tante cose mi piacerebbe fare il meccanico di vespe o l’orologiaio. Secondo te con la raccomandazione di mio nonno che è meccanico di aerei e auto da 75 anni e dice che imparo in fretta e sono bravetta qualcuno mi assumerà? Ho 30 anni, sono una donna e non ho esperienza (e lasciamo perdere il fatto che il settore sta andando maluccio).
    Bene, ora posso rimettermi a studiare 🙂

  15. Erika ha detto:

    …a, mi aspetto un lavoro come garzone e apprendista ovviamente…tanto son sicura che la paga è superiore a quella attuale e vale di più a fini pensionistici.

  16. patrick ha detto:

    qualcuno mi spiega per favore come si trova lavoro escludendo sentito dire, per caso e per combinazione? E quale lavoro? servirebbe un’enciclopedia di tutti i lavori/professioni/mansioni possibile ed immaginabili non limitandosi ai soliti lavori “da extracomunitari” duri e faticosi, da precario (call center, commessa…), turismo/ristorazione/tempo libero, grandi aziende pubbliche o private, libere professioni. Ripeto, servirebbe un’enciclopedia ricordando inoltre che solo il 15% degli italiani è laureato.

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