Pubblicità su radio e riviste locali, inviti più o meno espliciti a giornate “rilassanti”. E i night austriaci fanno concorrenza alla Slovenia. Tutto perfettamente in regola, anche per quanto riguarda le prestazioni “extra”, perchè in Austria il sesso a pagamento è legalizzato.
Dopo il discusso servizio sui night di Nova Gorica, ecco cosa accade invece in Carinzia. I locali (case chiuse? night club?) vengono in genere chiamati “centri benessere” e in effetti pare che saune, bagni turchi e piscine ci siano davvero.
I prezzi? Questa volta non servono inviati con bloc notes, i listini sono già online. Si parte dall’ingresso, tra i 50 e gli 85 euro, che però includono anche il buffet e le consumazioni al bar. “Volete qualcosa di più? Per servizi speciali chiedete direttamente alla ragazza di vostra scelta”, recita la presentazione di uno dei locali. E la tariffa va dai 50 ai 65 euro per una mezz’ora.
La ciliegina sulla torta? Come per le migliori aziende, nel sito si trova la sezione “Lavora con noi”. I profili ricercati sono massaggiatrici, ragazze per la reception, bariste, …
E ovviamente le ‘massaggiatrici’ pagano le tasse. Chissà se Ruby & c. rilasciano regolare ricevuta fiscale….
anche in svizzera è legale, ma si paga molto di più!
Da noi una volta si chiamavano case chiuse.
Non risolleveremo completamente le sorti del bilancio nazionale ma un bell’aiuto ci sarebbe legalizzando l’antico mestiere e forse qualche beneficio sul lato della salute ci potrebbe pure essere grazie ad ovvii controlli.
Ma qui l’ipocrisia – di quale origine lo sappiamo – e l’interesse domina.
Comunque grazie dell’informazione, in caso di necessità sappiamo dove andare…
insomma, il problema economico si risolve andando ( legalmente) a puttane!
e quale sarebbe il problema? Sono in regola? Pagano le tasse? Gli è consentito per legge? Beh..allora ben venga, perchè in sincerità dopo tutto questo arrivano pure i controlli, e in Austria mi sa che su queste cose, scherzano davvero poco. X Fabry…dubito altamente che le escort o come amano chiamarsi le vips del sesso a pagamento lo facciano…e ti dirò…mi sta pure sulle scatole e nn poco (visto ciò che si portano a casa!)…vogliono far la vita, nessuno glielo vieta, ma sarebbe h che qualcuno guardasse in faccia la realtà, facendole pagare il suo…senza che a farlo siano sempre gli stessi! Comoda a quel qualcuno però? Di destra o sinistra che sia?…Aiaiai…temo di no.
è poco realistico moraleggiare sull’argomento.
E visto che, campioni come siamo dell’autogol, tutto quel che fanno gli altri paesi è meglio fatto di quel che sappiamo fare noi (noi, che abbiamo insegnato al mondo… a stare al mondo!)senza inopportune demonizzazioni, in considerazione anche di tutto il ben di peggio che che ci passa quotidianamente sotto agli occhi, prendiamo come siamo soliti ad esempio i “paesi più civili” che propongono lo stesso modello “assistenziale” in vigore nel Bel Paese, ma con una ineccepibile contabilità e dimentichiamoci la teorica sig.na Merlin, che da quanto ne ho letto, di tutto poteva intendersi, fuorché dell'”articolo”…
ee c’è poco da ridire i conti son presto fatti, se la prostituzione fosse legalizzata avremmo sicuramente una buona dose di capitali dal gettito…ma qui la morale vince sul soldo
Ho un documento sotto gli occhi, elaborato da un deputato sulla base di dati ISTAT. Secondo questo documento, con una tassazione media del 23% lo stato porterebbe a casa circa 3 miliardi di Euro all’anno.
L.
tratto da:
http://affaritaliani.libero.it/cronache/ruby_bonifici_arcore_minetti10211.html
“”””Dalla documentazione bancaria del Monte dei Paschi pare che Silvio Berlusconi, più o meno un mese dopo le conversazioni intercettate, trasforma in assegni circolari un milione 450mila euro. E pare che il premier spendesse in media 450mila euro al mese per organizzare le feste nelle sue ville, per pagare le ragazze del bunga bunga e i loro appartamenti.”””
Quanti rischi e quanto sfruttamento in meno avremmo adottando quel sistema.
E perché no, anche dei bei soldini in più con le tasse che verrebbero versate.
Ma fare le cose alla luce del sole non si può, bisogna farlo di nascosto.
Un motivo in piu’ per dir Viva l’A 🙂
Scherzi a parte, con la prostituzion legalizzada entrassi molti bori per le tasse, girassi meno malattie -le mule le devi far controlli sanitari obbligatori- e se dassi un colpo forte al bruttissimo mercato dello schiavismo oltreche’ ai pericoli de incontrar gente pericolosa per le esercenti.
Ma figurarse se in Italia se pol parlarne…..
qua pare dovuta la battuta: in Italia si cerca di legalizzare la prostituzione in un posto solo..Arcore
Concordo su tutto quello che scrive Tergestin. Aggiungo che in Austria – come in Germania e Olanda – nei night camuffati ci vanno solo i turisti e i nuovi ricchi e vengono spennati vergognosamente. Il casino austriaco più vicino a TS è il Casanova di Villach: dalla stazione verso il centro, alla Raiffeisenbank a sinistra (subito prima del ponte), 100 m dopo si trova a sin. il locale, dove uno riceve quanto pattuito senza costi accessori. Mai andare in Night/Striptease/Sex-Bar …..!!
poveri ometti, credevo vi foste un po’ evoluti dall’età della pietra…invece siete sempre in cerca di casini…
Sul web c’è una mappa di luoghi del bunga-bunga libero e legale in Austria, Germania, Olanda e Svizzera: http://sorcat.webs.com/doveoperiamofkkmaps.htm
la mappa è pubblicata da un ordine di cavalieri con tanto di castello virtuale, ma su questo metto un post sul castello di bora nera di el quel de la quela di oggi…
Il buon Julius…il casanova di Villach pare il più gettonato è famoso anche qui in Veneto, dà filo da torcere al buon Antonio da Comeno ahah..
Eh cara Sissi gli anni passano l’uomo si evolve ma la patata è sempre la patata
c’è domanda perché c’è offerta o c’è offerta perché c’è domanda? Risposto al quesito “Marzulliano”, per me il resto attiene a scelte personali, purché tra adulti consenzienti e c’è poco da scandalizzarsi.
Direi Sissi che invocare “evoluzioni” in questo ambito, al lume di duemila e passa anni di storia ufficiale e di storia “parallela”, sia poco realistico.
Tutt’al più dall’età della pietra vi è stata evoluzione nella forma di compenso.
Nell’età della pietra, non essendovi moneta, magari vigeva il baratto…
ma quale baratto flores nell’epoca della pietra i ghe dava na clavada per farse na ciavada!! 🙂
età della pietra scusssasate
e no, esimio collega Alpino! la sua ipotesi alpunto 20 attiene alla genesi del maschilismo non del meretricio che per definizione prevede pur sempre un do ut des.
allora, ometti evoluti, lancio una sfida! Chi ci racconta in quali locali è stato e quanto ha speso? 😀
nei 10 comandamenti non cè cenno alle puttane.
avremmo cosa aspettare ,era!
Mai conosciuto uno che lo ammettesse…il “loro” ritornello è sempre lo stesso, dal premier in giù ( o in sù, dopo le clamorose cadute di stile?) ” io? mai pagato una donna” boh! e allora tutte ‘ste cifre di ipotetico fatturato?
@ commento 1
” e se alla sua età lei diffeterà di competenza,
presto affinerà le capacità con l’esperienza,
dove sono andati i tempi d’una volta , per giunone, quando ci voleva per fare il mestiere anche un’pò di vocazione
AGAZZI E POCO DA DIRE QUA ABBIAMO ANCHE IL VATICANO CHE HA UN BRUTTO VIZIO DI METTERE E DETTARE LEGGE NELLO STATO ITALIANO.
CHIARO NO!
@alpino: aNCHE AL mARGHERITA E MOLTO MOLTO CARINO VENGONO DA TANTE PARTI D’ITALIA PER ANDARE LI.
In Italia c’è il vaticano, ma anche le femministe e i radical chic che mettono in riga la sinistra. Il risultato è il proibizionismo che piace alla criminalità organizzata perchè le permette di controllare una parte consistente della prostituzione, shiavizzando donne straniere
come darti torto, Aldo? E “storicamente” parlando ho sempre pensato che la signorina Merlin, abbia prodotto più danni che vantaggi al “buon costume”, precipuamente socio-sanitario depennando le “signorine di Stato”.
Non basta abolire per legge una realtà così radicata, per farla scomparire.
Come col proibizionismo. Vietate le bevande alcoliche , nessuno ha smesso e la malavita ne ha assunto la gestione.
Il prblema è che in Italia molte pratiche sono vietate e quindi alimentano una gestione sommersa malavitosa, lo sappiamo tutti che se partiamo legalizzando la prostituzione per togliere dal predominio criminoso questa attività il secondo step sarebbe per lo stesso motivo la legalizzazione di alcune droghe e loro vendita/consumo.
Ora vi chiedo di non scatenare dibattito sul secondo punto ma penso che possiamo concordare che la normale evoluzione sarebbe quella.
L’Olanda paese pioniere dei putantour a norma di legge ora piano piano si ritira sui suoi passi definindeo l’esperienza della prostituzione legalizzata un flop….diciamo che pure loro si sono fatti prendere un tantinello la mano esagerando..
Per parcondicio e per le belle signore lettrici è sottointeso che nelle case chiuse devono anche esercitare gli gigolò, discorso valido per tutti trans, travestiti, marrazzo ecc ecc
@ Alpino
Il discorso delle droghe e’ diverso, perche’ ad Amsterdam si sa bene cosa cercano i turisti in alcune aree: ergo quelle leggere sono in vendita nei coffee shop e quelle pesanti sono in vendita -illegalmente- dagli spacciatori che si mettono comodamente fuori in un angolo stando attenti alla polizia.
Cosi’ mi dicono sia la situazione li’.
La prostituzione e’ una cosa diversa e fa meno danni della droga (ovviamente) e quindi legalizzarla sarebbe solo un guadagno per tutti meno che per le loschissime figure che ci lucrano sopra.
@Tergestin
concordo pienamente, penso solamente che più di qualcuno faccia lo stesso ragionamento (criminalità che gestisce) tanto per la prostituzione quanto per le droghe leggere, ovvero se la prostituzione la legalizziamo per toglierla dalle mani della criminalità allora lo stesso motivo varrebbe per la droga cosidetta leggera (ammesso che esista) monopolizzandola come il tabacco, in entrambi i casi si toglie alla criminalità e si aumenta il gettito fiscale, con ciò non dico di essere favorevole alla legalizzazione droghe leggere anzi, ammetto però che per più di qualcuno i due passaggi sono strettamente collegati
Il paragone prostituzione-droga non regge alla verifica dei fatti. In quasi tutta Europa, meno l’Italia e pochi altri, non vige il proibizionismo sulla prostituzione, ma mica la vendita della droga è legale, fatta eccezione, in parte, per l’Olanda. Oltre ai radicali, mi risultava che anche la Lega era favorevole alla regolamentazione della prostituzione. O adesso si sono vaticanizzati anche loro?
Sto di nuovo con Aldo del 33.
Scusate tanto , da donna dovrei essere l’ultima a dirlo, ma sessualità sia pure mercenaria, purché”adeguatamente” praticata, meglio se in ambiente idoneo, è tutta salute.
Altrettanto non sono e non sarò mai disposta ad ammettere per l’uso delle sostanze stupefacenti light & strong come si ostinino (non certo, io!) a distinguere
Flores sei una donna??
Letterina all’On.Fedriga:
visto che la Lega diceva (dice ancora?) di essere per la legalizzazione della prostituzione in club controllati, liberando schiave e condomini dalla criminalità
aggiunto che, secondo i sondaggi, la maggioranza schiacciante degli italiani, uomini e donne, è d’accordo
perchè non presenti una proposta di legge:
art.1 abolizione della legge Merlin
art.2 applicazione della normativa austriaca, tedesca o svizzera
On. Fedriga, se ci sei batti un colpo…
Sono d’accordo con Flores: il sesso, con le dovute precauzioni, non fa male, le droghe sì.
Per restituire un minimo di onore a chi lo merita: la cosiddetta Legge Merlin fu la risposta italiana ad una battaglia sociale inziata in Francia per opera del locale Partito Socialista, e più precisamente per opera di una deputata – Marthe Richard – ex prostituta.
All’epoca le case di tolleranza (giacché è di questo che parliamo) rinchiudevano al loro interno gruppi di donne tutte segnalate alla Questura, e di fatto considerate delle vere e proprie appestate dalla società civile.
I tenutari delle case di tolleranza erano i signori e padroni della vita di queste ragazze, che subivano vessazioni di ogni genere. A loro volta, i tenutari erano inseriti in un apposito registro, e di fatto erano delle sorte di “funzionari impropri dello stato”. La Repubblica Italiana, di fatto, era la vera e propria sfruttatrice della prostituzione, violando la Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo del 1948, che chiedeva l’impegno degli stati firmatari a perseguire lo sfruttamento della prostituzione.
Quando si trattò di votare la legge Merlin, contrari si dissero – all’epoca – i monarchici e i missini.
Questa fu quindi – per l’epoca – una norma di assoluta liberalità ed emancipazione.
L.
@35 Siiiiii, Alpino . ho perfino scritto che pensavo di sposare il cecemoscovita di Gradisca…Capito l’inspiegabile equivoco, con tanto di nick “fiorito” e già per questo illuminante, lo sto ripetendo un po’ dappertutto con mille espedienti.
Non che cambi granché, ma insoma baba son e tale me vojo palesar, usti!
@ tutto vero , enciclopedico Luigi e senz’ombra d’ironia grazie di parecchi aggiustamenti di “tiri” un po’ a casaccio, miei e altrui…
PERO’, al pari della legge 180 meglio nota come Legge Basaglia, avrebbero entrambe avuto bisogno di rodaggio e “aggiustamenti” ( il Luigi della situazione, insomma!)diventando definitive, dribblando Appello e Cassazione!
Malattia mentale e prostituzione non sono scomparse soltanto perché sdoganate sul territorio!
Luigi (veneziano)l’ostacolo maggiore per i bordelli in Italia è costituito dal sindacato:pochi iscritti ,troppe risorse
#38 dalla legge Merlin non è passato qualche mese, ma più di mezzo secolo…non si tratta di abrogarla per tornare indietro alle case chiuse, ma per andare avanti verso il modello del club, prevalente in Europa, dove la prostituta è una libera professionista, chi gestisce il club un imprenditore, lo stato controlla il rispetto delle regole, il criminale viene messo fuori gioco dalla fine del proibizionismo e il cittadino non viene più disturbato in strada e nei condomini.
@42 se ci pensi, Aldo anche in questo senso c’è parallellismo con la legge180.
Dopo la serrata di entrambi, però l’iter successivo è stato divergente.
Pur con gli errori ed omissioni di lasciare i malati di mente troppo spesso in collo alle famiglie,vi è stato un prosieguo con la creazione di strutture semiautogestite e supervisionate da enti locali.
Le prostitute? “redente d’ufficio” (ah Lina, Lina!) in realtà sommerse e a rischio. loro e altrui.
Mentre l’evoluzione post manicomi è stata più o meno analoga e sempre perfettibile, a quella senz’altro auspicabile, che prospetteresti tu per l’esercizio della prostituzione.
considerando che sono di BOLOGNA,città dove la sera il Viale è un Muro di PROSTITUTE,e considerando che anche di giorno lo è,avendo una Figlia di 22 mesi…PAGHEREI per la riaperture delle case chiuse!!!almeno i bambini non vedono certe cose!!!
Me vien de pianzer, e pensar che un tempo l’Austria la jera un paese ordinado.
…comunque legalizzare non azzera i casi di riduzione in schiavitù delle donne (e dei bambini), in Olanda si continuano a trafficare esseri umani.
http://www.uri.edu/artsci/wms/hughes/netherl.htm
L’anno scorso mi è capitato di fare una ricerca sull’argomento e la mia impressione è stata che manchi la volontà politica per cambiare le cose. Sembra banale? Nessuno lo dice apertamente nelle centinaia di report scaricabili da internet.
A livello europeo il paese che ha avuto più successo (almeno tra quelli su cui ho fatto ricerche) è la Svezia, che non punisce le prostitute ma soltanto i clienti. In Italia una proposta del genere otterrebbe come risposta l’illustrazione di teorie sugli istinti e le insopprimibili voglie dei poveri uomini italiani. (E magari anche sul fatto che le italiane non la mollano e le straniere invece sono più docili).