31 Gennaio 2011

Un’altra Trieste, ecco la squadra che correrà per il Comune di Trieste

Ecco la lista di Un’altra Trieste per il Consiglio comunale di Trieste:
Andriani Lorenzo 32 anni, Babetto Arturo 57, Bacer Giuliano 38, Baldini Raffaele 36, Berton Cristiano 65, Bianco Massimiliano 47, Brandolin Lucio 55, Bratti Pietro 65, Cacciatori Paolo 61, Catalan Fabio 46, Colussi Cristina 28, Concas Midio 61, D’Alfonso Patrizia 49, Della Torre Marina 66, D’Eri Angelo 58, Ferro Nino 70, Ficiur Fabrizio 49, Frommel Claudio 74, Gambino Alessandra 29, Guido Giuseppe 60, Ianza Marco 29, Lukac Doriano 50, Manzi Oreste 51, Marchio Serafino 65,
Medau Marcelo 38, Moscolin Paolo 42, Pangherz Alessandro 41, Papagni Marcantonio 41, Pellarini Andrea 59, Porro Salvatore 60, Rosolen Alessia 40, Rossetti Bruno 41, Sulli Bruno 74, Tutone Mario 47, Varini Gianni 43, Zancola Franco 52.

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7 commenti a Un’altra Trieste, ecco la squadra che correrà per il Comune di Trieste

  1. Sara ha detto:

    Bravo Franco!!!
    Continua così perchè i triestini ti stanno seguendo sempre con maggiore attenzione e se rispetterai tutte le tue promesse, non avrai rivali!!!
    Il mio voto è assicurato!

  2. Luciana Favretto ha detto:

    Ho letto di un assessore per il carso. Bene! Questo poi dovrà essere esperessione della minoranza slovena, meglio ancora!
    Ma il commento su questa faccenda?

    TRIESTE-TRST
    La Bavisela inciampa sullo sloveno
    Bandelli (An) fa coprire la scritta slovena sulle magliette
    La Bavisela inciampa nella mancata scritta in sloveno sulle magliette. O meglio la scritta prima c’era, ma è stata coperta da un adesivo con il marchio: Bavisela. Restano bene in vista, sulla schiena, tre altre scritte: «seguimi» in italiano, quella in triestino «corimi drio» e in inglese «follow me». La scoperta è stata fatta da genitore di un ragazzo del Mladina, che ha partecipato nei giorni scorsi alle manifestazioni sportive collaterali dedicate ai giovani (ski roll). Appena sono state distribuite qualcuno si è accorto che c’era quello strano adesivo applicato a posteriori. Su una maglietta l’adesivo si è un po’ staccato e infilandola, in controluce, è apparsa anche una scritta che, in realtà, era coperta: «sledi mi», in sloveno. Il pensiero è andato subito al creatore della manifestazione sportiva internazionale che ogni anno richiama a Trieste migliaia di persone da tutta Europa, Franco Bandelli, esponente di An e assessore in pectore della nuova giunta Di piazza. Dopo poche ore, soprattutto nel mondo della minoranza slovena, è scoppiato il caso con tanto di articolo sul Primorski dnevnik e foto della maglietta. Ieri poi la notizia ha cominciato a fare il giro di tutta la città. Da oggi gli indumenti saranno distribuiti agli iscritti delle altre competizioni collaterali e a tutti i partecipanti (saranno 7500) del Trofeo Friuladria (la marcia non competitiva) che si corre domenica. In totale oltre 9 mila pezzi. Pronta la replica dello stesso Bandelli «È tutto un equivoco, non ho nulla contro gli sloveni». Il patron della gara europea comunque si assume tutte le responsabilità: «Certo, me le assumo perché sono stato io che ho voluto coprire quella scritta. La verità è che la frase “seguimi” doveva essere scritta in otto lingue, invece chi ha realizzato la maglietta ha commesso un errore, se avessi visto prima le bozze l’avrei bloccata. Quando ho visto la scritta “sledi mi” ha subito pensato: ma stiamo scherzando? Cosa avrebbero detto tutti quei croati che partecipano, e sono il triplo degli sloveni, e poi i tedeschi e gli austriaci, di fronte a una maglietta senza la scritta nelle loro lingue? Per questo ho modificatola scritta. Non c’è nessuna preclusione agli sloveni e lo dimostra il fatto che una delle manifestazioni collaterali la organizziamo con il Mladina». Bandelli insiste: «Le scritte sul lato anteriore della maglietta le abbiamo decise noi, per quelle che andavano stampate dietro ci doveva pensare lo sponsor, la Banca popolare Friuladria; evidentemente non si sono capiti con chi le ha stampate, dovevano esserci otto lingue e invece sono arrivate così. Ho dovuto rimediare e mi assumo tutta la responsabilità. Lasciando quella scritta avrei offeso tutti gli altri. Ho deciso di mettere il marchio Bavisela con un adesivo e con un aggravio di costi. Volevo rifarle tutte, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo lasciato l’italiano, il triestino, l’inglese che vale per tutti perché è una manifestazione internazionale. Senza penalizzare nessuno. Mi sembrava allucinante perciò lasciare lo sloveno». Scuote la testa Bandelli, non si capacita di tanto rumore:«Proprio io che non ho alcuna preclusione verso gli sloveni — ribatte — e poi chiedo: ma avete mai visto una scritta in italiano alla maratona di Sežana? Noi siamo gemellati con quella manifestazione e non c’è mai stata una maglietta con una scritta in italiano». La colpa di tutto questo rumore secondo il leader della Bavisela è da cercare altrove: «A scoprire il tutto è stato il genitore di un ragazzo della Mladina — conclude — e il fatto che ora ci sia tutto il clamore è colpa di qualcuo che vede sempre il male dappertutto. Io comunque mi assumo tutte le responsabilità, ritengo valido e opportuno quanto ho fatto».

    Giulio Garau (Il Piccolo, 4. 5. 2006)

  3. Sara ha detto:

    Premesso che stiamo parlando del bugiardello e premesso che mi fa sorridere che alle persone interessi più il gossip (Bavisela, multa, ecc.) che il programma, prendersi le proprie responsabilità di questi tempi lo vedo più come un pregio che un difetto.
    Mi piacerebbe tanto che gli appassionati di archivi editoriali ci proponessero, oltre agli articoli di contestazione, anche quelli di apprezzamento.

  4. Redazione ha detto:

    @ Sara/Chiara: abbiamo lasciato i tuoi commenti nonostante il doppio nick.
    Ora però scegline uno solo 😉

  5. Sara ha detto:

    Redazione, dov’è sparito il mio commento n°1???

  6. Redazione ha detto:

    E’ lì, non l’abbiamo tolto. Se non lo vedi prova ad aggiornare la pagina.

  7. Sara ha detto:

    Ok grazie, adesso vedo tutto. Sara mamma, Chiara figlia. Un PC. Poca chiarezza sull’uso dei dati personali. Se devo scegliere tra le due lascio spazio a mia figlia.
    Cordialmente.

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