30 Gennaio 2011

Eurolega: l’Olimpija Ljubljana e quell’ultimo tiro sul ferro

Foto di Ivan Doglia

Giovedì sera l’Union Olimpija Ljubljana è stata ad un tiro dall’impresa contro il Barcelona, campione d’Europa in carica, nella prima partita casalinga delle Top 16 di Eurolega. Con pochi secondi da giocare, in svantaggio per 67 a 68, la squadra slovena ha avuto in mano la palla per vincere; ad avere questa grossa responsabilità è stato Kenny Gregory , l’americano è partito fronte canestro, cercando di attaccare il ferro, arrestandosi da tre metri per tentare il tiro dalla media. Il tempo si è fermato alla Stožice Arena, il tempo della parabola della palla che si infrangeva sul ferro del canestro.
Personalmente la scelta dell’ultimo tiro non mi trova d’accordo, ma indietro non si torna. La storia è andata diversamente, e resta il rammarico per esser stati ad un soffio dal battere quella corazzata che è il Barcelona.
Infatti la formazione catalana vanta un roster di primo livello, costruito per vincere, stazza, esperienza e tecnica.

Fra tutti Juan Carlos Navarro, giocatore che ha letteralmente fatto la partita, ha dimostrato sangue freddo nei momenti topici, risultando una minaccia continua. Ha messo in evidenza tutto l’arsenale a disposizione: i tiri da tre micidiali e delle incursioni in penetrazioni mortifere, nonostante la stazza ridotta. Invece il tanto chiacchierato Ricky Rubio non ha impressionato, e, avendolo visto in azione solo qualche volta, non riesco a capire perchè diverse squadre NBA si stiano accapigliando per lui, ma, ripeto, la mia conoscenza non è così profonda. Infine una grande presenza fra gli spagnoli è stata quella di Erazem Lorbek, a cui dire l’atmosfera percepita a Ljubljana (sua città natale) quest’anno non l’ha sentita da nessuna altra parte.

E forse anche qua sta il segreto di questa piccola squadra di Ljubljana, che partita dopo partita non smette di meravigliare, e insomma bisogna riconoscere che il pubblico sloveno dà una marcia in più ai bianco verdi, rendendo difficile per chiunque venire a giocare in questa arena.
La prestazione della squadra slovena è comunque da encomiare. Ha iniziato lentamente, faticando a trovare soluzioni al dilemma “blaugrana”, a metà partita il risultato diceva 36 a 26 per i catalani, tabellino ancora generoso, rispetto alla schiacciante superiorità spagnola.

Gli sloveni, per nulla rinunciatari, hanno avuto il merito di non mollare e crederci fino in fondo. Il risultato è stato un incredibile terzo quarto da 28 a 16, sufficiente a riaprire la partita e a far tremare il Barcelona. Grandi. Ora ci aspetta una doppia sfida col Maccabi di Tel Aviv, che dirà molto sul finale di stagione. Nelle parole di coach Zdovc, c’è tutto il temperamento sloveno: “Nonostante la sconfitta, nulla è cambiato. Abbiamo ancora quattro partite da giocare e tutto può succedere. Barcellona e Maccabi sono i favoriti per avanzare, senza dubbio. Ma devono dimostrarlo sul campo”.
Nota curiosa e piacevole.
Sugli spalti dell’arena campeggiava uno striscione dell'”Olimpija Klub Trst”, club di sostegno alla squadra promosso dalla società sportiva Bor di Trieste, non ne sapevamo nulla e ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi.

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5 commenti a Eurolega: l’Olimpija Ljubljana e quell’ultimo tiro sul ferro

  1. dultan ha detto:

    gran squadra, gran bella partida

  2. Sw ha detto:

    ottimo Olimpija, grinta e difesa ma pessima gestione di gran parte degli attacchi, specie gli ultimi.. nelle ultime 2 azioni offensive inutili tiretti forzati dalla media, tanto vale buttarsi dentro x raccattare un fallo qualsiasi col Barça in bonus..

  3. effefi ha detto:

    klub 🙂

  4. giacomo ha detto:

    d’accordo con la pessima gestione degli ultimi tiri, senza senso.

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