Le Poste tagliano nelle province di Udine e Pordenone, ma anche a Gorizia, territorio che – sino a oggi – sembrava dovesse rimanere immune da questa probabile ondata di chiusure. Ed è proprio su questo che interviene Luigi Ferone.
Per il consigliere regionale del Partito Pensionati, che ha rivolto un’interrogazione alla Giunta, “la capillare presenza di uffici postali ha garantito le esigenze della popolazione, soprattutto quella più anziana che ha difficoltà anche a percorrere pochi chilometri per recarsi in un ufficio postale fuori dal luogo di residenza.
“C’è da rilevare che – aggiunge – soprattutto nei piccoli centri, la posta è un punto di riferimento naturale, dove si custodiscono i risparmi, si spedisce una lettera o una raccomandata, si ritira la pensione. È indubbio che questo servizio svolga un importante ruolo sociale e che i programmi di riorganizzazione del servizio debbano sempre tenere conto di questo suo ruolo”.
Così, Ferone chiede alla Giunta “di intervenire nei confronti del direttore del settore nord-est di Poste Italiane perché nessun ufficio postale della provincia di Gorizia sia soppresso e per chiedere, al tempo stesso, che ogni progetto di riorganizzazione nell’Isontino sia comunicata, con congruo anticipo, alla Regione, alla Provincia e ai Comuni interessati”.
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