Forte del Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010 e del più recente Premio UBU 2010 quale Migliore Novità Italiana, venerdì 28 gennaio alle ore 20.45, arriva al Teatro Comunale di Monfalcone, ospite della rassegna “contrAZIONI – nuovi percorsi scenici”, lo spettacolo la Borto.
Autore ed interprete dello spettacolo è Saverio La Ruina, già vincitore di due Premi UBU nel 2007 per la drammaturgia e l’interpretazione dell’intenso Dissonorata.
A produrre lo spettacolo, le cui musiche sono composte ed eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco, è Scena Verticale, realtà teatrale fra le più originali ed interessanti della scena italiana, nata a Castrovillari, in provincia di Cosenza, nel 1992 e vincitrice nel 2003 del Premio della Critica Teatrale e nel 2010 del Premio Speciale UBU per il festival “Primavera dei Teatri”, di cui è ideatrice e organizzatrice.
la Borto racconta la struggente storia di Vittoria, una donna del Sud costretta a vivere in una società costruita dagli uomini, con regole che non concedono appigli, arretrata e opprimente, che ancora oggi nel suo profondo stenta a cambiare. Una società dominata dagli sguardi e dai comportamenti maschili: uno sguardo predatorio, che offende e violenta, e un comportamento irresponsabile, che provoca gli eventi ma ne fugge le conseguenze. L’aborto è solo una di queste, ma è la conseguenza più estrema.
Vittoria racconta il suo calvario e, al contempo, l’universo femminile di un paese del meridione, e lo fa nei toni ironici, realistici e visionari insieme, propri di certe donne del Sud.
Non mancano infatti, nello spettacolo, momenti di grande ironia, come quando gli uomini “geometri” misurano il corpo delle donne che passano come se al posto degli occhi avessero il metro; o quando il paese si trasforma in un’immensa chiesa a cielo aperto per scongiurare le gravidanze. Di grande intensità anche i momenti di commozione, legati per esempio alla decimazione del “coro” delle donne.
Ma quando la protagonista chiude il cerchio raccontando il calvario della nipote, l’ironia e la commozione lasciano il posto a una profonda amarezza, costringendo lo spettatore a confrontarsi con la dura ma ancora ambigua realtà dei nostri giorni.
Forte di un testo straordinario e di un’incredibile abilità interpretativa, Saverio La Ruina, in pantaloni e maglietta, senza rinunciare alla propria identità maschile ma giocando su intonazioni e posture, ci restituisce un universo femminile ferito ed offeso.
I biglietti possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da lunedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, Radioattività di Trieste, Libreria Antonini di Gorizia, ERT di Udine e on line sul sito www.greenticket.it.
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