22 Gennaio 2011

Riccardi chiede a Matteoli garanzie sui dragaggi a Monfalcone

“Chiedo garanzie e certezza di tempi che l’Accordo di programma tra lo Stato, con il ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti, e la Regione, per il tramite dell’Azienda Porto di Monfalcone, per la conclusione delle opere di dragaggio,venga chiuso al più presto: ne va della sopravvivenza dello scalo e dei suoi traffici”, afferma l’assessore regionle alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi.

Nella Conferenza dei servizi programmata due giorni fa a Trieste, infatti, l’Azienda Porto di Monfalcone, sostenuta dalla Regione, ha richiesto espressamente la chiusura dell’Accordo di programma con lo Stato per poter intervenire direttamente, grazie anche agli strumenti normativi di cui la stessa Amministrazione del Friuli Venezia Giulia si era dotata nel corso dell’attuale legislatura.

L’assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardo, di fronte all’inpasse che la Conferenza dei servizi ha fatto registrare e che impedirebbe alla Regione di far proseguire le escavazioni al canale di accesso al porto di Monfalcone a meno 12,5 metri, ha inviato una comunicazione al ministro Altero Matteoli nella quale segnala la difficoltà di far fronte a questo impegno, “pagato con soldi della Regione, non da ultimo anche grazie alla legge finanziaria per il 2011”, a causa di posizioni assolutamente interlocutorie, e dunque inaccettabili, da parte dei responsabili dell’Ufficio Genio civile ed Opere marittime di Trieste.

“Auspichiamo soltanto, visto che la Regione non chiede nulla in termini economici alla Stato, di non essere più ‘prigionieri’ di una situazione che si trascina, ormai, da quasi un decennio: una telenovela con la regia degli uffici periferici dello Stato in Friuli Venezia Giulia, che ci impedisce di poter assicurare un futuro al porto di Monfalcone”, osserva l’assessore Riccardi.

Si chiuda nel più breve tempo possibile l’Accordo di programma, ribadisce Riccardi, che nella lettera a Matteoli richiede l’intervento ministeriale affinchè “non venga ostacolato il completamento dei lavori e possa essere garantite finalmente le condizioni infrastrutturali per lo sviluppo della portualità di Monfalcone”.

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