14 Gennaio 2011

A Cormons un convegno sulla tecnica viticola

“L’esperienza e l’innovazione: influenza della tecnica viticola sulla qualità delle produzioni”.
E’ questo il tema centrale dell’incontro-dibattito che si terrà venerdì 14 gennaio presso l’Enoteca di Cormons. L’atteso appuntamento, con inizio alle ore 15, è il primo di una serie organizzato da Ferdinando Cestari, Gibil Crespan, Marco Vecchi, Guido Padovan e Massimo Dal Mas che si prefiggono la divulgazione delle nuove innovazioni vitivinicole acquisendo kwow-how da tecnici ed esperti del settore i quali interpretano le tecnologie più moderne.

La corretta esecuzione delle operazioni colturali con una forte influenza sulle produzioni vitivinicole sia per aspetti qualitativi, quantitativi e durata sono riconosciute universalmente per il raggiungimento al top della produzione che avviene, solitamente, sui vecchi vigneti.

Una notevole mole di esperienze maturate sia in Friuli che in altre regioni sta contribuendo a definire i princìpi e le linee guida a cui i produttori dovranno attenersi per garantire la qualità e contenere l’incidenza di malattie del legno che sono la principale causa di estirpo anticipato o morte del vigneto. Questo in sintesi l’obiettivo del convegno: mettere a disposizione degli operatori regionali esperienze diverse; dai vignaioli locali a quelli della Loira (Francia) con interventi di ricercatori italiani e friulani. Interverranno sul tema il professor Francois Dal, fisiologo francese, il prof. Enrico Peterlunger del dipartimento di Produzione vegetale e tecnologie agrarie, Università di Udine, il prof. Stefano Poni dell’Università Cattolica di Piacenza e il dottor Paolo Sivilotti del servizio ricerca e sperimentazione dell’Ersa con il contributo di Ilsa, Valente Spa, Vivai Pepiniers Guillaume e Belghim Crop Protection.

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