Ballaman ammette i viaggi a bordo dell’auto blu ma per impegni istituzionali

Avrebbe effettivamente compiuto i viaggi a bordo dell’auto blu, ma per impegni istituzionali. Emergono nuovi dettagli dello scandalo auto blu che ha investito l’ex presidente del Consiglio regionale, Edouard Ballaman.

Le sue dichiarazioni risalgono all’interrogatorio davanti al pubblico ministero della Procura della Repubblica Trieste, dalla quale è indagato per peculato, lo scorso 7 ottobre, e sono riportate – annuncia l’Ansa – nell’atto di citazione del procuratore regionale della Corte dei Conti, Maurizio Zappatori.

Nel caso del viaggio a Milano del 7-8 maggio 2008 per la partita Padania-Tibet, ”Ballaman ha spiegato – si legge nell’atto – di aver anche incontrato vari esponenti politici tra cui i ministri Umberto Bossi e Roberto Calderoli”. Tale dettaglio – osserva la Procura contabile – ”non era indicato nell’agenda degli impegni istituzionali del Presidente del Consiglio regionale” e per cui – secondo la Procura – l’uso dell’auto di servizio ”non è giustificato”. In altri casi, Ballaman ha sostenuto di non ricordare le circostanze, oppure non ha riconosciuto quanto ricostruito dal dossier. In altre circostanze, Ballaman avanza il sospetto che l’autista abbia utilizzato l’auto – e, quindi, sia stato ‘registrato’ dalle ricevute Telepass – senza averlo a bordo, e in altre circostanze ancora l’ex presidente del Consiglio nega di aver compiuto dei viaggi.

Nel lungo atto sono citate varie visite, dal notaio all’idraulico, dall’aeroporto al ristorante. Tra i viaggi che sono invece giustificati a fini istituzionali – secondo la Procura contabile – c’è la trasferta a Milano dell’ottobre 2009 per la prima del film ‘Barbarossa’, in quanto evento incluso nell’agenda istituzionale.