11 Gennaio 2011

Il Wwf rende pubblici i progetti del tracciato Tav Ronchi-Trieste

Il Wwf Friuli Venezia Giulia ha inserito alcuni elaborati del progetto di Rfi – Italferr per la linea ferroviaria Tav, Venezia –Trieste, nel proprio sito internet, dal quale sono scaricabili. Si tratta, per ora, delle corografie con il tracciato della tratta Ronchi dei Legionari-Trieste e della relazione generale sul progetto preliminare. Inoltre, sono state inserite anche la sintesi non tecnica dello studio di impatto ambientale e la carta di sintesi degli impatti.

“Abbiamo così voluto – sottolinea l’associazione – sopperire almeno in parte al gravissimo deficit di trasparenza, da parte del ministero dell’ambiente. La procedura di Via (valutazione di impatto ambientale) è stata avviata infatti il 22 dicembre scorso, con la pubblicazione degli annunci su alcuni quotidiani: da quella data sono cominciati a decorrere i 60 giorni (fino al 20 febbraio, quindi) a disposizione dei cittadini per la consultazione degli elaborati e la formulazione delle osservazioni. Tuttavia, a quasi 20 giorni di distanza, la documentazione non è stata messa a disposizione del pubblico nel sito internet del ministero.”

Il materiale è infatti disponibile, in formato cartaceo e digitale, soltanto presso gli uffici della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste, dove lo ha recuperato il Wwf.
Il 30 dicembre è apparso anche l’annuncio del deposito del progetto preliminare per la tratta Tav Portogruaro – Ronchi del Legionari. Non appena possibile, anche parte di questo materiale sarà resa disponibile sul sito, annuncia il Wwf.

“E’ impossibile – chiarisce l’associazione – inserire tutto il materiale depositato per la grande quantità degli elaborati e le enormi dimensioni di alcuni di questi. Risalta quindi ancor di più la scelta di opacità, e disprezzo nei confronti dei diritti dei cittadini, implicita nel comportamento del ministero dell’ambiente”.

“Scelta aggravata – secondo il Wwf – dal fatto di aver consentito a Rfi – Italferr lo “spezzatino” sul progetto, cioè di suddividere la linea Tav Venezia – Trieste in quattro progetti preliminari distinti (Mestre-Aeroporto Marco Polo, Aeroporto-Portrogruaro, Portrogruaro-Ronchi e Ronchi-Trieste), con altrettante procedure Via distinte e formalmente indipendenti l’una dall’altra. Un assurdo spiegabile soltanto con la volontà di rendere quanto più difficile la percezione dell’impatto complessivo dell’opera e di concentrare l’attenzione delle comunità locali soltanto sul frammento di Tav che interessa direttamente i propri territori, dimenticandone le valenze e gli impatti su scala d’area vasta. Non per nulla lo “spezzatino” dei progetti è una pratica condannata a livello comunitario (dov’è denominato “project splitting”).

Non basta. Secondo il Wwf “i progetti presentati sono privi di elementi fondamentali, pur prescritti dalla normativa vigente sulla VIA, come l’analisi costi-benefici ed il piano economico-finanziario. Per un’opera del costo complessivo, stimato, di oltre 6 miliardi di Euro, si tratta di carenze gravissime”.

Il sodalizio ambientalista ha perciò spedito nei giorni scorsi, ai ministeri competenti e alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, la richiesta di riunire in un’unica procedura Via i quattro tronconi della Tav tra Venezia e Trieste, integrando gli elaborati con gli elementi mancanti.

“Abbiamo anche chiesto – si precisa – a tutti i Comuni, veneti, friulani e giuliani, interessati dalla Tav, di appoggiare la nostra richiesta. Solo in questo modo, infatti, il ruolo dei Comuni come rappresentanti dei rispettivi territori non si ridurrà a quello di postulanti, in grado al più di strappare misere “compensazioni” a fronte di impatti ambientali e socio-economici devastanti. Chiediamo inoltre ai Comuni – conclude l’associazione – di unire le forze per dotarsi delle competenze necessarie ad un’analisi approfondita degli impatti e delle implicazioni del progetto Tav. Lo avevano già fatto, pur in un contesto normativo più impervio e con risultati positivi, i Comuni dell’area monfalconese nel 2003, all’epoca della VIA sul primo progetto Tav sulla tratta Ronchi dei Legionari-Trieste: progetto non a caso poi bocciato a livello ministeriale e ritirato dalla Regione. Non c’è ragione per non ripetere, su scala più ampia, l’esperienza di allora”.

Il Wwf sottolinea ancora “che le decisioni comunitarie sul “Corridoio 5” non implicano in alcun modo la necessità di realizzare linee ferroviarie Tav. Anzi: le elaborazioni e gli studi indipendenti prodotti, almeno dal 2003 in poi, dimostrano come sia più che sufficiente un programma di ammodernamento (con limitati interventi di potenziamento infrastrutturali su alcuni “colli di bottiglia”) della rete ferroviaria esistente, per consentire di trasferire quote significative di trasporto merci e passeggeri dalla gomma alla rotaia. Strategico è semmai un intervento sugli aspetti organizzativi, normativi, gestionali e tariffari, che oggi favoriscono il trasporto su gomma e penalizzano quello su ferro.

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5 commenti a Il Wwf rende pubblici i progetti del tracciato Tav Ronchi-Trieste

  1. Fabio ha detto:

    Figuriamoci…il comune di Monrupino nasconde in tutti i modi il progettino di una stupida (in confronto alla TAV) tribuna di cemento. Figuriamoci se quelli che tirano i fili vogliono aver anche i problemi della gente che ficca il naso nella spartizione dei loro affari.

  2. Dario Predonzan ha detto:

    E quindi? Bisogna rassegnarsi ad essere trattati da sudditi?

  3. giorgio (no events) ha detto:

    Finalmente si può vedere qualche elaborato. Sino a ieri, solo il Comune di Ronchi aveva messo in rete la documentazione relativa al territorio di sua competenza.
    Non sono riuscito a scaricare la relazione, ma da un’analisi sbrigativa delle tavole balza agli occhi immediatamante:
    1. La lunghezza della nuova stazione di Ronchi a fianco alla statale 14 all’altezza dell’aeroporto.
    2. Le cinque gallerie e sei viadotti che trafiggono il carso monfalconese (sotto la rocca).
    3. La galleria di quasi 5 km che, dalle alture ad est del casello del Lisert, sbuca tra Slivia ed Aurisina.
    4. Il ritorno nel sottosuolo per Trieste nei pressi della pista dello sci-club70, mentre un tratto si dirama con un viadotto per la vecchia linea che va a Villa Opicina. Qui, in prossimità della Grotta Azzurra, sembra che continuerà la linea AV per DivACIA, ma nelle tavole non vi è trACIA.
    5. Sotto Scorcola la galleria si connette con l’esistente linea di circonvallazione sotterranea per arrivare a… Campo Marzio.
    A quanto pare la velocità max nel tratto Nabresina – Campo Marzio non sarà superiore ai 60 km/h: quindi, come a Parigi, arriveremo a 200 km/h a CDG (Nabresina) e poi con la metro-leggera a Gare de Lyon (Campo Marzio).
    In attesa di maggiori ragguagli.

  4. arlon ha detto:

    Che mi sapi, la linea per Campo Marzio riva a Opcina, no a Nabresina.
    E, se colegada a sta metro local, la stazion sul Carso gavesi tuto el senso de esister!

    (ma xe de veder mappe/piani/etc, per poder dir)

  5. ufo ha detto:

    Da Campo Marzio se pol andar sia verso Opicina/Fernetti che verso l’Italia – la confluenza per i treni diretti a Ovest xe vicin Roian.

    Qualche comento dopo una prima ociada ale carte:

    – niente in sti disegni se riferissi al Corridoio V e ala trata Trieste-Divača, che se pol presumer pasera de Nabrežina via Opčine e poi oltreconfin (a meno che no i cambi idea de novo, ma penso e spero che no i gabi la faccia tosta). El traciato progetado xe una linea da Ronchi a Trieste alternativa a quela che ogi passa sora la costiera, però intubada, e el va finir a tacarse sulla ferovia che vien su del porto novo;

    – el progeto originario de Ronchi-Trieste (quel bociado in sede ministeriale) serviva a portar el Corridoio V a Trieste, de dove proseguiva per Divača e Kiev. Desso che el Coridoio resta su in Carso tutto sto toco de ferrovia servissi solo che per andar de Ronchi in porto novo – ma no fa niente, ai signori ghe piasi far busi e quindi buso devi esser, a qualunque costo (paghemo noi, no lori);

    – una volta completato tutto quel che xe stà progetado se trovassimo con quatro linee quasi paralele: la vecia ferovia “costiera”, el novo buso de 28 km dela Ronchi-Trieste, la vecia ferovia per Opicina e l’Est, la nova linea similTAV per Divača, tutto in quel per de chilometri che xe larga la provincia de Trieste; no son tecnico, ma za l’ocio me disi che saria de pensarghe un attimin, che forse se podessi far una roba più con testa;

    – me da l’impression che no xe pe sbaglio che nei documenti no i ga messo l’analisi costi-benefici e el piano economico-finanziario, anzi. Che se i ne faceva veder do conti probabilmente li mandavimo a casa coi forconi. Sta linea andassi a sostituir l’attuale percorso che riva in Stazion – ma per giustificar un investimento de sei milardi de euro quanto dovessi aumentar la portata e le prestazioni dei convogli? Ciò, xe dodisemila miliardi de lire. Solo coi arotondamenti podessimo comprarghe auto blu a tuti i consiglieri regionali e lassar che i se fazi portar dove che i vol, anca in casin.

    – Par de capir che i sei miliardi dovessi venir del stesso posto de dove che, giuro, la prossima volta che i se riunisci, ga de venir sti trentazinque milioncini per la Piattaforma logistica. Redazion, propongo un sondaggio per veder se metterse a rider o a pianzer tuti insieme.

    – Tra quel che me spetavo de veder e che invece no ghe xe xe le famigerate “finestre” che iera previste per la tramontata “pista de go-kart”. Le finestre, per chi no ga seguido, saria le gallerie de servizio laterali che permetti de far entrar materiali e uscir la roba scavada senza dover far tuto el tunnel principale. I se ga desmentigà, o i pensa veramente de far entrar e uscir tutto a Nabrežina, compresi i camio che porta via el material de scavo? Povereto chi abita là, che gavera fango per strada e cantier sotocasa per 17 anni…

    – Durata pervista del cantier: diciassette anni e mezzo (me piasi quel mezzo…). Chi se fida a far una prevision su quanto traffico ferroviario ghe sarà nel 2028 (e mezzo, va ben)? Basterà sto tunnel? Nè corerà un altro fiancado? Resterà svodo a far tristeza?

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