11 Gennaio 2011

Giuseppe Ayala racconta alla platea di Monfalcone gli anni al fianco di Falcone e Borsellino

Grande attesa per l’arrivo al Teatro Comunale di Monfalcone, giovedì 13 gennaio alle ore 20.45, del magistrato siciliano Giuseppe Ayala. Ospite della rassegna “contrAZIONI”, è il protagonista di Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino, lo spettacolo che Ayala ha tratto dal suo omonimo libro con la collaborazione di Ennio Speranza e che lo vede affiancato in scena da Francesca Ceci.

Giuseppe Ayala, già Sostituto Procuratore della Repubblica e Pubblico Ministero al primo maxiprocesso a Cosa Nostra, a quasi vent’anni dalla tragica scomparsa dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, decide di raccontare la propria verità, mettendosi alla prova con un mezzo comunicativo per lui nuovo, il teatro.

La storia di quegli anni e la straordinaria esperienza vissuta al fianco di Falcone e Borsellino (con i quali condivise la vita professionale quotidiana ma soprattutto una profonda amicizia) danno vita ad un “incontro-spettacolo” che pone l’attenzione sulla Sicilia, Cosa Nostra, la politica e la giustizia italiana di allora e di oggi.
Una storia di enormi vittorie, di alcuni fallimenti, di molte speranze deluse e di tanti luoghi comuni, primo fra tutti quello secondo il quale “le stragi fermarono il pool anti-mafia”. Sostiene invece Giuseppe Ayala: “il nostro lavoro non si arrestò per la reazione di Cosa Nostra; noi fummo fermati da pezzi delle istituzioni, dello Stato! È venuto il momento di chiarirlo”.

In scena un grande albero di magnolia, simbolo palermitano della lotta alla mafia. Coadiuvato da musiche originali e dalla proiezione di filmati storici – grazie al contributo di Rai Trade – lo spettacolo è idealmente diviso in tre sezioni. La prima è dedicata ai giudici Falcone e Borsellino e al loro rapporto con Ayala: un legame cementato dal trascorrere del tempo, fatto di momenti drammatici ed entusiasmanti al contempo ma anche di viaggi e di indimenticabili serate trascorse insieme.

Nella seconda sezione “rivive” in parte lo storico maxiprocesso del quale Ayala fu Pubblico Ministero. La prima, grande reazione dello Stato a Cosa Nostra si svolse in un’aula bunker costruita appositamente e durò quasi due anni. Il 16 dicembre 1987, per leggere interamente la sentenza servì più di un’ora: 2.665 anni di condanne al carcere vennero divisi fra i 360 colpevoli, senza includere gli ergastoli ai 19 boss principali.

Nell’ultima sezione dello spettacolo il pubblico diventa protagonista. Ayala scende in platea per rispondere alle domande, tutte le domande, senza preclusioni o argomenti tabù. Osserva gli spettatori, il loro stato d’animo e si siede in mezzo a loro, come uno di loro…

I biglietti possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da lunedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, Radioattività di Trieste, Libreria Antonini di Gorizia, ERT di Udine e on line sul sito www.greenticket.it.

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